Sul caso escort e le mie interviste di sabato ad Unità e Giornale.

Sul caso escort e le mie interviste di sabato ad Unità e Giornale.

Sabato scorso, “Unità” e “Giornale” hanno pubblicato mie interviste sulla questione della D’Addiario che, secondo “Panorama”, sarebbe sotto inchiesta della Procura barese perchè –pagata- si sarebbe prestata ad un complotto contro Silvio Berlusconi.
La Procura barese ha smentito l’esistenza di tale fascicolo processuale, ma questo non vuol dire molto, perchè potrebbe trattarsi di un sub fascicolo all’interno di un procedimento per altro reato o perchè l’ipotesi di reato sia diversa o, anche perchè non si vuole rendere pubblica l’esistenza di tale inchiesta. Ovviamente è possibile anche che l’inchiesta non esista affatto e “Panorama” abbia cucito notizie raccolte direttamente, attribuendole ad una pretesa inchiesta giudiziaria. Tutto è possibile e, sulla base  delle nostre attuali conoscenze, non possiamo escludere nulla. I magistrati baresi hanno dimostrato di saper lavorate con serietà e dunque facciano il loro lavoro, dopo parleremo su dati di fatto.

Per ora possiamo fare solo ipotesi e, in  questo senso, l’intervista dell’ “Unità” rispecchia molto più fedelmente il mio pensiero di quella del “Giornale” che, nel montaggio”, fa diventare affermazioni secche e categoriche cose che considero invece con il beneficio del dubbio. Ma questo fa parte del gioco…
Dunque, restiamo sul piano del ragionamento ipotetico e il dubbio di una qualche operazione di intelligence lo ebbi sin dall’inizio, quando in un’altra intervista affermai che c’erano troppe coincidenze per non dare adito a sospetti di questo tipo.

A distanza di mesi, vere o no che siano le affermazioni di “Panorama”, questa ipotesi si rafforza sia per l’emergere di notizie (da verificare) come l’ingente versamento della D’Addario su un conto in una banca degli Emirati Arabi, sia per l’andamento complessivo della manovra. Ad esempio, è difficile non cogliere i segni del deterioramento delle relazioni con gli Usa nell’inopinata promessa di far ministro Bertolaso appena due giorni dopo il noto incidente con gli Usa ad Haiti. Oppure, l’improvviso calmarsi delle acque dal vertice dell’Aquila in poi: all’improvviso, dopo i complimenti di Obama (che oggi capiamo essere stati solo una tregua) non emersero più nuove escort in vena di rivelazioni, foto imbarazzanti ecc. Improvvisa come era giunta. la tempesta si calmava con tempismo un po’ sospetto. Insomma, non abbiamo dati certi, però l’odore di bruciato c’è e forte.
Il che non vuol dire affatto (come alcuni hanno pensato e mi hanno fatto sapere) che questo attenui le responsabilità di Berlusconi, riducendolo a “povera vittima”. Neanche per sogno: se la D’Addario era una spia, come “Panorama”ipotizza, le responsabilità del Cavaliere crescono e non di poco.

Berlusconi nel suo privato non è del tutto libero di fare quel che vuole: certo in quanto privato cittadino può fare quello che gli pare sul piano sessuale, anche accoppiarsi con un’otaria in calore, se la cosa lo diverte. Ma deve saperlo fare senza farsi beccare, perchè è il Presidente del Consiglio e non può esporsi a campagne di questo genere. Anche se nei suoi comportamenti non ci sono reati, va da sè che questa campagna lo ha ridicolizzato a livello mondiale e questo, il capo di un Governo, non se lo può permettere. E la sua libertà personale? Nessun medico gli ha ordinato di fare il Presidente del Consiglio, ma se vuol farlo ha il dovere di rispettare le responsabilità che gli vengono dal ruolo.
In secondo luogo –e peggio ancora- i suoi comportamenti sono stati quelli di un teen ager irresponsabile: nelle sue residenze la gente va e viene senza nessun controllo. La D’Addario (e, a questo punto, chissà quante altre) è entrata con video telefonino, ha registrato, filmato… ma dove siamo, all’Hotel del Libero scambio? Questa leggerezza fa dubitare che anche i segreti di stato siano custoditi in modo molto “allegro”.
E poi, dopo uno scandalo del genere, il senso dell’opportunità avrebbe consigliato di abbandonare la prassi di fare le liste del Pdl con le sfilate di veline e soubrettes varie e, invece, mi pare che si continui allegramente in questo modo…
Non mi pare ci sia bisogno di commenti.
Ed è di questo che l’opinione pubblica di questo paese ha diritto di chiedere conto.

Aldo Giannuli, 1 febbraio ’10

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Aldo Giannuli

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Comments (3)

  • Secondo me, dott. Giannuli, le vicende D’Addario e Tarantini meritano chiarimenti approfonditi, che spero la magistratura compia. Ma la cosa che più mi infastidisce di questi ulteriori sviluppi non è tanto l’emergere del marcio, che già faceva parecchio odore, ma la solita assoluzione (in questo caso morale) compiuta a mezzo stampa dagli house organ di famiglia Berlusconi (e annessi) che accrescono, in un opinione pubblica sempre più confusa, l’idea di una persecuzione del capo su più fronti. Per altro vorrei far notare la forte fiducia che questi bei quotidiani e settimanali mostrano in maniera inedita nei confronti della magistratura, in controtendenza con quanto fatto fino ad ora, quando quest’ultima indaga sul passato e sugli affari del Presidente del Consiglio. Speriamo che quando si saprà di più sulle indagini, non salti fuori anche il solito nome noto, non vorrei mai che anche la magistratura Rosa diventasse complottista.

  • Caro Aldo, credo che Berlusconi sia ormai un leader inviso agli Stati Uniti ed ai responsabili dell’apparato militare-industriale. I legami economico-finanziari che il sig. B. ha stabilito con Putin e Gheddaffi non penso che saranno dimenticati facilmente. La “promozione” di Bertolaso esattamente dopo lo scontro con la Clinton potrebbero essere la classica goccia che fa traboccare il vaso.
    Quello di ieri in Iraele è, a mio avviso, un tentativo di recupero poco credibile, ma inquadrabile in questo contesto.
    A questo punto mi aspetto proprio di tutto per far cadere il Governo, con un inasprimento del fronte soprattutto nel post-elezioni. Dici che esagero con la fantasia?

  • a mio avviso Berlusconi è fin troppo pompato a dismisura da nemici ed amici
    Un mediocre poco credibile,vedi il suo viaggio in Israele dove ha detto tutto e il contrario di tutto per beneficiare del plauso di diversi settori.
    Di buono ci sono i suoi affari con Putin e Gheddaffi,ma è poca cosa in confronto alla scarsa importanza della sua figura.Ahimè non è nè chavez,nè luckaschenko,nè putin.

    Cerchiamo come italiani non del tutto rincoglioniti,di uscire da questi tempi inutili e improduttivi di Berlusconismo e Anti-berlusconismo,di populismo e nullità.

    Si dovrebbe trovare una via:nazionalismo putiniano,socialismo boliveriano,capitalismo statale?Boh,ma comunque togliamoci berlusconi e anti-berlusconiani a busta paga mossad e cia dai piedi.

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