Le idee di Sel per un nuovo soggetto di sinistra: zero + zero + zero + 1 sbagliato.

L’assemblea nazionale di Sel ha concluso i suoi lavori lanciando l’idea di un nuovo soggetto di sinistra che raccolga i pezzi usciti dal Pd, Rifondazione, qualche fuoriuscito del M5s ecc. Una cosa totalmente nuova, che non abbiamo mai visto!

La novità starebbe nel fatto che questa volta non si tratterebbe di un “improvvisato cartello elettorale” ma di un soggetto unitario, insomma un nuovo partito.

Dio solo sa se non c’è bisogno di un vero partito di sinistra in questo momento, e dunque saluteremmo con grande favore la nascita di questo soggetto. Qualche giorno fa avevo detto che si poteva fare una (modesta) apertura di credito a questo tentativo di aggregazione, pur avendo bene a mente tutti i rischi di ricadere nelle terribili esperienze precedenti (Sinistra Europea, Sinistra Arcobaleno, Rivoluzione Civile, L’Altra Europa con Tsipras e così via). Devo dire che questa assemblea di Sel mi ha rafforzato tutte le perplessità ed ha parallelamente indebolito l’apertura di credito.

Ora, non mi sembra che sia una idea geniale quella di far partire la cosa con un discorso di Nichi Vendola, che è un caro amico ed una bravissima persona, ma che, insomma, non mi pare sia esattamente il nuovo ed alla cui retorica siamo abbondantemente assuefatti. Sarebbe stato un po’ più credibile Fratoianni che ha un faccia un po’ più fresca.

E meno che mai mi convince questo tentativo egemonico di Sel. Capisco che Sel sia l’unico di questi gruppi ad avere un minimo di organizzazione nazionale ed un gruppo parlamentare, e capisco che Sel si collochi al centro fra Rifondazione e i fuorusciti del Pd, ma la manovra un po’ troppo scoperta è quella di fare una “grande Sel” che si limita a cambiar nome.

Ma fin qui siamo alle bazzecole. Veniamo alle cose più serie. In primo luogo, mi pare che gli ingredienti della zuppa siano quelli di sempre (pezzetti e pezzettini della ex Rifondazione dei tempi belli) con una aggiunta di ortaggi ex Pd e una scorzetta di limone di ex M5s. Non mi pare che neppure numericamente la cosa prometta sfracelli.

Ma, la politica, dico la politica dove è? Può darsi che il nuovo soggetto nasca piccolo e cresca rapidissimamente sino a diventare grande, ma per farlo occorre avere una linea politica che qui, proprio non vedo.

Le varie sinistre arcobaleno ecc, non sono fallite per chissà qualche congiunzione astrale, ma perché non avevano niente da dire e qui mi pare che il metodo sia quello di sempre: lunghi elenchi di nomi di gruppi, gruppetti e gruppettini, defilè di vecchie stelle del varietà e di generali senza esercito, ma di idee zero al quoto.

Sul Fisco che diciamo? Zero
Dobbiamo restare nella Nato? Zero
Quali politiche occupazionali vogliamo promuovere? Non pervenuto
Come rilanciare l’industria in Italia? Zero
Quale politica della ricerca? Zero
Quale riforma della Giustizia? Zero

E voi volete fare così un nuovo partito?

A me hanno sempre insegnato che prima ci si dà una politica e dopo si cerca di costruire lo strumento adatto a realizzarla.
La relazione Vendola è la somma di tanti zeri. Anzi no, sarebbe ingiusto trascurare l’unico contenuto positivo che ha portato, relativo al rilancio dell’”europeismo”: “Vogliamo sentire parole di rilancio del sogno dell’Europa federale. E’ necessario conferire più poteri alla Bce”, affinché questo soggetto diventi “prestatore di ultima istanza, impedendo che il sistema creditizio internazionale si comporti come un usuraio nei confronti dei popoli del sud dell’Europa”.

Quindi, non solo Vendola pensa che il cadavere della Ue debba restare insepolto, ma per “rivitalizzarlo” si affida ai finanzieri della Bce che sono quelli che stanno strangolando la Grecia e che, per Vendola,  “devono avere più poteri” (perbacco!). E per fare questa minchiata (scusatemi il termine) c’è bisogno di fare un nuovo partito di sinistra?

