Un risultato molto chiaro. Ma non definitivo.
Risultato netto e di non ardua interpretazione: Renzi ha vinto, il M5s ha perso, il centro non esiste più, la destra è in via di dissoluzione, piccole ma significative affermazioni di Lega e Lista Tsipras. Inutile cercare attenuanti o giustificazioni: i numeri parlano chiaro. Ora cerchiamo di vedere cosa c’è “dentro” questi numeri, cercando di tener presenti percentuali e voti assoluti anche se non completissimi (mancano solo 60 sezioni, per cui possiamo ritenere i dati definitivi, salvo piccolissimi discostamenti finali). In primo luogo, va detto che la forte astensione prevista c’è stata, ma si è distribuita in modo molto più disomogeneo del passato: è stata molto alta nel sud e nelle isole, mentre, al contrario i risultati più favorevoli alla partecipazione si sono avuti nei due collegi settentrionali ed, in parte, al centro.
E non si tratta di divari da poco: nelle isole ha votato il 42,7% e nel nord ovest il 66,3% con uno stacco di quasi 24 punti, nel sud il 51,7% e nel N. Est il 64.5 in uno stacco del 13%. E questo ha, ovviamente, avvantaggiato molto chi è forte nelle circoscrizioni con una maggiore partecipazione (il Pd) e, al contrario, svantaggiato chi è radicato in quelle dove si è votato di meno (M5s, Fi, Ncd).
Veniamo all’esame dei singoli partiti, partendo dal risultato clamoroso del Pd, che prende circa il 15% in più dell’anno scorso. Un incremento mai registrato nella storia repubblicana di questo paese. In realtà, il risultato in termini assoluti sarebbe meno clamoroso: circa due milioni e mezzo di voti in più, che, su una percentuale dell’80% dei votanti (quella solita delle politiche) sarebbe dell’8-9%; ma, la flessione di oltre il 20% dei votanti, ha rivalutato fortemente sia il dato di partenza che l’incremento, raddoppiando quell’8%.
Inoltre, dato che una parte degli astenuti aveva sicuramente votato Pd l’anno scorso e qualche altro avrà cambiato voto, questo significa che i “voti freschi” sono stati oltre tre milioni. A guardare bene, il dato coincide quasi perfettamente con quello della lista Monti che nel 2013 ottenne 2.824.065 voti, cui andrebbero sommati i circa 750.000 di Casini e Fini ed i 380.756 di Giannino, per un totale di 3.972.363 voti. Detratti i voti dell’effimera Scelta Europea, quelli attribuibili all’Udc nella lista comune al Ncd, una parte di probabili astenuti e qualche piccola quota andata alla destra, restano circa tre milioni di voti, che sono, con ogni evidenza, il principale alimento dell’avanzata renziana. Qualcosa probabilmente è venuta anche dalla sommatoria Sel-Rivoluzione Civile che era di 1.854.597 voti, per cui la Lista Tsipras perde 752.526 voti, in parte andati all’astensione ed in parte al Pd.
La vittoria renziana è stata poi propiziata dalla maggiore partecipazione delle circoscrizioni del Nord Est e del Centro, dove il Pd è collocato oltre la media nazionale (rispettivamente 43,5% e 46,6%) e del Nord Ovest (dove il Pd con il 40,4% è grosso modo al livello della media nazionale).
Simmetricamente, l’astensione è stata massiccia nelle circoscrizioni del sud e delle Isole, dove il Pd è sensibilmente sotto media. Riassumendo: il Pd mantiene sostanzialmente il voto che aveva un anno fa (salvo una quota presumibile di 6-700000 voti andati all’astensione ed, in piccolissima parte, ad altri partiti), ed “ingoia” quasi interamente il centro, oltre che una piccola quota di voti di Sel.
Perché questo voto? Togliamo di mezzo le risposte “facili” come quella degli 80 euro di regalia elettorale. I famosi 80 euro hanno avuto la loro parte in questo, soprattutto nel trattenere l’elettorato più anziano che già votava Pd, ma sono stati la componente minore.
Sulla tenuta dell’elettorato preesistente hanno influito, da un lato il risultato plebiscitario come segretario del partito, in parte il fatto che i vecchi leaders (D’Alema, Veltroni, Franceschini, Cuperlo) si sono messi a correre pancia a terra per frenare quelli che pensavano di astenersi o votare altro.
Sulla confluenza del voto di centro ha invece avuto un ruolo decisivo –che è stato il vero asso nella manica di Renzi- la campagna terroristica dei media sugli effetti che avrebbe avuto l’uscita dell’Italia dall’Euro (ricordate? Inflazione weimariana, riscaldamenti spenti per il costo del petrolio, risparmi polverizzati, mutui alle stelle non più pagabili…).
Si è accreditata l’immagine di un’uscita dall’Euro improvvisa in caso di vittoria del M5s, addirittura già da luglio. Il centro, orfano di Monti, ha individuato in Renzi il punto di riferimento per la difesa dell’Euro. Ed il Pd ha finito per assorbire la grande maggioranza di quei voti dell’area della “legittimazione europeista” che negli altri paesi si distribuisce fra popolari, socialisti, liberali e verdi. E questa è la ragione principale del successo di Renzi.
Parallelamente il M5s ha pagato il prezzo di questa polarizzazione: il suo messaggio è parso poco chiaro a chi voleva davvero un’uscita immediata dalla moneta unica (e che ha finito per votare Lega e FdI), ma insieme troppo allarmante per quell’elettorato moderato che vede la fine dell’Euro come una avventura insopportabile. Il M5s ha insistito in modo troppo monocorde sulla denuncia di questo ceto politico e delle sue ruberie, ma ha chiarito poco il suo discorso “in positivo”, finendo per accreditare l’immagine di movimento del No, che protesta ma non propone. E questo ha avuto un effetto micidiale proprio sulla questione dell’Euro: resto convinto che l’Euro sia una scelta sbagliata da superare, ma c’è modo e modo di farlo e di dirlo. Sarebbe stato necessario chiarire che a questo risultato si può pervenire nei tempi e nei modi necessari ad evitare quella dèbacle di cui i media terrorizzavano l’elettorato moderato.
E qui il M5s paga lo scotto di due “debolezze” storiche connesse fra loro: l’essere troppo centrato sul suo leader e il tono poco flessibile della sua comunicazione, che appare sempre nella versione “gridata” di Grillo (cui, peraltro, va dato atto che si è sforzato di essere rassicurante nell’ultima fase della campagna, ma forse troppo tardi).
Grillo deve restare al suo posto e non deve neppure prendere in considerazione l’idea di abbandonare la politica, così come deve continuare ad esprimersi con le caratteristiche che gli sono proprie, ma deve dare più spazio agli altri esponenti del movimento, quel che, fra l’altro, consentirebbe anche una maggiore modulazione dei registri della comunicazione. E non basta solo Gianroberto Casaleggio o anche Fico, Di Battista e Di Maio o la Taverna, occorre che anche altri parlamentari vengano alla ribalta. E, per farlo, occorre anche ripensare questa scelta mediatica affidata tutta e solo al web. Intendiamoci: il web è stato una scoperta politica di grandissima importanza e di questo siamo grati a Grillo e Casaleggio che hanno innovato il modo di fare politica. Ma il web non basta, anche perché gli italiani che sono connessi alla rete non sono la maggioranza e, se vuoi andare oltre il 25%, non puoi permetterti di disertare giornali, radio e Tv.
Così come, la rete, per quanto importantissima, non può surrogare la necessità di una organizzazione territoriale. Con un partito tutto d’opinione, basato solo sulla rete, puoi reggere il 6 o l’8%, ma non il 25%.
Di Fi c’è poco da dire: è alla fine del ciclo, non solo perché ha toccato il punto più basso della sua storia elettorale e perché il suo leader ha perso ogni smalto e non ha successori, ma perché è disperatamente sola: dopo gli insulti sanguinosi che sono volati, una coalizione con il Ncd è difficile e comunque risolverebbe poco. La Lega non ha alcun interesse ad entrare in una coalizione perdente in partenza e, semmai, accentuerà il suo profilo di opposizione antieuropeista dura e pura. Praticamente i soli FdI potrebbero avere qualche interesse a coalizzarsi, ma sempre che Fi non finisca di frantumarsi fra uscire e polemiche.
Buona l’affermazione della Lista Tsipras (unico dato positivo di queste elezioni, dal mio punto di vista) anche se non è un risultato entusiasmante, considerando i voti persi. Adesso, però, ha il problema di chiarire se il suo destino è quello di essere risucchiata dal grande magnete renziano o fare opposizione ed in quale modo. Un confronto che partirà già nei prossimi giorni.
Concludendo: il centro non esiste più, la destra si sta sfaldando, il Pd trionfa e l’unica possibile opposizione di qualche consistenza è il M5s.
Questa è la fotografia della situazione. Per cui, se è giusto parlare di sconfitta del M5s, che non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi, è sbagliatissimo parlare di tracollo o addirittura di prossima scomparsa. Il M5s ha una posizione molto forte da cui ripartire: quella di unica opposizione in grado di mantenere una dialettica democratica. Ma per farlo deve saper riflettere sulla sua sconfitta e trarne la lezione giusta.
