
Salvini, la sinistra d’antan ed il servizio di leva.
Quel genio che risponde al nome di Matteo Salvini ha proposto il ripristino del servizio di leva per insegnare ai giovani il senso dell’onore ed il coraggio: non ci vuole molto a capire che sta cercando consensi al suo partito (che , a breve, dovrebbe chiamarsi “Lega Nazionale”) nell’elettorato di desta ed agèe, magari spera così di entrare nelle regioni meridionali.
Insomma raschiare il fondo del barile della ex An e magari un po’ di voti di militari. Il Pd, tramite qualche suo esponente, ha preso una posizione, per una volta giusta, dicendo che non se ne parla nemmeno.
Dopo di che sui social ed in altri ambienti sono saltati fuori i sostenitori “di sinistra” della leva militare, un po’ per un riflesso condizionato di vecchie fesserie che riemergono, un po’ perché se i renziani dicono bianco, noi dobbiamo dire nero.
Questo amore della sinistra vetero per il servizio di militare si basa su alcune solenni castronerie che credevo scomparse e che, invece, rivengono a galla, a dimostrazione della capacità di questa sinistra di non imparare mai e di vivere di dogmi intangibili, per cui il servizio di leva è il modello di esercito popolare contrapposto all’esercito professionale che determina spunte golpiste e propensioni belliciste ed è stato una istituzione nata dalla rivoluzione francese.
Venticinque anni fa, insieme a Franco Roccella ed altri amici e compagni, fondai la Lega per l’abrogazione del servizio militare (Lasm) e scrissi un libro che uscì dalle Edizioni associate firmato, appunto, dalla Lasm. Mi sembra utile riprendere alcuni dati che elaborai in quella occasione che dimostravano quanto questi luoghi comuni siano infondati, ovviamente andrebbero aggiornati, ma, in sostanza, sono sufficienti ancora oggi.
In primo luogo togliamo di mezzo una fesseria di carattere storico, per la quale il servizio di leva è una eredità della rivoluzione francese. In realtà le cose stanno diversamente: la prima levèe en masse fu adottata dalla Francia nel 1793 di fronte all’attacco della prima coalizione formata da austriaci e prussiani e, dunque, in tempo di guerra e restò anche per tutta l’epoca napoleonica che fu, in gran parte, tempo di guerra. La leva in tempo di pace, con la conseguenza del modello dell’esercito stanziale di caserma, fu invece una invenzione prussiana succeduta alle sconfitte di Jena ed Auerstadt (1806). La successiva pace di Parigi (1808) stabiliva che la Prussia non avrebbe potuto avere un esercito con più di 42.000 uomini, pertanto un gruppo di alti ufficiali (Stein, Scharnhorst, Gneisenau, Boyen) iniziarono una riforma dell’esercito nella quale si introduceva la costrizione obbligatoria in tempo di pace, in modo da addestrare all’uso delle armi ben più dei 42.000 del trattato di pace. Per la verità, questo aggiramento delle clausole del trattato di pace ebbe carattere clandestino, attraverso il sistema del krumper (letteralmente: cavallo di ricambio) per il quale i coscritti si avvicendavano tacitamente dopo il periodo di addestramento. Dopo di che il modello della leva obbligatoria in tempo di pace –e dunque dell’esercito stanziale di caserma- restò anche dopo Watterloo, diventando il modello definitivo della Prussia che gli altri stati europei (si badi: quelli del periodo della Restaurazione) si affrettarono ad imitare e con finalità certamente non democratiche. In particolare, il modello prussiano prevedeva una rigida distinzione fra truppa di leva ed ufficiali che erano sempre di carriera, solo più tardi si ammise la possibilità che i coscritti (in piccola parte) potessero arrivare sino al grado di tenente con la qualifica di “ufficiale di complemento”.
Pertanto, il servizio di leva non sostituisce affatto l’esercito professionale, ma si integra in posizione subalterna ad esso. E, infatti, tutti gli eserciti del mondo, sia di leva che professionali, sono organizzati intorno al “quadro permanente” (cioè i militari professionali) cui sono riservati i ruoli dell’ufficialità. Molti parlano della costrizione obbligatoria che se fosse il modello di una milizia cittadina o popolare, ma evidentemente non sanno di che stanno parlando.