Che Vendola capisca di economia come io di dialetti esquimesi era cosa nota, ma lui pensa che se Draghi non emette liquidità con il sifone del selz è perché ha pochi poteri. Non gli viene in testa che l’euro è una moneta che ha come obiettivo prioritario la stabilità, che, dunque, i tedeschi non permetterebbero mai di fare quello che lui sogna e che neanche Draghi non fare più di tanto.

Dunque, la somma algebrica della sua relazione è la seguente: 0+ 0 +0 + 0 + 1 sbagliato.

E sulla base di questo programma, per quale motivo la gente dovrebbe votare questo ennesimo accrocco di ceti politici di sinistra? Bene che vada, verrà fuori il solito partitino del 4-5% che, dopo un po’ di smorfie, si adatterà a fare il cespuglio del Pd, sempre che Renzi ce lo voglia. E per di più dopo una lunghissima serie di fallimenti implacabili ed in una situazione internazionale molto peggiore del passato.

Caro Nichi, non ti sei accorto che il tuo partito nasce morto ed è già stato sconfitto? E’ stato sconfitto definitivamente ad Atene. Auguri.

Prima di chiudere, però, vorrei fare una cosa utile per i nostri lettori: conoscendo da lunga pezza Nichi Vendola e conoscendo a fondo la sua poetica –di cui mi ritengo uno dei più antichi filologi- posso fornire all’ignaro lettore l’esatta versione in prosa di alcuni passaggi del suo alato discorso:

A- “Sel non si scioglie ma investe il suo patrimonio per rinascere in una cosa più grande”  Traduzione: Sel si pone come soggetto centrale che aggrega gli altri.

B- “Basta con i cartelli elettorali e gli accrocchi di ceto politico…” traduzione: gli altri si devono sciogliere e Sel, che aspira ad essere il pezzo più importante del costituendo nuovo partito, ambisce ad essere il principale azionista, che farà le liste senza garantire nessun altro partecipante.

C- ” Una nuova sinistra di governo, plurale, inclusiva, moderna che sappia anche “inventarsi nuove leadership” che sia “costruita con le nuove generazioni”. Traduzione: un partito che cercherà pur sempre spiragli per entrare in maggioranza ed ottenere qualche importante cadrega, che non ha nessuna intenzione di essere all’opposizione, appena se ne diano le condizioni per evitarlo.  E che ci darà nuovi Pisapia, Doria, Boldrini… Quanto alla leadership, ci sarà un ricambio generazionale. Quando? Dopo.

D- “Possiamo congedarci definitivamente dall’epoca della sinistra del rancore e dei risentimenti”. Traduzione: Ferrero non ti montare la testa che non conterai niente.

E- “Dobbiamo confrontarci ora per far nascere una nuova grande stagione referendaria”, Traduzione: non sappiamo su cosa ma indiremo qualche referendum per fare un po’ di campagna promozionale.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (40)

  • Grazie, erano giorni che non mi divertivo così tanto. L’esegesi vendoliana è impagabile. E sicuramente meglio dell’originale. Peccato che ai seliani (si dirà così?) manchi il senso dell’umorismo, tutti compresi come sono nel loro ruolo di autentici depositari della Verità della Sinistra.

    • Articolo pessimo, scritto incomprensibilmente da chi supportala più grande truffa della politica, quel partito-azienda chiamato M5s, in mano a due miliardari che certo non fanno gli interessi dei precari, dei lavoratori, delle donne, dei deboli..Lo vediamo infatti con l’approccio razzista di Grillo e M5s, mentre quello di cui c’è bisogno in Italia è proprio un partito di Sinistra con la S maiuscola e SEL fa bene ad aprirsi per favorirne la nascita. Redistribuire la ricchezza, creare un nuovo welfare incentrato sul reddito minimo garantito, ambientalismo radicale, federalismo municipale seguendo l’esempio della Rojava, legalizzazione della cannabis, e tante altre sono le questioni centrali che pone la nuova forza di sinistra in costituzione. Il neoliberismo è morto e noi lo seppelliremo. I fascisti di ogni tipo non passeranno mai! (inclusi i figli dei missini Di Battista e Di Maio)

      • D’accordissimo sul M5S, ma se sei così sicuro che SEL o quello che sarà, possa portare avanti tutte le istanze che elenchi, dimostri che l’ingenuità e la creduloneria non hanno limiti.

