Dedicato a quelli a cui piace tanto la nostra magistratura di cui difendono la fiera indipendenza…
A Genova, una pensionata ottantenne ha rubato un po’ di carne e qualche dolciume nascondendoli nella borsa della spesa. Il furto ammontava a un valore di 20 euro. Ho detto venti. Prontamente processata (chi dice che la giustizia in Italia è lenta?) è stata condannata a due mesi e venti giorni di reclusione (immaginiamo condonati). L’avvocato aveva chiesto il riconoscimento dello stato di indigenza e l’assoluzione per aver agito in stato di necessità. Ma il sagace magistrato ha eccepito che aver rubato anche dolciumi (biscotti ed una bottiglia di limoncello: capite?) dimostra che non di stato di necessità si è trattato.
Qualche considerazione: il furto ammontava a 20 euro, quanto è costata allo Stato l’udienza, considerando la frazione di stipendio di magistrato, segretario giudiziario, poliziotti in servizio, carta bollata ecc?