Caso Uber: perché hanno ragione i taxisti.
Uber: sulla carta non c’è niente di male, anzi, si tratta di qualcosa che dovrebbe favorire gli utenti, che così avrebbero un servizio più veloce ed efficiente. Ma le cose stanno proprio così? All’inizio Uber si rivolse alle compagnie Ncc (Noleggio con conducente) che sono compagnie di professionisti che, a differenza dei taxisti, non prendono corse su strada, ma su prenotazione e cercano di fidelizzare una clientela fissa. Ad esempio, a Roma spesso lavorano con gli alberghi. E ciascuna compagnia cerca di costruirsi un suo portafoglio utenti, ragion per cui l’offerta di Uber è caduta nel vuoto. Infatti chi già ha un suo seguito di clienti, non si vede che vantaggio avrebbe a pagare il 20% ad Uber che offre al massimo un servizio utile per trovare clientela su strada. Anzi le Ncc sono state le prime a denunciare l’invasione di mercato.