Tag: isis

Isis: l’errore di partenza.

Tutta la questione dell’Isis e della conseguente decisione sulla guerra, si basa su un assunto di partenza: che l’Isis voglia distruggere l’Occidente cristiano, il nostro stile di vita, le nostre libertà e trasformare San Pietro in una Moschea, come si legge nei loro proclami che ci appaiono farneticanti. Dunque è l’Occidente il nemico principale della jihad da cui dobbiamo difenderci. Ma le cose stanno proprio così?

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Gli sviluppi dell’inchiesta sulla strage parigina.

Si inizia a capire qualcosa in più sulla strage parigina ma, come al solito, la versione ufficiale ha qualche buco. Partiamo da una cosa: dopo le prima dichiarazioni minimizzanti per cui si parlava di due gruppi che avevano fatto tutto quel casino da soli, si comincia a parlare di tre gruppi e di una consistenza di una ventina di elementi.

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Libia, Siria, Iraq: intervento militare o no?

La situazione in Libia ed in Siria ed Iraq ormai sta andando in metastasi: non solo la guerra c’è, e con essa il dramma dei profughi, ma minaccia di estendersi in un gigantesco braciere che riassorba Turchia, Israele, Egitto, Giordania, mescolando terrorismi, guerre civili, guerre tradizionali, crisi sociali, collassi di stati ecc. Insomma, è ora di fare qualcosa, prima che sia troppo tardi.

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Cuori e mani per il Kurdistan

Come ho scritto di recente, i kurdi sono praticamente gli unici che stanno combattendo l’Isis. Per di più, si trovano a vivere gli attacchi dei turchi, che fingendo di combattere l’Isis bombardano le comunità kurde, condannandole, sostanzialmente, a doversi difendere su più fronti. In queste settimane molte carovane di solidarietà stanno partendo dall’Italia e non solo, per portare solidarietà alla lotta ed alla resistenza kurda. Anche da Milano, il 5 ottobre, ne partirà una, composta da molti giovani, molti dei quali conosco e stimo. Vi invito dunque a sostenere la loro campagna di finanziamento, a conoscere il progetto ed a seguirne gli aggiornamenti!

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Lotta al terrorismo ed intelligence.

Quello che sta accadendo ha dell’incredibile: da mesi l’intelligence americana sapeva (ma non sappiamo se lo ha comunicato ai paesi interessati) che l’Isis stava preparando una offensiva di estate e si citava espressamente la Tunisia, i servizi tunisini avevano individuato uno degli attentatori sin dal 2006, i servizi segreti occidentali hanno a disposizione un fracasso di mezzi tecnologici, decine e decine di  migliaia di uomini, fiumi di denaro e gli jihadisti si muovono lo stesso come se girassero per il lunapark. E c’è anche qualcuno che dice che i servizi non hanno abbastanza mezzi e uomini per combattere il terrorismo. Cosa vogliono? La sfera di cristallo, la bacchetta magica, l’elenco nominativo degli jihadisti gentilmente fornito dalle organizzazioni di appartenenza?

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Raffica di attentati Isis: che sta succedendo?

Al momento le notizie sono scarne e possiamo riassumerle così:
a- raffica di tre attentati contemporanei (nei pressi di Lione, a Sousse in Tunisia ed in Kwuait)
b- rivendicazione Isis per Sousse, e drappo Isis lasciato sul posto nell’attentato francese, mentre per ora nulla per il Kwait
c- appello di due giorni fa dell’Isis a moltiplicare gli attentati in occasione del Ramadan
cui dobbiamo aggiungere due eventi contemporanei:
d- perdita della città di Derna capitale delle forze filo Isis in Libia
e- nuova offensiva Isis contro Kobane in Kudistan.

Ovviamente la coincidenza fra i tre attentati non può essere casuale ed è chiaro che si tratta di azioni coordinate. La prontezza con cui hanno fatto seguito all’appello per il Ramadan fa capire che ci sono cellule pronte ad agire e con piani già predisposti, che si sono immediatamente attivate appena è partito l’ordine. E’ ragionevole ipotizzare che possano seguire altri attentati a catena nei prossimi giorni.

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Che previsioni possiamo fare sul futuro prossimo della Ue? Troppe bocce in movimento.

Mai come in questo momento è praticamente impossibile fare previsioni su quel che accadrà all’Europa nel giro di due anni. Si possono abbozzare dei ragionamenti su ogni singolo segmento della situazione, ma si tratterebbe di previsioni fragilissime, perché ogni singolo tratto interagisce con gli altri. Qui proviamo a puntare il riflettore su alcuni nodi che ci sono davanti.

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