Tag: grecia

Il matematico che non da’ i numeri

Avevo programmato una serie di simulazioni sul futuro della Grecia. Stallo. Perché sono in stallo le trattative con l’EU. Anzi, per dirla tutta, è proprio un dialogo tra sordi. Con i greci, proprio loro, con l’acqua alla gola, ma che parlano d’altro. Osserva Stavros Teodorakis, leader del partito d’opposizione Potami: “Some people in the government are preparing for Monday’s Eurogroup with the mentality of the student who tries to fool the teacher”. Non sarà mica che ingannano se stessi? O un giorno o l’altro – ma devono spicciarsi, il tempo è contro di loro – giocheranno la briscola? Va a sapere.

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Parole e numeri. Una risposta ai commenti.

Le reazioni dello sparuto gruppo di commentatori al mio recente articolo sull’austerity, che analizza le vicissitudini della Grecia, mi hanno colpito, perché mettono in gioco un principio: che un numero valga più di 1000 parole. E pensare che lo ritenevo dimostrato. Anzi dico che con 35 anni di collaborazione fattiva e soddisfacente con le principali aziende europee lo continuo a ritenere dimostrato. E prima di rassegnarmi mi chiedo – e vorrei l’aiuto di tutti – se non sia io ad usare un linguaggio sbagliato, quei diagrammi su assi cartesiani, che altrove mi hanno sempre funzionato a meraviglia.

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L’Austerity: se non guarisce, uccide

Molto volentieri torniamo ad avere ospite Lamberto Aliberti, che ci propone come sempre una analisi molto accurata dei conti greci e delle reali possibilità per Tsipras, Varufakis ed il governo greco. Buona lettura!

Aggiornamento 6 marzo 2015: Parole e numeri. Una risposta ai commenti.

Il patto.
In realtà sono due e vedremo presto se Tsipras riesce ad ottenerne un altro. Per ora siamo su un accordo molto parziale e provvisorio: mantenimento del programma  di aiuti in vigore per 4 mesi, in cambio di impegni, piuttosto misteriosi. Il primo accordo fu siglato il 3 maggio del 2010 fra il primo ministro greco George Papandreou e tre contraenti: la Commissione Europea, per conto dell’Eurogruppo, la Banca Centrale Europea (ECB) e il Fondo Monetario Internazionale (IMF). Si era in emergenza: la Grecia era sull’orlo del default. La posta: aiuti finanziari, in cambio di drastici interventi sul bilancio e sull’economia, nonché il riavvio  della crescita, per far bene ai greci, ma anche evitare il rischio di contagio per l’intera Unione Europea o almeno i suoi membri deboli.

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Merkel-Tsipras: chi ha vinto?

La trattativa di venerdì si è conclusa con un accordo, per il quale l’ Europa accorda finanziamenti ad Atene per altri quattro mesi e Tsipras accetta di offrire un programma di risanamento nel senso auspicato da Francoforte. Chi ha vinto? Le reazioni sono contrastanti: la base di Syriza è in rivolta, con Manolis Glezos in prima fila che parla di capitolazione e di accordo inaccettabile, sulla stessa lunghezza d’onda alcuni giornali italiani, pur simpatizzanti di Tsipras, come il “fatto” che parla di resa. Vice versa, la stampa economica di destra (in prima fila il “Sole 24 ore”) è d’accordo con il premier greco che canta vittoria e parla di un successo di Atene. Chi ha ragione?

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Sulla questione dei danni di guerra della Germania alla Grecia.

Alcuni interventori hanno obiettato che non ha senso porre la questione dei danni di guerra subiti dalla Grecia da parte della Germania, sia perché sarebbe impossibile riaprire la questione dei danni di una guerra ormai lontana nel tempo (c’è anche chi ha parlato delle razzie di opere d’arte fatte da Napoleone), sia perché la guerra alla Grecia la dichiarò l’Italia (che, quindi sarebbe stata la maggiore responsabile) e la Germania intervenne solo dopo.

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Ristrutturare il debito, sostenere Tsipras.

Come era prevedibilissimo (e previsto) il governo Tsipras ha posto il problema della ristrutturazione del debito greco, andandosi a scontrare frontalmente con la Ue e con Berlino. Si apre così uno scontro che non riguarda solo la Grecia ma tutti i paesi indebitati di Europa, fra cui l’Italia ed investe i destini stessi dell’unione.

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Due conti in tasca a Tsipras…

Con grande piacere ed interesse, iniziamo una collaborazione con Lamberto Aliberti ed il gruppo Dext, esperto di system dynamics, che ha sviluppato un interessante lavoro sul debito e che oggi ci propone un approfondimento sulle sfide che Tsipras dovrà affrontare, facendo ricorso ad una serie di dati e calcoli molto interessanti, per cogliere la complessità dei fenomeni e delle sfide da affrontare. Buona lettura! A.G.

Per l’Ing. Tsipras un po’ di ingegneria umanistica.

Sul piano politico, lasceremo il commento a chi ne sa più di noi. Come ingegneri, speriamo di trovare la sua attenzione. Ne avrà in contropartita i benefici di una disciplina, che discende dalla sua: la modellistica matematica, a supporto della presa di decisione manageriale, system dynamics, per essere esatti.

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Dalla Grecia: intervista a Matteo Pucciarelli

Il nostro Jacopo Custodi si trova ad Atene per seguire le importantissime elezioni di oggi. Ecco una sua prima intervista a Matteo Pucciarelli, anche lui in Grecia. Un ringraziamento a Jacopo per il suo lavoro! A.G.

ATENE – La Grecia va al voto, in una tornata elettorale che sembra essere di importanza storica per il paese e per l’Europa stessa. Il partito della sinistra greca, Syriza, è dato per favorito, ma non è sicuro se avrà i numeri necessari per governare da solo. Nella capitale la mobilitazione popolare è stata molto forte negli ultimi giorni e tutti i partiti hanno usato al massimo le loro energie per conquistare fino all’ultimo voto, in un clima generale di incertezza e speranza.

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