Tag: banca etruria

Ma perché Renzi attacca Bankitalia?

Che un segretario di partito attacchi a testa bassa Bankitalia, chiedendo il siluramento del governatore, è cosa che non ha precedenti. Era capitato, al tempo del centro sinistra, che ci fosse qualche mugugno dei socialisti compreso qualche ministro) o dell’opposizione di sinistra contro l’allora governatore Carli, ma subito il Presidente del Consiglio ed il ministro del Tesoro (invariabilmente democristiani) scattavano in sua difesa e nessuno osava chiedere l’augusta testa di via Nazionale.

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Il nonno della Boschi, Licio Gelli, la Banca Etruria e la P2.

Recentemente, mi è capitato per caso di rimettere mani negli atti della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla P2 e, mentre cercavo altro, mi è capitato di leggere (Doc.XXIII n 2-ter/13  Vol XIII pp. 234 e segg) il verbale stenografico della seduta del 22 novembre 1983 dedicata all’audizione del generale Siro Rossetti del Sid e membro della Loggia P2 (in questo verbale indicato sempre come Rosseti, ma in altre parti della documentazione come Rossetti che ci sembra la versione più corretta).

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Quante belle cose si fanno con l’oro (fisico).

Come si sa, l’oro è il bene rifugio per eccellenza: quando infuria la crisi, si investe in oro, che sale di valore. E’ il motivo per cui, quando sale il prezzo dell’oro (segno di crisi), cala quello del petrolio (che invece sale quando le cose vanno bene e si produce). L’idea è che l’oro può anche perdere di valore, dopo che l’hai comprato, ma non si riduce mai a zero, un valore lo ha pur sempre e qualcosa salvi del patrimonio. Mentre le azioni o le obbligazioni bancarie, se chi le ha emesse fa fallimento, si riducono a zero. Però, c’è oro ed oro.

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Commissione di inchiesta: Renzi se la prende troppo calda per essere solo una questione di banche di provincia.

La pausa natalizia, come era prevedibile, ha messo la sordina su tutta la politica interna ed in particolare sulla questione delle banche. Ora vedremo se la storia riparte, ma nel clima dei giorni precedenti alle feste, c’è stata poca attenzione ad una serie di avvenimenti più o meno piccoli che, messi in fila, meritano d’essere meditati.

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