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Sinistra e Libertà si spacca: non mi sorprende. Comunque, auguri alla lista Tsipras

A quanto pare, Sel è prossima alla scissione: una ventina di deputati e tre o quattro senatori si apprestano a lasciare Sel per volare fra le braccia di Renzi, sperando di essere rieletti. Avete capito bene: Renzi, neppure Bersani o Civati: Renzi. Il tutto alla vigilia del voto per le Europee, dove la lista Tsipras lotta sul decimale in più o in meno per prendere il quoziente e salvarsi: il che è l’evidente vigliaccata di gente che pensa solo a mantenersi il cadreghino sotto il sedere. Ma da Gennaro Migliore, non mi aspettavo di meglio.

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Io e la sinistra: mi sa che non ci siamo capiti

Ho l’impressione che diversi miei lettori non abbiano chiara la mia collocazione nei confronti della sinistra e scrivano autentiche sciocchezze. Molte cose le ho già dette, però non farà male spiegarsi una volta di più (poi non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma non ci posso fare niente). Allora, iniziamo da un punto: io ero e resto un uomo di sinistra, come sono sempre stato per tutta la mia vita e non permetto a nessuno di metterlo in discussione, tantomeno a chi, mi pare, non abbia le stesse credenziali di vita e pretende di avere una sorta di diritto di accreditamento che gli viene non si capisce da cosa. Naturalmente, tutto sta a capirsi sulle parole e stabilire che significa sinistra.

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Rifondazione: che fare?

Diversi interventori mi hanno posto la domanda: e adesso cosa proponi di fare? Non basta criticare ecc. Risposta: “Dipende: stiamo parlando di Rifondazione o di altro?” Per Rifondazione la risposta è molto semplice: niente. Non c’è più niente da fare. Forse non avete letto l’ultimo rigo del mio articolo precedente che si autodefiniva “referto di una autopsia” e di fronte ad una autopsia voi cosa pensate che si possa fare?

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Rifondazione Comunista e Sel: mi spiego meglio

Un mio precedente articolo, dedicato a Rivoluzione Civile ha provocato molti dissensi sulla conclusione, che consigliava ai militanti di Rifondazione di confluire in Sel. Cosa che ha fatto indignare molti per l’alleanza con il Pd che porta ad identificare Sel come “sinistra del liberismo”. Allora, mi pare il caso di chiarire meglio. Non mi pare di aver mai risparmiato critiche a Nichi Vendola (che non so quanto le abbia gradite) sia nel passato più lontano che in epoca più recente e credo di essere stato fra i primi, a luglio, a dirgli che la decisione di allearsi al Pd e correre per le primarie, era una idea sciagurata che lo avrebbe portato a fare la “spalla” di Bersani e che avrebbe indebolito elettoralmente Sel. Mi pare che le cose siano andate proprio così. Anzi, Nichi ha rimediato anche le umiliazioni di essere doppiato da Renzi alle primarie e di essere andato sotto quota 4% alle politiche.

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Lettera aperta a Nichi Vendola. Caro Nichi ripensaci.

Caro Nichi,

leggo del tuo incontro con Bersani e del conseguente annuncio di una coalizione Pd-Udc-Sel. So che sei un politico accorto e poco incline ai colpi di testa, immagino che abbia fatto i tuoi calcoli politici e ti stia orientando in questo senso sulla base di essi. Come sempre rispetto le tue scelte, pur nel dissenso e non mi sogno di gridare al tradimento o di dare giudizi sprezzanti. Tuttavia, non credo che i giochi siano fatti e che tu abbia fatto scelte irreversibili. Vorrei dunque farti presente, con molta pacatezza, alcune considerazioni che mi sembrano utili anche nel caso tu volessi proseguire su questa strada.

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