Tag: legge elettorale

Renzi? Chapeau!

Quando un avversario è bravo occorre riconoscerlo e Renzi, indiscutibilmente ha delle qualità: è un combattente che non si arrende mai, è rapidissimo nel capire le situazioni e nel reagire, è un ottimo comunicatore e, se non ha visione strategica, non gli manca furbizia tattica e lo ha dimostrato una volta di più. Mi spiego.

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Il groviglio elettorale: perché voteremo con il nuovo Consultellum.

Come si va ormai dicendo da tutti (modestamente: lo avevamo detto dal primo momento), per votare occorrerà attendere la decisione della Consulta che, per ora, ha fissato l’udienza al 24 gennaio. Si badi: l’udienza, non la sentenza che potrebbe tardare di un po’ di giorni (ma non tantissimi), dopo, però, occorrerà attendere la pubblicazione delle motivazioni e, grosso modo, si tratterà di un mesetto. Ripeto, quindi, che la cosa più probabile è che si vada a votare fra aprile e Giugno, ma con la possibilità di slittare a settembre. Partiamo, quindi, da cosa farà la Corte Costituzionale.

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Costituzione e sistema elettorale: dalla Costituente proporzionalista al maggioritario.

Sul finire dei suoi lavori l’Assemblea Costituente affrontò il tema della legge elettorale proporzionale che, in seno alla seconda commissione,  il grande giurista Costantino Mortati (Dc) propose di costituzionalizzare. La proposta di inserire la legge nella carta non venne accolta, ma l’orientamento pressoché unanime fu quello di adottare la proporzionale per l’elezione della Camera nel 1948. 

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Pd: cova la rivolta dei boiardi.

Qualcosa si sta muovendo nelle viscere profonde del Pd: il governatore della Toscana, Enrico Rossi, annuncia di volersi candidare come segretario del Pd, quello della Campania De Luca, già da tempo ha mugugnato contro Renzi, ora è la volta del governatore della Puglia, Emiliano, che si permette apertissime frecciate contro il Premier reo di aver disertato l’inaugurazione della Fiera del Levante.

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Cosa converrebbe fare a Renzi.

Con la doppia sconfitta delle amministrative si apre un periodo di riflessione per Renzi ed il suo “giglio magico”. La propaganda vorrebbe un Renzi di nuovo decisionista e rottamatore (ma, perché, quando ha smesso di esserlo? Io non me ne sono accorto), la ripresa di slancio delle riforme e così via: ma è solo propaganda, qui i guai sono grossi e conviene pensarci su, facendo un inventario dei danni del terremoto.

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Renzi dà il voltastomaco, ma la minoranza Pd è peggio.

Che Renzi sia un bulletto di provincia è cosa ormai lampante anche agli orbi. Che Renzi sia un Caudillo ed un “maleducato di talento”, come lo definisce con elegante levità De Bortoli, è cosa su cui non si può non concordare. Che sia un tanghero “più ignorante di un tacco di Frate”, come direbbe Bianciardi, abbiamo ogni giorno la riprova.

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I problemi di Mattarella.

Mattarella è persona equilibrata e non è un docile passacarte, su questo abbiamo abbastanza fiducia, ma si troverà in una situazione molto imbarazzante entro un mese. Come si sa, a breve la Camera voterà la versione definitiva dell’Italicum. In teoria il voto contrario di Fi, congiuntamente a quello della sinistra Pd potrebbe affossare la legge, ma, se sulla prima cosa si può ragionevolmente sperare, sul secondo non c’è da fare molto affidamento.

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