Tag: elezioni americane

Le elezioni americane: il crollo dei democratici e l’avanzata populista.

C’è una notizia cattiva: ha vinto Trump. Ed una buona: ha perso la Clinton. Non abbiamo a disposizione i dati disaggregati, soprattutto in cifra assoluta, stato per stato, per cui non possiamo fare che valutazioni molto approssimative, per una analisi un po’ più precisa dovremo aspettare che, anche su internet, compaiano dati più particolareggiati. Per ora possiamo fare valutazioni di massima ed azzardare qualche ipotesi sulle tendenze.

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Presidenziali e scandalo Clinton: cosa c’è dietro l’inchiesta delle mail?

Che l’Fbi decida di riaprire una inchiesta su un candidato alla Casa Bianca a dieci giorni dal voto, non è cosa che abbia precedenti ed è ancor più strana ove si consideri che la cosa colpisce la candidata dell’establishment contro il “populista” Trump. Che succede?L’Fbi, per caso, si è convertita al verbo di Trump?

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La vittoria di Obama

Alla fine Obama ce l’ha fatta su Romney, ma parlare di “trionfo”, come fanno molte testate fra le più note, mi pare fuori luogo. Certo lo stacco dal rivale è considerevole e superiore al più favorevole dei pronostici (+126 voti “pesanti” rispetto al rivale), ma è ingigantito dal particolare sistema elettorale americano (che attribuisce tutti i grandi elettori a chi abbia 1 voto in più degli altri) ed ad un pizzico di fortuna di Obama che ha vinto, pur se di pochissimo, in tutti gli swing states (gli stati-bilico). Però non si può passare sotto silenzio che:

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Grecia, ci risiamo: che si fa dell’Euro?

Si avvicina la scadenza dei titoli trimestrali greci e, come da copione, inizia il solito teatrino: i conti non tornano, i tedeschi giurano che di altri aiuti alla Grecia non se ne parla e che Atene è ora che esca dall’Euro, i greci replicano che loro non vogliono uscire dall’euro, Draghi media, i tedeschi mostrano qualche svogliata disponibilità e via di questo passo. Può darsi che questa sia la volta definitiva o che, invece, troveranno l’ennesima toppa per arrivare al prossimo trimestre, non importa, tanto il finale di commedia è già scritto e non ci sono santi: prima o poi, la Grecia farà default. D’altra parte, i termini della questione non sono cambiati. Non potevano cambiare e non cambieranno in tempi così brevi. L’unico salvataggio della Grecia (come degli altri paesi mediterranei) avrebbe potuto essere la messa in comune dei debiti europei, accompagnata da un forte programma di investimenti e ripresa economica; ma questa strada è stata preclusa dai tedeschi che ormai non sono più interessati al progetto europeo (motivo non ultimo del fallimento definitivo di ogni progetto di Unione).

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