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Dove è finito l’archivio di Scajola?

Cappuccino, brioche e intelligence n° 51

Ci sono alcune notizie che quando salgono alla ribalta delle cronache restano sulla cresta dell’onda per alcuni giorni, salvo poi scomparire per mesi e mesi (o anche per tempi molto più lunghi) come un fiume carsiso. Sembra essere questo il caso dell’archivio segreto di Claudio Scajola. Facciamo un passo indietro.

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Il caso Copasir: il veto dei servizi segreti sullo “scomodo” Claudio Fava

Vi segnalo questo articolo che ho scritto per Fanpage.it

Perché la commissione di vigilanza è stata affidata a Giacomo Stucchi (Lega) e non a Claudio Fava (Sel)? Per continuare nella tradizione di non disturbare i vertici dei servizi segreti. Fava sarebbe stato un personaggio molto scomodo.

Davvero strana questa faccenda delle commissioni di vigilanza: è costume consolidato che esse vengano affidate ad esponenti dell’opposizione, in omaggio ad un sano principio per cui la maggioranza governa e le opposizioni controllano. Pertanto, nell’immediatezza del risultato elettorale, sembrava che Copasir e Vigilanza Rai sarebbero andate a Pdl e M5s, ma qualcuno parlava anche di Scelta civica per fare le scarpe al M5s, togliendoselo dai piedi.

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Qualche nota sul governo Napolitano-Berlusconi-Monti-Letta

E’ consuetudine chiamare il governo con il nome del Presidente del Consiglio, ma, nella prima Repubblica spesso si faceva seguire a quello il nome del principale alleato, per esprimere la formula di maggioranza. Ad esempio, il secondo governo Andreotti fu definito Andreotti-Malagodi-Tanassi (ma più spesso “Andreotti-Malagodi”) per dire che la formula era Dc-Pli-Psdi, oppure i primi governi di centro sinistra furono chiamati Moro-Nenni e poi Rumor-De Martino per dire che la formula base era l’alleanza Dc-Psi, cui concorrevano in posizione minore Psdi e Pri.

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Servizi d’Intelligence e crisi Finanziaria. Intervista per Rainwes24

Un recente rapporto al Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica), praticamente il comitato di controllo sui servizi segreti, gli 007 italiani hanno lasciato un allarme per le infiltrazioni cinesi nell’ambito dell’attività economiche italiane. La notizia è apparsa, recentemente, sul quotidiano la Repubblica. Abbiamo voluto approfondire il tema allargando l’orizzonte al ruolo che hanno i Servizi Segreti nella crisi finanziaria attuale. Ne parliamo con Aldo Giannulli, storico ed esperto d’Intelligence.

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