Tag: lorenzo adorni

L’intervento degli Stati Uniti in Siria e il confronto con la Russia per il nuovo ordine internazionale.

Cari lettori, rinnovo le scuse per la mia prolungata assenza dal sito, ma sono costretto ad un periodo di riposo prolungato. Ringrazio i tanti che mi hanno scritto in questi giorni, state sicuri che mi rimetterò in fretta, ma intanto grazie anche a Lorenzo Adorni, di cui oggi vi invito alla lettura. A presto! A.G.

“Ha attraversato diverse linee per me”. Dopo le forti critiche alla politica delle “linee rosse” di Obama, il commento di Trump al presunto bombardamento chimico Khan Shaykhun, ad opera dell’esercito siriano, suona da subito come un cambio di strategia. 

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L’Attentato a “Charlie Hebdo”, il jihadismo europeo e la nostra sicurezza nel contesto internazionale

Un sincero ringraziamento a Lorenzo Adorni per gli articoli molto interessanti e dettagliati con cui sta contribuendo all’analisi in questi giorni. Aldo Giannuli

Il grave attentato alla redazione del giornale “Charlie Hebdo” ha dato luogo non solo a numerosi interrogativi su quanto è accaduto, ma ha anche posto notevoli domande sulla reale pericolosità del fenomeno jihadista in Europa. E’ utile valutare questi aspetti alla luce di quanto accaduto in passato e analizzando la recente storia del contrasto al terrorismo islamico in Europa.

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8000 comuni sono troppi?

Guardano al resto d’Europa bisognerebbe rispondere a questa affermazione pronunciando un secco “no”. Sia la Francia, con i suoi 36.000 comuni, che la Germania con 12.000, “superano” ampiamente l’Italia. Senza addentrarsi in un confronto dettagliato, fra il numero degli abitanti in rapporto al territorio, l’impressione che traspare è comunque chiara: gli 8.000 comuni italiani non sono troppi.

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La Crisi Irachena e l’Avanzata dell’ISIS in Kurdistan

La situazione sul terreno nel centro nord dell’Iraq.

Di Lorenzo Adorni.

Quando analisti ed esperti si riuniscono per discutere il ruolo della distribuzione della forza militare nell’area mediorientale, fra valutazione di sistemi d’arma, capacità di offesa e deterrenza, può accadere che a qualcuno sorga un dubbio: “Ma, nel caso di una crisi, sono disposti a combattere?” Domanda tutt’altro che banale.

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Alcune considerazioni sulle diverse versioni del disastro aereo del volo MH17

Con grande piacere torno ad ospitare un pezzo di Lorenzo Adorni, che con la consueta precisione ed equilibrio si concentra su alcuni dettagli molto interessanti dell’abbattimento del volo MH17 in Ucraina in giorni in cui, per via anche della guerra a Gaza, l’argomento è un po’ uscito dall’attenzione dei media. Buona lettura!
A.G.

Alcune considerazioni sulle diverse versioni del disastro aereo del volo MH17

Di Lorenzo Adorni

A breve tempo dal ritrovamento delle scatole nere, non manomesse, come comunicato dagli esperti olandesi, si sono diffuse voci che confermerebbero l’abbattimento dell’aeromobile da parte di un missile.

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La Defenestrazione Eccellente del Principe Bandar

Come sempre, ringrazio Lorenzo Adorni per la collaborazione ed i contributi preziosi che aricchiscono questo blog. Oggi si concentra su una “defenestrazione eccellente” che potrebbe avere conseguenze molto più rilevanti di quanto si pensi. Buona lettura!

Disegnate una linea. Breve, molto breve. Su di essa disponete, in ordine, quattro elementi: l’Arabia Saudita, il suo Ministro della Difesa, l’Ambasciatore saudita a Washington e gli Stati Uniti. Agli estremi avete uno dei maggiori stati acquirenti di armi e aerei, l’Arabia Saudita, e uno dei maggiori stati produttori di sistemi d’arma e aeromobili, gli Stati Uniti. Nel mezzo trovate, per l’appunto, Sultan bin ‘Abd al-Aziz, il Ministro della Difesa saudita e il principe Bandar bin Sultan, Ambasciatore saudita a Washington. Il primo è il padre del secondo. A questo punto, sotto i vostri occhi, avete un sistema perfetto. Un sistema che per anni ha funzionato egregiamente, producendo scambi commerciali per miliardi di dollari.

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Nella crisi ucraina Putin entra sconfitto, ma da sconfitto non vorrà uscirne

Sono giornate molto intense e purtroppo non riesco a rispondere a tutti coloro che mi scrivono ne a dedicarmi a tutto ciò su cui sarebbe interessante intervenire. Con grande piacere e gratitudine però, pubblico il contributo di Lorenzo Adorni sulla crisi ucraina, che offre, come sempre, svariati punti di riflessione ed approfondimento. Buona lettura!

Nella crisi ucraina Putin entra sconfitto, ma da sconfitto non vorrà uscirne
Di Lorenzo Adorni

I balaclava coprono i volti dei giovani soldati russi d’istanza in Crimea. Soldati che in queste ore ultimano l’occupazione dei centri nevralgici della penisola, aiutati da alcuni “volontari” locali.

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Gaza, una Guerra voluta da Israele, nel Mezzo di una Trattativa in Corso da Mesi

Puntuale e approfondita, come sempre, l’analisi proposta da Lorenzo Adorni sul conflitto in corso a Gaza.

Quando una crisi politica sconfina in un conflitto armato, prende il via il dibattito sulle responsabilità. Chi ha causato la guerra, chi “ha iniziato a sparare per primo”. Domande che frequentemente divengono retoriche prima ancora che vengano formulate. Sarebbe invece opportuno chiedersi cosa ha modificato la precedente situazione, causando il passaggio da una fase di stallo del conflitto a un’escalation militare, analizzando la situazione precedente alla crisi e cercando di comprendere cosa stesse accadendo.  Il lancio di missili dalla Striscia di Gaza verso Israele era sostanzialmente inalterato da due anni. Nel 2011 sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele circa 700 missili causando 3 morti e 81 feriti. Nel 2012, precedentemente allo scoppio di questa crisi, i missili lanciati si attestavano già alla medesima cifra, causando 32 feriti e i 3 morti nell’attacco di Kiryat Malachi.

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