I militanti del M5s avevano immaginato, con molto entusiasmo ed ingenuità, un susseguirsi rapido ed ininterrotto di vittorie, che li avrebbe portati a conquistare in breve il governo. Avevano scambiato la lotta politica per via XX settembre che porta, dritti dritti, da Porta Pia al Quirinale. Non è così: la lotta politica conosce alti e bassi, sconfitte e vittorie, ma soprattutto non è mai rettilinea ed è fatta di curve e dossi.
Ieri c’era un entusiasmo eccessivo e, perciò stesso, sbagliato. Oggi sarebbe sbagliato il contrario, lasciarsi prendere dallo sconforto: questa è una sconfitta ma il M5s è solidamente attestato sulla posizione di secondo partito ed unica opposizione rilevante. E di lì può far molto.
D’altra parte, Renzi ha vinto, certamente, ma sarà in grado di reggere la prova? Nonostante questa smagliante vittoria, continuo a pensare che non sia Napoleone.
Aldo Giannuli
Ps: nei prossimi giorni faremo analisi più di dettaglio e, soprattutto ci occuperemo dei risultati in Europa.
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Gerardo
Ma è proprio sicuro che il centro sia scomparso? In fondo Renzi non è proprio un democristiano, lontano dalla base del Pd? E poi, come dice lei, contro lo spauracchio dei cattivi grillini, come un tempo accadeva per il PCI, la maggioranza ha votato il rassicurante Renzi. (tra l’altro, anche Travaglio ieri sera commentava che in fondo Renzi ha cannibalizzato gli alleati montiani e alfaniani). Forse ora ci sarà spazio a sinistra se il PD andrà, come naturale che sia, al centro?
dario
Credo che sulla distribuzione dell’astensione possa aver pesato il fatto che in alcune zone si è votato anche per le amministrative.
Camillo Jimmy Fiorito
L’analisi non dice con chiarezza dove sono finiti i voti che il M5S ha perso. Sono andati a Renzi? da quello che scrivi pare di no. Secondo me sono andati via i voti di destra che il 2013 avevano gonfiato il M5S, in astensione o tornati alla Lega, in attesa di uscir fuori alle prossime politiche.
Di positivo, quindi, c’è che il M5S si sta depurando di questi voti di destra.
Il PD deve tener conto che alle politiche vota il 70% è più e la magiorparte di questa percentuale è di destra eversiva, quindi al di là della loro gioia, è bene che restino “coperti e allineati”.
Circa Tsipras sono contento, dato che l’ho votato, ma spero che al più presto i vendoliani col piede in due scarpe siano buttati fuori, altrimenti si rischia veramente l’estinzione dell’estrema sinistra. Parimenti Rif. com. deve ripensare la sua classe dirigente ammesso che ne abbia una di riserva.
Stefano
“Grillo deve restare al suo posto e non deve neppure prendere in considerazione l’idea di abbandonare la politica”
Grillo stesso ha detto che se perdeva, abbandonava la politica. Se è coerente (che lo sia raramente è un altro discorso), deve farlo. Stavolta l’ha sparata troppo grossa e deve pagarne il fio.
Ben venga anzi uno spirito rinnovatore nel Movimento, che cacci via Casaleggio, grillo, cospirazionisti, economisti dilettanti (su twitter ho letto veri orrori), e ciarpame destrorso.
“così come deve continuare ad esprimersi con le caratteristiche che gli sono proprie”
Deve continuare a parlare come uno scaricatore di porto? Contento voi, professore.
Una volta tolta finalmente l’ombra nera (all’aroma di ricino) di Grillo, non ci resta che affidarci a Tsipras o Civati. O allo Spirito Santo, che ha un po’ lo stesso grado di affidabilità…
Riccardo
Renzi ha raschiato il fondo del barile?
Credo che una vittoria di tali proporzioni (nella quale una grossa fetta di paura e scelta civica hanno dato una grossa mano) alla lunga sia più problematico da gestire che una vittoria del 33%, ora non ha più alibi.
La crisi passata ci ha regalato la sconfitta di Berlusconi, speriamo che la crisi futura ci regali la sconfitta di Renzi.
La situazione negli USA ci dice che il tempo già pessimo volge decisamente al brutto.
Draghi riuscirà coi prestiti a far ripartire l’economia in una situazione di deflazione mondiale?
Ancora una volta gli USA ci dicono che una politica del genere (prestiti e qe) al massimo stabilizza la situazione.
Se un partito come la lega (e i suoi trascorsi) è riuscito a salvarsi con una chiara propaganda no euro forse sarebbe il caso che il m5s faccia seria autocritica (e anche noi).
L’unica cosa positiva è che comunque Renzi pesca sempre nella stessa palude.
Se pensate che i vari partiti di centrosinistra, per fare un confronto, avevano alle elezioni del 1996 complessivamente 16,2 mln di voti e oggi mettendoci la lista Tsipras ne hanno 12 mln ma con un centrodestra liquefatto forse non tutto, nel futuro, è perduto.
Mi dispiace profondamente che la lista di antonio la trippas (alias tsipras) sia passata. Per fortuna comunque ha perso un bel po’ di voti anche rispetto a rivoluzione civile.
Pierluigi Tarantini
@Aldo
Renzi non è Napoleone.
Ma oggi è la Waterloo di
1. coloro che pensavano di poter raccattare voti in funzione di boutade noeuro e
2. di coloro che pensavano di poter mettere il cappello noeuro sulla protesta contro un sistema marcescente e la crisi che ha provocato.
Penso ti si possa annoverare tra questi ultimi.
Ricordo di aver letto che queste elezioni sarebbero state un referendum sull’euro.
Bè, lo avete perso.
Ma la felicità più intensa viene dal vedere l’esercito del malaffare in rotta.
Peccato solo non li si appenda più.
Riccardo
ops nel mio commento precedente ho dimenticato di aggiungere a rivoluzione civile anche sel.
Insieme serano a 1,7 mln.
giandavide
l’analisi è molto simile a quella di lucia annunziata, che parlava di nuovo bipolarismo pd-m5s. e il fatto che l’annuziata sia renziana (come il resto del giornale che dirige) dovrebbe portare a delle riflessioni.
io credo che renzi è arrivato al 40% solo graize a grillo, e con l’impostazione bipolare attuale, che vede in renzi l’ “uomo del fare”, e grillo l’unica opposizione possibile, garantirà a renzi un’egemonia politica indiscussa. un pò come lo stesso discorso del governo letta, che è stato una creatura di grillo ancora di più che di napolitano, ed è caduto solo perchè berlusconi ha fatto saltare il tavolo. ed è anche logico: ammetto che talvolta sentendo le cazzate di grillo per qualche istante ho pensato di votare renzi. non mi sorprendo che altri non si siano limitati a pensarlo ma abbiano fatto qualcosa di concreto al riguardo. continuo a rimanere della mia idea: grillo ha frenato il processo di debrlusconizzazione lo ha rimandato a data da calendarizzare. perciò la politica italiana è rimasta uno scontro personale tra cazzari carismatici che polarizzano l’elettorato attraverso la paura per l’avversario, mentre il neoliberismo spadroneggia grazie al vuoto creato ad arte dai cazzari in questione. renzi è risposta 2.0 a grillo, e in quanto a marketing è più bravo di lui, non ci son cazzi. continuare a buttarla sul populismo, e quindi sul marketing, indica solo una pervicace volontà di prendere mazzate e di fare vincere l’altro. altro che vaffanculo, il m5s è ormai diventato il movimento del “porgi l’altra guancia, che così renzi ti schiaffeggia meglio”. contenti voi… io penso che sarebbe meglio smetterla di sprecare il proprio tempo a raccoglier farfalle.
per quanto riguarda la lista tzipras è andata come previsto, e quindi ho fatto bene a non votare, tanto non ce n’era bisogno. anche perchè se un partito per sopravvivere deve basarsi sui fuorisede, allora non può sopravvivere.
a proposito della lega, riguardo all’alleanza con belrusconi credo che aldo si sbagli di grosso: il dato di queste elezioni è quello della lepen, e berlusconi attiverà i suoi esperti per copiare il marketing dell’estrema destra francese. quindi le posizioni di berlusconi e di salvini saranno praticamente coincidenti, dato che il matrimonio s’ha da fare: la lega è un partito che ha nel suo dna l’alleanza con berlusconi, tanto da costruirci un sistema elettorale a questo fine, e se vanno da soli sono entrambi irrilevanti. oltretutto la lega da quando è nata è sempre stato un partito molto cangiante ideologicamente, per non dire trasformista nell’ultimo decennio è per molti versi definibile come un partito di estrema destra sui generis, ma nonostante questa tonalità di fondo costante, i riferimenti identitari sono sempre stati confusi: prima la padania, con le regioni del nord furoi dall’italia e dentro l’europa, e ora l’italia come stato nazione al di fuori dell’europa. un partito che si permetta di cambiare così radicalmente le sue vedute ha un elettorato di boccaloni, e può permettersi praticamente di tutto con i suoi elettori, anche chiedere dati anagrafici via facebook.
ultima considerazione sulla legge elettorale: adesso come adesso non lo vedo il senato che fa passare una legge tipo l’italicum, dato che il centro destra è terzo non voterà mai una legge che gli toglie rappresentanti. quindi i voti non ci sarebbero, a meno che i grillos non decidano di fare accordi con renzi….
