Colpo di Stato? Il Pd trascina il paese allo scontro.
Un paio di giorni fa, l’economista Giuliano Cazzola, ospite all’Aria che Tira, a metà fra il serio ed il faceto, ha detto che in caso di vittoria del M5s, i carabinieri dovrebbero fare un colpo di Stato. Certo, si fa presto a dire che è solo una battuta, magari esagerata, però quando iniziano a volare certe parole è bene cominciare a prendere appunti.
Noi non ce lo stiamo dicendo e facciamo finta che la riforma costituzionale di Renzi sia una proposta, avanzata secondo le regole e che riceverà l’approvazione o la disapprovazione finale del popolo. Comunque vada è una decisione democratica che chiude la questione.
E invece le cose non stanno così, questa è solo la rappresentazione formale dello scontro, non l’analisi politica di esso. In primo luogo c’è il peccato di origine di come è nata questa riforma: da parte di un partito che aveva solo il 25% dei voti popolari, magicamente raddoppiati in seggi grazie ad una legge elettorale super truffa dichiarata incostituzionale.
Per di più si noti che la riforma costituzionale (o anche quella elettorale) non facevano parte del programma del Pd, dunque non c’è neppure stata una investitura popolare in questo senso, per quanto minoritaria, anzi Sel, che faceva parte della coalizione si è dissociata dalla riforma ed è passata all’opposizione. E neanche c’è stata una decisione nel congresso del partito in questo senso, anzi una bella fetta del partito si è dichiarata contraria e, in parte, ora vota No.
Questa riforma è partita fra il Quirinale e Palazzo Chigi, nella più classica “combinazione di palazzo”. Poi l’iter legislativo e la campagna sono andati come si sa, con frequenti strappi alla norma e autentiche enormità cui, però, i mass media si sono adeguati parlandone come se nulla fosse.
L’Hp di ieri parlava disinvoltamente di un patto fra Renzi e De Luca, per il quale il governo modificherebbe la legge sul commissariamento della sanità nelle regioni, permettendo a De Luca di diventare commissario nella sua regione, se De Luca gli porta un po’ di Si al referendum e questo spiega la riunione dei 300 sindaci il 15 novembre (se non è voto di scambio questo, cosa è voto di scambio?). Ma sulla questione ed il suo profilo penale torneremo a breve.
Per Renzi gli altri (tutti gli altri) sono marmaglia ma la stampa insorge solo quando Grillo gli risponde per le rime definendolo pesantemente come “scrofa ferita” (di poteva dire anche tigre ferita). Tutto questo sta creando un clima di inimicizia assoluta fra i due schieramenti. Ormai si respira un clima di pre-guerra civile anche se si evita di usare la parola. E in questo clima cominciano a volare parole come “colpo di Stato”.
Il fatto è che il Pd il danno lo ha già combinato: ha stracciato il patto comune facendone un affare di partito. Comunque finisca (a meno di un improbabile 65% o 75% a favore di uno dei due schieramenti) ci sarà una importante fetta del popolo che non si riconoscerà nella costituzione che uscirà dalle urne. Non sarà la costituzione di tutto il popolo ma di poco più della metà di esso. Se dovesse vincere il Si alla costituzione gelliana, gli altri, i sostenitori della costituzione repubblicana si organizzeranno per rovesciare questo risultato, se dovesse vincere il No quanti pensano che si sia persa una occasione per cambiare le cose proverebbero costantemente a riproporre il loro schema piduista. Con il risultato che la Costituzione diverrebbe terreno di scontro e non più patto concordato.
Il danno è fatto e quelli del Pd si sono comportati come una banda di pazzi irresponsabili, trascinando il paese verso lo scontro interno.
Il 5 dicembre constateremo il fossato di odio che si è aperto e che si approfondirà sempre più se la situazione economico sociale del paese dovesse peggiorare ancora.
Una vittoria del no di larga misura ed il ritorno alla legge elettorale proporzionale sono le primissime misure che possono fermare questa discesa agli inferi del paese.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, campagna elettorale referendum costituzionale, colpo di stato contro i 5 stelle, renzi de luca voto di scambio, riforma colpo di stato, riforma renzi boschi
Cave asinus
Quindici ragioni nel merito per cui votare No (e sono anche poche). Sono riportati anche articoli e commi così da poterle confrontare con il testo.
https://caveasinus.wordpress.com/2016/11/18/quindici-ragioni-per-cui-votare-no-e-sono-anche-poche/
Brugial
Non la sapevo questa di Cazzola.