Studiando i casi di turbolenze militari e colpi di Stato, dal 1945 al 1986, si scopre che:
a. fra i paesi a massima propensione ai colpi di stato (oltre i 5) ci sono 6 paesi ad esercito di leva (Argentina, Benin, Bolivia, Honduras, Libano e Siria) ma nessun paese a leva volontaria;
b. fra i paesi a media propensione (da tre a 5 colpi di Stato) ci sono 5 paesi a coscrizione obbligatoria (Paraguay, Perù, El Salvador, Thailandia e Turchia) e 5 fra i paesi a servizio volontario (Burkina Faso, Congo, Ghana, Nigeria e Uganda);
c. fra quelli a bassa propensione (1 o 2 colpi di Stato) gli eserciti a costrizione volontaria sono 39, mentre quello a leva volontaria 21;
d. fra quello che non hanno registrato alcun colpo di Stato sono 33 quelli a coscrizione e 36 ad esercito professionale.
Come si vede è netta la maggiore propensione ai colpi di stato degli eserciti a coscrizione obbligatoria rispetto a quelli solo professionali.
Ed analoghe considerazioni si possono fare tanto per le turbolenze militari (colpi di stato non riusciti e pronunciamenti vari) e per la propensione bellicista dove si scopre che i paesi a costrizione obbligatoria sono coinvolti in ostilità più frequentemente di quelli ad esercito volontario.
I dati, ripeto, andrebbero aggiornati, ma non credo varierebbero di molto. Dunque, non uno dei miti di cui la sinistra vetero si bea, regge ad una verifica storica. Morale: ma prima di aprire bocca, studiare, no?
Aldo Giannuli
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GherardoMaffei
Uno dei soliti luoghi comuni e stereotipi dei “sinistri” è che chi indossa una divisa sia necessariamente di destra.Salvo poi stabilire che cosa sia la destra. Anche il filo sionista,filo americano nonché massone piduista Berlusconi è considerato di destra.Ma il nazifascismo non è mai stato di destra. Una verità storica innegabile, è che l’unico colpo di stato militare avvenuto in Italia è quello antifascista del 25 luglio 1943.Un dato storicamente incontestabile che vide massoneria internazionale, frange massoniche inserite ai vertici del PNF, al servizio della monarchia dei Savoia,con lo stato maggiore delle forze armate, interamente composto da generali, ammiragli felloni, vaticano e clero, polizia carabinieri, per l’occasione uniti nella lotta ai rivoluzionari professionali comunisti al soldo di Mosca,abbattere il regime fascista con un golpe militare in perfetto stile sud americano. Poi è bene tenere a mente che la sinistra nel dopo guerra, fin da subito egemone nel paese, ha ampiamente infiltrato sia le forze armate che di polizia, compresa la magistratura.E’ celebre l’esortazione di Togliatti rivolta ai militanti comunisti, di far laureare i propri figli per inserirli ai vertici della pubblica amministrazione a tutti i livelli, cosa poi perfettamente riuscita.Togliatti inoltre esortava i giovani comunisti a compiere il servizio militare obbligatorio all’epoca,per impratichirsi con l’uso delle armi,in vista della creazione di un esercito popolare in contrapposizione a quello professionale.visto come potenziale pericolo anticomunista.Mi fermo qui perché per smentire i soliti e vieti luoghi comuni dei “sinistri” bisognerebbe scrivere un libro.Concludo non senza ricordare che persino Lotta Continua, infiltrò i militari di leva, con il grottesco movimento dei Proletari in divisa, che dette luogo a qualche corteo di soldati in divisa sfilare a volto travisato, con il pugno chiuso.
Roberto B.
Che mascalzone questo Togliatti!
Pur di prendere il potere non si fermava di fronte a nulla; esortava perfino i suoi militanti a mandare i figli all’università, anche a costo di grandi sacrifici, allo scopo di insidiare ai figli della vera classe dirigente, i posti ai vertici dell’amministrazione pubblica.
Non bastava la terza media e, in qualche caso eccezionale, un diploma delle scuole professionali?