Bruno
Buongiorno,
non si può affermare che “la destra è in via di dissoluzione” visto che ha vinto le elezioni con più del 40% dei voti.
Bruno
ermanno
Si, condivido in pieno l’analisi di Aldo Giannuli. E’ vero che gli italiani sono stati “terrorizzati” rispetto l’uscita dall’euro ed hanno preferito aspettare di vedere come Renzi saprà affrontarne il problema nel prossimo periodo (viste anche le promesse fatte). Il M5s per lungo tempo ha provato a glissare sull’argomento cercando di rimanere in bilico rispetto alla decisione, dentro o fuori, da prendere, consapevole degli effetti che quel “terrorismo” avrebbe ottenuto ma incapace, anche volutamente, ad esprimere una scelta precisa, pagando con ciò un tributo molto pesante all’astenzione. I tempi della politica, però, vanno rispettati e a mio parere i 5stelle non potevano fare di più. In fondo è vero quello che dice oggi Renzi: in Italia, più d’ogni altra parte d’Europa, c’è stato un voto “europeista”. Ora vedremo cosa, quanto e come Renzi riuscirà a modificare la situazione.
giandavide
per il resto il 40%e rotti che ha preso renzi un pò mi spaventa (ma, come avevo detto, lo avete voluto grillo? e ora pedalate) ma credo che se prendeva di meno il governo sarebbe stato più solido,dato che renzi probabilmente spaventerà anche gli alleati di centrodestra rendendoli meno affidabili. quindi ho ho seri dubbi sul fatto che faccia qualcosa di concreto: sicuramente qualcosa di empio ci scappperà di sicuro, ma la costituzione non la cambiano eccetera. ma nonostante ciò, finchè grillo non si ritira, il governo durerà, anche se farà poco, e la situazione rimarrà grossomodo questa, forse leggermente peggio.
Cinico Senese
O NOI o LORO. Hanno scelto LORO. Lo sapevo che finiva così, scrissi già ai tempi delle elezioni del Presidente che Grillo aveva sbagliato tutta la strategia, doveva andare a vedere le carte di Bersani o poi di Renzi e smascherare il bluff. Invece ha puntato a Poker TexasHoldem all in sulla carta dell’antisistema e ha perso tutto.
Questo non è un paese rivoluzionario, gli italioti sono geneticamante vecchi democristiani impauriti da ogni cambiamento. Gran chiaccheroni ma non cambiano mai voto. Pensano al loro e basta. Meglio una sicurezza che un rischio. Gli è indifferente ogni aumento delle tasse corruzione o nefandezza. Li compri con poco, basta meno di 80 euro (prof, non faccia il radical chic, gli italioti dai tempi delle scarpe di Lauro non sono mica tanto cambiati…).
Il sistema è potentissimo, indistruttibile. Crea consenso. I massmedia a testugine hanno martellato H24 contro M5stelle terrorizzando.
Te lo dicevo di non sottovalutare Renzi. Ha realizzato il suo disegno: potere totale nel PD trasformandolo nel suo comitato elettorale, ha drenato voti da Berluska e M5*, disintegrato Alfano; se si va ad elezioni sbanca, se non si va comanda lo stesso con la minaccia elezioni. Ora può tranquillamente farsi una sua legge elettorale per farsi un suo parlamento e poi modificare a suo immagine la Costituzione.
M5* è finito. O si trasforma in partito stazzato sul territorio vero con propria gente da cui fare uscire 1 classe dirigente, o resta alienato nel web e sparirà.E’ finita la sua spinta propulsiva.
Grillo deve mollare, l’ha promesso, è questione di coerenza, ha giocato a poker ha perso; se non lo facesse rovinerebbe l’immagine di M5stelle. Deve lasciare spazio. Anche Casalecchio che tolga il disturbo.
L’Italia si dimostra popolo di pecoroni e cacasotto: in tutti i paesi PIIGS ha vinto l’opposizione alle politiche filotedesche di austerity (Spagna, Portogallo, Grecia, Francia)e negli altri gli anti EU( UK, Danimarca, Ungheria) e qui ha vinto l’austerity. Se ci va bene essere massacrati dal fiscal compact, che così sia.
Ora ci becchiamo Renzi per i prossimi 20 anni.
Bisogna affidarci alla Le Pen per sperare in una riforma dell’EU…pazzesco….
Andreina
Egregio professore grazie per la sua analisi .
marcot
“Renzi ha vinto, certamente, ma sarà in grado di reggere la prova? Nonostante questa smagliante vittoria, continuo a pensare che non sia Napoleone”
Proprio questo è il punto. Oggi la gente è andata a votare Renzi in massa pensando che sia il nuovo Messia. Se l’economia italiana si riprenderà bene, la gente continuerà a votarlo e magari i suoi consensi aumenteranno. Ma se l’economia volgerà al peggio, la responsabilità – agli occhi degli elettori – ricadrà interamente sul Messia; perché da oggi, di scuse Renzi non ne ha più neanche mezza.
leopoldo
Bhe Napoleone è finito un po’ male se non ricordo bene?-:
io mi chiedo quando torneranno a votare quel 20-25% (15% lo do per fisiologico)di astenuti che faranno? ci dobbiamo aspettare l’astensione perpetua?
marco
Credo che una componente della sconfitta sia stata l’ostentata certezza della vittoria.
Immagino almeno un migliaio di voti persi a causa di quelli che si sono detti “tanto vinciamo, non c’è bisogno che vada a votare!”
Sono convinto che più che una sconfitta è una non vittoria. Il M5S è in Europa e farà sentire la sua voce. Queste votazioni legittimano il PD ma li mette di fronte a delle promesse che non potranno mantenere. Lo scontento che ne scaturirà porterà il Movimento 5 stelle in auge alle prossime elezioni politiche italiane.
Aggiustare il tiro nella comunicazione, insieme ad un sentimento d’umiltà non sarebbe male. Il movimento riuscirà a farsi apprezzare anche in Europa.
BlogMaster
Mi sono fermato alla 3a riga: il centro non esiste più??
Ma Renzi e il PD sono il Centro !!!
aldogiannuli
Blog Master: si lo so e se fossi andato avanti avresti capito in che senso lo dico. Il centro nel senso di una formazione politica autonoma intermedia fra Pd e Fi
Inca Tsato
sono destra e sinistra, a non avere piu’ un’identita’, non il centro.
il PD e’, di fatto, la nuova DC (democrazia cristiana), NON rappresenta piu’ la sinistra da decenni. L’essersi associato con Berlusconi ha attratto parte di quell’elettorato, visto che i marchi PDL e Forza Italia non sono piu’ credibili. Quindi il PD e’ stato votato da molti elettori di destra/centro-destra, gli stessi che avevano eletto Berlusconi in passato e che votavano DC in un passato remoto.
Nel contempo, l’attivita’ denigratoria dei media di potere, totalmente governati dal PD, coalizzati in un vero e prorio TERRORISMO INFORMATIVO contro il Movimento, ha favorito la crescita, immeritata ed improvvisa, di Tsipras (leggi Vendola) e della Lega che, in sordina, hanno assorbito parte dell’elettorato del M5S, quell’elettorato reso dubbioso dall’opera certosina di distorsione della realta’ perpetrato della sedicente “informazione pubblica” ai danni del Movimento.
Finalmente Tsipras e’ stato rappresentato come la sinistra non estremista, l’alternativa da votare. Lo stesso e’ valso per la lega che, senza aver mai ricevuto la benche’ minima critica mediatica, e’ stata proposta come “la risorsa estrema contro l’immigrazione”, buona per quella fascia di italiani che segue tale corrente di pensiero. Mai, questi due partiti, sono stati tacciati di essere, rispettivamente, “comunisti” o “razzisti”, schema regolarmente usato contro il M5S, i cui votanti sono addirittura stati accusati di essere dei “potenziali stupratori”.
Il PD ha saputo far bene il gioco di avventare i propri cani gregari alle spalle del Movimento, mentre era impegnato in un confronto diretto e dignitoso, lasciandoli mordere indisturbati il nemico primario, affinche’ li spolpassero della quantita’ giusta di votanti.
Gli italiani hanno dimostrato per l’ennesima volta di essere… “quello che sono”, un popolo tendenzialmente destrorso, facilmente manovrabile e che spicca per il basso livello culturale, intellettuale e di coscienza sociale. Un popolo immerso nelle proprie convinzioni ataviche e disinformate, fino al limite dell’autolesionismo, che non riesce a vedere l’evidenza neanche mettendogliela sotto gli occhi, semplicemente perche’ guardare e’ “troppo sforzo”.
E’ incredibile come piu’ si dimostri, con fatti, prove e argomenti, che qualcuno li stia derubando e truffando e piu’ gli italiani scelgono di votare questo qualcuno.
Si e’ persa l’occasione di riguadagnare un po’ di dignita’ e di onesta’ in parlamento.
