James Bond, una pedina della Guerra Fredda
Cosa c’entra James Bond con i contrasti fra Cia l’MI5? C’entra, c’entra. Nel maggio 1951, Guy Burgess e Donald McLean, due giovani diplomatici, fuggivano poco prima di essere arrestati come spie sovietiche. Erano omosessuali e la loro defezione venne attribuita ad un ricatto dei russi. L’immagine della diplomazia e dei servizi di Sua Maestà Britannica ne uscirono a pezzi. Tempestivamente, Jan Fleming (che era stato nel servizio segreto della Royal Navy) pubblicava “Casino Royal” (1952), nel quale compariva per la prima volta James Bond: intelligente, forte e, soprattutto, bello e “sciupafemmine“. Una brillante trovata che ristabiliva l’immagine dei servizi inglesi.