Tag: inghilterra

Che previsioni possiamo fare sul futuro prossimo della Ue? Troppe bocce in movimento.

Mai come in questo momento è praticamente impossibile fare previsioni su quel che accadrà all’Europa nel giro di due anni. Si possono abbozzare dei ragionamenti su ogni singolo segmento della situazione, ma si tratterebbe di previsioni fragilissime, perché ogni singolo tratto interagisce con gli altri. Qui proviamo a puntare il riflettore su alcuni nodi che ci sono davanti.

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Scozia: hanno vinto gli indipendentisti.

Il referendum del 18 settembre? Ma è chiaro: lo hanno vinto gli indipendentisti. Non ve ne eravate accorti? Certo, la conta dei voti ha dato un po’ più del 54% al No e, nell’immediato, non c’è alcuna secessione. Ma la politica è qualcosa di più del calcolino ragionieristico e non sempre il vincitore è quello che ha preso 1 voto più dell’altro. Un po’ come agli scacchi, dove puoi vincere dando matto, anche avendo la metà dei pezzi dell’avversario, perché quello che conta non è tanto quanti pezzi hai, ma come sono disposti. Fuori di metafora: gli indipendentisti hanno vinto in primo luogo perché hanno ottenuto il riconoscimento del diritto al referendum, che quindi, potranno richiedere ancora in seguito. Tanto più che il loro referendum sta aprendo la strada ad una valanga di consultazioni simili nel resto d’Europa.

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Che succede nella Ue, se la Scozia esce dalla Gran Bretagna?

Milano, 14 settembre. Nei prossimi giorni sarò assente. I pezzi che usciranno questa settimana sono stati scritti dunque il 14 settembre e potrebbero risentire di alcuni cambiamenti delle situazioni in corso.

Giovedì dovrebbe aver luogo l’atteso referendum per l’indipendenza scozzese ed i sondaggi propendono per un furioso testa a testa. Vedremo come finirà. Se dovesse affermarsi con nettezza la tesi unionista (con uno scarto di almeno 8-10 punti percentuali) la questione sarebbe chiusa. Ma se la tesi indipendentista dovesse essere sconfitta per pochi voti, il problema sarebbe destinato a riproporsi dopo breve tempo e, pertanto si aprirebbe un periodo molto complesso di grande instabilità. Ma qui facciamo l’ipotesi che, per poco o per molto, vincano i si all’indipendenza: quali conseguenze avrebbe la cosa?

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L’accordicchio sull’Euro

Fra gli addetti ai lavori, il 9 dicembre era una sorta di “giorno del giudizio universale” che ci avrebbe detto se l’Euro sopravviverà o no. I resoconti sull’esito possiamo sintetizzarli così: <<La riunione è terminata e l’accordo c’è, ma non completo; è parziale e non unanime, cioè quasi unanime (manca solo l’Inghilterra) però dobbiamo prevedere che la Grecia è destinata ad uscire. E l’accordo non è immediato, perchè poi lo definiamo a marzo. Più che altro è la premessa di un accordo che c’è, ma forse non c’è. Però può migliorare, se non peggiora. >>
Ci avete capito nulla?
Veniamo ai dati di fatto.

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