Vincenzo Cucinotta
Se qualcuno fosse interessato, ecco il link al pezzo che ho postato oggi:
http://ideologiaverde.blogspot.it/2014/05/rilflessioni-estemporanee-sulle.html
Aggiungo soltanto che vedo il popolo dei commentatori particolarmente su di giri, ed anche frettoloso nelle analisi che a mio parere richiedono un po’ più di tempo.
Marco86
Caro Aldo, secondo me il dato del PD è ancora sottostimato poichè sono assolutamente certo che diversi elettori di “sinistra” che in passato avevano votato PD ancora stanno faticando ad abituarsi alla leadership trasversale e moderata di Renzi e probabilmente non sono andati a votare. Sono comunque convinto che Renzi non rappresenta nulla di tutto cià che è stato detto: nuova DC, centro, centro destra..tutte balle. Renzi conosce bene i limiti storici del centro sinistra in Italia, sa perfettamente che per governare serve un cordone elettorale a destra e lo interpreta in maniera efficace. I sindacati sono morti, così come sono morte le vecchie idee che erano incarnate dalla vecchia leadership del PD e la gente non ne vuole più nemmeno sentire parlare. Punto. Penso che a questo punto a Renzi basteranno due-tre colpi elettorali ben assestati, magari in un clima favorito da timidi segnali di crescita e da un po’di ottimismo generalizzato, per garantirsi in solitaria il governo per almeno due tornate elettorali.
Siryzo
professore tutto giusto e condivisibile, ma lei dove si mette? doveva essere un consulente tecnico, ma mi sembra che siamo molto più in là dell’adesione politica, direi che lei si può tranquillamente ascrivere al grado di militante con molta influenza visto che i suoi video sono sempre in bella vista sul blog di grillo! eh allora cosa facciamo? come grillo che dice che è colpa degli italiani che non capiscono e non lo votano? lei non ha nessuna parte in causa nella cattiva comunicazione sull’euro o nei toni tipo “sono tutti uguali? tutti a casa tutti ladri?” no professore, questa volta ha toppato anche lei e non basta aver fatto un po’ di elemosina alla lista tsipras, per cui gente come noi si è impegnata per raccogliere le firme, per fare il tecnico super partes. grillo non è morto, ci mancherebbe, me ce solo da sperare che impari dalla sconfitta, perchè se da domani ricominciamo con il solito stuolo di insulti e sparate allora mi sembra che si confermi come la più preziosa stampella del renzismo! la lista tsipras avrà mille difficoltà, ma potrebbe essere un inizio da snistra, un percorso lungo. grillo cos’è, se non il peggio del berlusconismo? auguri professore, e provi ad uscire dal suo blog anche lei, come grillo e a spalare un po’ di merda in strada, ne avete bisogno!
aldogiannuli
Syrizo@ Lei è un altro cafone che però, come vede non censuro. Ed è anche molto presuntuoso e politicamente capisce poco. E le dò del lei e non del tu, perchè il tu lo riservo ai compagni.
Vengo al merito:
1. Lei è proprio sicuro che io viva solo nel mio blog? Ha idea di quante iniziative faccio (e non solo in campagna elettorale come lei e i suoi amici) ma in tutto l’anno, presso circoli culturali, organismo sindacali, centri sociali, licei, fondazioni, facoltà, sezioni Anpi ecc ecc? Ed è proprio sicuro che nella mia vita non abbia mai spalato merda (come elegantemente scrive)?. Certo ora a 62 anni, magari lo faccio un po meno, ma se capita non mi tiro indietro. Quindi: Lei è un cafone che insulta una persona che non conosce, approfittando dell’ospitalità che Le è offerta.
2. Non ho mai detto di essere un “tecnico” neutrale, ho sempre detto di essere un intellettuale militante ed ho offerto la mia collaborazione al M5s (che me la ha chiesta) come l’avrei offerta a Rifondazione e Sel (se me la avessero chiesta) e nel caso la offirò alla lista Tsipras se me lo chiedesse. Non faccio parte del M5s, e quanto a quello che mi dice sulla comunicazione sull’Euro si vede che non segue il mio blog, ci capita solo per interventi estemporanei come questo, perchè avrebbe letto che me ne sono occupato ed in modo diverso da quello che mi attribuisce. Per quanto riguarda la comunicazione del M5s non ho alcun potere e non me ne sono mai occupato. Non è mestiere mio. Quindi Lei dice cose a vanvera.
3. Alla lista Tsipras non ho per nulla fatto un’elemosina, perchè se sfoglia le pagine di questo blog vedrà che ho scritto diversi pezzi in appoggio della raccolta di firme o contro l’ostracismo mediatico che l’ha colpita, oltre che la raccomandazione a non farle mancare il quoziente ed il pezzo su tsipras proprio nel giorno delle elezioni. Io spero che fra la lista Tsipras, il M5s, i Verdi ecc si stabilisca un clima di collaborazione e cercherò di favorire questo processo. Dunque Lei è uno che non capisce niente di politica ed è solo un piccolo settario
In conclusione, Lei è il classico “militonto” di sinistra che pensa di cavarsela con la solita manfrina sugli intellettuali che non si sporcano le mani, ma con me casca male.
Ed è precisamente per gente poco intelligente come Lei che la sinistra radicale italiana si è ridotta dal 9% alle attuali percentuali da prefisso telefonico (non vorrà annettersi tutti i voti della lista Tsipras spero!).
Detto questo è l’ultima volta che rispondo ad interventi di questo genere, perchè non posso perdere il mio tempo con il primo imbecille che passa. Per cui d’ora in poi semplicemente censurerò questo genere di messaggi. Non perchè ne abbia paura (figuriamoci) ma perchè distraggono l’attenzione dai temi politici reali e deprimono il livello della discussione.
Inca Tsato
qui non si tratta di essere su di giri.
Si continua ad accusare “questo o quell’altro” componente del M5S di aver sbagliato “questa o quest’altra cosa”, di aver usato “questo o quest’altro tono” di non essere andato a parlare “qui o la”.
Ma e’ chiedere troppo che un qualsiasi giornalista dica come stanno le cose? E’ chiedere troppo ammettere il fatto che TUTTI i mezzi di comunicazione di massa, GOVERNATI dal PD, si siano coalizzati in un TERRORISMO INFORMATIVO A TAPPETO contro il Movimento? Che NON UNA PAROLA NEGATIVA sia mai stata proferita contro NESSUNA ALTRA FORMAZIONE POLITICA, e dico NON UNA SOLA che non fosse il M5S? Che fino alla mattina di Domenica ci sono stati servizi in TV su “Grillo l’assassino di donne e di bambini”?
Ma contera’ qualcosa, questo fattore, sul risultato ottenuto, si o no?
Ancora la gente dice “Grillo e’ il dittatore del Movimento” o “non hanno programmi e non hanno fatto niente”.
Ma stiamo scherzando?
Ci sono stati EVENTI STORICI sui palchi dei comizi del M5S, personaggi illustri, degni di grandissima stima e rispetto, come Salvatore Borsellino, Ferdinando Imposimato o Dario Fo, che hanno parlato e spiegato il loro punto di vista, illustrato il bellissimo lavoro che ha fatto il Movimento da quando e’ entrato in parlamento e anche la positivita’ dela sua esistenza ai fini di un cambiamento in meglio delle istituzioni. Sarebbero stati SCOOP da PRIMA PAGINA su qualsiasi giornale/telegiornale, se avessero parlato in favore del PD, ne avrebbero fatto un tormentone che sarebbe apparso h24 su tutte le TV; invece non se n’e’ sentito neanche SUSSURRARE sui media.
Basta accedere ai video dei parlamentari del Movimento per vedere in concreto la loro azione sul campo, nel merito delle azioni concrete quotidiane, di leggi proposte, di emendamenti, di revisione dei “trucchi semantici” contenuti nelle regole imposte dai nostri attuali governanti. NIENTE, non se n’e’ MAI FATTO NEANCHE UN ACCENNO, se non distorto e presentato in modo da ribaltare la realta’. Potrei citare decine di fatti precisi, ma mi astengo dal farlo, sarebbe comunque inutile.
La realta’ e’ che oggi ha vinto L’IGNORANZA, la CORRUZIONE e l’INFORMAZIONE TRAVIATA, non il PD, e ha vinto NON per l’assenza di azioni producenti concrete del Movimento nell’attivita’ politica svolta o per un’errata propaganda elettorale, bensi’ per il fatto che tali azioni sono state regolarmente DISTORTE e NASCOSTE dai media di potere e lo stesso dicasi della campagna elettorale.
Ma chiedere ad un italiano di essere informato e’ come chiedere sangue ad una rapa. Il solo mezzo che usa a tal fine e’ il televisore e dopo una giornata di lavoro, chi ce l’ha, l’italiano medio (che oggi e’ quantificabile con le percentuali che conosciamo) pensa solo a togliersi le scarpe e sbracarsi in poltrona, stanco, stressato, con il cervello aperto e pronto a ricevere la sua dose di lavaggio quotidiana. I media questo meccanismo lo conoscono molto bene e sanno sfruttarlo da veri maestri.
