Tag: elezioni regionali 2010

Rifondazione: tempo scaduto.

Come diversi lettori ricorderanno, il 21 marzo, ho invitato ancora una volta a votare per la Federazione della Sinistra anticapitalista.
Probabilmente già alcuni avevano colto una certa freddezza. Pur accennando a diverse critiche, mi era parso inopportuno esplicitare, nell’immediatezza del voto, dubbi e giudizi che ero andato via via maturando. Mi ero limitato a dire che, comunque fosse andata, dopo  sarebbe stato necessario avviare un profondo ripensamento su tutta la vicenda di Rifondazione.
E’ arrivato il momento di parlare senza riserve.

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Ma chi ha vinto?

Secondo noi ci sono due grandi sconfitti (Bersani e Casini), due miracolati (Berlusconi e Vendola), un risultato in fascia grigia (Di Pietro) e un solo vero vincitore (Bossi). Di Rifondazione, per ora,  non diciamo neppure.

Scusate il ritardo con  cui commento i risultati, ma è stato necessario fare calcoli piuttosto laboriosi ed aspettare la disponibilità dei voti in cifra assoluta e non percentuale, per fare un minimo di ragionamento.
Come si sa, il fenomeno centrale è stata l’astensione che è aumentata di circa 10 punti rispetto alle regionali di 5 anni fa e di ulteriori tre punti sul dato già molto alto dell’anno scorso.
In presenza di un fenomeno così massiccio, sarebbe fuorviante ogni confronto fra percentuali, senza tener conto dei voti in assoluto.
I dibattiti televisivi hanno privilegiato il confronto per elezioni omogenee, cioè con le regionali di 5 anni fa. Su questo si è detto già molto e non aggiungeremo. Ma, come si sa, dopo sono venuti altri tre turni di elezioni molto ravvicinati (politiche 2006, politiche 2008, europee 2009) che hanno determinato dinamiche elettorali di ben altra segno, per cui, a noi sembra più utile ragionare sulla linea di tendenza, anche perchè questo è stato un punto molto insistito, soprattutto dai rappresentati del Pd che hanno letto i risultati come una “inversione di tendenza” rispetto alle elezioni del 2008 ed alle successive sconfitte della sinistra.

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Elezioni Regionali. Domenica voterò ancora una volta per la Federazione della Sinistra anticapitalista.

Segnalo Luciano Muhlbauer a Milano e Franco De Mario a Bari.

Mentirei se mi dicessi entusiasta del modo in cui la Federazione della Sinistra (ed il mio partito in particolare) arriva alle elezioni.
D’altra parte in questi mesi non ho lesinato critiche in questo senso, per cui sarebbe ridicolo se adesso, contando della cattiva memoria di chi mi legge (ma gli articoli sono qui, in archivio, leggibili da chiunque) facessi finta di niente e rivolgessi un garrulo invito privo di dubbi ed ombre.
Ma sta per aprirsi una fase di intensa destabilizzazione del quadro politico ed è in arrivo una ondata di crisi finanziaria peggiore della precedente (ne riparleremo a breve). In questo contesto, una sconfitta della lista anticapitalista vorrebbe dire pregiudicare l’unico strumento (per quanto imperfetto e, diciamolo pure, sgangherato) che abbiamo a disposizione ) per dare una risposta da un punto di vista di classe.

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Ma siamo proprio sicuri che Berlusconi vincerà ancora?

“Indagato per Concussione e Minacce. Silvio accusato di tutto: manca solo l’abigeato”
(“Il Giornale” martedì 16 marzo 2010 p. 1)

“Perchè non hanno cercato bene”
(Aldo Giannuli 16 marzo 2010)

Alcuni lettori di questo blog mi hanno chiesto una possibile spiegazione del perchè Berlusconi –nonostante sia il personaggio che ben conosciamo- vinca le elezioni. Lo farò a breve, ma, prima di tutto chiediamoci se la domanda sia corretta: Berlusconi ha vinto in diverse occasioni, certo, riuscendo a galleggiare come un tappo di sughero anche quando sembrava aver subito rovesci definitivi, ma siamo sicuri che non sia iniziato il suo tramonto definitivo?
E non parlo di un futuro lontano, ma di qualche settimana.

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