Tag: cgil

Renzi è il nuovo Scelba?

Da ex sindacalista, che di cariche della polizia ne ha vissute diverse (in particolare nei lontani anni settanta), ho qualche esperienza in materia. Per esperienza so che è piuttosto difficile che un ufficiale di polizia -o un vice questore- si prenda la responsabilità di ordinare una carica a freddo, come quella di avantieri a Roma, se non ha indicazioni in questo senso dal Questore e questi dall’autorità politica.

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La piazza della Cgil.

Sabato 25 ottobre sono stato alla manifestazione della Cgil contro il Jobs Act. Sono stato indeciso sino all’ultimo se partecipare o meno, ma alla fine mi sono convinto, anche solo per la straordinarietà dell’occasione di vedere una manifestazione sindacale sui temi del lavoro: evento che non avveniva da molto (troppo) tempo. Ero quindi curioso di vedere da vicino e capire chi ci sarebbe stato in piazza. E devo dire che da questo punto di vista la manifestazione di sabato è stata interessante.

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Perché dobbiamo combattere la battaglia in difesa dell’art. 18.

A primo colpo d’occhio, la questione dell’articolo 18 sembra una questione di poco conto, su cui si sta combattendo una battaglia del tutto sproporzionata, forse per obiettivi nascosti e ben diversi da quelli dichiarati. Considerato che, la norma, che tutela i lavoratori dipendenti da aziende private con contratto a tempo indeterminato, si applica alle unità produttive con più di 15 dipendenti (5 se agricole), quelle con meno di 15 dipendenti (5 se agricole) se l’azienda occupa nello stesso comune più di 15 dipendenti o se l’azienda ha complessivamente più di 60 dipendenti, c’è da chiedersi quanto siano i lavoratori interessati al mantenimento di questa norma.

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Io e la sinistra: mi sa che non ci siamo capiti

Ho l’impressione che diversi miei lettori non abbiano chiara la mia collocazione nei confronti della sinistra e scrivano autentiche sciocchezze. Molte cose le ho già dette, però non farà male spiegarsi una volta di più (poi non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma non ci posso fare niente). Allora, iniziamo da un punto: io ero e resto un uomo di sinistra, come sono sempre stato per tutta la mia vita e non permetto a nessuno di metterlo in discussione, tantomeno a chi, mi pare, non abbia le stesse credenziali di vita e pretende di avere una sorta di diritto di accreditamento che gli viene non si capisce da cosa. Naturalmente, tutto sta a capirsi sulle parole e stabilire che significa sinistra.

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Metodo Renzi e squadrismo Cgil: ma che sta succedendo alla sinistra?

Scriveremo dell’”Operazione Renzi”, fra qualche giorno, quando, con la formazione del governo i giochi saranno un po’ più chiari. Per ora non è inutile qualche riflessione sul come questa strana crisi si sta sviluppando. In primo luogo l’opacità che avvolge ormai regolarmente la politica di questo paese: come mai Napolitano ha ritirato il suo patronage a Letta? C’entra qualcosa il siluro Friedman? E, a proposito, come mai Forza Italia si è astenuta sulla messa in stato d’accusa?

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La questione dell’Imu: posso dire che Berlusconi ha (quasi… molto quasi) ragione?

Berlusconi chiede l’immediata abolizione dell’Imu. Insorge Monti ed il suo partito Bce, dicendo che sarebbe una catastrofe. Letta annuncia di volerla abolire. I ministri Pd dicono una cosa, poi la smentiscono, poi forse si tratta solo di una sospensione: l’importante è che confermino nella testa della gente l’idea della sinistra come partito delle tasse. Altrimenti come si fa a perdere le elezioni? Interviene anche la Camusso, (una che ha la simpatia di un doberman e la cultura del Trota) e si schiera anche lei per il mantenimento dell’Imu, salvo che proprio per gli indigenti o quasi.
Va bene, entriamo nel merito.

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Tonino Correale. Un ricordo

Avrei voluto scrivere un pezzo sulle questioni sollevate da David Arboit a proposito del Pd e delle scelte di governo (lo farò prossimamente), ma mi giunge improvvisa la notizia della morte di uno dei miei più cari amici (e forse più che un amico, un generosissimo fratello maggiore), Tonino Correale, segretario generale della Feneal, il sindacato dell’edilizia della Uil di cui ho fatto parte sino ai primi anni novanta. Tonino faceva parte di un gruppo di sindacalisti la cui storia merita d’essere ricordata. Nei primissimi anni ottanta si formò nella Feneal un gruppo legato alla sinistra lombardiana del Psi che conquistò prima le federazioni di Pescara, Napoli (dove operava Peppe Galasso insieme a Tonino Correale) e Bari (poi Firenze), aggregando le federazioni di Perugia, Bolzano, Treviso, Genova, Catanzaro, Cosenza, Asti, Viterbo. Il gruppo mi accolse, nonostante la mia dichiarata posizione di estrema sinistra vicina a Dp e mi affidò compiti nel centro studi e formazione quadri, poi nel 1985 entrai anche nel Comitato Centrale dell’organizzazione.

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Sindacati: una modesta proposta

Alzi la mano chi sa chi sono Bernadette Segol e Fernandez Toxo.
Non  lo sapete? Sono, rispettivamente, la segretaria ed il Presidente della Confederazione Europea dei sindacati (Ces), insomma i capi del movimento dei lavoratori a livello europeo.
Chi ne ha mai sentito parlare?
Nata nel 1973 per assicurare la rappresentanza dei lavoratori nei confronti della Ue, conta una ottantina di organizzazioni affiliate, per un totale di 60 milioni di iscritti. Potenzialmente, una forza immensa con un grande potere contrattuale. Ma la montagna, sinora ha partorito qualche  raro e macilento topolino del tipo le direttive sul congedo parentale (1996 – rinnovato nel 2008), sul lavoro a tempo parziale (1997) e sul contratto a tempo determinato (1999) o gli accordi “autonomi” sul telelavoro (2002), lo stress legato al lavoro (2004), le molestie e violenze sul posto di lavoro (2007) o il  mercato del lavoro inclusivo (2010).
Considerato quello che costa il mantenimento di questo apparato (svariati milioni di euro) non è un bilancio entusiasmante.

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Regali alle banche? Abbiamo già dato: che falliscano pure

Nuova settimana di passione per la Borsa e, soprattutto per i titoli bancari, in particolare francesi che perdono quasi il 50% del loro valore,  in poco più di un mese. Il sistema bancario europeo sembra un castello di carta velina: se i francesi piangono, gli italiani non ridono ed anche inglesi, tedeschi ed olandesi non hanno molto da stare allegri.
Ma, solo a giugno, non ci avevano detto che gli “stress test” erano stati superati a pieni voti e che il sistema bancario europeo era solido come la roccia? Erano state bocciate solo 8 banche mentre per tutte le altre le cose andavano a gonfie vele. Che razza di stress test erano?

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Servizi, squadristi e X Mas: la strategia della provocazione

Roma 9 novembre 1963, il corteo sindacale è arrivato a Piazza Santi Apostoli ed, ormai, la manifestazione inizia a sciogliersi, i militanti arrotolano bandiere e striscioni mentre il palco viene smontato: all’improvviso, incomprensibilmente, inizia un parapiglia. Sembra una rissa fra pochi manifestanti, poi man mano giungono altri, e, dopo poco, gli scontri dilagano. Polizia e carabinieri intervengono con brutalità e la manifestazione finisce fra le manganellate ed il fumo acre dei lacrimogeni.

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