Una schiarita. Ma non facciamoci troppe illusioni.
Dopo la doppietta di martedì e mercoledì, che ha messo in ginocchio la borsa ed il Monte dei Paschi, le cui emissioni sono ormai ridotte a livello di titoli spazzatura, giovedì ha segnato una ripresa: la borsa ha recuperato un 4%. Decisiva la dichiarazione di Draghi che lascia intravedere l’ennesimo quantitative easing a marzo: funzionerà?
Per ora serve a dare un po’ di ottimismo e, si sa, la finanza vive di stati d’animo. Anni di osservazione delle vicende finanziarie mi hanno insegnato che, quando sulla stampa si leggono troppe frasi di economisti, politici, manager, finanzieri ecc. del tipo “La situazione è solida”, “Non c’è da preoccuparsi”, “E’ una manovra speculativa destinata ad esaurirsi” e via sedando, è segno che c’è da preoccuparsi e che la situazione è molto seria. Questo perché, ovviamente, si cerca di infondere fiducia, di evitare che parta la corsa alle vendite e di prevenire le file dei correntisti che ritirano tutto dalla banca. Solo che, se i motivi della crisi sono seri, non ci sono rassicurazioni che servano, altrimenti, se bastasse spandere fiumi di camomilla per evitare il peggio, non ci sarebbero mai crisi, perché all’inizio di ciascuna di esse c’è il solito scontatissimo profluvio di assicurazioni e dunque…
Quello che sta succedendo in queste ore è solo una tregua. Non illudiamoci che sia alla fine di una perturbazione momentanea. I motivi di debolezza del sistema ci sono ancora tutti e senza nessun miglioramento.
Questa tregua durerà il tempo necessario per riordinare le truppe e riprendere la battaglia. Nel frattempo, però, bisogna fare i conti con l’evolvere della situazione mondiale, perché questa vicenda italiana ed, al massimo, europea, non è estranea alla perturbazione più generale e già mercoledì abbiamo assistito ad una prova generale di nuovo domino globale. Il contagio già c’è, non c’è bisogno di aspettarlo. E’ sulla base dell’evolvere delle quattro direttrici di crisi globale (Cina, Petrolio, Auto, spinte geopolitiche) che gli attori europei dislocheranno i propri pezzi sulla scacchiera e dispiegheranno le proprie strategie di gioco: ora nulla è scontato.
Ad esempio, non è affatto detto che Euro ed Ue restino in piedi a lungo: possono benissimo restare in piedi ma anche crollare in poche settimane (non ho detto che succederà ma che potrebbe succedere e che qualcuno ci sta già pensando). Né è scontato che lo scontro fra Usa e Russia non evolva in direzione di una nuova intesa. Molte cose stanno per cambiare e non tutte sono già adesso chiare.
Dunque, per quel che riguarda l’Italia, per ora c’è una tregua che potrebbe essere più o meno durevole: vedremo il 29, nell’incontro fra Renzi e la Merkel se si profila temporale o sereno variabile. Per ora quello che colpisce più di tutto è l’assoluto isolamento in campo europeo a cui la politica di Renzi ha portato il paese. Si badi ad una cosa: mentre la scuderia tedesco-democristiana è scesa disciplinatamente in campo a sostegno di Juncker, lo schieramento socialista europeo non ha mosso in dito a favore di Renzi. E’ esattamente il clima che si respirava nell’autunno dell’ 11, quando al nome di Berlusconi, Merkel e Sarkozy si guardavano in faccia sorridendo di commiserazione. Certo, che la credibilità del nostro paese è ormai sottozero. dopo che abbiamo mandato in giro personaggi a rappresentarci, personaggi come Berlusconi, Renzo, Monti (per citare solo i peggiori in assoluto). E risalire non sarà facile. Ce la faremo?