  • “professore” se crede che togliendo i commenti che non si sposano con le sue idee queste diventino migliori è decisamente un problema suo. per quanto mi riguarda forse mi sta facendo un favore, dato che non ha senso discutere con chi crede di avere verità assolute in testa, e una reazione fascistoide come la sua è il modo migliore per far capire che con certa gente si perde solo tempo. non trovo neanche motivo di commentare il delirio che ha scritto. sintomatica la citazione di ferrero: ritenere che possa contare qualcosa non è pensiero da persone sane di mente

    • giandavide non si tratta di censurare “idee” diverse dalle mie, come testimonia il fatto che qui di opinioni dissenzienti ce ne sono sempre, il fatto è che sei troppo cafone e raggiungi livelli insopportabili, per cui riprenderò a pubblicarti quando ti esprimerai in modo civile. Passo e chiudo

  • Caro professore, Vendola ha sbagliato tutto. Se avesse un minimo di dignità, si ritirerebbe a vita privata in un paese straniero a lui congeniale (mi vengono in mente solo gli USA). Ora, senza tirare fuori la storia delle intercettazioni su Riva e l’Ilva (che danno la cifra del Vendola “poeta del potere”) e senza ironizzare sulla sua retorica di fuffa, la tempistica di quest’intervento è sballatissima, considerando ciò che sta accadendo in Grecia e, in misura minore, ciò che è accaduto a Roma, con le dimissioni del vicesindaco intrallazzone Luigi Nieri.
    Segnalo anche una chicca: SEL è l’unico partito che annovera nei suoi organismi dirigenti un “indipendente” (cioè non iscritto: è paradossale): si tratta di Curzio Maltese, pasdaran del liberismo e del Sì Tav, parlamentare europeo grazie ai voti dei gonzi. Saluti, Moravagine.

  • Partito inutile e soliti noti sponsorizzati anche dal Pd per far sì che il M5S perda quell’1-2 % di voti cosicché al ballottaggio ci vadano il PD e la Destra riunita.Solo che forse hanno sbagliato i calcoli dato che se la cosa si farà seria (intendo seria mediaticamente,poi nei fatti è ovvio che sarà una pagliacciata,parlo solo della propaganda) il Pd potrebbe perderne molti di più di punti percentuali.E comunque,a parte tutto,ormai solo i boccaloni possono credere a personaggi del genere.Appunto,boccaloni ideologizzati come tanti italiani purtroppo..

    • A parte che semmai vota il M5S, in ogni caso chissenefrega.
      Abbiamo votato merde per decenni “sennò vince Berlusconi”, ora basta. Ci hanno preso per i fondelli a sufficienza.

  • Il semplice fatto che apra ai fuorisciuti M5S considerando perchè sono fuoruisciti è la dimostrazione dell’onestà di Vendolo. Del resto da chi parla con Archinà sghignazzando su uno sfondo di morti e moribondi di cancro mettendosi “a disposizione” non possiamo aspettarci di meglio che mettere la Boldrini alla presidenza della Camera. Secondo me tra Renzusconi e Vendolo il divario non è sostanziale.

  • Ehm… Fratoianni è uno che dice che riunificare la Germania con il cambio uno a uno è stato un atto di generosità di Kohl. Non ha la faccia un po’ più fresca: nasce già vecchissimo.

  • Non credo che nemmeno ci arrivi al 4 o 5 per cento, anche se l’insalatina di fuorisciti dal Pd fosse più numerosa.Personalmente non mi sognerei nemmeno di votare un partito fuffa e per di più altro europeista come se niente fosse accaduto.

