Tag: bruti liberati

Processo Ruby e scontro in Procura: mi sa che Berlusconi la fa franca.

Il giorno 20 giugno inizierà il processo d’appello per il caso Ruby, ma tutto potrebbe saltare in aria. Come si ricorderà, in primo grado il ri-Cavaliere (spiego: si è scoperto che è ancora Cavaliere non essendoci alcuna procedura di decadenza in atto) fu condannato a sette anni di reclusione. I margini per la difesa non sembravano molti e la speranza di una sentenza d’appello che rovesciasse quella di primo grado erano ridotte al lumicino.

Poi è esplosa la grana del caso Bruti Liberati – Robledo che è finita davanti al Csm ed è emerso un profilo di competenza del Pm, la Boccasini, ad occuparsi del caso. Il Csm, ovviamente, non si è occupato direttamente di questo profilo (che è materia per la Cassazione), ma del ricorso di Robledo che lamentava di essere stato escluso arbitrariamente dal caso. Bruti Liberati si è difeso sostenendo di aver escluso il suo vice perché questi aveva nei confronti di Berlusconi un giudizio pendente, presso il Tribunale di Brescia (competente per territorio per i giudizi che coinvolgano i magistrati milanesi).

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Lo scontro nella Procura di Milano: quale è il significato politico?

Massimo Giannini, uno dei giornalisti più intelligenti di “Repubblica”, oltre che vice direttore del medesimo giornale, ha scritto, domenica 18 maggio, un articolo molto acuto per spiegare cosa stia accadendo nella Procura di Milano e la posta politica in ballo. E’ un testo dichiaratamente di parte, schierandosi senza finzioni con Magistratura democratica, con Edmondo Bruti Liberati e con l’ufficio che dirige –appunto, la Procura milanese- e, pur non condividendone le tesi, non posso non riconoscere che si tratta di un pezzo di notevole bravura giornalistica e di grande onestà intellettuale nel dichiarare le sue propensioni (cosa che non sempre si può dire di quel che si legge su “Repubblica”).

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Scandalo Expo: che facciamo contro la corruzione sistemica?

Partiamo da una considerazione: questa volta non c’entra  la giustizia ad orologeria al solito invocata da Berlusconi (chiedo scusa con uno degli interventori per non aver compreso l’ironia della sua affermazione), con disegni di condizionamento del potere politico, come il non toccare gli stipendi dei magistrati. Da questo scandalo chi ha da guadagnare è il M5s e chi ha da perdere più degli altri è il Pd, che potrebbe vedere deluse le sue aspettative di trionfo. E voi credete che la procura milanese possa avere di questi disegni?

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