Tag: m5s

Ho perso le parole…

Cantava Luciano Ligabue e di fronte all’attacco avvenuto durante le votazione dei pentastellati, anche io ho qualche difficoltà a trovarle e quindi sarò breve. Lasciamo perdere le valutazioni politiche, non stiamo a cavillare sul fatto che le elezioni sono sempre una cosa seria, evitiamo anche di fare quelli che “l’avevano detto”, ma qualche considerazione un po’ tecnica vogliamo concedercela.

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La legalità come feticcio: che succede ai 5 stelle?

L’episodio di Roma, dove la polizia ha sgomberato un palazzo occupato con gli idranti e poi ha caricato bambini e donne incinta con i manganelli, è così disgustoso da non meritare commenti. Tanto più che questo riguardava dei rifugiati eritrei verso i quali abbiamo qualche colpa da espiare: se sono rifugiati lo sono perché lì c’è un governo ignobile che l’Italia ha sempre coccolato e sostenuto (e qui Di Battista potrebbe dire qualcosa).

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A proposito di scatole e pizze

Cari lettori, mi scuso per il ritardo nella ripresa delle attività del sito, ma sto lavorando a due libri e ho bisogno ancora di alcuni giorni di impegno. Portate pazienza, continuate a seguire il sito e buona lettura con questo interessante pezzo di Alessandro Curioni! A.G.

Qualcuno potrebbe ricordarsi il mio primo intervento su questo blog. Se cosi non fosse questo è il link. Nessuno però, può sapere quale fu la genesi del post di fine maggio 2016. Come spesso accade a noi italiani, gastronomi innati, buongustai per definizione e ottime forchette, molti dei nostri accordi li concludiamo a tavola.

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La battaglia delle regionali siciliana potrebbe essere decisiva per la guerra delle politiche.

Anche nel 2012 la Sicilia fece da battistrada alle politiche: il clamoroso successo del M5s a quelle regionali preparò al boom delle politiche. Questa volta la cosa è ancora più delicata sia perché, a differenza di 5 anni fa, il test è già atteso come anticipatore, sia perché qui ad aver bisogno assoluto di un successo sono in due: M5s e Berlusconi. Il M5s cerca la rivincita sulla cattiva performance delle amministrative di giugno e deve rilanciare la sua candidatura alla guida del paese a partire dalla Sicilia (Grillo, Casaleggio e Di Maio lo hanno detto esplicitamente nella manifestazione di proclamazione dei risultati per il candidato governatore della Sicilia, Cancelleri, al quale faccio, per inciso, i miei migliori auguri).

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M5s a un metro dal governo?


Beppe Grillo ha chiesto ai suoi di serrare i ranghi in vista delle politiche, e sin qui siamo perfettamente d’accordo: è naturale che il leader di un movimento chiami all’unità in vista di uno scontro decisivo. Dove sorge qualche perplessità è sulla dichiarazione successiva: siamo a pochi metri dal governo. E’ così? A me può anche far piacere che accada, ma è realistico puntarci? L’unica speranza in questo senso è che la legge elettorale resti quella che è e che il M5s prenda il 40%. Il M5s parte dal 25% delle politiche scorse, dunque dovrebbe di un balzo prendere il 15% in più. In nessuna delle elezioni che ci sono state da allora (europee, regionali, amministrative) il M5s ha mai superato il 30% salvo le amministrative dell’anno scorso, nei ballottaggi di Torino e Roma. Torino ha retto egregiamente alla prova, ma Roma…

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A quanto pare, l’incontro Salvini Casaleggio non era possibile. Vediamo nel merito.

Diversi commentatori su fb mi hanno accusato di essere di parte nella questione dell’incontro Salvini-Casaleggio (ed uno mi ha addirittura definito un “cialtrone”), Non nego affatto di essere di parte e lo dicevo io stesso all’inizio del pezzo che ha scatenato la bagarre, confermando la mia amicizia per Davide, questo, però non significa che non cerchi di mantenere il minimo necessario di distacco dalla questione e fornivo alcune delle ragioni che mi inducevano a credere alla versione di Davide.

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Cari compagni di art.1-Mdp e di Si auguri di buon lavoro. Però…

Con la recente manifestazione di Art 1 Mdp si è aperto un processo che potrebbe riguardare anche Si e questo sarebbe augurabile, perché non vorrei che alle politiche ci ritrovassimo con due liste, ciascuna con il 2,9% e nessun parlamentare. Poi al Senato, dove la soglia di sbarramento è l’8% credo non ci sia proprio niente altro da fare. Di un soggetto di sinistra in Parlamento c’è bisogno e, quindi, non fate scemenze. Detto questo, devo dire che diverse cose non mi convincono e mi pare non si stia partendo con il piedi giusto.

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