Notizie e dati sull’Isis sono scarsi e frammentari ma non inesistenti. Qualcosa su cui iniziare a ragionare c’è ed ho esposto alcune argomentazioni già alcuni giorni fa. Come si sa, l’Isis ha colto tutti di sorpresa con una ascesa rapidissima che non ha precedenti nei casi di guerriglie ed organizzazioni clandestine. Ancora qualche mese fa se ne parlava come di un gruppo di giovani fanatici, privi di una effettiva pericolosità sul piano strategico. C’è stata una madornale sottovalutazione, tanto della forza organizzativa quanto delle capacità di direzione politica e militare di questo gruppo (ed anche io debbo fare autocritica per aver accettato questa immagine, sin oltre la presa di Mossul, il 10 giugno). Questi sono sanguinari, ma non sono solo un gruppo di briganti tagliagole, sono avversari che vanno presi molto sul serio. E non sono avversari solo degli Usa, ma anche dell’Europa e di chiunque non si riconosca nell’Umma. Anche nostri, intendo della sinistra comunista e socialista.
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