Poche parole per chiudere su Priebke, partendo da alcune obiezioni fatte a cominciare da quella per cui la rappresaglia su civili, in caso di guerra irregolare, è prevista dalle leggi di guerra di quasi tutti gli eserciti del Mondo. Verissimo. Ma questo non toglie che sia un crimine ed anche piuttosto stupido: non sempre la legge formale produce legittimità e scrimina comportamenti che restano moralmente inaccettabili e condannabili anche retroattivamente, come fu fatto a Norimberga.
E, dunque, anche se il diritto penale di guerra prevede l’uso della rappresaglia (in particolare su inermi civili), essa resta una misura criminale ed inutile. Il fine della rappresaglia è quello di mettere la popolazione di un paese contro gli eventuali guerriglieri, usando l’arma del terrore: non ha funzionato mai, sia perché una fascia più o meno ampia della popolazione resta sempre dalla parte dei guerriglieri (o partigiani che dir si voglia) sia perché l’azione, semmai, aizza sentimenti di maggiore odio verso chi la pratica.
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