Con piacere riceviamo e pubblichiamo questa interessante analisi di Giuseppe Gagliano, Presidente del Centro di Studi Strategici Carlo de Cristoforis.
Nel quadro dell’espansione della nuova rotta della seta, la Cina ha concluso diversi accordi internazionali con i Paesi che si trovano lungo questo itinerario commerciale, creando nuovi strumenti di risoluzione delle liti così come avevano tentato di fare gli USA con il TAFTA. Essendosi assicurato un potere non più limitato dalla durata dei mandati, Xi Jinping ha ricordato, di recente, il ruolo di preminenza della politica sull’economia, che non deve mai cessare di essere diretta.
Come è intuitivo, la soddisfazione dei bisogni alimentari della popolazione ha sempre rappresentato il principale problema della coesione sociale: le carestie si sono sempre accompagnate a rivolte popolari, spesso ad epidemie per lo stato di denutrizione che rende più deboli rispetto alle aggressioni batteriche, all’aumento di reati ecc.
Cerchiamo di vedere gli effetti dell’elezione di ciascuno dei sue candidati su un piano internazionale e partiamo da Macron. In una trasmissione su La7 cui ho partecipato lunedì scorso, Marta Dassù (studiosa serissima di politica internazionale che ho sempre apprezzato) faceva queste considerazioni: “Macron è un convinto europeista per cui rilancerà alla grande il progetto europeo, pur nella consapevolezza della necessità di rivedere i trattati, a settembre le elezioni tedesche confermeranno la grande coalizione europeista Cdu-Spd che si batte per continuare l’esperimento europeo, un mese fa l’Olanda ha confermato la guida europeista; ergo: rinascerà l’asse franco tedesco che farà ripartire il progetto europeo”. Secondo me la valente studiosa si è fatta prendere la mano dai desideri che ha scambiato per prospettive.
Cari lettori, rinnovo le scuse per la mia prolungata assenza dal sito, ma sono costretto ad un periodo di riposo prolungato. Ringrazio i tanti che mi hanno scritto in questi giorni, state sicuri che mi rimetterò in fretta, ma intanto grazie anche a Lorenzo Adorni, di cui oggi vi invito alla lettura. A presto! A.G.
“Ha attraversato diverse linee per me”. Dopo le forti critiche alla politica delle “linee rosse” di Obama, il commento di Trump al presunto bombardamento chimico Khan Shaykhun, ad opera dell’esercito siriano, suona da subito come un cambio di strategia.
Dopo il parziale insuccesso dell’ipotesi monopolare Usa, si avverte un tentativo da più parti di ridisegnare lo spazio mondiale.