Tag: euroscettici

Tendenze europee: che si ricava dalle elezioni di domenica?

Passeremo diverso tempo ancora a discutere di queste elezioni che sono state molto più importanti delle precedenti, da un punto di vista storico. Nel 2009, ad esempio, votammo ad un anno (forse due se consideriamo il 2007 come data di inizio) dal manifestarsi della crisi. Ma, sino a quel punto la crisi aveva colpito essenzialmente gli Usa risparmiando molto l’Europa. Oggi è proprio la vecchia Europa nell’occhio del tifone, logorata da cinque anni di crisi continua e senza che se ne veda l’uscita. E, conseguentemente, i risultati hanno sconvolto la mappa politica del continente. Una prima osservazione: anche se si parla di elezioni “europee”, di fatto si tratta solo della sommatoria di elezioni nazionali.

Continua a leggere

Un risultato molto chiaro. Ma non definitivo.

Risultato netto e di non ardua interpretazione: Renzi ha vinto, il M5s ha perso, il centro non esiste più, la destra è in via di dissoluzione, piccole ma significative affermazioni di Lega e Lista Tsipras. Inutile cercare attenuanti o giustificazioni: i numeri parlano chiaro. Ora cerchiamo di vedere cosa c’è “dentro” questi numeri, cercando di tener presenti percentuali e voti assoluti anche se non completissimi (mancano solo 60 sezioni, per cui possiamo ritenere i dati definitivi, salvo piccolissimi discostamenti finali). In primo luogo, va detto che la forte astensione prevista c’è stata, ma si è distribuita in modo molto più disomogeneo del passato: è stata molto alta nel sud e nelle isole, mentre, al contrario i risultati più favorevoli  alla partecipazione si sono avuti nei due collegi settentrionali ed, in parte, al centro.

Continua a leggere

Uscire dall’Euro? Il problema non è il se, ma il come

Si è scatenata una campagna terroristica sugli effetti di un’uscita dell’Italia dall’Euro: inflazione alle stelle, mutui insostenibili che costringerebbero a vender casa, termosifoni spenti e tutti all’addiaccio, cure mediche proibitive, aziende fallite e via dicendo. Mi spiace notare che anche “Il Fatto” si sia associato a questa campagna che, vedo, ha convinto anche qualcuno dei più affezionati seguaci di questo blog, che accusa quanti sostengono l’uscita dall’Euro di essere totalmente ignoranti o sul libro paga di qualcuno (vecchio vizio pcista questo di accusare i propri avversari di essere ignoranti o venduti…). Il ragionamento è più o meno questo: l’Euro, giusta o no che fosse la sua nascita, ormai c’è ed uscirne provocherebbe una catastrofe economica senza precedenti, per cui teniamocelo perché è l’unica certezza che abbiamo.

Continua a leggere

Come leggere i risultati del prossimo voto

La sera del 25 maggio, al solito, ci azzufferemo per commentare i risultati italiani e sul se questo ha vinto abbastanza o ha deluso mentre quello ha frenato la discesa o è in rotta. Questa volta, però, il risultato italiano sarà quello che conta meno e converrà che gli italiani, per una volta, si convincano che l’Italia non è su Marte e che conviene privilegiare un’ottica internazionale. Dunque, la cosa più importante sarà il voto europeo e, più che la “gara” fra socialisti e popolari, conterà lo scontro fra “europeisti” ed “euroscettici” (uso queste due espressioni convenzionalmente, tanto per capirci). 

Continua a leggere