Tag: costituzione

Costituzione e sistema elettorale: dalla Costituente proporzionalista al maggioritario.

Sul finire dei suoi lavori l’Assemblea Costituente affrontò il tema della legge elettorale proporzionale che, in seno alla seconda commissione,  il grande giurista Costantino Mortati (Dc) propose di costituzionalizzare. La proposta di inserire la legge nella carta non venne accolta, ma l’orientamento pressoché unanime fu quello di adottare la proporzionale per l’elezione della Camera nel 1948. 

Continua a leggere

M5s: eletti e sanzioni.

Come si sa, il M5s si appresta a lanciare in nuovo regolamento per i suoi eletti, nel quale l’eventuale dissenso o abbandono del movimento comporterebbe una sanzione pari a 150.000 euro, a titolo di risarcimento (se abbiamo capito bene, per danno all’immagine). Ovviamente si tratterebbe di un negozio privato al momento della sottoscrizione di candidatura, per cui il candidato si impegna in questo senso. A questo il Pd avrebbe risposto indignato proponendo la approvazione di una legge di regolamentazione dei partiti.

Continua a leggere

Il punto debole

Sottraendoci alla retorica della “Costituzione più bella del mondo” o a quella opposta della “Costituzione di stampo sovietico”, possiamo dire che  la Costituzione approvata nel 1948 ha mostrato di avere una architettura che ha retto bene alla prova e per oltre mezzo secolo, anche se non sono mancati aspetti discutibili, come il bicameralismo perfetto, l’inutile Cnel, l’articolo 7 sul Concordato, alcune formulazioni non chiarissime in materia di diritti sociali (ad es. il salario “familiare” di cui all’art. 36), ma, nel complesso, si è trattato di aspetti che non hanno inficiato sostanzialmente il funzionamento del modello.

Continua a leggere

Le Sentenze della Corte Costituzionale ed il Pd.

La sentenza della Consulta sulla riforma pensionistica Monti-Fornero ha messo in moto una pericolosa azione del Pd (che non manca un’ occasione per dimostrare di essere la punta di lancia contro la Costituzione e dar prova della sua natura di destra antipopolare) che potrebbe avere conseguenze molto peggiori di quelle già nefaste oggi dichiarate.

Continua a leggere

Per una campagna in difesa del diritto alla casa.

Qualche anno fa, un autorevole esponente della finanza tedesca dichiarò che gli italiani non avevano ragione di lamentarsi del prelievo fiscale indotto dagli interessi sul debito, o dei salari relativamente più bassi, o dei tassi occupazionali meno favorevoli, perché, a differenza dei cittadini tedeschi, gli italiani stanno bene, vivendo in gran parte in case di proprietà.

Continua a leggere

Sovranità popolare.

L’articolo 1 della Costituzione, comma II, recita: “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Anche molte altre costituzioni iniziano, più o meno, con la stessa dichiarazione di appartenenza della sovranità al popolo. Ed è proprio questa una delle norme più tradite  dell’ordinamento giuridico: fra i popolo e la sovranità si frappongono molti ostacoli vecchi e nuovi, che vanificano in gran parte il valore.

Continua a leggere

Dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano: si decide lo sviluppo delle nostre istituzioni.

Con le dimissioni di Giorgio Napolitano (che certo non rimpiangeremo) si apre una fase decisiva per lo sviluppo delle nostre istituzioni. Ciascuno dei Presidenti che si sono succeduti in questo settantennio ha interpretato il proprio ruolo in modi molto diversi: più “notarile” e super partes De Nicola, Einaudi, Leone, Ciampi, più “interventista”, con gradazioni diverse, Gronchi, Segni, Saragat, Pertini, Cossiga, Scalfaro. In particolare da Pertini in poi la tendenza ad un Presidente “interventista” è costantemente cresciuta, salvo la parentesi di Ciampi.

Continua a leggere