Ed ora ne paghiamo le conseguenze: manovali, facchini, spazzini, camerieri e perfino pizzaioli, dobbiamo importarli dai paesi del terzo mondo. Questi negri, brutti, sporchi e cattivi, che stanno inquinando la pura razza italica.
Grazie Togliatti!
Gaz
Una volta ho ascoltato distrattamente in TV Fini (Gianfrancesco) dire che secondo lui -e alcuni studiosi non citati- l’esperienza della RSI era ascrivibile alla sinistra.
Però confondere il Movimento Sociale con il Movimento Socialista non è una perla da tutti i giorni.
GherardoMaffei
@Gaz Fini Gianfranco da Montecarlo, è solo un maldestro” badogliano” che merita solo di finire i propri giorni nel disprezzo più totale. Il primo provvedimento che presero i partigiani, manutengoli al soldo degli invasori nemici angloamericani, subito dopo l’occupazione del paese da parte di costoro, fu quella di abrogare il decreto legislativo sulla socializzazione delle aziende varato dalla RSI. Socializzazione voluta da uno dei fondatoti del partito comunista italiano Nicola Bombaci, amico personale di Lenin,fucilato a Dongo dai collaborazionisti degli invasori angloamericani al grido di “viva il socialismo”. Lenin una volta appreso della espulsione di Mussolini dal partito socialista, se ne rammaricò affermando che Mussolini era l’unico socialista capace di fare la rivoluzione in Italia.La RSI è stato l’unico esperimento di socialismo reale mai realizzato in Italia, la vera Resistenza.Sono d’accordo solo sul fatto che il MSI essendosi schierato con gli americani fin dalla sua nascita , scelse il male peggiore,mentre l’URSS era quello minore.
Gaz
@Maffei. Discorso complesso e lungo sui fascisti di sinistra, come sui testi legislativi socialisteggianti della RSI. Resta il fatto che era uno stato fantoccio in mano alla Germania.
Sono d’accordo sul monegasco, che sembra non averne azzeccata una.
Herr Lampe
Aleggia il fantasma di Röhm…
GherardoMaffei
@ Roberto B. Personalmente io non esito a gridare viva Togliatti, se devo fare dei paragoni con Renzi o Vendola. Poi tuttavia aggiungo pure che Togliatti ha sulla coscienza duecento comunisti italiani emigrati in URSS, fuggiti dalla galera fascista o dal Tribunale speciale, approdando in perfetta buona fede e credendo di trovare nella Russia di Stalin “il paradiso dei lavoratori”. In realtà trovarono la feroce polizia politica Ghepeu di Stalin ( molto ma molto peggio dell’OVRA italiana) e finirono i loro giorni o alla Lubjanka con un colpo di pistola al cervello o morti di stenti nei gulag.Poi per quanto riguarda la presunta “razza italica” io personalmente per gli italioti nutro solo un sovrano disprezzo, poiché concordo con il severo giudizio di Julius Evola , il quale sosteneva che furono gli italiani a rovinare il fascismo e non viceversa, come impone la vulgata attualmente in voga.Gli abitanti attuali dello stivale se lo meritano ampiamente di essere invasi e sommersi da orde di allogeni africani o asiatici.
Riccardo
Quella che lei chiama “infiltrazione” è semplicemente la democratizzazione delle forze militari, la stessa che ha portato in Portogallo alla Rivoluzione dei Garofani. Fu quando i rampolli della classe ricca e dominante portoghese, si rifiutarono di arruolarsi per andare in Angola e Mozambico, e lasciarono il posto alla classe lavoratrice e popolare, che si misero le basi per la caduta di quel regime fascistoide.
Non credo di poter essere smentito se la accosto al fascista Rauti: la sua invettiva contro la strategia di Togliatti (che io non stimo per niente, si badi) di istruire la classe popolare per occupare i posti di potere e il suo patetico tentativo di non riconoscere il fascismo come figlioccio della destra storica (cioè la borghesia rancida e reazionaria), fanno parte dello stesso discorso classista.
mariof
Credo che esercito di popolo, coscritti, e suffragio universale, mamme che votano, sia un forte deterrente alle spinte militariste. Mi piacerebbe conoscere come funziona il sistema svizzero.
