Tag: adriano sofri

Gelli, i lingotti d’oro e il Caso Moro…

Come sempre capita, a botta calda non ti ricordi di cose che sai e magari sono interessanti, poi ieri avevo interesse a spostare l’attenzione sul fenomeno P2 da un punto di vista politologico più che sul personaggio. Dopo aver visto i “coccodrilli” di giornali e Tv, mi sono accorto di quante cose siano state dimenticate e che forse può essere divertente rievocare.

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L’ossessione dell’onestà: quando il M5s esagera.

Il tribunale ha dato ragione a De Magistris sulla sua sospensione in base alla legge Severino: resta sindaco sino a quando la Corte Costituzionale si pronuncerà. Stesso risultato per De Luca che è stato reintegrato. La cosa ha destato un certo scandalo in giornali come “Il Fatto” (che teme, peraltro fondatamente, che questi precedenti possano riaprire la strada a Berlusconi) e nel M5s che reclama la testa di tutti i condannati in primo grado.

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Piazza Fontana: archiviata la doppia bomba

Leggo sul Corriere della Sera (28 aprile 2012) della decisione della Procura di Milano (dott. Armando Spataro e dott.ssa Grazia Pradella) di archiviare la denuncia presentata dai familiari delle vittime che chiedevano la riapertura delle indagini sulla strage di Piazza Fontana, sulla base degli elementi forniti da Paolo Cucchiarelli, cui si erano aggiunti altri elementi (sembra nuovi testi) trovati dal ten. Col. Massimo Giraudo.

1-IL LIBRO DI CUCCHIARELLI: MISTER X E LA DOPPIA BOMBA.

Sul libro di Paolo Cucchiarelli ho scritto sin dal momento in cui è uscito e non mi ripeterò in dettaglio: nonostante il poderoso recupero di elementi dimenticati, l’ipotesi centrale che rimetteva in gioco Valpreda, da un punto di vista logico non si mantiene in piedi. Per di più ci sono errori documentali stratosferici crudelmente segnalati da Adriano Sofri (come la bionda modella norvegese scambiata per il sosia di Valpreda!) e l’ipotesi che ci fossero 2 bombe in tutti gli attentati di quel giorno, 2 taxi, due sosia (due di tutto!), mi è sempre sembrata una cosa impossibile da prendere sul serio.  Soprattutto, mi lasciava a dir poco perplesso la presenza fra le fonti qualificanti di un misterioso “Mister X”, un fascista  che sa tutto che spiega tutto ma che non vuol essere nominato. I giornalisti ricorrono spesso a fonti anonime nel proprio lavoro, assumendosi la responsabilità di quel che riportano, ma questo è accettabile in un articolo di quotidiano o di settimanale, non in un libro con pretese storiografiche. La cosa, però, poteva avere un interesse processuale: sapere chi fosse Mister X ed ascoltarlo avrebbe potuto consentire una verifica totale o anche solo parziale delle sue affermazioni oppure, al contrario, smentirle e risolvere un potenziale depistaggio.

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Romanzo di una strage, il libro di Cucchiarelli, le critiche di Sofri e gli anarchici indignati

Il film di Giordana su Piazza Fontana è stato duramente criticato da Corrado Stajano e malamente stroncato da  Goffredo Fofi (che parla di “cine panettone” e di lavoro non decente). C’è da segnalare, poi, una indignata presa di posizione degli anarchici romani, reduci del 22 marzo, che sostengono di non riconoscere sé stessi e le persona a loro vicine nel ritratto fattone da Giordana che ritengono caricaturale.
Non sono un critico cinematografico e non mi permetto di competere con un “mostro sacro” come Fofi, riconosco a Stajano autorità ed intelligenza per cui riesce ad essere illuminante, anche quando è eccessivamente severo e riconosco ai compagni anarchici le ragioni della loro irritazione, però mi sembrano giudizi troppo inclementi verso un fil che io giudico, invece, positivamente. Ho l’impressione che Giordana paghi lo scotto dell’accostamento al libro di Cucchiarelli che, a suo tempo, abbiamo recensito e del quale dicemmo, pure con cortesia, essere un libro brutto e più ricco di illazioni indimostrate che di effettive scoperte investigative.
Non torniamo, quindi, sul libro di Cucchiarelli di cui si occupa Adriano Sofri in un libretto web che consigliamo vivamente di leggere, a tutti quanti siano interessati. Un aureo scritto che leva la pelle a Cucchiarelli dimostrando quanto superficiale sia stato il suo studio delle carte.
Torniamo al Film che, nell’inquadratura finale, si dice “tratto liberamente dal libro di Paolo Cucchiarelli….”. Ma avrebbe dovuto dirsi “molto liberamente tratto” perché del libro nella pellicola resta poco e nulla.

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lettera aperta ad Adriano Sofri

Sul “Foglio” del 2 settembre Sofri scrive: “ho riletto in questi giorni “L’Armata a cavallo” di Babel. Ha previsto la scomparsa delle api e degli ebrei dal 1924!”.

Caro Adriano,

d’accordo –e preoccupato- per le api, un po’ meno d’accordo –ma pur sempre preoccupato- per gli ebrei. Sin dai primi anni settanta, sono stato un sostenitore del diritto ad esistere di Israele (quando, se non mi inganno, Lotta Continua diceva cose un po’ diverse) e mi ritengo tutt’ora un amico di Israele, ma, sinceramente, mi pare che il rischio maggiore lo stanno correndo i palestinesi, dei quali mi ritengo non meno amico.
Gli insediamenti dei coloni ebrei in Cisgiordania –peggio che un crimine- furono un tragico errore politico (cito un autore che certamente non ami). Il muro lo perpetua.
Conoscendo la tua sensibilità personale ti dedico queste foto di Giorgio Palmera–giovane fotografo di grande talento- che parlano di quel muro.
Non credi che dovremmo fare di più per premere su Israele perchè rinunci a quel muro che disonora un popolo che non lo merita, avendo subito la recinzione nei lager nazisti ed offre solo una momentanea ed illusoria sicurezza?

Tuo Aldo, 9 settembre ’09