Quindi, per favore: non diciamo baggianate con “analisi comporamentali” di sorta. Questa campagna elettorale e’ stata SCORRETTA e PILOTATA dai poteri forti ai danni delle opposizioni nascenti. Vogliono carta bianca e se la sono presa, imponendola con il loro potere mediatico totale e sovrastante.
Chiamiamola democrazia, su…
aldogiannuli
Inca Tsato@ La stampa in questo paese è quello che è, lo sappiamo, ma quando si subisce una sconfitta occorre sempre partire dall’idea che si sino fatti degli errori, cercarli e correggerli. Anche perchè se errori non se ne sono fatti vuol direche le cose stanno molto peggio: gli errori suno tuoi comportamenti soggettivi che puoi correggere, ma se hai perso non per i tuoi errori, ma per cause indipendenti dalla tua volontà, allo0ra vuol dire che non c’è niente da fare e puoi anche andare a pesca. Ma io non sono convinto che la situazione sia questa e sono convinto che ci sia da fare e si possa rilanciare.
Mirko G. S.
Professore mi aiuti il resultato delle elezioni mi ha sconvolto.
aldogiannuli
Mirko@ e perchè? In politica si vince e si perde e talvolta le sconfitte insegnano più delle vittorie
Luciano
Ma nessuno si sofferma su un dato costante,eternamente presente in questo paese e che affiora sempre in questi momenti e in questi termini( da plebiscito),che riguarda la profonda,intramontabile,sempiterna vocazione della maggioranza di questo popolo “a farsi guidare” e a consegnare nelle mani del tribuno di turno,le proprie sorti,a patto che non intacchi e sconvolga il tranquillo scorrere della vita(tanto caro alla vecchia piccola borghesia), dei cittadini che lo eleggono.Insomma,come non intravedere in questo voto il mai sopito “riflesso d’ordine”CONSERVATORE e REAZIONARIO della vecchia base elettorale ancora numerosa della DC e del Pci? Non è stato forse questo il fattore scatenante che ha prodotto quella sindrome che conosciamo molto bene,che procura un sintomo tremendo, che si chiama acquiescenza verso il potere?Esiste da tempo immemore in Italia,sin dai tempi della riunificazione,e non è MAI SCOMPARSO.Luciano
serfio
L’EUROPA
diciamo che 80/85 rispecchia il voto politico italico,ma sono Europee,bisogna contare che 42% non ha votato,e mancano 8punti di percentuale dal 1998 ultime Europee vinte de Berlusca.l’Italiano e una banderuola si aggrappa dove soffia il vento e 80euro soffia bene.ora da queste Europee,bisogna tener conto i voti Francia e Inghilterra due colossi politici trainanti,che hanno stravinto partiti emergenti non governativi con intenso di uscire dal Europa e dalla moneta,da tenere d’occhio,sarà un vero FALLIMENTO X EU mentre anche la Spagna e Grecia anche loro nuovi partiti emergenti che vorrebbero uscire,ma sarà difficile che lo faranno visto che hanno avuto aiuti economici da restituire. IN POCHE PAROLE l’Euro ci soffoca lentamente,adesso con queste 80euro in più ogni mese,
che solo i DIVERSI POVERI avranno,ci saranno AUMENTI alimentari perchè anche l’indutria vuole la sua parte.e un pò come quando cera la scala mobile allo scatto + aumentavano la roba,dobbiamo insistere con il pensare: Speriamo che me la cavo
Inca Tsato
nessun dubbio sul fatto che “ci sia da fare e si possa rilanciare”.
Ma sulla questione “errori” si sta calcando troppo la mano, perche’, ammettendo che ce ne possano essere stati, ritengo che non siano l’elemento determinante del risultato ottenuto.
Quanti ne ha fatti il PD di errori? Quanto e’ stato contestato in piazza? Ma basta un colpetto di talk show, un paio di notiziette diffamatorie su “Grillo nazista/ Grillo stalinista” (non sono neanche riusciti a mettersi d’accordo su quale delle due antitesi affibbiargli) che tutto va a posto. Si sa che la memoria dell’italiano medio non va oltre il paio d’ore, specialmente su questioni che bisogna “capire”… uno sforzo da non chiedere mai, a un telespettatore. Poi arriva l’ora del caffe’ e tutto finisce.
Tutte le cosiddette “analisi” che leggo in giro, sembrano formulate sul dogma che l’azione del voto sia stata senziente e ragionata.
La realta’ e’ BEN DISTANTE da cio’. Un’enormita’ di italiani ha votato… tanto per votare, decidendo all’ultimo momento, magari perche’ gli piaceva di piu’ una cosa che aveva detto uno o perche’ “tizio mi sta antipatico” o perche’ “tanto non fanno niente”, ecc…
MA QUANTE PERSONE CHE CONOSCO o con cui ho parlato, giuro davvero, hanno votato su queste “basi logiche”.
E’ qui, che cadono tutte le analisi, tutte le teorie, tutte le vivisezioni sociologiche dei comportamenti di massa. Ed e’ qui che valgono i pettegolezzi da bar divulgati dalle TV, in stile perfettamente berlusconiano.
Ricordo l’Ulivo di prodi: all’epoca la sinistra modo di comunicare sobrio e dignitoso. In seguito, hanno visto che la “tecnica mediatica” usata da berlusconi (quindi il pettegolezzo, la chiacchiera da bar, lo sfogo da autobus, trasformare l’ignoranza in “opinione” e l’intolleranza e il razzismo in “corrente politica”) li ha scalzati dal potere, e adesso stanno adottando gli stessi sistemi.
Ribadisco che i presunti “errori” non sono stati i fattori determinanti che hanno portato a questo risultato, quei fattori li ho gia’ abbondantemente descritti nei miei due posts precedenti.
Opinione personale? o forse realta’ facilmente osservabile?
Marco C.
Qualche giorno fa leggendo un articolo del suo blog, mi ero quasi convinto a dare il voto a MS5 in modo da poter dare una spallata anche all’odioso Renzi. Ma il mio istinto mi ha frenato e son tornato sui miei passi votando Tsipras. Ergo avevo intuito che la spinta al Movimento fosse finita o insufficiente. Questo mi addolora ancra di più perchè veramente ora moriremo democristiani e senza speranza per in nostri figli. Cosa ci attenderà secondo Lei?
Grazie
Mirko G. S.
Professore, perchè questa sconfitta è molto al di là delle peggiori ipotesi, credo nessuno, Renzusconi in testa abbia osato sognare un risultato del genere. Perchè già non sopportavo la Serracchiani, la Picierno e la Moretti, figuriamoci adesso. Perchè adesso prepariamoci all’Italicum, alla riforma del Senato, alla svendita del patrimonio pubblico, a quanto di peggio Renzi rappresenti. Soprattutto perchè il peggio non è solo quello che adesso ci pioverà addosso, ma la constatazione che in effetti ci sono dei problemi oggettivi. Lei diceva che Grillo urla troppo: io le rispondo che Grillo altro non fa che dei comizi nei quali tutti urlano (anche lei ha detto su questo blog ai comizi che ha fatto gridava); lei dice che avrebbe dovuto dare più spazio ai parlamentari: io le rispondo che lo spazio ai parlamentari non è che Grillo non lo vuole dare (lo dà se può e quando può, per esempio a piazza S. Giovanni in Laterano, io c’ero, Grillo ha avuto un ruolo molto residuale) è l’informazione che ha qualche problema in tal senso, credo sappiamo ambedue il motivo; lei dice che bisogna cambiare tattica e che Internet non raggiunge la stragrande maggioranza degli elettori: io le rispondo che l’alternativa è la stampa e la televisione e a questo punto bisogna andare a pesca. E consegnare il paese alle banche e ai tangentari.
P.S.: non consideri in agonia Berlu; con Alfano che per un soffio ha superato il 4% raggiungerebbe una cifra di poco inferiore al M5S e col resto dei transfughi di FI una cifra di poco superiore: è probabile una ricompattazione della destra e a quel punto l’Italicum ritornerebbe ad essere un’arma fantastica per archiviare una volta e per tutte Grillo, pentastellati e blog.
Marco Pessoni
Professore, non amo i complottismi e le paranoie che li accompagnano.
Ma l’ultima volta che gli exit poll ed i sondaggi pre-elettorali si sono discostati cosi’ vistosamente dagli esisti definitivi dell’urna, era la volta del libro/film di Deaglio ‘Il Broglio’. L’ipotesi, verosimile, di una ‘correzione’ fraudolenta dei risultati attuata a livello del Ministero degli Interni, si reggeva sull’osservazione dell’anomalia riguardante il bassissimo tasso di schede nulle proprio nei collegi ove il risultato era ‘virato’ gradualmente durante la serata dello spoglio a favore della coalizione di Centrodestra, a discapito di Prodi. Quell’ipotesi fu messa a tacere, se non ricordo male, mediante una commissione parlamentare bipartisan.
Come si spiega in questa tornata elettorale questo scostamento tra previsioni ed esiti, cosi’ tanto clamoroso?
