Il Cavaliere ed i Poteri Forti
Quando ho scritto che i nemici più temibili del Cavaliere non sono le mitiche “Toghe Rosse”, quanto i suoi colleghi finanzieri, ci sono stati commenti increduli: “perché mai i “poteri forti” dovrebbero avercela con il Cavaliere, che è uno dei loro e che gli ha garantito ottimi affari quando è stato Capo del Governo?” Intendiamoci: nessuno dice che Berlusconi abbia fatto scelte politiche ostili al capitale finanziario (figurarsi!) ed è, al pari degli altri, un “pescecane” (come i socialisti chiamavano lorsignori un secolo fa: il tempo passa ma i pescecani restano). Tutto vero. Però si dà il caso che per gli uomini d’affari (di buon affare e di malaffare) un collega, prima ancora che essere un “fratello di classe”, è un concorrente.