L’indipendenza della Banca centrale.
Fin dagli albori della nascita dello Stato nazionale come lo consociamo adesso – cioè con la suddivisione dei vari poteri – il tema dell’indipendenza della Banca Centrale ha tenuto banco nei dibattiti di politica economica, tanto tra i classicisti, che successivamente tra i keynesiani. Infatti, già nel 1824, David Ricardo scriveva: “sarebbe un grave pericolo, lo confesso, se il governo […] avesse il potere di emettere moneta. Io, perciò, propongo di attribuire questo compito a dei commissari inamovibili dal loro incarico se non a seguito di una votazione di uno o entrambi i rami del Parlamento. […] I commissari non dovrebbero mai, sotto nessun pretesto finanziare il governo, né essere in alcun modo sotto il suo controllo o la sua influenza”.