Però ora che la ha raccontata comincio a capire per quale motivo hanno appena nominato prefetto quel generale dei carabinieri che han messo a dirigere il Sifar….
Allora ditelo
A quanto ammonterebbe la fetta di popolo di “contesse maffei” con il kilt che conoscerebbe la costituzione vigente o quella proposta?
Non è possibile tutelare qualcosa che è a stento insegnata nelle scuole (e non è un caso) e con Benigni sappiamo come è andata.
Gaz
Cazzola !!
Super vuol corbellare la Benemerita?
Cose turche !
Gaz
Cittadini e sdraiabilmente cittadine, se voi votate come dico io, vi sistemo a voi e a tutta la famiglia.
Qualunquemente votate De Santis, pu, pu, pu. Vu pigghiate intu u …
Chi vota come dico io, avrà pilu gratis tutto l’anno.
In più c’è la nostra amica che darà una mano a Madonna Ciccone in Italia.
Vota come voto io e vi assicuro u pilu e lu contropilu.
Lorenzo
Caro Giannuli, mi sembra che prenda troppo sul serio tanto la Sua costituzione antifascista quanto l’indegno teatrino a cui stiamo assistendo.
In primis, la costituzione imposta dai conquistatori e nata sulla base di un referendum truccato (quello contro la monarchia) non ha mai funzionato secondo diritto. Il processo di erosione della sovranità statale da parte delle schmittiane indirekte Gewalten era già troppo avanzato: nell’arco dei suoi primi 40-50 anni di vita la repubblica è stata governata a regime partitocratico.
Quando il processo di decadenza ha definitivamente trasformato i partiti in associazioni a delinquere e i cittadini in atomi consumistici teledipendenti, la baracca è stata tenuta assieme mediatizzando la vita politica e sono emersi gli istrioni esperti nella comunicazione da talk-show che si sono via via superati l’un l’altro in spudoratezza plebea: da Berlusconi a Grillo a Renzi. La canea a cui stiamo assistendo è semplicemente un gigantesco talk-show in cui chi bercia di più sta più simpatico agli utenti della tv-spazzatura. Tanto più che la riforma costituzionale è tema tecnico di cui il gregge non capisce nulla e quindi anche volendo non c’è possibilità di discutere sul merito.
Diciamo che io vedo l’attuale spettacolo molto più come una conseguenza o meglio un sottoprodotto occasionale, che non come una causa dell’erosione della civiltà istituzionale borghese.
Tenerone Dolcissimo
Chi batte questo blog sa bene che sono fortemente critico verso l’attuale costituzione che sicuramente non è la migliore del mondo
Ma è l’unica che abbiamo a la riforma Renzi la peggiorerebbe
Spero un giorno che la si migliori. Per il momento mi accontento che non peggiori.
Allora ditelo
Il referendum del 1946, truccato?
Deve essere per questo che la Repubblica non sia mai stata dichiarata dai monarchici Massimo Pilotti e Giuseppe Pagano.
https://it.wikipedia.org/wiki/Nascita_della_Repubblica_Italiana#Risultati_del_referendum
Non ha giovato avere fedelissimi nei punti critici della monarchia se non erano anche tra i cittadini ed a vigilare nei seggi: Non si votava mica per corrispondenza.
Gaz
Chiamerò il mio gatto Vittorio, non perchè sia monarchico, ma perchè non ho un asino.
Cosa diedero i Lloyds al piccoletto per far vivere agiatamente egli e i suoi successori fino ai giorni nostri?
Standard Oil dice qualcosa?
Stato d’assedio su Roma?
Diserzione da Roma verso Pescara ?
.. e si potrebbe continuare .. solo la netiquette mi trattiene dallo scrivere quello che penso …
Vogliamo fare il paragone con la monarchia inglese o con quella vaticana?
E che dire dei successori …
C’è la netiquette che mi trattiene. 🙁
Allora ditelo
La monarchia è superata. Adesso c’è quella che si basa sulla sovranità del capitale.
Quando lo squilibrio della ricchezza è accentuato si ripropone lo stesso scenario del signorotto con i servi della gleba: Tutto democratico come piace ai liberali.
Gaz
Ciò non toglie che le responsabilità storiche e politiche di quel tipo corto che andò a svernare in Egitto siano sue e solo sue.