  • peccato che non ci sia nessuna organizzazione laica che faccia una agenda e ragioni su quella. Perchè quella religiosa predominante in italia a sparato il ‘Laudato Si’ . Anzi sembra che siano gli unici che hanno qualcosa da dire. Mi sa che Giannuli tra un po’ lo vedremo in sagrestia a configurare con chirichetti suore ecc.. ;D

  • vero, riferito al Nichi e parenti condivido. Per quanto riguarda la sterzata di sinistra che si vede all’orizzonte forse vedrei più positivo. Non fosse altro che in Italia di una sinistra c’è bisogno e fino ad oggi è mancata. Successo 15% insuccesso 3-4% non mi interessa. Spero solo che nella futura sinistra oggi inesistente non ci saranno fazzoletti che si piegano al vento di maggioranza se dovranno collaborare sui progetti da condividere con la maggioranza lo faranno responsabilmente, e che se si tratterà di fare opposizione la faranno, certo poco gratificante ma necessaria. La destra è avvisata

  • E riguardo alla proposta di Civati e del laboratorio di Possibile (che non è un partito) professore cosa ne pensa? Mi sembra qualcosa di effettivamente nuovo per lo meno come stile, infatti pur dialogando lui si è già smarcato da questa filosofia degli accrocchi di partito per iniziare a parlare e discutere di temi e contenuti… Mi sembra il politico con il percorso più tormentato ma onesto e sincero degli ultimi anni…

    • Civati (che mi sembra fosse assente all’assemlea di Sel) è l’unico che lascia sperare qualcosa di diverso, e per il quale mantengo una cauta apertura di credito

      • Egregio professore,
        anche io – come lei e come tanti – cerco con ansia ogni segno di vita a sinistra, e seguo con attenzione le mosse di Civati (e di Fassina).
        In attesa di vedere come si posiziona il Faxa, su Civati, più ci penso e meno mi convince.
        I referendum, che costituiscono -almeno al momento- il punto qualificante della piattaforma programmatica di “Possibile” hanno un duplice difetto: sono estremamente rischiosi, e sono inutili.
        Sono rischiosi perché, stante la recente storia referendaria si corre il serio pericolo di non raggiungere il quorum, soprattutto su temi su cui l’elettorato non è particolarmente sensibile (legge elettorale), o che addirittura purtroppo condivide (scuola). Civati è così consapevole del rischio che ne propone la celebrazione insieme alle amministrative. Pia speranza: figuriamoci se uno come Renzi fa un regalo simile agli avversari!
        Sono inutili perché affrontano i problemi a valle e non a monte. Ad esempio, il Jobs Act: in un accordo di cambi fissi (come è un’unione monetaria), non potendo svalutare il cambio, si svalutano i salari. Da qui la necessità di precarizzare il lavoro, per comprimere i salari. Quindi, ammesso che il referendum si celebri e si vinca, e si ottenga l’abolizione del Jobs Act, e Pippo Civati diventi Presidente del Consiglio, se l’Italia resta nell’euro, non potrà fare altro che una nuova legge fotocopia del Jobs Act: ‪#‎ilbuonlavoro‬. Il problema è che all’interno di questa cornice istituzionale -all’interno della U.E.M.- anche un governo presieduto da Karl Marx, e con Rosa Luxemburg ministro del lavoro, non potrebbe fare altro che rendere più flessibile (rectius ricattabile) il lavoro. Bisogna abrogare la moneta unica, prima del Jobs Act, altrimenti siamo daccapo a dodici.
        Capisco che proporre dei referendum può essere una maniera immediata per aggregare le persone, ma nel medio termine non portano a nulla, nè in caso di vittoria, nè in caso di sconfitta (come dimostra -mutando mutandis- il caso Tsipras).
        Io credo che Civati si stia posizionando per riempire lo spazio a sinistra del PD renziano, ma senza avere il coraggio di fare una proposta radicale, l’unica che oggi abbia senso fare: lo scioglimento o – in alternativa – la fuoriuscita unilaterale dall’euro, o almeno di aprire un dibattito serio sul tema.
        Escludendo che non sappia o che non gli abbiano detto che questa è l’unica strada proponibile per una formazione che voglia rappresentare gli interessi dei lavoratori, resta l’altra spiegazione: si sta posizionando opportunisticamente per poter dire: “Io sono di sinistra (ma non troppo)”.
        Ne consegue che il tentativo di Civati non porterà a nulla: raccoglierà un po’ di brave persone, come con i girotondi, che alla lunga si sfiancheranno senza raggiungere alcun risultato.
        Il dibattito è aperto.

        • sono abbastanza d’accordo su tutto: il punto discriminante oggi è l’euro e Pippo Civati, sin qui, non ha trovato il coraggio di sfidare il tabù eurista, però conoscendolo per una persona intellettualmente onesta, non dispero che maturi una posizione diversa da quella attuale.