Antonio
L’analisi è molto chiara e condivisibile
Ho però un’obiezione: è vero, il m5s dovrebe uscire un po’ dal guscio della rete e farsi conoscere in maniera alternativa, paradossalmente quella tradizionale
ma se si è appoggiato a questo mezzo, è perchè l’informazione classica è in mano al regime e non è intaccabile. Anzi, spesso è manipolata in maniera vergognosa
come fare ad avere la giusta visibilità senza essere censurati o, come spesso avvenuto, essere decontestualizzati ottenendo quindi l’effetto contrario?
grazie
massimo S
Basta l’idea imbecille di fare un referendum sull’uscita dall’euro
( qualsiasi impiegato di banca vi può spiegare che l’unico modo per farlo è di notte e di nascosto: si precipiterebbero tutti a ritirare i soldi in Euro,chi la vuole una moneta che si svaluterà del 25% in 4 o 5 giorni ? e le banche tutti quei soldi non li hanno,fallirebbero tutte e con loro l’Italia ) per far si che chiunque sappia un po’ come funziona il mondo reale e non viva in un eterno loop di cazzate autoreferenziali voti per tutti tranne che per Grillo.
Mirko G. S.
Marco penso di poterti rispondere io leggendo in particolare il passaggio dell’articolo in cui calcoli alla mano si osserva la coincidenza dei 3000000 di voti persi da Monti e dei 3000000 di voti guadagnati da Renzi. È improbabile vi siano stati brogli se seguendo il discorso di Giannuli gli elettori di Monti filoeuropeisti e filosobrietà abbiano ripiegato sulla filoeuropeità di Renzusconi. Poi tutto è possibile tanto i brogli quanto l’imbecillità atavica degli elettori itagliani.
HEAVEN
@ Marco Pessoni:
a parer mio (ma mi interessa molto il parere di Giannulli) lo scostamento si spiega semplicemente con il fatto che c’è una fetta di elettorato che non dichiara mai il proprio voto. In passato questo fenomeno riguardava l’elettorato della destra berlusconiana, un elettorato meno militante e quindi meno incline a dichiarare con orgoglio il proprio voto. Forse che questo elettorato sia passato a Renzi?
Per il resto un paio di considerazioni:
1) il M5S prende più a livello nazionale che a livello locale. Quindi in fin dei conti è ancora lui a portare visibilità e quindi voti.
2) il movimento si dichiara post-ideologico, ma l’elettorato è ancora in buona parte ideologizzato, specie quello proveniente da destra, a cui il Movimento piace quando parla di tagliare costi della politica e tasse, ma piace meno quando parla di abrogare reato di immigrazione clandestina o di non lasciare nessuno indietro.
Concordo con chi diceva che questo arretramento può servire a depurarsi dal voto destroide, voto che comunque prima o poi il movimento perderà comunque.
Un appoggio anche solo simbolico a Tsipras per la commissione UE potrebbe essere un primo segnale. Almeno si dragherebbero un po’ di voti da una SEL che vuole appoggiare Schulz.
Pierluigi Tarantini
Caro Aldo,
forse inizio a capire il tuo interesse…
lo psicodramma movimentista è molto più divertente di quello de’ sinistra!
Silvina.1
buonasera. volevo solo dire che mi trovo in totale accordo con ogni parola e perfino la punteggiatura espressa dal sig. Inca Tsato.
SantiNumi
Complimenti per la lucidità e l’obiettività delle analisi.
Lei è un antidepressivo: e francamente mi sento uno straccio…
Ha ragione pigi: tanto starnazzare per niente (ovviamente per quello che mi riguarda).
Germano Germani
Renzi “l’amerikano”;questa è l’unico serio commento da fare. Chi c’è dietro l’amerikano?Michael Leeden, già consulente del presidente Regan,nonché consulente del Sismi;i neoconservatori statunitensi tutti filo israeliani e filo sauditi.L’ultimo cassiere dei democratici, ebbe a dire che dietro i cospicui finanziamenti della campagna elettorale di Renzi, vi era Israele e la destra americana, non ultima la famigerata Stanley Morgan, responsabile dei titoli tossici, all’origine della crisi presente.Perfino D’Alema è di tale parere,gli statunitensi si servono di Renzi per liquidare la sinistra italiana, ebbe a dire.Dopo aver liquidato la politica energetica di Berlusconi, al quale non si è perdonato l’accordo a noi favorevole, con il compianto Gheddafi, nonché gli ottimi rapporti energetici con la Russia di Putin, eccoci servito il “governatore” della colonia italiana. A noi non resta che maledire il giorno in cui misero piede in Sicilia nel 1943, con l’ausilio della mafia, per “liberarci”. Mario Appelius commentatore radiofonico della defunta EIAR, era solito iniziare i suoi commenti settimanali, con la frase:” che Dio stramaledica gli angloamericani…”
etn
Signor Giannuli, volevo dirle che ha fatto benissimo a rispondere a tono a quell’ idiota. Non se la prenda piu’ di tanto, qui e anche fuori e’ pieno di gente che la stima e la segue quotidianamente.
è
Mirko G. S.
Massimo S, io non credo che Beppe si sia svegliato un dì colla fissa di uscire dall’euro e credo che tra le tante persone che abbia ascoltato prima di delineare la sua posizione sulla moneta unica abbia parlato anche di questo problema con degli esperti. Vero è, il problema è più complesso, ma questo vale tanto per le semplificazioni della visione di Grillo quanto per le sue sulla svalutazione della moneta. Il problema dell’euro è l’essere una moneta adespota cioè l’essere il controllo sul cambio non più di uno Stato sovrano ma di un’accozzaglia arraffazzonata di Paesi a sovranità autolimitata e con condizioni economiche diversissime nonchè il cialtronismo dei nostri politici rubagalline. Lei come pensa di restare nella moneta unica e di risolvere questi 2 problemi? Come pensa di risolvere la nolontà dei membri UE di costruire uno Stato unitario anzichè continuare a fare i propri interessi egoistici? Restare senza risolvere questi problemi comporterà la completa distruzione di questo Paese e la svalutazione della lira sarà una barzelletta a confronto a quello che si paventa all’orizzonte. Grillo intende proporre un’alternativa, giusta o sbagliata che sia. Nessuno ha delineato, mi sembra, tra le persone che non vivono in un eterno loop di cazzate autoreferenziali una strategia per almeno limitare lo sfacelo nel quale siamo incorsi. Lei è in grado di farlo?
Tenerone Dolcissimo
@ Germano
Non so se dietro Renzi ci sia Israele e Obama e tutto il cucuzzaro del protocollo dei savi di Sion.
Posso dirti chi c’è veramente: tutta la cricca di papponi che mungono soldi al Paschi e la manica di imprese chevivranno a suon di tangenti facendo finta di costruire una ferrovia in val di susa e ancora la cupola tangentara che si arricchisce con l’EXPO.
Bimbi, aspettatevi una botta di tasse: l’italia ha premiato i partiti della corruzione istituzionalizzata: PD e LEGA.
Chi ha due soldi li faccia sparire alla svelta oltreconfine.
leopoldo
PD 22%=11172861/492561 questo è il risultato dei voti assuluti sul totale Elettori: 49.256.169.
ulivo 2006 voti 11.930.983
Il PD ha preso solo i suoi voti, ricompattati su una esigenza di buona amministrazione. Gli altri si sono astenuti. Poi R dovra risolvere questa esigenza.
condivido la leggenda degli psicodrammi e le dietrologie, cmq preferisco douglas adams
leopoldo
se qualcuno vuole fare della dietrologia:
come mai le nascite sono inferiori alle morti da 20′ e il quorum elettorale ogni volta aumenta?
Marco
Caro Aldo, complimenti per l’analisi.
Solo Lei e pochi altri ha rilevato come determinante il crollo di Scelta Civica/Europea, il vero “ago della bilancia” anche a mio parere.
Faccio però un appunto alla sua analisi:
La parte più umana e rassicurante di Grillo, anche a mio parere è più funzionale al pubblico di massa.
Resta però il problema che i mass-media in Italia continueranno a rappresentare solo la parte che a loro è più funzionale e ignorare il resto.
Sono inoltre convinto, che anche con Grillo “emarginato”, i nuovi giovani preparati (Di Battista, Di Maio, Taverna, ecc.) se realmente capaci verranno a loro volta emarginati dai mass-media stessi.
La stampa e le televisioni, oltre ad avere dei proprietari tuttaltro che disinteressati alla politica, hanno capito che il Movimento al governo vuol dire fine dell’assistenzialismo e inevitabilmente riduzione delle entrate o chiusura.
Per semplice istinto di sopravvivenza difenderanno lo status quo fino alla loro morte che non è una cosa così immediata.
A mio avviso, quantomeno la TV, sarà determinante almeno per i prossimi 10 anni.
