Un partito sull’orlo di una crisi di nervi: il Pd.
Nella settimana immediatamente successiva al voto, il Pd ripeteva di essere assolutamente indisponibile ad accordi politici con il M5s (soprattutto) e con il centro destra e proponeva che il governo lo facessero i due vincitori, in modo da lasciarlo all’opposizione a leccarsi le ferite.