A decidere sarà la situazione complessiva a livello mondiale per cui la domanda che dobbiamo porci ora: siamo alla vigilia di un nuovo 2008? Ne riparleremo.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, banche italiane, crisi 2008, mps, uscire dalla crisi
Gheraro Maffei
Prof.Giannuli, capisco che le prospettive per la porcilaia-occidente compreso l’estremo occidente che sono gli USA, sono da decenni definitivamente compromesse (l’Europa è stata liquidata con la sconfitta della Germania nel 1945) ma se questo servirà a qualcosa (?) posso rassicurare che secondo lo studioso metafisico ed esoterico francese Rene Guènon, i “manvatara” (cicli storici in sanscrito) possono durare anche dei secoli.Quindi che la porcilaia-occidente sia un cadavere in putrefazione,intento ad esalare il rantolo finale e che i vermi divorino famelici quel po’ che è rimasto da divorare, è matematico, ma l’attuale fase di totale e assoluta decadenza (Kali Yuga) potrà ancora durare. Impossibile definire quindi la data certa, non della fine del mondo,ma di questo nostro mondo che è certa, ma nell’ottica di Guènon, l’agonia atroce che stiamo subendo, durerà ancora per molto. Ciò premesso la esorto pertanto a smetterla di fare il menagramo.
ilBuonPeppe
“Decisiva la dichiarazione di Draghi che lascia intravedere l’ennesimo quantitative easing a marzo”
Oppure, secondo alcuni, decisiva è stata la pressione arrivata da Washington.
Questa è la battaglia finale ed è appena cominciata. La domanda è: quanto durerà?
http://disq.us/92mg04
Anna
Interessante l’articolo, soprattutto visto in chiave di alleanze strategiche “occulte”. Che la DB sia sull’orlo del collasso ormai si legge da più parti, solo che non fa mai notizia, chissà perché. E che gli USA stiano mettendo sotto schiaffo la Merkel è più che evidente, ma anche questo aspetto viene taciuto mentre si enfatizza lo scontro con Mosca. Intanto in Italia sono pochissimi (e soprattutto poco ascoltati) quelli che riescono ad uscire fuori dal circolo vizioso del nostro pollaio politico-mediatico.
Pierluigi
Caro Aldo,
il mondo della finanza si presta più di altri a preconizzare jatture varie essendo fatto apposta per lasciare qualcuno con il cerino in mano.
Qualche volta, però, il desiderio politico prende il sopravvento e ti porta a immaginare, in funzione di eventi finanziari, scenari rispetto ai quali la soluzione che proponi qual’è…..?
Le elezioni anticipate!
Aldo Giannuli
be si tratterebbe di elezioni ritardate, peraltro, visto che dalla declaratoria di incostituzionalità delle legge elettorale sono passati due anni e questo parlamento illegittimo ha eletto 2 presidenti della repubblica, dato la fiducia a due governi, rifatto un a legge elettorale ancora più incostituzionale, riformato la Costituzione e varato tre leggi finanziarie una più impopolare dell’altra.
Ciogliere questo parlamento prima che ne faccia un’altra e voti la fiducia ad una colf come la Mogherini mi pare un atto dovuto
Pierluigi
Questo ragionamento politico, pure condivisibile, non è quello sul quale sono incentrati i post che precedono.
E temo per te che il governo Mogherini sia solo un pio desiderio.
Ed in ogni caso al posto della colf chi ci vedi, i pasticcioni inesperti?
De gustibus….
Mi sa che dovrai farti una ragione dell’essere costretto a continuare a denigrare ed insultare Renzi che non è superman ma che, rispetto ai nani, fa la figura di un gigante.
La finanza, comunque, non è funzionale ai tuoi desiderata.
Fantax
Il nome del negriero (per altro, conto terzi) non è un problema.
La schiavitù: questo è il problema.
pietluigi
E chi sei, Abramo Lincoln?
Fantax
A “Pierluigi”: quello che volevo dire non era troppo difficile da comprendere: poteva arrivarci anche lei e senza offendere chi nemmeno conosce.
benito
e’ comprensibile che si cerchi di infondere fiducia, se tutti si mettessero paura, avverrebbe la corsa agli sportelli, il che aggraverebbe la situazione. Quando c’e’ un’incendio in un luogo pubblico a volte fa piu’ danni il pubblico in preda al panico che l’incendio stesso. Solo i piu’ attenti pero’ si rendono conto che potremmo gia’ aver superato il punto di non ritorno.
Marcello Romagnoli
Esiste sicuramente un problema Lema di classe politica all’altezza della situazione e sufficientemente onestà e libera da poter fare gli interessi della nazione,o solo anche capirli. De Gasperi scesce a patti per alcune cose, ma istrado la nazione verso una crescita economica strabiliante.