      • Le consiglio di non staccare cambiali a garanzia di sto Civiati: con quell’aria da sfigato eterno indeciso non vedo un futuro nemmeno come controfigura italiota di Trippas.

        • Professore,un Civati che chiama Possibile la sua “creatura” scopiazzando Podemos lettera per lettera dà la misura di come non ci sia nemmeno una idea originale nella testa di costoro.Tra l’altro Civati ancor più che Fassina e co. sta lì per concessione del Pd giusto per rosicchiare mini-percentuali che andrebbero al M5S.Dietro Civati il nulla tra l’altro perché a parte lui personalmente c’è il nulla davvero come classe dirigente.Difatti si conosce solo il suo nome all’interno della “creatura”.

  • La verità è che non esiste una sinistra non sfegatatamente eurista e europeista. E’ una professione di Fede in stile inquisizione che è obbligatorio fare, a tal punto ha avuto effetto il lavaggio del cervello.
    Quando qualcuno avrà il coraggio di dire che l’euro è fascista, e che un antifascista DEVE essere contro euro e Europa, allora un nuovo partito avrà un senso.

  • Prof, quella sommatoria = 0 potrebbe essere estesa a sommatoria = 0 con n fattoriale: siamo a 0 su tutto proprio: a mò d’integrazione: l’immigrazione, la politica internazionale, etc…

    La sinistra è incapace di incidere sulla complessità globalizzata. Facciamocene una ragione: ha più chance una destra alla Le Pen. Meglio un Samaras di un Trippas.

    • Meglio Samaras e la Le Pen giusto.Il M5S in Italia manco esiste,esistono solo Podemos,Le Pen,Salvini e Gatto Silvestro.Più blog “di sinistra” giro e più mi accorgo di quanto sia grande il terrore che i pochi aficionados di questi blog hanno nei riguardi del M5S.Preferirebbero votare la Le Pen,Jeb Bush e Putin piuttosto che bravi ragazzi come Manlio Di Stefano e Luigi Toninelli.Sembrano in preda a un disturbo cognitivo dato che sono stati defraudati del loro (presunto) ruolo di oppositori del Sistema.

  • Gerardo D'Ambrosio

    Forse la sinistra, ancora prima di un programma di massima su alcune questioni, dovrebbe ricalibrare i suoi capisaldi, ridefinire le parole chiave. Era interessante su radio popolare un programma del venerdì mattino, condotto da Danilo de biasio, dedicato proprio a questo tema. Peccato non sia proseguito. Anche perché di cose agghiaccianti come i parlamentari del PD che cantano “bella ciao” dopo aver fatto un regalo alle banche o quelli di sinistra che difendono l’euro in nome di un presunto sogno europeo, la dice lunga su quanto ci sia bisogno di riformattare i sistemi operativi..

  • Professore, non rida…

    cosa ne pensa delle Costituente Comunista che si e’ riunita un paio di giorni fa a Roma..in vista della rinascita del PPPPartito??

    Saluti,

    edoardo

  • O.T.
    Il Fatto: “Atene, si andrà al voto in autunno”.
    Si accettano scommesse sulle percentuali dei votanti.
    Dal 42 al 45% degli aventi diritto, viene dato alla pari.

  • Contro lo stress della vita di sinistra ascoltate Secca Altomare (Lino Banfi) e le sue giaculatorie: « Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, ego me baptizzo contro il malocchio. Puh! Puh!
    E con il peperoncino e un po’ d’insalèta mi protegge la Madonna dell’Incoronèta;
    con l’olio, il sale, e l’aceto mi protegge la Madonna dello Sterpeto;
    corrrrrno di bue, latte scremèto, proteggi questa chésa dall’innominèto. »
    (Altomare Secca esegue un antico rituale voodoo-pugliese)
    Tratto da Wikipedia

  • Come federalista europeo convinto, ho deciso di non tentare più di convincere i “compagni” che questa (la Federazione) sia l’unica strada possibile per una ripresa della sinistra in Europa. E’ sufficiente aspettare che tutti quelli che ritengano che ricostruire la sovranità nazionale sia possibile e desiderabile, giungano poi in concreto ad avanzare proposte irrealizzabili e/o assolutamente disastrose e/o fortemente autoritarie, e stare a vedere cosa succede.
    Riguardo a Vendola, dovrei essere contento per la sua posizione sull’Europa. Purtroppo il mondo di SEL parla di Europa come se fosse un gusto di gelato. Loro non sono in disaccordo sul fatto che un partito che guardi seriamente alla dimensione europea dovrebbe operare su di sè una profonda trasformazione culturale e organizzativa: non riescono neppure a concepirlo. Per cui, rimaniamo alla poetica vendoliana, di cui quella giannuliana è l’esegesi perfetta.

