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Consigli di lettura #6: “I nemici della Repubblica”, una recensione critica

Data l’ampiezza della segnalazione, questa scheda  libraria prende in considerazione una sola opera. Dalla prossima settimana tornerò a segnalare  più libri. Buona lettura!

1.    V. SATTA “I nemici della  Repubblica. Storia degli anni di piombo” (Rizzoli, 2016)

Vladimiro Satta, autore di questo imponente volume di  867 pagine l’ho conosciuto come documentarista della commissione Stragi, fra il 1994 ed il 2001, dunque, ha potuto giovarsi della conoscenza di una massa ingentissima di documenti giudiziari. L’aspirazione, evidente sin dalla mole del libro, è quella di scrivere l’ “opera definitiva” sulla violenza politica negli anni settanta, un grande libro di storia che ponga termine alla serie dei “misteri d’Italia”.

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Una nuova Commissione Moro? Benvenga ma partiamo con il piede giusto.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente messe di nuovi testimoni sul caso Moro. L’antecedente, risale a circa una dozzina di anni fa, con la  comparsa di Antonino Arconte, sedicente ex gladiatore (il cui nome non compare in nessuno degli elenchi conosciuti), che sosteneva di aver ricevuto, sin dal 5 marzo 1978, l’incarico di recarsi in Libano, imbarcandosi sotto il nome di G-219, per avvicinare il leader dell’Olp Arafat e chiedergli di intercedere presso le Br, per ottenere la liberazione di Moro. E, dato che il rapimento avverrà solo il 16 marzo, questo fa dire ad Arconte che il servizio era al corrente dell’agguato delle Br.

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Il noto servizio. Le spie di Giulio Andreotti (e il suo legame con Berlusconi)

In questi giorni è in libreria “Il noto servizio. Le spie di Giulio Andreotti” (qui l’indice). Si tratta della nuova edizione aggiornata del precedente “Il Noto servizio, Giulio Andreotti e il caso Moro”, che ho voluto ripubblicare aggiornato e ampliato, alla luce del fallimento del precedente editore. Questa nuova versione, aggiunta dell’indice dei nomi, assente nella precedente, presenta alcuni capitoli del tutto nuovi ed originali, di cui vi propongo alcuni passaggi di seguito, in cui ho cercato di tracciare un bilancio della storia politica di Giulio Andreotti, sottolineando, grazie anche a nuovi documenti, il rapporto profondo che esiste tra Andreotti e Berlusconi, a differenza della vulgata dominante che vorrebbe le fortune del cavaliere legate a doppio filo a Bettino Craxi.

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Novità sul caso Moro

Ancora novità sul caso Moro: un artificiere Vitantonio Raso ha scritto in un libro di memorie, che sarebbe stato chiamato il 9 maggio 1978 in via Caetani sino dalle 10 per esaminare l’R4 nella quale avrebbe, per primo, scoperto il cadavere di Moro, il cui sangue “era ancora fresco”. Sul posto sarebbe immediatamente giunto Cossiga che “sembrava sapere già tutto”. Questa versione sarebbe poi stata confermata da altro componente del corpo ed, in una certa misura, dall’ex vice segretario socialista Claudio Signorile che sostiene di essere stato nello studio del Ministro quando, intorno alle 11, sarebbe giunta la telefonata che annunciava il ritrovamento del cadavere di Moro. Che gli orari della versione ufficiale non quadrassero si era capito da tempo anche a causa di una serie di particolari di cui riparleremo in altra occasione.

