Tag: crisi spagna

Una Tangentopoli spagnola?

Da Barcellona, Steven Forti. In Spagna tira aria di Tangentopoli. Indagini, soffiate e arresti legati alla corruzione del sistema politico occupano le prime pagine di tutti i giornali. Non pochi libri sono stati pubblicati recentemente sull’argomento. Un paio di settimane fa sono usciti contemporaneamente “El fango. Cuarenta años de corrupción en España” dell’ex magistrato Baltasar Garzón e la traduzione de “La casta” di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo. È solo un caso?

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Spagna: è iniziato l’anno del cambiamento

Da Barcellona, Steven Forti. Questo 2015 è un anno chiave per il futuro della Spagna. Gli appuntamenti elettorali si susseguono l’uno all’altro. Non ci sarà mai sosta: il 22 marzo si vota in Andalusia, il 24 maggio si terranno le comunali e le regionali (in 13 regioni su 17), il 27 settembre si vota in Catalogna e, infine, a novembre presumibilmente (ma Rajoy potrebbe cercare di guadagnare qualche mese e convocare le elezioni a gennaio) ci saranno le politiche generali. Il panorama, molto incerto fino a poche settimane fa, sta poco a poco prendendo forma. Vediamo più nel dettaglio che cosa è successo negli ultimi mesi.

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Podemos: fenomeno internazionale?

Martedì 8 dicembre all’Universidade Nova de Lisboa si è tenuto un seminario sul linguaggio politico di Pablo Iglesias. Lo stesso giorno è uscito in Italia “Podemos, la sinistra spagnola oltre la sinistra”, un libro dei giornalisti Matteo Pucciarelli e Giacomo Russo Spena. Semplice casualità? Certo. Ma questi due fatti dimostrano una cosa: Podemos non è solo un fenomeno spagnolo, ma sta diventando un fenomeno di interesse internazionale.

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Catalogna verso l’indipendenza? La storia dell’ultimo biennio (2012-2014)

Leggi anche la prima puntata: La questione catalana e la crisi spagnola

Non è possibile comprendere ciò che sta succedendo in Catalogna estrapolando la questione catalana dalla situazione di crisi generale che sta vivendo la Spagna in questo ultimo lustro. Anche perché i dati macro e micro dimostrano che la Catalogna è stata colpita tanto quanto la Spagna dalla crisi economica e che le ricette applicate per “uscire dalla crisi” dal governo regionale catalano – guidato dal conservatore Artur Mas dal novembre del 2010 – sono state le stesse applicate poi da Rajoy e sono iniziate ancora prima.

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Spagna: verso un’altra primavera calda (ma non abbastanza)

Con grande piacere ed interesse, ospito questo nuovo contributo di Steven Forti da Barcellona, che ci permette uno sguardo approfondito sulla Spagna, di cui davvero troppo poco si sa in Italia.

Qualche mese fa scrivendo sulla situazione spagnola mi domandavo se era corretto parlare di un nuovo autunno caldo. (1) Scioperi, manifestazioni e proteste erano effettivamente all’ordine del giorno, però sembrava mancare qualcosa che permettesse un “salto di qualità”, dopo quell’iniziale tsunami dell’occupazione delle piazze del maggio del 2011. (2) La situazione è di continuo attivismo – si pensi che nella sola Madrid vi sono state una media di dieci manifestazioni al giorno nel 2012, il 74% in più rispetto all’anno precedente –, ma anche di una certa impasse, per quanto le condizioni – si sarebbe detto un tempo – erano propizie a uno sbocco “rivoluzionario” o a qualcosa di simile, adatto al tempo storico in cui stiamo vivendo. L’autunno (caldo, ma non troppo) è terminato. E l’inverno quasi. A che punto siamo arrivati e cosa ci aspetta per i prossimi mesi?

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