A quanto pare ci siamo: italiani, francesi ed inglesi si preparano ad un intervento di terra in Libia con il supporto aereo dalla costa e del solito codazzo di droni. In teoria l’intervento dovrebbe avere carattere chirurgico contro il Califfato di Derna, ma le cose forse non sono così semplici come si dice.
Già poche ore dopo il ritrovamento del cadavere di Regeni ha iniziato a circolare nel web la notizia dell’appartenenza di Regeni al servizio segreto militare, per conto del quale avrebbe dovuto svolgere una qualche missione. Una tempestività decisamente sospetta: da dove poteva venire questa notizia, ed in tempi così brevi, se non dai servizi italiani o egiziani? Dopo la versione ha iniziato a cambiare: era una spia si, ma degli inglesi. Cerchiamo di spiegare perché questa leggenda (che è tanto piaciuta nel web per la sua suggestività) non sta in piedi.
Sembra che ormai siamo al nocciolo della vicenda che è costata la vita al povero Giulio Regeni: l’Egitto inizia ad ammettere (per ora ufficiosamente) che egli è stato preso da un qualche corpo di polizia che lo avrebbe torturato per i suoi contatti con l’opposizione (si parla anche dei Fratelli Musulmani) e sarebbe morto più o meno casualmente. Dunque, ci stiamo avviando alla soluzione del caso? Neanche per sogno: questa versione non quadra affatto.
Come è ovvio, le notizie per capire cosa sia successo e perché sono ancora troppo poche e, per ora, possiamo fare solo un catalogo delle possibili spiegazioni azzardando qualche valutazione sulla loro maggiore o minore credibilità. Unici dati certi su cui fondarci, al momento presente, sono questi: