Ancora sul muro. Questa volta di Berlino.

Proseguono gli interventi sul tema dei muri. Oggi molto volentieri vi propongo questo pezzo di Paolo Rabissi della Società di Psicoanalisi Critica.
 A.G.

Il muro di Berlino e il Caos

Del muro di Berlino è rimasto un pezzo lungo un chilometro e qualcosa . Costeggia lo Spree. Il territorio tra il muro e l’altra sponda del fiume era considerata zona neutra, chi cercava di attraversarla difficilmente sfuggiva alle mitragliatrici della DDR e veniva giustiziato sul posto. Dieter lo sciancato che ricordo in Inverno a Colonia era scappato per un’altra strada, nascosto dentro la fusoliera di un piccolo aereo. Rivedendo oggi il muro mi è tornato in mente, per la prima volta mi sono posto il problema se Dieter vive ancora nella Germania unificata. Oggi dovrebbe avere più o meno settant’anni come me, senza incidenti di percorso è realistico pensarlo vivo. Ma l’italiano non lo conosceva e quindi difficilmente può aver intercettato il mio blog (che altri seguono in Germania). Parlava un inglese maccheronico mentre oggi i tedeschi, quando si accorgono che sei straniero, per risponderti mettono automaticamente il disco inglese che è come una seconda lingua materna per loro che lo studiano dalle elementari, se poi vedono che non capisci allora si bloccano e chiedono aiuto increduli. Dieter non parlò mai della sua avventura, preferiva chiedermi in continuazione appena mi vedeva che cosa avrei fatto se fossi entrato in possesso di un milione di dollari!

Il muro rimasto è un’opera d’arte en plain air per via dei murales che lo ricoprono interamente. Ne esci come puoi uscire dal museo Bergruen dopo aver visto un centinaio di Picasso e altrettanti Klee. Sbalordisci e ti affatichi un po’ di più perché devi fare i conti con il cielo vastissimo e mobile di nuvole che mutano la luce e tu devi registrare lo sguardo dopo ogni click della tua macchinetta. Le due facciate del muro sono dipinte e disegnate secondo l’estro in murales brevi o lunghi. L’omogeneità delle opere è data ovviamente dal tema, interpretato in un paio di centinaia di pezzi dagli artisti di cui molti famosi, ma soprattutto dal tipo di colorazione acida delle bombolette a gas.

C’è una riflessione cui ti costringe involontariamente una bacheca posta all’inizio e alla fine del muro. Essa avverte che mentre i murales della facciata esposta a Est, il territorio riconquistato, è quello riconosciuto ufficialmente di valore, nel quale cioè si sono impegnati artisti di nome, quella esposta a Occidente con i murales di autori ignoti è ritenuta di natura ‘selvaggia’. Si tratta di un paradosso involontario. E’ come se si fossero invertite le parti. A Est, che un tempo era occupato dai barbari, l’Occidente espone la sua arte con i suoi modi coinvolgenti, le sue linee informali ma dirette a un senso, la bellezza di composizioni ammirevoli per genialità. A Ovest l’Occidente espone la serie B e C, opere dei giovanissimi, che curvano lo spray al momento giusto per disegnare un cerchio quasi perfetto ma poi la direzione deraglia da qualsiasi senso. E’ difficile cogliere in quei murales emozioni e significati. Se ci sono, sono rimasti in un cantuccio della testa dell’autore tanto che finisci col pensare che la prima è vera Arte e la seconda è solo Caos. Salvo poi non poter fare a meno di considerare che l’ordine dell’Occidente contiene una quantità considerevole di caos, quella che attualmente si manifesta nella crisi delle democrazie europee, nella crisi della globalizzazione capitalistica, nella insolvenza  drammatica del pensiero unico e della sua pratica. Forse i giovani della facciata Ovest sono nel Caos ma forse stanno cercando una via d’uscita dal Caos dell’Occidente.

I benpensanti ovviamente tengono all’ordine della prima facciata. Essa contiene una sicura quantità di razionalità che garantisce, almeno a loro, la sopravvivenza. Se tutti i soggetti politici e culturali si acconciassero a razionalizzare al meglio strutture mentali e pratiche, se si adattassero con professionalità alle necessità pragmatiche del mercato tutti starebbero meglio e in ultima analisi non ci sarebbe un’Arte di serie B. Non si rendono conto, o non vogliono farlo il che è più verosimile, che esprimono in maniera plateale le conseguenze di un ‘utopia. Oggi è finalmente evidente che anche l’Occidente, che sbandiera a gran voce le proprie libertà, è animato da un’utopia gigantesca: il re è nudo e tutti quelli che hanno passato gli ultimi decenni a denunciare i mali delle ideologie, che ovviamente stavano solo a sinistra, dovrebbero avere il coraggio di affermare che quello era il modo per mascherare l’utopia del pensiero unico che stava di casa da sempre di qua dal muro. Il che dimostra tra l’altro che l’umanità senza sogni e utopie non varca nemmeno le porte di case di lusso e non solo quelle delle favelas o dei centri sociali. L’utopia del liberismo e del suo attestarsi come pensiero unico è appunto quella di ritenere che, con un pizzico di razionalità in più, questo sistema può evitare il Caos al quale il grosso dell’umanità sarebbe affezionata. Un’utopia rischiosa di questi tempi. Ma tant’è, tutti i suoi sostenitori sono profondamente convinti che non si tratta di utopia ma dell’unico mondo possibile, una realtà cioè oggettiva e inconfutabile. Non sanno, non accettano, che la loro è solo un’opinione, una interpretazione soggettiva, un’ipotesi di lavoro che ha funzionato per un po’ ma che non funziona più.

Ho lasciato il muro dipinto con questo fardello. Il ponte più bello di Berlino, l’Oberbaumbrucke, ha accolto me e Adriana sotto le sue arcate in una piccola friggitoria gestita da tre giovani che friggevano patate e cotolette di maiale davanti a te. Alle pareti tanti manifesti di gruppi rock e jazz. Noi eravamo proprio gli anziani, qualcuno ci ha guardato incuriosito. Tutti giovanissimi, birretta in mano, teller di patatine fritte, tutte e tutti convinti della propria gioventù e del proprio diritto a godersela. Una pausa ristoratrice.

Paolo Rabissi

aldo giannuli, muri, paolo rabissi, società di psicoanalisi critica


Aldo Giannuli

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Comments (22)

  • Il pensiero unico ha funzionato per un po’? Esattamente quando?
    Compatibilità di democrazia e pensiero unico? Ma se la democrazia è dialettica e il pensiero unico la sua negazione.
    A oriente ci sono i barbari? Guerre e colonialismo e sfruttamento chi li ha perpetati? Un alieno?
    A me sembra che l’autore operi chiari processi di negazione e rimozione.

