Chiedo scusa per l’assenza protratta da questo blog, ma avevo scadenze editoriali che non ammettevano proroghe; spero di farmi perdonare con questo nuovo libro che comparirà a breve.
D’altra parte, gli interventi di Annamaria Rivera, Angelo Iannaccone e Lorenzo Adorni –oltre che non far sentire la mia assenza- sono stati funzionali ad avviare la trasformazione di questo blog. Infatti, a partire dalle prossime settimane esso entrerà a far parte di una rivista on line cui parteciperanno anche molte altre persone. Chi vorrà potrà sempre collegarsi a www.aldogiannuli.it oppure potrà collegarsi al sito-rivista covodeglieretici.it trovando dentro la mia rubrica insieme alle altre. Più avanti daremo maggiori particolari. Peraltro, sono sicuro che l’idea piacerà e che renderà questa frequentazione più ricca ed interessante. O per lo meno mi auguro che ci riusciremo…
Le lezioni della Libia.
Occorrerà tornare ancora molte volte sulle rivolte in Medio Oriente e sull’impatto che esse avranno sugli equilibri geopolitici (per usare questa brutta espressione). Ma prima di ogni altra considerazione ci tocca affrontare una questione preliminare: si tratta di rivolte popolari spontanee o c’è la longa manus di qualche grande potenza e quale? Svilupperemo meglio il punto in altri interventi, per ora ci limitiamo a dire che entrambe le posizioni estreme sono insostenibili: pensare che sia tutto frutto di una qualche cospirazione di intelligence offende, prima di tutto, l’intelligenza. Non esiste un servizio segreto in grado di scatenare sommosse di quelle proporzioni, di convincere decine (o anche centinaia) di migliaia di persone a scendere in piazza rischiando la morte solo perchè mosse da qualche burattinaio. A volte, i servizi segreti possono anche essere molto abili, ma non sono mai dei maghi.
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