Purtroppo la classe politica occorre crescerla e selezionata. Le scuole di partito non esistono più. L’ignoranza di noi elettori è a livelli inimmaginabili. Non abbiamo tempo.
Credo che gli uomini che in Italia hanno le capacità tecniche e morali per guidare la barca in questo mare tempestoso ci siano ma siano distanti dalla politica che porta alla plancia di comando. Occorrerebbe uno sforzo sovrumano di coraggio che dovrebbe essere ricompensato col voto e quindi con un mandato politico forte. Attualmente la sola possibilità, per altro molto inverosimile, è quella di un M5S capace di accoglierli e metterli in prima fila mandando a casa un po di quei bravi giovani che si sono prestati fino ad ora, ma totalmente impreparati.
Tenerone Dolcissimo
Scusami Giannuli, ma perché i socialisti avrebbero dovuto difendere Renzi?
Guarda che non solo l’Italia è governata da un partito unico (PSIUP Partito Socialista Italiano di Unità Pappatoria detto anche PUSP Partito Unico della Spesa Pubblica).
Anche l’Unione delle Repubbliche Socialiste d’Europa ha un partito unico in cui socialisti e democristiani collaborano come un sol uomo.
Non sarei poi cosi’ drastico nel preconizzare la fine di Renzi ad opera dell’Europa. Renzi è cosa loro, una loro creatura. E fa quel che dice il padrone.
Adesso sta facendo un po’ di ammuina antieuropea perché si sta acccorgendo che la situazione si fa rischiosa. Ha avuto un buon successo elettorale ma non il consenso plebiscitario di Monti il primo periodo. E se noti in Italia ci sono sempre meno coglioni che in giro affermano in pubblico che le tasse sono una cosa bellissima e che è tutta colpa degli evasori. Magari non saranno tutti dei Giannuli che discetta con competenza degli interessi delle immobiliari (tedesche in primis) a far aumentare le tasse sulla casa per fottersi le case che gli italiani strozzati dalla cravatta fiscale saranno obbligati a svendere, ma anche senza essere dei Giannuli si capisce bene che stanno mettendocelo (bbbiiiiiiiiiiiiiiiippppppppppppppp).
Quindi il rischio che anche gli italiani, per quanto siano stati istupiditi da 60 anni di propaganda comunista, si sveglino e prendano iniziative decisamente liberali -come fece cromwell quando taglio’ la testa al re, stufo delle tasse che metteva il monarca suddetto- esiste e si sa che un premier mai eletto fa presto a passare dalle adunate oceaniche di piazza venezia a piazzale loreto (non so se hai notato che Renzi e Mussolini sono stati due grandi propugnatori del diritto valutario cioè nemici dell’esportazione di riccchezza).
Ecco la ragione per cui Renzi sta pestando qualche callo a bruxelles e berlino, ma stai tranquillo che al momento opportuno bacerà la natica giusta.
Cordiali saluti
Cristina C.
Dai su, in fin dei conti sono passati 70 anni dalla fine della guerra e l’equilibrio geopolitico stabilito allora ha già da un bel pezzo bisogno di una riaggiustata. Succede sempre così.
Ci toccherà un’altra guerra se va male, una frullata generale se va bene.
Per quanto riguarda cose più prosaiche, ovvero MPS, un articolo de Il Giornale sostiene che le garanzie sulle sofferenze delle banche nella giornata di ieri siano passate da CDP al Tesoro ad opera del governo (e per questo motivo le banche si sarebbero riprese).
Non trovo altre conferme, se fosse vero sarebbe un notizione non trovate?
Lorenzo
Non solo italia ed europa (tutto rigorosamente minuscolo) sono rette dal PUDAF (partito unico demoplutocratico dell’alta finanza), ma un tracollo in un punto del sistema, specialmente un Paese importante, non conviene a nessuno. Renzi per metà vuole assorbire una parte del sentimento antieuropeo a fini elettorali, per l’altra metà sa, come tutti, che la situazione è sempre più bigia e batte qualche pugnetto sul tavolo, ma alla fine i paisà rabberceranno un compromesso.
E’ bene che sia così, perché tanto più viene procrastinato il tracollo, tanto più distruttive le sue conseguenze. Il frutto più pregiato dell’euro sono gli odi e le diffidenze reciproche che ricominciano a percorrere il continente.