Tag: imu

Per una campagna in difesa del diritto alla casa.

Qualche anno fa, un autorevole esponente della finanza tedesca dichiarò che gli italiani non avevano ragione di lamentarsi del prelievo fiscale indotto dagli interessi sul debito, o dei salari relativamente più bassi, o dei tassi occupazionali meno favorevoli, perché, a differenza dei cittadini tedeschi, gli italiani stanno bene, vivendo in gran parte in case di proprietà.

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La questione dell’Imu: posso dire che Berlusconi ha (quasi… molto quasi) ragione?

Berlusconi chiede l’immediata abolizione dell’Imu. Insorge Monti ed il suo partito Bce, dicendo che sarebbe una catastrofe. Letta annuncia di volerla abolire. I ministri Pd dicono una cosa, poi la smentiscono, poi forse si tratta solo di una sospensione: l’importante è che confermino nella testa della gente l’idea della sinistra come partito delle tasse. Altrimenti come si fa a perdere le elezioni? Interviene anche la Camusso, (una che ha la simpatia di un doberman e la cultura del Trota) e si schiera anche lei per il mantenimento dell’Imu, salvo che proprio per gli indigenti o quasi.
Va bene, entriamo nel merito.

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Via l’Imu dalla prima casa, ma quadruplichiamola per gli stabili sfitti

Una campagna elettorale diversa.

L’Imu pare che non l’abbia voluta nessuno: Monti dice che era necessaria ma ora la abbasserebbe, Berlusconi non sapeva cosa fosse fino a quando il suo commercialista non gli ha fatto vedere il conto di quello che c’era da pagare per le sue ville sparse nel mondo; Bersani, poi, quando sente Imu ha reazioni allergopatiche. Va bene: vuol dire che ce la hanno portata i marziani, però, visto che siamo tutti d’accordo sulla sua indesiderabilità, non dovrebbe essere difficile trovare un’intesa e liberarcene. O no?! Però la cosa potrebbe creare qualche problema di cassa, visto che ormai è nel conto delle entrate e bisognerà pur sostituire in qualche modo quello che verrà meno. A guardarla bene, l’Imu non è altro che una mini-patrimoniale (e neanche tanto mini, se vogliamo) quindi può anche essere usata come elemento di riequilibrio del carico fiscale fra chi ha e chi non ha. E, dunque, è evidente che va immediatamente abolita -e senza discutere- sulla prima casa.

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