Tag: de benedetti

Ma, come mai Renzi è cascato antipatico a De Benedetti & c.?

Scalfari non è tipo che scriva a caso e, quando usa le parole, le sceglie una per una e le combina affilandole al meglio. Domenica, la sua abituale articolessa di un ettaro si intitolava: “Quanto è bravo il premier, ma chi ripara gli errori che sta facendo?”. Che è un bel “buongiorno!”. Il pezzo si apre con una interminabile disquisizione sulla modernità che parte da Montaigne ed arriva a Nietzsche, per poi planare su Walter Veltroni. Come dire, dall’Imperatore Tiberio, Leonardo da Vinci ed il pizzicagnolo sotto casa. Ma fin qui, nulla di importante. Il meglio viene dopo, quando Scalfari, intinto il pennino nel cianuro, viene “al nostro vissuto di questi ultimi giorni”.

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Ma sono proprio le Toghe Rosse i nemici di Berlusconi? 1a puntata

Come ci aspettavamo tutti, Berlusconi ed i suoi hanno attribuito la conferma della condanna alla solita cricca di giudici sovversivi che lo odiano. L’argomento è logoro ed è facile smontarlo: i magistrati della Cassazione non erano affatto di sinistra ed, anzi, ce ne era qualcuno non distante dal suo ambiente. Insomma, è proprio sfortunato questo Cavaliere: c’è solo un piccolo gruppo di magistrati eversivi, ma li incontra tutti lui! In primo, secondo grado, Cassazione, sia per il processo Mills, che per quello Mediaset, o Ruby… Ma possibile che non gli capiti mai un magistrato normale? Ferrara parla di attentato alle libertà politiche (sempre da parte di una magistratura ideologizzata), Brunetta ripete ossessivamente “Ho paura…Ho paura!”: sembra Cocorito (Melopsittacus undulatus), la Santanchè  lancia lo slogan: “Siamo tutti pregiudicati!”. Non ancora signora, un po’ di pazienza…

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Il contrattacco di Berlusconi e la “guerra civile del gossip”.

Il contrattacco di Berlusconi e la “guerra civile del gossip”.


Siamo stati facili profeti prevedendo la controffensiva berlusconiana e la connessa nomina di Feltri al “Giornale”: puntuali come una cambiale sono arrivati gli attacchi personali a De Benedetti, ai direttori di “Repubblica” ed “Avvenire” ecc., poi la querela a “Repubblica” e l’annuncio di quelle ai giornali inglesi e spagnoli, gli attacchi a Fini apertamente trattato come un traditore ecc.
Quel rigo nel quale si dice che la polizia aveva già segnalato Boffo per le sue pretese frequentazioni omosessuali ci fa capire che quella è roba che viene dall’archivio di qualche servizio: la stessa cucina dalla quale arrivano in tavola gli altri piatti.

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