Andiamo a votare! Sicuro?


Sappiamo tutti perfettamente che la grande maggioranza degli italiani non ne può più di questo Parlamento pieno di inquisiti e di voltagabbana, eletto con una legge incostituzionale e mantenuto in vita da un Presidente non proprio esemplare, autore di leggi di riforma costituzionale sonoramente bocciate dall’elettorato. Ed è giusto che sia così: che un parlamento del genere stia ancora in piedi è un’offesa alla democrazia, al buon senso ed al comune senso del pudore, dunque che si tolga dai piedi prima che può. Però… c’è un però.

Se avessimo votato entro luglio sarebbe stato un altro paio di maniche, e la cosa sarebbe stata ben fatta, ma non è detto che la stessa cosa sia auspicabile in autunno. Vengo e mi spiego: votare a ottobre o novembre significherebbe rinviare alla prossima legislatura l’approvazione del bilancio finanziario di previsione per l’anno successivo. Siccome, fra la campagna elettorale, l’insediamento del nuovo Parlamento e la formazione del nuovo governo, si arriverebbe tranquillamente a gennaio, questo significherebbe far scattare l’esercizio provvisorio, il che comporterebbe una serie di automatismi e fra essi, il più pericoloso, sarebbe lo scatto dell’Iva al 25% con conseguenze non proprio gradevoli in termini di costo della vita, di contrazione dei consumi e di conseguente chiusura di esercizi commerciali ed imprese.

La nostra economia ha sicuramente bisogno di molte cose, meno che di un nuovo giro di vite fiscale. Peraltro, se questa decisione fosse assunta da un governo nel quadro della finanziaria, i cittadini avrebbero un responsabile con cui prendersela, ma, in questo modo, si tratterebbe di un “automatismo” di cui nessuno si sentirebbe responsabile. Solo che, a quel punto, i cittadini se la prenderebbero con chiunque ha voluto le elezioni anticipate di pochi mesi, a costo di mandare a carte quarantotto l’economia nazionale. Se la cosa girasse male, potremmo trovarci di fronte ad una rivolta sociale selvaggia, senza guida e senza direzione, ma solo con una voglia di vendetta contro chi ha voluto le elezioni; un guazzabuglio ti tipo argentino dal quale non usciremmo con una diversa guida politica del paese, ma verso una situazione sempre peggiore. Non sempre tanto peggio è tanto meglio…

E, dunque, se siamo arrivati sino a questo punto, per degradante che sia per il nostro paese, vale la pena di infilarci in questo tunnel? Non saranno quei tre o quattro mesi di anticipo delle elezioni a salvare la situazione.

Piuttosto, credo sia il caso di usare questa manciata di mesi per preparare decentemente le elezioni. Attenti ai passi falsi in un momento così delicato…

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (8)

  • Perfettamente d’accordo!
    Ma lei crede che costoro siano sensibili a questi aspetti? Del resto, è proprio per loro che ci troviamo come siamo…

  • C’è poi una ragione minore, ma non del tutto irrilevante: le elezioni amministrative di giugno quasi certamente assegneranno al M5S molti più assessori e forse anche sindaci. Se a scapito del PD o della destra, non so. Comunque un partito, che ha abusato della maggior possibilità di un oppositore di dire tutto e il contrario di tutto, verrà messo alla prova dei fatti. Finora se l’è cavata con espulsioni a raffica, che hanno il grande vantaggio di rinsaldare il potere centrale del Partito e di evitare responsabilità locali. Continuerà così?

  • Caro professore, condivido, tanto vale aspettare per prepararsi al meglio alle elezioni.

    Tuttavia approfitto per segnalare alcuni punti:

    1) Nonostante le premesse, questa legislatura durerà fino alla fine, segno quindi che c’è una forte “resilienza” della casta, che pur di sopravvivere si è ricompattata in larghe intese.

    2) Se Renzi e B. trovano la quadra per la legge elettorale, come pare stiano facendo, si garantiranno altri 5 anni di governo.

    3) Grillo, com’era prevedibile, fa capire che non ci tiene ad andare al governo, preferisce l’opposizione, ma è noto che “il potere logora chi non ce l’ha”, per cui un M5S che punti solo all’opposizione dimezzerebbe velocemente il proprio consenso elettorale, perdendo credibilità e bruciando la spinta propulsiva della novità.

    4) L’effetto finale del M5S sulla politica italiana è stato un po’ come quello degli antiparassitari, non ha fatto sparire i parassiti, ha solo selezionato i parassiti più forti e resistenti, che si sono uniti per fare fronte comune.

    Alla luce di tutto questo, molti elettori potrebbero decidere di non votare M5S alle prossime elezioni.

    E qui torno al discorso del contratto pre-elettorale con Grillo, non quello che lui fa firmare agli eletti, ma quello che gli elettori dovrebbero far firmare a lui.

    Voterò il M5S se il M5S farà di tutto per andare al governo, comprese alleanze post elettorali con qualsiasi partito, se invece il piano è stare all’opposizione anche in caso di maggioranza relativa, allora non avrà il mio voto.

  • Prendere sul serio il personaggio politico che da ultimo ha lanciato la proposta di elezioni politiche anticipate e troppo. Prendere poco sul serio chi dall’estero “gufa” contro l’Italia è troppo poco.

  • Professore buona sera.
    L’iva al 25%… “a parità di salario”: semplicemente un incubo, almeno per le mie tasche, il colpo di grazia. Mentre il coefficiente di Gini raggiunge punte sempre più indecenti, le classi scompaiono non perché “era tutto un sogno”, ma perché ci stiamo sempre più sottoproletarizzando, stiamo diventando sempre più “brutti, sporchi e cattivi” (dati ISTAT di settimana scorsa), con un “reddito di cittadinanza” che sembra fatto proprio per farci dimenticare che siamo noi a produrre quella ricchezza di cui ci espropriano e che vediamo sempre più col lanternino. Non ho parole: una “finanziaria lacrime e sangue” mascherata da ““automatismo” di cui nessuno si sentirebbe responsabile” sarebbe la beffa estrema. Mi sbaglierò, ma sento che siamo sempre più sulla via di Weimar. E la cosa non mi piace.
    Un caro saluto.
    Paolo

  • O.T.
    Venezuela.
    Macho Micio Miaoduro, titolare della quasi omonima Ditta Dura s.r.l. ha condannato gli ultimi scontri che hanno visto aumentare il numero delle vittime.
    Singolare è il caso di un manifestante, secondo la versione ufficiale, accusato di essere un ladro, e incediato dai suoi .. Come se non bastasse è stato pure accoltellato.
    Se queste non sono favole macabre !!!

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