Aldo Giannuli
il sistema svizzero è una forma di milizia ed è un modello diversi. Le spese militari è dimostrato che con la leva crescono, come peraltro è intuitivo
mariof
Per spinte militariste non intendevo spese ma voglia di guerra.
Tenerone Dolcissimo
Gli svizzeri fanno il soldato tutta la vita. Mi sembra che la ferma obbligatoria sia di 8 mesi largo circa. Ma poi ci sono richiami periodici e verifiche e verifiche vere. Riporto quanto letto in un annuncio apposto nella bacheca di un municipio elvetico
“SONO RICHIAMATI AD EFFETTUARE PROVE DI TIRO GLI APPARTENENTI AL REGGIMENTO IN CONGEDO DELLE CLASSI DAL 19XX AL 19YY. LE PROVE AVVERRANO IL GIORNO X PRESSO IL POLIGONO Y E CONSISTERANNO IN 100 COLPI CONTRO BERSAGLI POSTI A 80 METRI. DOVRANNO ESSERE REALIZZATI ALMENO 95 CENTRI. CHI NON RAGGIUNGERA’ TALE RISULTATO DOVRA’ SEGUIRE UN CORSO DI AGGIORNAMENTO IN DATA DA STABILIRSI”
Non a caso nella precedente versione della Costituzione Svizzera era scritto OGNI CITTADINO E’ SOLDATO
leopoldo
Salvini studiare ??? Sono sorpreso che sappia leggere e firmare. Non so se avete notato che spesso il matt(e)o si presenta in tv con dei fogli in mano da consultare e dal quali ogni tanto legge qualcosa. Perché lo fa? Molti penserebbero, la volontà di suggerire che sia una persona scrupolosa e documentata; è una ipotesi. Io sono per quest’altra idea che ormai né ha dette talmente tante che ripetere qualcosa di scritto confuta un po’ di serietà, che poi il contesto di quello dice si sia incongruente alla realtà con o senza supporto scritto non lo sfiora nemmeno.
leopoldo
c’è da chiedersi come mai la sinistra non riesce a prendere una posizione organica sul precariato e la disoccupazione e costruire delle proposte ?
Tenerone Dolcissimo
Perché per debellare la disoccupazione occorre diminuire fortemente le tasse e la sinistra rappresenta proprio i ceti parassitari che vivono di tasse: i cosiddetti CONSUMATORI DI TASSE che spesso di tasse non solamente ci vivono, ma ci vivono alla grande a caviale e champagne.
Pierluigi
Caro Aldo,
il post – ineccepibile nel merito – mi ricorda il detto zompa il cetriolo e va in culo all’ortolano….
Salvini si dimostra una volta di più cialtrone e tu coinvolgi nella polemica la sinistra social e quella d’antan.
Già le qualificazioni social e d’antan dovrebbero indurre ad un minimo d’indulgenza e, poi, come tu stesso dicevi un tempo, questi perlomeno sono innocui….
Aldo Giannuli
si, ma. vedi: che Salvini sia un cialtrone è cosa ovvia che non mette conto ripetere. La novità è che la sinistra d’antan da innocua, a furia di andare a male, è diventata tossica e dice scemenze più pericolose
Tenerone Dolcissimo
Qualcuno spieghi anche alla sinistra che quella francese è stata una rivoluzione anticomunista.
victorserge
sei un grande.
una rivoluzione anticomunista quando il comunismo non c’era ancora.
babeuf comunque non era proprio un borghesuccio, mi pare.
per il golpe del luglio 1943.
un golpe è un azione eversiva che fa decadere un governo legittimato da elezioni libere multipartitiche.
ergo il golpe del 1943 non è tecnicamente un golpe.
vuoi paragonare il golpe di pinochet con la famosa seduta del gran consiglio del fascismo o l’atto di accusa contro gorbaciov del 1991?
discutiamone!
saluti
victor serge
Tenerone Dolcissimo
Il comunismo è sempre esistito e sempre esisterà. In ogni epoca c’è stato un comunista che ha preteso di vivere alle spalle degli altri senza lavorare, mettendo tasse. Il periodo di maggior sviluppo del comunismo non a caso è stato il medioevo.
