Golpe non è, ma vera porcheria si
No, la ri-elezione di Napolitano non può essere definita un colpo di Stato, almeno sul piano formale, perché tutto si è svolto secondo le regole costituzionali: il Parlamento ha votato liberamente. La maggioranza richiesta è stata rispettata, il candidato ha i requisiti necessari… Quindi, almeno in termini formali, non si può dire che ci sia stata una rottura costituzionale. E neppure da un punto di vista sostanziale si può dire che ci sia stata uno stravolgimento della volontà popolare. Rodotà era l’unico candidato verso il quale si erano manifestate le simpatie popolari sia in termini di manifestazioni che di appelli, sottoscrizioni ecc. Però è anche vero che il popolo esercita la sovranità nelle forme stabilite dalla legge, mi pare. E, d’altra parte, non so se in una consultazione a suffragio diretto Rodotà sarebbe prevalso: ad esempio la Bonino avrebbe potuto insidiarlo molto efficacemente (e sapete perfettamente cosa penso della Bonino). Ma anche in un ballottaggio con Napolitano, non sono affatto sicuro che lui avrebbe vinto contro l’indicazione di tutti i partiti eccetto Sel e M5s, magari perché Napolitano ce l’avrebbe fatta solo grazie ai voti di destra come “male minore” dal loro punto di vista. Comunque, l’elezione diretta del capo dello Stato noi non la abbiamo. Punto.