Saluti
Marco
Simone
“Un paio di mesi fa scrissi che non sapevo chi avrebbe vinto le elezioni prossime, ma ero sicuro che le avrebbe perse il Pd. Ora ho la conferma che le cose stanno proprio cosi: Renzi è solo un Berlusconi più giovane ma anche molto più stupido.”. (Aldo Giannuli, Gennaio 2014). Complimenti, lei e’ un genio (a differenza di Renzi, ovviamente)
http://aldogiannuli.it/nuovotest/2014/01/accordo-renzi-berlusconi/
giandavide
in effetti, consuiderando tutto, la vedo male per i grilli in questi prossimi mesi. il livello di autocritica è largamente insufficiente, la catena comunicativa tra la testa e le ramificazioni del movimento è tronca in vari punti, la strutturazione aziendale del partito rende prioritario il marketing rispetto alla comunicazione, mentre l’elemento emotivo della militanza rende difficile percepire il passaggio del proprio movimento nella sfera della conservazione: come i piddini votano renzi pensando di votare berlinguer, i grillini votano grillo pensando di trovarsi davanti una persona seria: hanno messo tra parentesi le numerosissime ambiguità che caratterizza il loro partito perchè “gli altri sono nemici eccetera”.
considerando tutta questa autoindulgenza da parte dei militanti, non mi sorprenderei se i cambiamenti interni saranno minimi se non nulli, con l’effetto di ulteriori perdite di voti che avranno l’effetto di ulteriori ricompattazioni e chiusure verso l’esterno: anche il m5s si sta avvitando fatalmente. ma tuttavia temo che ci terremo il grillo in crisi e in psicodrammi per almeno 2-3 forse 4 noiosissimi anni,mentre renzi spadroneggia. a meno che il dinamico duo non faccia una cazzata definitiva di proporzioni epiche, in modo che gli si rompa il giocattolo e tutti liberi.
giandavide
ah,mi eroscordato di dirlo: bravi, voi che avete votato grillo, proprio un ottima idea.
Paola
Caro Aldo,
conosco la tua onestà intellettuale e ho apprezzato il tuo lavoro per il M5s (carino il tuo intervento a Milano). Sono un po’ perplessa che, comunque, gli italiani (pochi) abbiano dato fiducia a Renzi. Oltre ai “conti” e alle analisi post voto credo ci sia bisogno di contribuire, come fai tu ed io nel mio piccolo, a un cambiamento profondo del senso della Politica nel senso di amministratori della Cosa Pubblica. Sai che sono del Movimento dal 2011 (Calise sindaco) … Con un po’ di amarezza ti invio un caro saluto,
Paola
p.s. per Syrizo@ : Aldo è venuto, in tempi non sospetti, a tenere una conferenza, con poco più di 70 persone, alla mia scuola di formazione, pur non conoscendolo e lui non conosceva l’ambiente ha accettato ed è stata una gran bella serata! Leggiti almeno un suo libro.
Inca Tsato
Visto che si parla tanto di “fare autocritica”, vorrei aggiungere il mio contributo citando Marco Travaglio:
“Il linguaggio che paga non è quello provocatorio e paradossale di Grillo (che, tradotto sui titoli di tg e giornali, diventa serio e truculento, spaventa la gente e non basta un’ospitata a Porta a Porta per cancellarne gli effetti), ma quello dei suoi parlamentari migliori, più concreto sulle cose fatte e quelle da fare”.
Scrissi, con parole differenti, questo stesso concetto dovunque, a seguito dell’intervento di Grillo da Vespa. Anche quella fu una carta mediatica giocata MALISSIMO, per il modo e i toni in cui sono state spiegate le ragioni del Movimento.
In quel frangente si sarebbe dovuto avere un copione preciso da seguire, con argomenti prioritari ben selezionati da proporre, e non lasciare che tutto avvenisse sull’onda dell’improvvisazione istrionica.
Invece si sono toccati temi non importanti o che, comunque, non erano il centro della politica del Movimento, dando ad essi un risalto inutile, trastormandoli in slogans. L’istrionismo di Grillo, lo stesso che ha avvicinato parte del popolo italiano al Movimento, ne e’ stato anche la sua disfatta, in quanto, con il passare del tempo, ha cambiato direzione, passando dai temi fondamentali a quelli superflui come “le stampanti laser” o “i vecchietti che hanno paura di perdere la pensione”, temi che, oltre ad essere inutili nell’attualita’, sono stati trattati malissimo e con molta superficialita’. Ho fatto solo un paio di esempi, ma di cose da scremare dai comizi di grillo ce ne sarebbero un bel po’, argomenti che hanno distratto l’attenzione dai punti cardine del M5S.
Spero di aver risposto almeno parzialmente alla tua domanda. Dico “parzialmente”, in quanto si tratta di un soggetto che andrebbe approfondito, e di molto, perche’ in realta’ non si tratta di criticare gli argomenti presentati da Grillo “per se”, ne’ dei toni con cui li ha presentati, bensi’ il fatto che si e’ “ingenuamente” fornito materiale facilmente distorcibile dai media di potere (come giustamente sottolineato da Travaglio) i quali ne hanno approfittato come sempre per fomentare la propria campagna, plurimilionaria, di terrorismo informativo, perpetrata ai danni del Movimento.
Mi auguro che si faccia tesoro dell’esperienza e che, in futuro, si selezionino meglio gli argomenti da proporre agli italiani, avendo la saggezza di, si, recitare a braccio, quindi non di leggere fogli scritti, ma al tempo stesso di avere una linea precisa da seguire e da proporre, non dispersiva e che comunichi i concetti con chiarezza e senza eccessive e colorate divagazioni sui temi esposti.
Inca Tsato
ringrazio Silvina.1 per concordare con le mie opinioni.
Specifico che il mio post precedente e’ una risposta che ho dato ad una domanda sul forum del Movimento, quindi la frase “spero di aver risposto alla tua domanda” non e’ da riferirsi a nessuno in particolare qui. Mi scuso per non averla omessa.
lucio
“Concludendo: il centro non esiste più, la destra si sta sfaldando, il Pd trionfa e l’unica possibile opposizione di qualche consistenza è il M5s.”
Io direi: il PD ha finalmente trovato il suo condottiero, e si colloca definitivamente al centro attraendo e fagocitando tutti i satelliti che gravitavano in quest’area, nasce la nuova balena bianca. Col declino di Berlusconi anche la destra è destinata ad essere parzialmente attratta e assorbita.
Quindi, se si escludono i pochi nostalgici delle vecchie categorie “destra e sinistra”, l’unica alternativa e opposizione al partito del fare e della speranza (anche dell’amore?) rimane il m5s (o della rabbia?)
lucio
Quando critichiamo Grillo per la sconfitta ed il misero 21% dei 5stelle non dimentichiamoci mai che quel 21% è stato possibile solo grazie a Grillo. Poi tutto si può far meglio, per carità, ma non dimentichiamo mai che questo risultato è stato raggiunto da un movimento che non ha: 3 TV, il potere economico di un miliardario, l’organizzazione di un’estesa rete commerciale e pubblicitaria e neppure l’organizzazione capillare sul territorio di partiti antichi di 70 anni e più. Non ha neppure le decine di milioni di euro dei finanziamenti pubblici di cui dispongono i suoi avversari quindi, il 25% o il 21% dei voti, rimane pur sempre uno STARORDINARIO MIRACOLO, prima ancora che una sonora sconfitta.
ErmeteTrismegisto
Mi fa specie che in questa analisi, che in parte condivido, manchi totalmente ciò che a mio giudizio è l’elemento più importante che viene fuori dall’analisi di questo risultato elettorale, ossia che ha vinto prima di tutto il Sistema. Non ha nessuna importanza ciò che hanno fatto o non hanno fatto, ciò che hanno detto o non hanno detto, Renzi e Grillo. Nella società dello spettacolo in cui viviamo il vero ed il falso sono interscambiabili a seconda della convenienza e la realtà passata attraverso il filtro dell’apparato di disinformazione è molto più “reale” del reale.Il M5S aveva contro tutto il sistema partitico italiano, le mafie, la finaza internazionale rappresentata dal potere tecnocratico europeo e tutto l’apparato di disinformazione a capo del duopolio Debenedetti/Berlusconi al quale tra l’altro i 5s vorrebero togliere finanziamenti senza i quali scomparirebbero domani.E addirittura si sono permessi di mettere in discussione gli interessi Nato denunciando le nostre missioni all’estero ed il Muos in Sicilia. Renzi dal canto suo aveva all’opposto il totale appoggio di tutte queste forze. Il fatto che più di 5 milioni di persone li abbiamo sostenuti è un risultato interessante. Rimane l’incognita astensionismo chi è quel quasi 50% di persone che non hanno votato, in cosa credono, chi sono, cosa vogliono?
lucio
… dimenticavo, il m5s non era neppure al governo: avesse attuato il “reddito di cittadinanza” dal 27 di maggio, non il 41% avrebbe preso, almeno il 69%, altro che 80 euro!!!
ErmeteTrismegisto
Per meglio specificare il mio pensiero…il modo in cui il M5S viene rappresentato dopo il passaggio attraverso il filtro di cui parlavo è un qualcosa che gli italiani non voteranno mai. Quei 5 milioni di voti che hanno avuto li devono alle persone che sottraggono le proprie valutazioni a quel filtro principalmente informandosi sul web. Il numero di sostenitori dei 5stelle è direttamente proporzionale alla crescita di consapevolezza derivante dal rifiuto di quel filtro.
lucio
ancora….dimenticavo…..tutta la stampa (tranne “il fatto”) tutte le tv, pubbliche e private, contro….più ci penso più il 21% è da considerarsi un miracolo!
gianfranco d'atri
Caro aldo, chiami sconfitta il 21 % del movimento ed il 17% di berlusconi.