Babeuf fu un comunista che cercò di approfittare della Rivoluzione Francese per prendere il potere e venne giustamente scannato (anche se concretamente si suicidò per evitare la ghigliottina) dai veri rivoluzionari i quali non si erano sottratti allo sfruttamento del parassita Luigi Capeto per essere sfruttati da Babeuf e dai parassiti come lui.
Tenerone Dolcissimo
Dimenticavo. Ricambio i tuoi saluti.
GherardoMaffei
@victorserge. Le elezioni libere? Non c’è più nulla di irrazionale, di manipolato, di intossicato, di deviato, dalle maggioranze elettorali. Hitler fu eletto democraticamente in libere elezioni elettorali ai vertici dello stato e non con un colpo di stato.Ottenne la maggioranza relativa dei suffragi, venendo quindi eletto in libere multipartitiche elezioni a cancelliere del Reich. La democrazia partitica, che è all’origine di mediocre giostre parlamentari, con governi che durano sei mesi, è la forma prediletta di governo da parte del capitalismo internazionale da rapina.Il golpe militare antifascista, in perfetto stile sudamericano del 25 luglio 1943, mise fine su volere dei “poteri forti” di allora, che sono gli stessi di oggi, all’unico tentativo storico di socialismo reale mai realizzato in Italia.
victorserge
@victorserge. Le elezioni libere? Non c’è più nulla di irrazionale, di manipolato, di intossicato, di deviato, dalle maggioranze elettorali.
mah; chiederò a giannuli se questo assioma è vero oppure è un colpo di ego da parte tua.
Hitler fu eletto democraticamente in libere elezioni elettorali ai vertici dello stato e non con un colpo di stato.Ottenne la maggioranza relativa dei suffragi, venendo quindi eletto in libere multipartitiche elezioni a cancelliere del Reich.
questo è vero, non scopriamo l’acqua calda; comunque sostenendo la tua tesi, anche queste elezioni sono state ovviamente manipolate.
La democrazia partitica, che è all’origine di mediocre giostre parlamentari, con governi che durano sei mesi, è la forma prediletta di governo da parte del capitalismo internazionale da rapina.
quindi gli usa non sono, per antitesi rispetto alla tua tesi, un stato predone capitalista.
Il golpe militare antifascista, in perfetto stile sudamericano del 25 luglio 1943, mise fine su volere dei “poteri forti” di allora, che sono gli stessi di oggi, all’unico tentativo storico di socialismo reale mai realizzato in Italia.
golpe in stile sudamericano?
non mi pare che abbiano aperto gli spogliatoi dei campi di calcio come camere di tortura, oppure abbiano buttato avversari politici dagli aeroplani.
quanto al socialismo reale mai realizzato in italia da parte del fascismo o della rsi non ho nulla dire.
è come se si commentasse come vera la scoperta della planarità della terra rispetto alla sua sfericità.
cordialità
victor serge
Tenerone Dolcissimo
Cari Maffei, voglio sfruttare la sua indubbia competenza. Le conosce qualcuno che ha scritto in modo esaustivo sul golpe del 25-7-43
GherardoMaffei
@ Tenerone. Legga il libro di un grande e libero storico defunto Franco Bandini e il suo libro “Tecnica di una sconfitta”. Attenzione uno storico non ascrivibile al neofascismo . Storico libero dalle mafie accademiche, dalle cricche intellettualoidi formate dagli “storici di regime”, che hanno solo un compito,al pari dei cecchini in trincea, quello di sparare a vista, contro ogni tentativo di revisione storica. L’unico e valido metodo di scrivere la storia.Poi vi sono decine di minuscole case editrici della destra radicale, ove troverà una vasta produzione libraria , dedicate al golpe militare del 25 luglio 1943.
Tenerone Dolcissimo
Grazie dell’indicazione.
Gaz
Vada Matteo con tutti i Matteo a fare il servizio militare … ci sarebbe da ridere .. e da piangere. Allora è sicuro che perdiamo pure contro S. Marino.
Roberto B.
Mi spiace, non concordo.
Troverebbe certamente il modo di imboscarsi, molto probabilmente in fureria.
Gaz
Ultime notizie, comprate il Corriere della Notte, edizione straordinaria ! Comprate il Cornotte !