  • Buongiorno Paolo,

    grazie per questo contributo, che mi ha fatto vedere con l’immaginazione posti in cui – ahimé – non son mai stato, e che mi piacerebbe molto visitare. Un punto mi trova perplesso: il capitalismo offre utopie, di natura esattamente opposta a quelle egualitaristiche prodotte dalle classi subalterne, di natura sia religiosa (da cui anche “l’oppio dei popoli”, da intendersi come l’oppio che si produce il popolo, se si legge attentamente il passo, non l’oppio che viene somministrato al popolo) che laica (“e quei vigliacchi, e quei signori, andranno loro a lavorar/e capiranno la differenza fra lavorare e comandar”). Ma ciò non toglie che offra utopie, imposte dal capitale: un paese dei balocchi dove il possesso è presupposto di felicità e identità. Mi viene in mente un libro di Fromm, il cui titolo più o meno proponeva la stessa dicotomia, e che mio padre (che ha la Sua età) teneva vicino a una raccolta di opere di Marx ed Engels. Ma mi trovo più a mio agio con la musica cosiddetta “leggera”: così, di primo acchito, mi viene in mente un “Mio fratello è figlio unico […] perché è convinto che nell’amaro benedettino non sta il segreto della felicità”, oppure tutta la “Spandi spendi effendi”, sempre del buon Rino. E potrei andare avanti spaziando fra “auto prese a rate”, “money for nothing and chicks for free” e quant’altro.
    Anzi, da un certo punto di vista, queste aspirazioni che portano uno a mettere a pane e cipolla tutta la famiglia per farsi il bmw, o a spendere 700 euro per un pezzo di plastica che, all’uscita dalla fabbrica cinese, ne vale si e no 100, e che fra sei mesi sarà già vecchio, “in offerta” a metà prezzo, sono molto più titolate a essere u-topie, non-luoghi, rispetto a un socialismo realizzato che, non avendo nessuna necessità di reclamizzare prodotti solleticando il basso ventre dei clienti, non entrò mai in questi meccanismi, né si preoccupò mai del possibile impatto che i prodotti in vetrina “aldilà del muro” avrebbero potuto avere in termini di “immaginario”. Grave, gravissimo, errore di cui i partiti comunisti si accorsero troppo tardi e delle cui conseguenze, ancora oggi, il 65% dei cittadini ex-sovietici si pente amaramente (ultimo sondaggio a cura della RIA Novosti), visto che ora di “reale”, in tasca, non gli è rimasto più nulla.
    Tornando “aldiquà del muro”, il problema è a monte. E’ morta e sepolta la generazione di mio nonno, che aveva fatto la guerra e che passava il coltello sulla tovaglia per recuperare le briciole di pane, che “del maiale non si butta via niente”, che si saldava i pezzi rotti di qualsiasi oggetto metallico, dalla posata al parafango della giardinetta, sua compagna di una vita: già l’Italia del boom dei Sessanta aveva messo in crisi, vituperato, deriso questa mentalità strutturalmente contadina sia pur con innesti operai e tecnologici. Lo stesso ripensare la produzione, i suoi oggetti, le sue modalità, le sue finalità, oggi, non è “di moda”, per usare un eufemismo. E non ci si rende conto, per esempio, che “riciclare” imballi che negli ultimi decenni sono più che raddoppiati in quantità e qualità per prodotto unitario, dovendo sostenere gli urti con altre migliaia di articoli simili posti in contenitori che viaggiano per decine di migliaia di km, è mettere una pezza al problema dei rifiuti, non risolverlo.
    La ringrazio ancora per il contributo.
    Cordialmente,
    Paolo

  • Caro Paolo, due considerazioni:
    – chi conosci in grado oggi di “mettere a pane e cipolla tutta la famiglia per farsi il bmw”? Semmai, sono alcune donne che lo fanno, ma non per una BMW, bensì per un interventino estetico per loro o, peggio, per preparare la figlioletta 15-16enne alla futura “carriera”.
    – I problemi hanno in genere due possibili soluzioni; una è quella naturale, consistente nel lasciare che si risolvano da se, oppure nel farci l’abitudine fino a non farci più caso. L’altro, è fatto di molte “pezze”, la cui somma non risolve completamente i problemi seri, ma perlomeno aiuta a contenerli. E’ sempre un grave errore, pericolosissimo errore, cercare le soluzioni definitive e trascurare nel frattempo quelle parziali: chi è che diceva “il male trionfa se gli si fa il favore di combatterlo a viso aperto”?
    Ciao

    • Caro Roberto,
      ti ringrazio per le domande. Molto velocemente:
      1. Ce ne sono ancora tanti, purtroppo. Anzi, proporzionalmente noto un aumento. Una volta, era prerogativa del cosiddetto “tamarro”. Vengo da un supercondominio di tremila famiglie dove tali casi erano molto, molto frequenti. Ma sempre minoritari rispetto la maggioranza di persone che abitavano in centro o in altri rioni o quartieri decisamente più benestanti. Tuttavia, riscontro oggi un aumento di questa tendenza, vista non più come semplice uscita da una condizione socialmente disagiata, o flebile riscatto sociale, ma come necessità impellente di “essere”, tramite il possesso di un oggetto di lusso. In altre parole, se compro una casa, una macchina, un oggetto di lusso, indebitandomi aldisopra delle mie possibilità; oppure, ancora – e l’inganno è più sottile – se “ci sto dentro” con l’acquisto ma non con il mantenimento (a cosa mi serve comprare una tipo, non una classe A, in super-offerta grazie ai turchi che la producono per un piffero e un paffero, se poi non posso permettermi neppure il tagliando?); oppure, e concludo, se “non posso mandare in giro mia moglie con un cellulare che costa meno di tot” e sono l’unica fonte di reddito della famiglia… (e fidati, l’odierno mercato si regge su questo tipo di clientela), privando i figli del calcio, della ginnastica, della piscina, o delle lezioni di musica, non comprando niente per me e andando in giro come uno straccione, non sto forse “mettendo la famiglia a pane e cipolla per andare in giro col bmw”?
      2. Scrivi “la cui somma non risolve completamente i problemi seri, ma perlomeno aiuta a contenerli”: vorrei essere ottimista come te. Vorrei tanto esserlo. La mia impressione, invece, è di essere già fuori tempo massimo. L’attuale modo di produzione sta distruggendo il pianeta, e i suoi abitanti, a un ritmo maggiore della propria capacità di riproduzione delle risorse, intesa sia come produzione tramite trasformazione, sia come recupero o riciclo. Con questo non dico che fare la differenziata è inutile… anzi! Parli con un integralista della differenziata… ma che affrontare il problema dal punto di vista del consumo e non, soprattutto, da quello della produzione, equivale a tentare di spegnere un incendio con uno scolapasta. Il problema è a monte, come potrebbe confermarti qualsiasi padrone che, anziché produrre a norma, ha spostato la propria produzione industriale in Cina, in India, in Indonesia, e via discorrendo o impiantando direttamente, o sfruttando siti preesistenti. E spostando il problema non solo non lo ha risolto, ma lo ha pure aggravato, in assenza non solo di controlli sulle emissioni, ma anche di una dialettica sindacale tesa a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori. Giuliano Montaldo girò il bellissimo sceneggiato Marco Polo, con scenari che non riuscirebbe a riprodurre neanche la migliore computergrafica cinese attuale (tipo gli effetti speciali degli odierni kolossal di Zhang Yimou): non solo il centro di Pechino non era invaso da acciaio e cemento, ma anche il cielo, udite udite, quando faceva bel tempo era azzurro! E il fenomeno è di proporzioni tali, per cui non si risolverà neppure da solo: il riscaldamento è globale, e da noi, che abbiamo delocalizzato, trasferito, i livelli dei laghi si abbassano e i ghiacciai si sciolgono. Questo lavoro è dell’anno scorso (https://www.flickr.com/photos/114270893@N02/29079277122/in/dateposted/): sulla kompass avevo visto ghiacciaio e, ingenuamente, mi ero portato dietro i ramponi. Potevo andarci anche con le infradito…
      Un caro saluto
      Paolo

  • adesso sarebbe facile (prevedibile e anche banale ) ..scagliarsi contro l’immigrazione islamica per via di questi attentati terroristici sempre con una più o meno identica dinamica. Ho il sospetto, l’intima convinzione, che dietro tanti attentati terroristici di apparente natura islamica …ci siano molto semplicemente da vari Servizi Segreti…che si servono di volta in volta di soggetti esaltati e forse squilibrati scelti ad hoc per la bisogna, pilotati inconsapevolmente a dovere….. -Se cosi dovesse essere il motivo è facilmente intuibile: dare l’opportunità e creare le condizioni perché possano essere messe in atto leggi più repressive (e perché la gente esasperata e intimorita le accetti di buon grado ) —–>>> Non entro in merito all’attentato delle Torri Gemelle: ma dopo l’11 settembre con i soliti argomenti noti ove i complottisti pruriginosi sguazzano (ma stranezze oggettivamente ce ne sono : un grattacielo non casca in quel modo a mo di “demolizione controllata ” perché lo ha colpito un aereo alla sommità…la struttura si può surriscaldare e disintegrarne una parte ma non in modo uniforme sino alle fondamenta :impossibile…e come mai è cascato il palazzo numero 7 senza essere stato colpito sempre con la stessa dinamica dei due colpiti ? e come mai una speaker della BBC ha annunciato il crollo del terzo palazzo non colpito non accorgendosi che la telecamera inquadrava in tempo reale il palazzo che era ancora intatto ed si è sfaldato invece dopo 20 minuti dall’annuncio della giornalista ? come ha fatto il passaporto di un terrorista (se non erro Mohamed Atta ) ad esser stato ritrovato nelle macerie…è pensabile che un documento che era nell’aereo esploso e liquefatto al contatto…finisca bruciacchiato per essere ritrovato ??…a queste risposte non rispondono e se si azzarda a dire che c’è qualcosa di strano indignati dicono: come osiii ? domande lecite tabù in America.non si possono fare : non dico che è un cosiddetto “inside job”…ma qualcosa di strano c’è..ma hanno secretato tutto e allegramente non rispondono ) ……l’America ha di fatto perso un consistente fetta di democrazia..la democrazia americana è sempre più un involucro vuoto…ed si è presa la palla al balzo anche per due sanguinose guerre : Irak e Afganisthan …e la prima con pretesti inventati: le armi chimiche di Saddam e la lotta al “terrore”….beh bisogna proprio stare nelle nuvolette per accettare come buone le loro versioni.

    piuttosto: perché le comunità islamiche moderate da sempre non insorgono , prendono posizione decisa, forte, contro il terrorismo a matrice islamica (pilotato o no…) e si schierano vivamente e attivamente , mostrando solidarietà all’Europa ? non lo fanno MAI…quando lo fanno , lo fanno in modo defilato, quasi forzato, ma di fatto non lo fanno (lo ho notato anche nelle trasmissioni televisive ove solitamente i conduttori delle trasmissioni premono con domande in merito…quasi sempre per non dire sempre danno delle risposte di solidarietà che sembrano quasi estorte controvoglia perché la circostanza obbliga ) .Perché ?

    a proposito di passaporti: strano questi terroristi si portano sempre con se i documenti di identificazione…che stranamente vengono sempre ritrovati.

    • Quindi 20 minuti prima parlano di un collasso del palazzo sette …mentre era ancora intatto (e non colpito da aerei..ma crolla allo stesso modo degli altri due ) …e crolla dopo 20 minuti. Boh…sarà complottismo….però ….non so….
      https://www.youtube.com/watch?v=677i43QfYpQ

      La commissione ufficiale di inchiesta ha detto che quando una struttura anche se solidissima è seriamente lesionata in una parte collassa tutta..e che anche il Palazzo Sette non colpito di riverbero era stato lesionato . Non ci crede nessuno manco loro che lo dicono. Però per non essere “complottista” con uno sforzo enorme faccio finta di crederci. E sempre con uno sforzo enorme faccio finta di credere che un passaporto di un aereo che esplode e sviluppa temperature altissime ..svolazza via da dentro l’aereo e come un angioletto e vien ritrovato bello bello a “dimostrazione” un po bruciacchiato ma intatto.- E vero …i miracoli esistono , non è necessario andare a Lourdes…;-)))

    • @Paolo

      Sei il ragazzo sardo che su Libreidee si firma come “&&&” ?

      Mi sa di si al 99%!!

      Siccome su Libreidee mi stanno censurando di brutto, insomma penso che sarò bannato a vita e allora se per cortesia puoi segnalare a “Giannetto” questo mio ultimo post che ho scritto all’articolo:

      http://www.libreidee.org/2017/03/e-adesso-si-vendono-anche-la-cassa-depositi-e-prestiti/

      e che ovviamente è stato censurato!! Eccolo arriva:

      @Giannetto

      “Torno ancora al mio quesito, già posto a Fabrice: come mai la cosiddetta “cultura popolare” (al traino hollywoodiano) è oggi il non disintossicabile oppio dei popoli?”
      by Giannetto.

      Ho risposto a questa tua domanda e anche all’altra tua domanda che contestualmente mi avevi rivolto, purtroppo non hanno pubblicato il mio post, l’ho postato diverse volte ma niente da fare, ho persino chiesto chiarimenti in merito via email ( inviate tre emails a info@libreidee.org ) ma nessuna risposta!!

      Comunque, a titolo di tuo eventuale interesse, di seguito qualche spunto integrativo di riflessione sulla tematica in questione, digitare su DuckDuckGo:

      Roberto Quaglia Il fondamentalismo hollywoodista megachip.globalist.it

      1PS ” L’uomo comune cerca il piacere, l’uomo superiore cerca le virtù” by Confucio.

      2PS forse ho capito perchè mi hanno censurato, ecco la mia spiegazione: siccome nell’articolo “De Benedetti, entro cinque anni l’unione europea sarà morta” nel mio primo post mi sono permesso di apostrofare De Benedetti come un ebreuncolo e siccome già in precedenza avevo riportato svariate volte dei fatti che andavano contro l’elite ebraica ( europea ed americana ) e allora quella è stata la classica gocciia che ha fatto traboccare il naso, insomma, qualcuno ai piani alti del MovimentoRoosvelt ( Libreidee è molto legato al MovimentoRoosvelt!! ) non vuole che qui su Libreidee ci siano commentatori di tale genere, insomma, idee libere su “Libreidee” fino a un certo punto poi però sparlare sul “Popolo degli Eletti” riportando fatti ( non opinioni!! ) non si può fare!!

      Fine del mio ultimo post che hanno censurato, così come recentemente me ne hanno censurato altri!!

      Comunque, fammi sapere se hai segnalato la cosa a Giannetto e come, nel senso se ti è possibile segnalami qui in risposta il tuo post su Libreidee ( e dove lo hai scritto ossia in quale articolo!! Comunque, se lo scrivi, scrivilo su un articolo molto recente di Libreidee in modo che Giannetto lo possa leggere!! ) con cui hai segnalato quello che ti ho chiesto!!

      Fammi sapere!!

      Ciao e buon fine settimana!!

      Fabrice

      • @Fabrice
        perché avevi dei dubbi ???? …ciao
        ti censurano ? boh…ma sei sicuro ? non censurano me che scrivo quel che mi salta in testa al momento e spesse volte O.T. ….mi sembra strano…guarda che te lo ho detto altre volte…là non c’è l’approvazione dei post dai moderatori…appaiono i post automaticamente subito…se puntualmente non ti appaiono forse il motivo è di altra natura. Mi sembra strano…

      • ma scusa…io quando postano qualsiasi articolo su Magaldi e il Movimento Roosevelt ..puntualmente scrivo peste e corna contro il MR e sul quel libro “Massoni” eppure non mi censurano nulla.

        • @Paolo

          1)Nel post inviato a Giannetto che ti ho riportato, c’è scritto anche:

          “Ho risposto a questa tua domanda e anche all’altra tua domanda che contestualmente mi avevi rivolto, purtroppo non hanno pubblicato il mio post, l’ho postato diverse volte ma niente da fare, ho persino chiesto chiarimenti in merito via email ( inviate tre emails a info@libreidee.org ) ma nessuna risposta!!”

          2) Inoltre, dimenticavo di dirti che dopo quel fatto ( quello menzionato nel 2PS del mio primo post rivolto a te personalmente qui sul blog di Giannulli ) mi hanno censurato anche altri post!!

          To sum up: A) dopo quel fatto scrivo un post a Giannetto, lo post per più volte e non lo pubblicano, B) Subito protesto inviandogli tre emails, ma nessuna risposta, C) Subito scrivo altri post ( anche per verificare se davvero di censura si trattava ) e non mi pubblicano neanche quelli!!

          Come si suol dire: tre indizi fanno una prova!!!!

          A proposito di Gioele Magaldi, interessanti considerazioni, eccole arrivano!!

          Dalla lettera numero uno: Chi Ti scrive questa Lettera Aperta era ed è filo-israeliano senza essere ebreo, il nome “Gioele” sta a testimoniare l’amore disinteressato per la cultura ebraica dei miei genitori….

          Decriptazione delle lettere di Magaldi

          http://www.valianti.it/cgi-bin/bp.pl?pagina=mostra&articolo=5681

          Ciao! Fabrice

          1PS fammi sapere se hai segnalato quello che ti ho chiesto a Giannetto!!

          2PS se non ti va di farlo, che dirti? Pazienza….!!

          • lo farò in modo particolareggiato…te lo detto. Ma non scrivere più qua su cose di altri blog..
            Non è corretto nei confronti di chi modera , nei confronti degli altri interlocutori, ..non c’entra nulla con l’argomento qui trattato. Fabrice ma possibile che mio costringa a scrivere ste cose…non scrivere più post ..(farò quello che hai detto )..ma ti sembra corretto..? io sono in imbarazzo….
            farò quello che hai detto . ma non riempire questa pagina del forum con cose estranee ad esse. Te lo devo ripetere? NON E’ CORRETTO..nei confronti sia di chi modera qua sia degli interlocutori di questo forum. Abbi pazienza…..ciao Fabrice.

  • Qualcosa di sensato l’articolo lo dice: il pensiero unico è una funzione della superpotenza unica. Per il resto tanta ingenuità. Se il gregge non vivesse ogni demenza ideologica messa in piedi dal vincitore di turno nei termini di una realtà oggettiva e scontata non sarebbe possibile alcuna forma di società organizzata; e infatti è così che voialtri umanisti esperite il vs. pregiudizio.

    Quando il pensiero unico verrà giù sarà perché sta venendo giù il conquistatore statunitense che lo ha imposto. In assenza di un sovrano la logica del ‘politico’ sprigionerà tutta la propria vividità, e la goffa, decadente convinzione di questi ragazzotti di avere un diritto al godimento della propria gioventù sparirà come rena dinanzi alla pregnanza del caso serio.

    Anche qui, comunque, Rabissi qualcosa di sensato lo dice: vede, sia pure per specula et in aenigmate, che il sonno della ragione e l’arbitrio del potente sono l’unica alternativa al caos. Gli manca solo la briciola di realismo antropologico necessaria per avvedersi della reale natura di quest’ultimo, che probabilmente concepisce alla stregua di un rave party o di un esemplare di arte degenerata.

    Di valenze liberatorie il caos ne ha tante, ma di un genere che credo gli piacerà poco. “Non l’arte ma il rituale aleggerà fra le fiaccole e i roghi” scriveva Gottfried Benn, nel 1934, a chi gli proponeva analoghe considerazioni.

    • Qualcosa non torna. Il dottor Benn prima era protetto da Himmler. Poi degenerò nel pensiero e incorse nelle ire di Goebbels, ma senza pagare dazio. A parte che mi son scoperto avere gli stessi gusti artistici degenerati di alcuni gerarchi contrabbandieri di opere d’arte, la dwgerazione del pensiero artistico nel tempo mi e’ oscura. Il pensiero e’ come lo yogurt, scade?

  • Versione Corretta del mio precedente post!!

    @Paolo

    Sei il ragazzo sardo che su Libreidee si firma come “&&&” ?

    Mi sa di si al 99%!!

