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Esami di coscienza

Molto volentieri vi propongo questo articolo curato da Erica Picco dell’Associazione Lapsus dedicato abolizione della traccia a carattere storico dalle prove di maturità. Anche io ritornerò sul tema a breve. Buona lettura! A.G.

Negli ultimi giorni la notizia dell’abolizione della traccia a carattere storico dalle prove di maturità ha generato una vasta mole di commenti da parte di storici accademici e intellettuali. In alcuni casi le voci in difesa della disciplina si sono tradotte in un appello morale a non trascurare i pericoli di un progressivo smantellamento del sapere storico; in altri casi ci sono sembrate più che altro delle rimostranze, che suonano un po’ come un “non ci avete nemmeno chiesto il permesso”, da parte di un ambiente, quello degli storici accademici, chiuso nel proprio comfort intellettuale e poco avvezzo a misurarsi con il mondo oltre il proprio naso. Ci sembra che questa levata di scudi contro l’eliminazione del tema storico sia l’ennesimo appello cieco alla realtà dei fatti.

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La “trattativa Stato-mafia” tra ricerca storica, inchieste e dibattito pubblico

Nei giorni scorsi, come vi avevo segnalato, si è tenuto l’importante incontro “La trattativa Stato-mafia nella Storia d’Italia”, promosso dall’Associazione Lapsus dell’Università degli Studi di Milano. La serata è stata molto interessante ed ha fornito diversi spunti di approfondimento. Nel segnalarvi la pagina del sito dedicata all’evento, dove potete trovare anche molti materiali per approfondire, vi propongo l’articolo che Ciro Dovizio di Lapsus, ma anche collaboratore della mia cattedra di Storia del Mondo Contemporaneo, ha scritto per l’occasione. Buona lettura!

Di Ciro Dovizio, Associazione Lapsus.

Intorno al procedimento giudiziario in corso a Palermo sulla trattativa Stato-mafia infuria un dibattito dai toni accesissimi. Le opinioni formulate sull’argomento si sprecano, anche se il circuito mediatico ha presto polarizzato le posizioni in campo contrapponendo da un lato i sostenitori della Procura e dell’impianto accusatorio che sorregge il processo, dall’altro coloro che hanno assunto posizioni critiche rispetto al quadro esplicativo delineato dai pm.

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