Commento ai risultati elettorali
C’è poco da commentare: sono risultati che si commentano da soli. I calcoli sono fatti sui risultati provvisori, per cui possono rivelarsi un po’ imprecisi, ma il senso politico rimane.
Pd: il “vincitore” perde 4.760.877 voti rispetto alle elezioni del 2008 (più di un voto su tre di quelli che raccolse 5 anni fa) e, pur avendo pronostici largamente favorevoli, scende al 25% contro gli oltre 30 punti attribuitigli da tutti i sondaggi, ottenendo 64.165 voti in meno del M5s che è una lista che si presenta per la prima volta e che non ha neppure un decimo dell’apparato organizzativo e delle risorse del Pd. Grazie all’ortopedia del sistema elettorale ottiene la maggioranza dei seggi alla Camera, ma non se ne fa nulla perché al Senato non fa maggioranza neppure con Monti. La chiamiamo vittoria? Se è così, somiglia molto ad una catastrofe.