    Siccome su Libreidee mi stanno censurando di brutto, insomma penso che sarò bannato a vita e allora se per cortesia puoi segnalare a “Giannetto” questo mio ultimo post che ho scritto all’articolo:

    http://www.libreidee.org/2017/03/e-adesso-si-vendono-anche-la-cassa-depositi-e-prestiti/

    e che ovviamente è stato censurato!! Eccolo arriva:

    @Giannetto

    “Torno ancora al mio quesito, già posto a Fabrice: come mai la cosiddetta “cultura popolare” (al traino hollywoodiano) è oggi il non disintossicabile oppio dei popoli?”
    by Giannetto.

    Ho risposto a questa tua domanda e anche all’altra tua domanda che contestualmente mi avevi rivolto, purtroppo non hanno pubblicato il mio post, l’ho postato diverse volte ma niente da fare, ho persino chiesto chiarimenti in merito via email ( inviate tre emails a info@libreidee.org ) ma nessuna risposta!!

    Comunque, a titolo di tuo eventuale interesse, di seguito qualche spunto integrativo di riflessione sulla tematica in questione, digitare su DuckDuckGo:

    Roberto Quaglia Il fondamentalismo hollywoodista megachip.globalist.it

    1PS ” L’uomo comune cerca il piacere, l’uomo superiore cerca le virtù” by Confucio.

    2PS forse ho capito perchè mi hanno censurato, ecco la mia spiegazione: siccome nell’articolo “De Benedetti, entro cinque anni l’unione europea sarà morta” nel mio primo post mi sono permesso di apostrofare De Benedetti come un ebreuncolo e siccome già in precedenza avevo riportato svariate volte dei fatti che andavano contro l’elite ebraica ( europea ed americana ) e allora quella è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, insomma, qualcuno ai piani alti del MovimentoRoosvelt ( Libreidee è molto legato al MovimentoRoosvelt!! ) non vuole che qui su Libreidee ci siano commentatori di tale genere, insomma, idee libere su “Libreidee” fino a un certo punto poi però sparlare sul “Popolo degli Eletti” riportando fatti ( non opinioni!! ) non si può fare!!

    Fine del mio ultimo post che hanno censurato, così come recentemente me ne hanno censurato altri!!

    Comunque, fammi sapere se hai segnalato la cosa a Giannetto e come, nel senso se ti è possibile segnalami qui in risposta il tuo post su Libreidee ( e dove lo hai scritto ossia in quale articolo!! Comunque, se lo scrivi, scrivilo su un articolo molto recente di Libreidee in modo che Giannetto lo possa leggere!! ) con cui hai segnalato quello che ti ho chiesto!!

    Fammi sapere!!

    Ciao e buon fine settimana!!

    Fabrice

    • @Fabrice

      Fabrì…io lo faccio…stasera sul tardi…però non cercare conferme qua…. per interposto blog…quello è un blog e questo è un altro. Ciao ..

      • @Paolo

        Grazie mille!!

        Oggi ho provato a scrivere un post sul nuovo articolo e me lo hanno pubblicato e per verificare se fosse solo un caso ho provato a postare quelle due risposte che avevo scritto a Giannetto e me le hanno pure pubblicate!!

        Invece non mi hanno pubblicato un ulteriore risposta che ho appena dato a Giannetto!!

        Che dire? Il tutto è davvero strano!!

        Ciao e buona domenica!

        Fabrice

      • Fabrì…scusa…te lo devo dire : questo è un altro blog…con argomenti diversi…con impostazione diversa…ho cercato di farti capire che non si fa un dialogo qua su cose di un altro blog e su argomenti che non c’entrano con l’argomento e con gli interlocustori di questo blog. Nel precedente post lo ho fatto capire vedo che hai messo un altro post. Non farlo.
        Ma dico ..qui devono moderare cose di altri blog ? non offenderti fabrice non è corretto. Faccio un post la su tutto cio che hai detto…pero ti chiedo di non scrivere nulla in realzione a cose e a interlocuzioni di altri blog. Non è corretto. Se vuoi scrivere scrivi qua ma sugli argomenti di qua.e con gli interlocutori di questo forum… Scusami….(sono in imbarazzo….ma te lo devo dire..non ti offendere.)

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