Salvini è stato promosso caporale delle Strumptruppen !!
https://www.youtube.com/watch?v=Ftv4EA7rH3A
Paolo Federico
Io purtroppo il servizio di leva l’ho svolto e sono stato molto contento che sia stato risparmiato a mio figlio.
Un anno trascorso inutilmente, addestramento militare zero, disciplina zero, sottufficiali panciuti e corrotti (e ti pareva?), ufficiali un po’ damerini e un po’ esaltati, fucili obsoleti (un vecchio vizio), ma soprattutto una volta in camerata si piombava nella jungla del nonnismo e per difendere un amico ho rischiato grosso.
Solo in due casi si può rimpiangere il servizio di leva: quando questo ci ricorda comunque la giovinezza e quando non lo si è fatto o lo si è fatto da imboscati, che poi è la stessa cosa.
Tenerone Dolcissimo
Problema vero e serio quello segnalato da Paolo Federico. In effetti il servizio di leva non serviva ad una ceppa anche perche’, per tenere buona la sinistra, i soldati non venivano addestrati militarmente. Il che è come per una donna sposare un marito dichiaratamente impotente.
A cio’ aggiungasi che il servizio militare, un tempo educativo nel senso di lezione di vita e di abitudine a situazioni difficili, era diventato diseducativo: nelle caserme girava anche la droga.
Marco
Prof.re alla manifestazione in cui salvini ha parlato io c’ero, e posso assicurare che la frase sulla leva era alquanto ne passanti e di certo non rappresenta tutto il discorso di salvini, ricordo che era una manifestazione dei sindacati autonomi di polizia, di polizia penitenziaria dei vigili del fuoco e del corpo forestale pre protestare contro la beffa di un rinnovo contrattuale dopo 6 anni di blocco stipendiale con un aumento proposto di 5-10 euro lordi al mese a persona, e contro la militarizzazione della forestale. Esponenti politici ce n’erano molti, alcuni hanno parlato altri no, alcuni sono stati fischiati, anzi molti, ma si sa gli alleati non te li scegli spesso.. Vorrei aggiungere che i sindacati confederali hanno cercato di boicottare la manifestazione. Salvo poi anche loro dire, i soldi non son sufficenti
Gaz
Help ! Il giovin virgulto legaiolo come fa zombettare subitaneo e in ogni dove da una da un tubo catodico a uno schermo piatto, se è egli deputato europeo? Precipuamente non dovrebbe curarsi di altre quistioni non nazionali ? Si tratterà ucci ucci di deputatucci per caso?
Mario Vitale
Non sono un esperto del periodo Napoleonico, preferendo di gran lunga il periodo Greco-Romano, ma la citazione della levèe en masse mi ha ricordato di quando Napoleone era un genio militare, eroe dell’ideale liberale, e non abdicava come un monarca qualsiasi.
L’esercito francese dopo la guerra dei 7 anni ed il sostegno agli americani nella guerra d’indipendenza aveva un esercito ridotto molto male, con pochi uomini esperti. Allora la guerra era combattuta con il sistema lineare, cioè i battaglioni si schieravano in linea per massimizzare il fuoco. Il problema era che manovrare in linea le truppe richiedeva un certo grado di esperienza da parte degli uomini, mentre era relativamente più semplice operare per colonna (di compagnia). Qui la pensata geniale di Napoleone: creare delle brigate composte dalla metà di veterani e la metà di inesperti, ciascun reggimento (o demi-brigade per i francesi di allora) aveva un battaglione esperto schierato in linea ed uno inesperto schierato in colonna al suo fianco. Accostando due demi-brigade così composte, con i battaglioni inesperti all’esterno ed i due esperti al centro e concentrando l’artiglieria reggimentale al centro dello schieramento, si otteneva una formazione con eccellente potere di fuoco che, dopo aver logorato l’avversario, poteva caricarlo e disperderlo lanciando alla carica con la baionetta i più inesperti. Questo, molto semplificato, è il famoso ordre mixte con cui Napoleone ha ottenuto tanti successi.
