Tag: lamberto aliberti

La crisi mondiale prossima ventura: i primattori del PIL

Ringraziamenti.
È passato un po’ troppo tempo dal precedente terzo capitolo sul tema del futuro del PIL mondiale, a causa dei miei impegni professionali, che, lavorando sui modelli matematici a supporto delle strategie di impresa, mi paralizzano, peraltro profittevolmente, tra settembre e novembre di ogni anno. Quindi devo iniziare scusandomi con chi ha commentato i precedenti, perché arrivo solo adesso alle risposte e sottolineare che un ringraziamento sentito è comunque loro dovuto, con la preghiera di continuare, anche, anzi soprattutto, se questo spazio, che mi prendo, non riuscisse a soddisfarli.

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Crescita, declino, stagnazione: consuntivo provvisorio del bilancio Italia 2016

Torna a farci visita il sempre interessante Lamberto Aliberti con un articolo impegnativo ma molto molto importante. Da leggere. A.G.

A costo dello sfinimento dei nostri lettori, aggiorniamo, con nuovi dati, il consuntivo del bilancio Italia 2016. Perché questo controllo? Veramente lo stupore è che non si faccia nel durante. Perlomeno in modo sistematico e approfondito. Chiacchiere, stime decisamente al di sotto di a truch e branca, una spanna dal bersaglio, come si dice dalle mie parti, abbondano, ma l’analisi è rimandata a parecchi mesi del nuovo anno. Come mai? Certo la parola controllo non piace a nessuno. Ci siamo scordati però che non serve solo all’EU per appiopparci delle sanzioni, ma soprattutto a migliorare piani e programmi. Nel 2016 oltretutto la manovra del Governo era già stata piuttosto complessa: intervento sulla fiscalità, assegni vari ai cittadini, riduzione della spesa sanitari, ecc. Oggi la rafforziamo, senza sapere esattamente cosa si è fatto e se e come ha funzionato.

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Renzi e la manovra: crescita, declino, stagnazione

Allora, lo afferma il nostro ministro dell’economia, le sorti della UE dipendono da un millesimo di punto. Perché noi, impegnati, nel 2017, a scendere, nel rapporto deficit/PIL al -2,2%, invece abbiamo programmato il -2,3%. Se il malumore comunitario arrivasse ad imporre rettifiche al budget, a pena di sanzioni, sarebbe “la fine della UE” si è detto da Renzi e dai suoi ministri. E in ogni caso, faremo i duri, sono tutti d’accordo nel Governo.

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Il Pil mondiale a breve, medio e lungo termine: proviamo a capirci qualcosa. Risposte.

Lamberto Aliberti, in un nuovo articolo, risponde ad alcuni lettori e prosegue nella sua analisi preziosa sugli scenari futuri dell’economia. Buona lettura! A.G.

Siamo al terzo capitolo sul tema della crisi mondiale prossima ventura. Il mio proposito è proseguire in un modo più serrato e organico, se il nostro gentile ospite me lo consentirà. Ma prima una risposta a chi cortesemente mi ha scritto:

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Finisce il figlio unico. Comincia una nuova era per la Cina? 2a puntata.

Torna a farci visita Lamberto Aliberti, che riprende il discorso iniziato alcune settimane fa sull’abbandono da parte della Cina della politica del figlio unico. E non mancano le sorprese… Buona lettura! A.G.

2. Ipotesi sul futuro: la natalità.
Chiudevamo la fase di analisi storica sul tema, sottolineando l’indubbio successo, in ottica “crescita economica”, della politica del figlio unico. A partire dal varo della legge (fine anni ’70), la Cina acquisiva una delle condizioni di dipendenza (rapporto tra la somma delle popolazioni comprese tra gli 0 e 14 e oltre 64, rispetto a quella compresa tra i 15 e 64 anni) più favorevoli al mondo. Insomma, più persone valide, relativamente libere da impegni di cura e assistenza verso i bambini e gli anziani, per dedicarsi allo sfrenato aumento del PIL, dell’export soprattutto, che inizierà poco tempo dopo.

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Diavolo d’un greco, paga i debiti coi soldi del creditore

Di Lamberto Aliberti. La storia. I primi di maggio sembrano ripetere i primi di aprile (vedi il mio pezzo precedente). Per il 12 ci sono da rimborsare 750 milioni di euro all’IMF, un 50% in più della tranche precedente.  E cominciano a girare le stesse voci: “Non ce la faranno mai. Sarà default”. Invece va più liscia di prima: saldo intero, in anticipo di un giorno.

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