Avrei voluto scrivere un pezzo sulle questioni sollevate da David Arboit a proposito del Pd e delle scelte di governo (lo farò prossimamente), ma mi giunge improvvisa la notizia della morte di uno dei miei più cari amici (e forse più che un amico, un generosissimo fratello maggiore), Tonino Correale, segretario generale della Feneal, il sindacato dell’edilizia della Uil di cui ho fatto parte sino ai primi anni novanta. Tonino faceva parte di un gruppo di sindacalisti la cui storia merita d’essere ricordata. Nei primissimi anni ottanta si formò nella Feneal un gruppo legato alla sinistra lombardiana del Psi che conquistò prima le federazioni di Pescara, Napoli (dove operava Peppe Galasso insieme a Tonino Correale) e Bari (poi Firenze), aggregando le federazioni di Perugia, Bolzano, Treviso, Genova, Catanzaro, Cosenza, Asti, Viterbo. Il gruppo mi accolse, nonostante la mia dichiarata posizione di estrema sinistra vicina a Dp e mi affidò compiti nel centro studi e formazione quadri, poi nel 1985 entrai anche nel Comitato Centrale dell’organizzazione.
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