Tag: luciano muhlbauer

Segnalazioni e repliche.

Il 5 giugno come si sa, si voterà a Milano per il consiglio comunale. Personalmente voterò per la lista “Milano in Comune dove è candidato l’avv. Federico SINICATO cui andrà la mia preferenza: Federico, che conosco da un ventennio, è stato l’avvocato di parte civile nei processi per piazza Fontana e per la strage di Brescia, per cui ho avuto modo di conoscerlo, apprezzarne il rigore professionale, la passione politica, l’onestà intellettuale.

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La dimensione Europea del conflitto non è un optional

Molto volentieri pubblico l’articolo di Luciano Muhlbauer che sul suo sito risponde ai miei dei giorni scorsi e di cui però condivido in pieno lo spirito, cioè di tenere vivo ed alimentare un dibattito sull’Europa non solo tra me e lui, ma allargato il più possibile alla sinistra, ai movimenti ed a tutti coloro che in diverse sedi stanno fornendo i loro contributi. Buona lettura! AG

La dimensione Europea del conflitto non è un optional

Il dibattito sull’Europa e sul che fare, anche in vista delle elezioni europee che si terranno il 25 maggio prossimo, è più che mai aperto e nel suo piccolo lo dimostra anche la polemica che si è aperta tra me e il mio amico Aldo Giannuli, il quale ha pubblicato sul suo blog lunedì e martedì due articoli in risposta al mio intervento di settimana scorsa, scritto per MilanoX e intitolato Con Tsipras, senza esitazione, per un’altra Europa.

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Concludendo: la lista Tsipras si fa o no?

E veniamo alla questione della fattibilità della lista Tsipras, sulla quale a te Luciano, pare che io sia pessimista e contraddittorio. Pessimista perché non ci credo, contraddittorio perché dico che uno spazio per una forza di sinistra anticapitalista c’è. Confermo: solo che lo spazio c’è teoricamente. Perché diventi spazio attuale, occorre che ci sia qualcuno pronto ad occuparlo e questo qualcuno non c’è.

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Può esserci un’altra Europa? E come?

Il mio vecchio amico Luciano Muhlbauer ha pubblicato un articolo sul suo blog a proposito della lista Tsipras, nel quale, fra l’altro, polemizza con me per il mio pessimismo in materia. Essendo una persona intelligente, Muhlbauer argomenta molto abilmente le sue posizioni e, pertanto, l’articolo merita d’esser letto per intero ed una risposta puntuale.

Per comodità espositiva e per favorire il dibattito, penso sia opportuno dividere la risposta in due pezzi che pubblicherò in rapida successione: il primo riguardante il giudizio sull’Europa, sull’Euro ecc, il secondo sulla proposta della lista e sulle possibilità di riuscita. Partiamo quindi dal giudizio sull’Europa.

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Il nodo lombardo

Come voterò per il Consiglio Regionale.

Dico subito dove vado a parare: contrariamente a quanto farò per il Parlamento nazionale (dove disperderò il voto) nel caso della regione voterò per la coalizione di Ambrosoli, candidato che, francamente, mi piace assai poco, ma faccio di necessità virtù. Come vedete, anche io so che ci sono momenti in cui, soppesando le soluzioni in campo, conviene scegliere il meno peggio. Peraltro ad indorare la pillola a quelli un po’ “choosy” come me (per dirla con l’orrenda Fornero) c’è il fatto che il voto di preferenza permette di scegliere candidati che compensano il giudizio negativo sulle rispettive liste.

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Elezioni Regionali. Domenica voterò ancora una volta per la Federazione della Sinistra anticapitalista.

Segnalo Luciano Muhlbauer a Milano e Franco De Mario a Bari.

Mentirei se mi dicessi entusiasta del modo in cui la Federazione della Sinistra (ed il mio partito in particolare) arriva alle elezioni.
D’altra parte in questi mesi non ho lesinato critiche in questo senso, per cui sarebbe ridicolo se adesso, contando della cattiva memoria di chi mi legge (ma gli articoli sono qui, in archivio, leggibili da chiunque) facessi finta di niente e rivolgessi un garrulo invito privo di dubbi ed ombre.
Ma sta per aprirsi una fase di intensa destabilizzazione del quadro politico ed è in arrivo una ondata di crisi finanziaria peggiore della precedente (ne riparleremo a breve). In questo contesto, una sconfitta della lista anticapitalista vorrebbe dire pregiudicare l’unico strumento (per quanto imperfetto e, diciamolo pure, sgangherato) che abbiamo a disposizione ) per dare una risposta da un punto di vista di classe.

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