    • personalmente ho creduto nel progetto di federazione europea, ma non ti sembra che ormai sia un progetto definitivamente sconfitto e non ci sia più nulla da fare?
      I progetti politici hanno un tempo di attuazione, passato il quale escono dall’agenda della storia

      • Escono quando il problema è risolto o scomparso. Prima del crollo del muro di Berlino, l’Europa Unita fu un progetto audace e intelligente, ma che in pratica avrebbe creato solo una “variante” allo schema per blocchi. Da allora è diventato non utile, ma indispensabile: senza sovranità vera non si dà democrazia vera. Nel mondo politicamente multipolare gli stati nazionali sono diventati vasi di coccio fra vasi di ferro (USA, Cina, Russia…). Nel mondo economicamente globalizzato non si può più avere una sovranità economica “per isolamento” (URSS, Cina di Mao) ma solo “per potere contrattuale”. E siamo da capo. In questo momento la partita fra lasciare la Confederazione così com’è (come piace agli USA) o proseguire nel progetto federale, si gioco tutta all’interno centro-destra europeo e delle sue regole, e in gran parte sotto traccia. La sinistra europea avrebbe tutto da guadagnare ad entrare in lizza ma dovrebbe rinunciare a: 1) giocare col “non siamo e non vogliamo essere un partito”, col neo-anarchismo di chi “non vuole il potere” ecc. 2) vergognarsi di Marx e rimuovere la sua proposta per uno studio scientifico delle grandi forze storiche (o, in alternativa, mummificarlo e fare la guardia perché nessuno si avvicini).

  • Marco Villasmunta

    La mia sensazione é che nei prossimi anni ci sarà una forte richiesta di “sinistra” da parte del mercato. Avessi un pó di soldi li investirei nelle ditte che affittano i palchi ai sindacati. Prevedo manifestazioni oceaniche e coloratissime che, con un pó di fatica e nei tempi opportuni, porteranno a un minimo di diritti superflui per i consumatori. Non ho dati scientifici per questa mia teoria e non posso citare le massime eminenze dell’economia (che non conosco) ma ho abbastanza certezza che anche loro brancolino nel buio quasi quanto me. Questa “sinistra” sarà funzionale al macro sistema produzione-crisi-speculazione-crisi. A mio avviso siamo alla fine della quarta fase e all’inizio della prima. E per vendere prodotti abbiamo bisogno di acquirenti che abbiano tempo e soldi da spendere. E se ho puntato sull’estrazione petrolifera del 2020 ho bisogno che qualcuno consumi e acquisti a prezzo il piú alto possibile fra cinque anni il petrolio che mi sono già accaparrato io oggi. Quindi un new new deal e piani Marshall come se piovesse. Ovviamente sarà una sinistra laburista, figlia piú di Hobson che di Gramsci, weimeriana piuttosto che spartachista. Insomma il solito gioco delle parti del capitalismo. Chissà, magari ci riesce pure Vendola ad incarnare questo ruolo o magari lo svolgeranno egregiamente i cinque stelle. Fatto sta che non c’é piú una sola persona che abbia voglia di immaginare una economia e una società che superi il capitalismo. Il sogno piú rivoluzionario oggi é trovare la formula che faccia trionfare il capitalismo buono su quello cattivo (é una vecchia battuta ma fa sempre ridere). Keines ha decisamente soppiantato Marx. E io, finché non ci sarà una nuova teoria che parta dalle geniali intuizioni marxiane per rivederle negli errori e, attualizzandole, migliorarle, sono stanco di battermi per un gioco in cui vince sempre e comunque l’interesse privato.

  • D’accordo Giannuli. Però è facile sparare sulla Croce Rossa. A quando un bell’articolo invece sul cripto fascismo rappresentato dal M5S?

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