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La morte di Andreotti

Andreotti è stato il più longevo fra i maggiori esponenti della Prima Repubblica e non solo per la veneranda età raggiunta, ma soprattutto per lo straordinario periodo di “durata politica”: sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel 1945, era Presidente del Consiglio 47 anni dopo. Mezzo secolo di ininterrotta presenza in primo piano, un primato sfiorato (ma non raggiunto) dal solo Fanfani. Ed è anche il più controverso fra i nostri uomini politici, al punto da ispirare un film di successo sulla sua figura. E’ facile prevedere che gli storici dell’Italia repubblicana continueranno a lungo a chiedersi se il “divo Giulio” sia stato un lungimirante statista o l’”anima nera” della Repubblica, un grande artista della realpolitik o solo il “grande Vecchio” di ogni trama ed ogni scandalo. E non mancherà neppure chi sosterrà che si è trattato del “Grande perseguitato” di una macchinazione ordita da lontano, costretto ad una lunga e defatigante lotta per difendersi dall’immagine di “amico della Mafia”.

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Le memorie di Delle Chiaie e una curiosità sul caso Moro

Sono recentemente uscite le memorie di Stefano Delle Chiaie, leader e fondatore di Avanguardia Nazionale, il secondo gruppo, per importanza, della destra extraparlamentare negli anni sessanta e settanta.
Il libro è molto interessante, anche se l’autore si mette un po’ troppo, in bella copia, sorvolando su molte pagine che vorrebbero altro approfondimento, aggiustando e correggendo cose già dette e non sempre consonanti, mettendo nella luce migliore ogni sua decisione ecc. Ma, diciamo la verità: sarebbe stato ingenuo attendersi il contrario. Sono assai pochi quelli che hanno scritto con una certa onestà del proprio passato (qui ricordo Alberto Franceschini, Vincenzo Vinciguerra, Carlo Ripa di Meana, Tomaso Staiti di Cuddìa, Rossana Rossanda), nella maggior parte dei casi di esponenti politici e terroristi di destra e di sinistra prevalgono nettamente autodifese e rimozioni sulla volontà di dire qualcosa di quel che si sa e che gli altri non sanno. E, in questo senso, avremmo serie difficoltà ad assegnare la palma d’oro fra quanti hanno scritto molto senza nulla dire fra Giulio Andreotti, Francesco Cossiga, Armando Cossutta, Mario Moretti e Fulvio Martini. Non includiamo nella graduatoria Pietro Ingrao solo perché l’uomo non ha mai avuto molto da dire anche prima delle memorie.

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Presentazione a Bari

Giovedì 1 dicembre ’11
ore 18, Hotel Sheraton
via Cardinale Ciasca 27, Bari

presentazione del libro

“Il noto servizio, Giulio Anrdeotti e il caso Moro”

di Aldo Giannuli
Marco Tropea Editore

interverranno, insieme all’autore
Nico Perrone, storico, giornalista

una bella occasione di confronto e dibattito sul mio libro con gli amici e i lettori baresi…non mancate!

Presentazione al Circolo culturale Concetto Marchesi

Lunedì 17 ottobre ’11
ore 18, circolo culturale Concetto Marchesi,
via Spallanzani 6, Milano
MM1 Porta Venezia

presentazione del libro

“Il noto servizio, Giulio Anrdeotti e il caso Moro”

di Aldo Giannuli
Marco Tropea Editore

interverranno, insieme all’autore
Giorgio Galli, storico;
Giovanni Scirocco, docente di storia contemporanea Università di Bergamo;

coordina Bruno Casati

per chi avesse perso la presentazione di alcune settimane fa alla Feltrinelli o per chi volesse continuare a discutere, una nuova occasione di confronto e dibattito a Milano! Non mancate!

Presentazione alla libreria Feltrinelli di Roma

Mercoledì 12 ottobre ‘11
ore 18, libreria Feltrinelli,
via V.E. Orlando, Roma

presentazione del libro

“Il Noto servizio, Giulio Andreotti e il caso Moro”

Marco Tropea Editore

ne parleranno
Aldo Giannuli, autore
Miguel Gotor, storico dell’Università di Torino
Giuseppe De Lutiis, Presidente del Cedost

una bella occasione per discutere con due importanti ospiti e con i lettori romani, ascoltare critiche, appunti e consigli…non mancate!

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