Ma mentre Grillo ha perso “il traguardo ” che si era dato, ottgnere un numero consistente di eletti al Parlamento europeo è una vittoria assoluta del Movimento : sara’ capitalizzabile ( dalle migliaia di attivisti ) ?
Non lo so, ed è un obiettivo concretamente perseguibile, se non ci sarà la presa del potere da parte della mini casta deglieletti ed usciranno dei soggetti ” diversi”. Ad oggi abbiam, però, la vittoria del 5stelle , a livello di europee.
sarebbe bene riflettere, sgmmai, sul risultato Insignificante a livello locale , controllato dai capibastone di Roma, senza un vero interesse a raccogliere i consensi.
E un condannato ed espiante una pena, che prende il 17% non è da considerare un vincente ?
Anche lui si era dato obiettivi piu ambiziosi, ma uno zoppo bendato che prende la medaglia di bronzo ?Altri, per molto meno, ad esempio Di pietro, sono del tutto scomparsi.
Ovviamente penso checomunque hanno perso una decina di milioni di giovani.
Inca Tsato
quanto vale il 21% del M5S?
Se non fosse stato contrastato nel modo che conosciamo, avrebbe di certo superato il PD;
se avesse avuto dai media quello stesso supporto assoluto, e al tempo stesso denigratorio dell’opposizione, che e’ stato dato al PD, probabilmente il Movimento avrebbe potuto sfondare la soglia del 50%
Il giovane Berlusconi e la paura - pleonastico
[…] a chi in questo è più bravo di me: Valerio Lo Monaco, Antonio Maria Rinaldi, Alessandro Gilioli, Aldo Giannuli, Marcello Foa. Ora vorrei concentrarmi su un aspetto che qua e là spunta e che, secondo me, è […]
Dibattito nei Cinque Stelle: lo Stato dell’Arte « francescosantoianni.itfrancescosantoianni.it
[…] meri seguaci di Grillo ma abbiano un vero ruolo decisionale) di qualche parlamentare , di qualche intellettuale vicino al Cinque Stelle, qualche sociologo… Nessun apprezzabile contributo, invece, da […]
davidem
Professore, tra la sua analisi e diversi commenti c’è rimasto forse poco da dire ma provo a sottolineare qualche punto che trovo rilevante.
In Italia di solito le elezioni le decidono le astensioni e questo la dice lunga sull’attuale vuoto ideologico (nel senso buono di adesione ad un progetto di società preciso). Domenica hanno votato 7 milioni di italiani in meno che alle politiche. La domanda giusta allora è: chi si è astenuto e perché?
Il Pd ha preso 800mila in più che la coalizione del 2013, i 5stelle 2.5 in meno, tutto il centrodestra insieme circa 2 in meno, tsipras 800mila in meno di sel+ingroia, monti-centro 3 milioni in meno.
1.Basterebbe questo scarno elenco della spesa per formulare l’ipotesi che l’elettorato che si è astenuto di meno (o quasi per niente) sia quello del pd. Ha senso? Penso di sì, perché è la normale reazione di chi (con buona dimostrazione di ottimismo) crede o vuole credere a renzi e vede nelle europee un referendum sull’operato del governo e dunque un pericolo alla sua esistenza.
2. Gli elettori 5stelle erano nel 2013 molto variegati, rubati a destra e sinistra, uniti solo nella protesta. Una vittoria alle europee non avrebbe comportato automaticamente un cambio di governo, né una vera rivoluzione a strasburgo. Io che personalmente simpatizzo per il m5s l’ho trovato molto debole sui temi europei nella campagna, stretto da chi ha firmato il fiscal compact e il no-euro di salvini. Aggiungiamo pure tutto: delusione, campagna stampa mirata e terroristica sulla possibile vittoria di grillo…
3. analogo discorso per la destra: una vittoria di pirro alle europee, peraltro impossibile, era certo più un desiderio dei candidati che del loro elettorato. Non vorrei sembrare brutale e superficiale, ma il voto di scambio è una caratteristica italiana, particolarmente evidente in certe parti del paese e per certe parti politiche. In queste elezioni è naturalmente mancato e non è forse un caso la forte affermazione 5stelle al sud e nelle isole (in confronto a nord e centro).
Tutto questo per cercare di spiegare, non minimizzare la schiacciante vittoria di renzi e la sconfitta di Berlusconi leader e delle mire di sorpasso di grillo. Ma alle politiche (quando ci saranno) sarà diverso, se non altro per la partecipazione.
Il quadro somiglia in modo impressionante alla dc (renzi), pci (grillo) e psi (craxi..eh, volevo dire berlusconi).
C’è qualcosa di profondamente vero e inquietante negli editoriali che supportano un arco costituzionale pd-FI contro grillo.
con la differenza che ora siamo appiattiti alle personalità in gioco, ci pestiamo in rete invece che nelle piazze, ci si insulta con twitter invece che con una scritta sui muri. Non sono tutti vantaggi.
Giovanni Talpone
Scusatemi se intervengo ora, purtroppo penso molto lentamente. Premetto che, di pelle, non mi piacciono né Renzi né Grillo: li sento come due cacciaballe. Certo, non al livello di quello là, ma ci stanno provando.
Ora Renzi non ha più alcuna scusa per rimandare le decisioni reali, e quindi, una delle due:
– o si limiterà a distruggere il diritto del lavoro e la condizione dei lavoratori salariati, e per il resto, vernice fresca e pannicelli caldi: il Paese continuerà a declinare e forse (ma ormai non ci spero più) chi si considera di sinistra smetterà di votarlo.
– oppure, oltre alle condizioni dei lavoratori, attaccherà anche l’evasione fiscale, le corporazioni burocratiche, i falsi in bilancio, la corruzione negli appalti pubblici, le Regioni fuori controllo ecc. ecc. e si renderà conto quanta “domanda di protezione corporativa” è inclusa nel voto di domenica. Insomma, Renzi 2015 come Hollande 2014.
M5S: la sua battuta di arresto può essere una buona notizia o no. E’ una buona notizia, se genererà al suo interno un dibattito reale su cosa significa fare politica (dibattito che, a mio parere, non potrà che portare a una spaccatura fra Destra e Sinistra; e quest’ultima potrebbe essere una provocazione e uno stimolo molto positivo per il resto della Sinistra); è una cattiva notizia, se metterà il M5S ancora più sotto il controllo del Gatto e della Volpe. Vedremo.
Tsipras: sono contento che abbia preso il quorum. Da parte mia, ho fatto del mio meglio per aiutarli: ho cercato di non ascoltare nessuna loro dichiarazione negli ultimi tre mesi, e in questo modo sono riuscito a votarli.
bruno
IL POTERE E SEMPRE LO STESSO. 20 punti dal M5S non sono reali. Una volta per fermare il pericolo rosso, si usavano metodi violenti, oggi l’Italia delle stragi di Stato si è raffinata e specializzata e non butta più bombe, possiede mezzi più potenti per difendere il suo sistema malato. Con la tecnologia oggi si può fare tutto, anche cambiare il corso della storia di un paese pur di non fare passare il pericolo più combattuto: L’Onesta al potere.
Tenerone Dolcissimo
@ lucio
Dici delle cose molto giuste. Ma l’importante è non crogiolarsi nelle scuse e ripartire cercando di spiegarsi meglio.
Per esempio la storia del politometro è stata gestita male: andrebbe spiegato alla gente che alla fine del fascismo vennero tassati i sovraprofitti di regime (senza parlare di Norimberga) e che gli italiani avrebbero tutto da guadagnare dalla confisca dei patrimoni dei parassiti.
Stefano
Una volta i media erano in mano a Berlusconi, ora a sentire certi commenti sono in mano al PD e a Renzi. Decidetevi.
Inca Tsato
uno dei grandi errori strategici fatti durante la campagna elettorale, e’ stato quello di uscire dall’orientamento anti-ideologico con il quale il Movimento si era proposto inizialmente, per ricercare, invece, un’identita’, o forse un’immagine, nettamente piu’ vicina alla sinistra.
Molti italiani moderati, delusi dalle politiche applicate sia dalle destre che dalle sinistre attualmente in parlamento, avevano aperto una finestra sul Movimento proprio identificandosi nella proposta delle “singole idee”. Schierarsi nettamente da una parte ha allontanato tutti quegli elettori, molti dei quali provenienti proprio dal PDL.
Questi, in alternativa, hanno trovato un rifugio nella politica di centro-destra del PD che, contrariamente a quanto esso dichiari, ha un evidente indirizzo liberal-capitalista, chiaramente in contrasto con la linea politica di un vero partito di sinistra.
Bisogna prendere atto della realta’ che l’italiano medio ha un orientamento politico di centro-destra e tende a tenersi ben lontano da qualsiasi proposta drasticamente identificabile come “sinistra”.
Tenerone Dolcissimo
Egregio professore, Lei scrive che la vittoria renziana è stata netta nel nord est e cioè in veneto. Ma il veneto non era la regione che doveva fare la rivoluzione e magari staccarsi dall’italia? Non stavano preparandosi alla guerra costruendo carri armati all’amatriciana?
Mi puo’ spiegare questo arcano?