Tag: economia italia

Le ragioni strutturali del debito pubblico italiano.

Come si sa, il debito pubblico italiano (per il rapporto debito-Pil) è il terzo del Mondo con oltre 2.300 miliardi di euro e, nonostante i governi abbiano giurato di impegnarsi per ridurlo, da almeno 30 anni, non ha fatto che crescere, salvo la breve parentesi dei primi anni novanta, quando, con le privatizzazioni, qualcosa entrò in cassa ma senza che il debito sendesse in modo apprezzabile. Dopo è stato solo corsa in salita.

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Spread: c’era da aspettarselo? Studiamo i dati, che non mentono.

Con molto piacere torna a farci visita sul sito Lamberto Aliberti che ci propone un’analisi molto dettagliata sul tema dello spread. Un ottimo articolo, su cui tornerò domani con un mio pezzo. Buona lettura! A.G.

Siamo ai primi d’agosto di quest’anno, filtrano indiscrezioni sui passi del governo: la manovra prevede flat tax e reddito di cittadinanza. Pochi giorni dopo vi si aggiunge lo smontaggio della legge Fornero sulle pensioni. Risposta della borsa: lo spread, il divario % del tasso d’interesse dei BTP a 10 anni rispetto agli omologhi tedeschi, salta intorno a 250 punti, quando da anni navigava sui 130.

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Politica ed economia: arriva la Troika? Cosa bolle in pentola.

Come si sa, questo è un paese in cui le cose serie si decidono a ferragosto. Poi, al rientro, gli italiani trovano il piatto cotto in tavola. Ed anche oggi le cose stanno andando così. A rendercelo noto sono state soprattutto le articolesse domenicali di Eugenio Scalfari su Repubblica, ma, dopo, non è stato difficile scorgere qui e lì i segni del clima mutato. Da giugno, si sono infittiti i segni di una crescente insofferenza dei poteri forti e semi-forti verso Renzi: le bordare del gruppo Espresso-Repubblica, la sparata di Della Valle, i mugugni confindustriali, le denunce di Confcommercio, i rilievi di Cottarelli, la freddezza del “Corriere” e del “Sole 24 ore”…

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Perché sono convinto che Renzi è destinato a non durare.

I recenti dati sull’economia del paese sono stati la prima doccia gelata sul governo Renzi dopo i trionfi di primavera. La prima, ma non l’unica, altre ne verranno. All’indomani dell’imprevisto grande successo alle europee, molti dissero che questo implicava la consacrazione definitiva di Renzi come leader e qualcuno si spinse a parlare di inizio di un’”epoca renziana”, dopo quella berlusconiana. Ho sempre pensato che fosse una sciocchezza: Renzi, ne sono convinto, è destinato a durare poco. E vi dico perché.

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Liberalizzazioni. L’ho detto e lo confermo: Mario il Grigio è grande!

Mario il Grigio ha assicurato che, con le sue liberalizzazioni, ha sconfitto i “poteri forti”, libererà gli italiani dalle tasse occulte e (udite, udite!) il Pil italiano, nei “prossimi anni aumenterà del 10%. Queste non sono dichiarazioni; questi sono i fuochi d’artificio della notte di Capodanno! Vediamo.

a- così apprendiamo che i “poter forti” in questo paese sono taxisti, farmacisti, avvocati e via di questo passo. Noi credevamo che i “poteri forti” fossero le banche, le multinazionali, il Vaticano, la Nato e invece… d’ora in poi, quando prendete un taxi o entrate in farmacia fatelo con circospezione: avete a che fare con un uomo dei poteri forti!

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