Scusate, sono sicuramente andato OT, ma mi è partito il ricordo nostalgico di vecchio wargamer…
io
Prenderei lo spunto per ragionare sull’uscita del Segretario della Lega Nord. Come giustamente ha detto il prof. Giannuli, l’uscita si spiega con la volontà di dare al movimento una dimensione nazionale. Ed in quanto tale, l’opzione é certamente logica. Il servizio di leva obbligatoria, come servizio reso alla nazione, é proprio il tipico portato dello Stato nazionale. Mi chiedo però che senso abbia oggi dove la “guerra guerreggiata” é pressoché assente nella tradizione e cultura occidentale, segno del dissolvimento dello Stato nazionale. La guerra viene condotta con mezzi tecnologici, con l’impiego di forze speciali per operazioni singole e sul campo con l’impiego di contractors, almeno per gli occidentali (russi, americani, etc…), che tanto ricordano le compagnia di ventura che storicamente precedono proprio la formazione degli eserciti nazionali. Con le dovute differenze portate della componente religiosa, mi pare che anche nel mondo islamico non sia poi dissimile la situazione (anzi lì l’elemento nazionale può essere storicamente più sfumato). Credo allora che, se la leva obbligatoria non possa più essere strumentale alla formazione di un esercito nazionale, che abbia funzioni di difesa ma anche di offesa o quantomeno di impiego in attività militari extraterritoriali, non possa che essere ricondotta al modello della Guardia nazionale, cioé impiegato solo per tutela dell’ordine pubblico sul territorio nazionale. Questo chiude un po’ il cerchio con l’idea dell’ordine pubblico gestito da privati espresso da quel movimento politico. Attraverso la leva obbligatoria verrebbe data una dimensione istituzionale pubblica al coinvolgimento del cittadino nella sicurezza pubblica. Che ne pensa professore?
paola sala
non ho capito una cosa, premesso che personalmente abolirei l’esercito (la divisa la lascerei solo per i boudoir), ma come la mettiamo col fatto che ora anche le donne possono accedere alla leva volontaria? se si dovesse ripristinare questo tipo tipo di servizio significherebbe che anche le donne sono chiamate alla leva obbligatoria come in Israele? e quanto ci costerebbe? ma questa gente apre bocca e je da fiato?
Aldo Giannuli
ovvio che le donne sarebbero richiamate: prima non lo erano perchè si supponeva non fossero idonee, ma se ora sono ritenute idonee tanto è vero che fanno il soldato, come giustificare questo obblico solo per i maschi? Sarebbe una violazione patente dell’art 3 della Coistituzione
GherardoMaffei
Professore,in Italia le donne furono chiamate alle armi dalla RSI quando istituirono il Servizio Ausiliario Femminile. Molte di esse al termine della guerra civile furono fucilate, rapate a zero in segno di dileggio nelle pubbliche vie, non senza prima di essere stuprate. Marilena Grill di Torino di anni sedici di ciò ne è una storica testimonianza. Poi parlare di una violazione dell’art 3 della costituzione dell’attuale repubblichina, in relazione al servizio militare riservato solo ai maschi, è a mio avviso fuorviante. Già l’art 3 di tale costituzione è da decenni ampiamente violato dal genere femminile, il quale occupa in base al demenziale criterio delle “quote rosa” posizione di privilegio e di potere ai vertici dell’attuale società. Il parlamento pullula di femmine parlamentari, hanno risolto qualche problema?Nessuno! Io personalmente sono favorevolissimo alle “quote rosa” ma in miniera, nelle fonderie e nei cantieri, magari con un notevole incremento della presenza di morti sul lavoro di genere femminile , che attualmente è solo sono in grande maggioranza prerogativa dei maschi.
Paola sala
Non dovrei risponderti perché è un insulto alla mia intelligenza. .. ma forse non ti sei reso conto che spesso, non sempre, le donne sono FISICAMENTE meno prestanti. Su un cantiere o in miniera spesso potrebbero essere di intralcio. In compenso non vedo questa massa di uomini accudire bambini o malati. Oddio ho detto anche troppo adesso inizierà la filippica delle donne che dovrebbero stare a casa!!!!!
Aldo Giannuli
scusa con chi ce l’hai? Non ho capito niente
Paola sala
Non con lei professore. … anzi sono quasi sempre d’accordo con le sue analisi, ma con il caro Maffei che ha sempre qualche intuizione geniale da proporre!!!