Questo è un paese impazzito, lo sappiamo da tempo, ma ormai siamo ai fuochi di artificio. Partiamo da questa fotografia:
-un Presidente della Repubblica: unico caso di eletto per un secondo mandato, che però ha sempre detto di ritenersi inquilino temporaneo del Quirinale e, nel frattempo, incassa bordate di rara potenza (Friedman, Geithner) ma non si sa cosa altro sia in arrivo;
-un Parlamento delegittimato dalla Corte Costituzionale che lo dichiara frutto di un sistema elettorale illegittimo, che continua come se nulla fosse, pretende di mettere mano alla Costituzione e fa una legge elettorale identica a quella appena bocciata
-un Presidente del Consiglio non eletto da nessuno, che non controlla neppure i gruppi parlamentari del suo Partito, che sognano di liberarsene alla prima occasione. Segretario di un partito che ha stravinto le elezioni, ma che non sa come usare questo successo e dove andare.
In questo quadro, già di per sé desolante, piovono avvenimenti che allargano a macchia d’olio il caos istituzionale presente.
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