Che vi resti .. e se non gli piace si faccia assicurare dai Lloyds di Londra. Di sicuro austriaci e tedeschi non piangeranno, e fanno bene.
Allora ditelo
E certo che sono le sue e se fosse vero quanto affermato da altro commentatore si sarebbe fatto addirittura “usucapire” il Belpaese.
“L’affitto” non ce lo chiede nessuno. 😛
Lorenzo
Vi rimetto un manifesto per il NO che ho scritto io e che mia moglie ha affisso nel suo posto di lavoro. E’ tarato sulla forma mentis di un gregge (semi)istruito. Se vi piace diffondete.
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Proteggi la Costituzione e il tuo benessere: vota NO!
Il governo Renzi, espressione dei poteri forti, prosegue nell’opera di smantellamento dei nostri diritti e del nostro benessere. Con il Jobs Act ha soppresso i diritti del lavoro in ottemperanza ai diktat di Bruxelles; con questa (contro-)riforma costituzionale applica le direttive della banca d’affari americana J.P. Morgan, implicata nella crisi dei subprimes e nelle vicende del Monte dei Paschi. La banca, in una lettera del 28 maggio 2013, invitava i governi europei a riformare le loro costituzioni “insufficientemente pro-business” rafforzando gli esecutivi, limitando la partecipazione popolare e rimuovendo le tutele sul lavoro.
In un parlamentarismo sano le riforme elettorali e costituzionali si fanno sulla base di larghe intese, perché le regole del gioco devono essere condivise. Il combinato (riforma elett. + cost.) di Renzi è stato predisposto da un governo mai votato dai cittadini ed approvato, a colpi di fiducia, da un parlamento eletto inconstituzionalmente, avverso le aspre proteste di tutte le opposizioni.
Questo governo mai votato e questo parlamento incostituzionale cambiano in un sol colpo 47 (!) articoli della Costituzione instaurando un presidenzialismo di fatto (privo dei contrappesi istituzionali dei presidenzalismi espliciti) che attribuisce al presidente del consiglio poteri analoghi a quelli di un manager sulla propria azienda.
La Corte Costituzionale ha cassato l’attuale legge elettorale perché troppo maggioritaria; quella di Renzi lo è ancor più, consegnando una maggioranza nettissima a chiunque vinca il ballottaggio anche con un solo voto di scarto. La Camera diventa una cassa di risonanza del governo che tramite la decretazione d’urgenza ne determina l’ordine dei lavori. Per suo tramite il governo riuscirà facilmente ad avere una maggioranza di giudici costituzionali a sé favorevoli e potrà eleggere un ‘suo’ presidente della Repubblica, o tenere in scacco quello esistente colla minaccia della messa in stato di accusa.
Il Senato diventa il porto franco degli amministratori regionali (la casta più delegittimata della Repubblica) che così 1) ottengono l’immunità parlamentare e potranno moltiplicare il loro malaffare 2) dovranno dividere il loro tempo fra due attività e due luoghi di lavoro distanti fra loro centinaia di chilometri. Tra l’altro la riforma è così pasticciata che a un mese dal voto non sappiamo bene come si eleggeranno i senatori!
Il risparmio così realizzato è ridicolo: 49 milioni all’anno ovvero il 9 % dei costi del Parlamento! Se si voleva risparmiare davvero si poteva abolire il Senato, dimezzare il numero dei deputati e/o tagliarne le indennità – già, ma Renzi non può permettersi di pestare i piedi alla Casta.
Nemmeno si velocizza l’iter legislativo, perché il Senato conserva numerosi (e mal definiti) poteri di rallentamento dei lavori.
Si aggiunga che il governo potrà di fatto esautorare gli enti locali e che viene triplicato il numero di firme per le iniziative di legge popolare. Il fine della riforma è palese: sostituire la democrazia con la ‘governance’ cara ai poteri forti. I cittadini ‘parlano’ una volta ogni cinque anni, il resto del tempo diventano sudditi del partito-pigliatutto al potere.
Ma perché Renzi rischia tutto per una riforma così pasticciata?
E’ probabile che abbia un fine preciso: fra il 2017 e i primi mesi del ’18 ci saranno elezioni nei principali Paesi UE: Francia, Germania, Italia e Olanda. E’ opinione diffusa (anche se la stampa allineata non ne parla) che i vertici europei vogliano nascondere la gravità della crisi economica e bancaria, e i provvedimenti che hanno in serbo, fin dopo questa tornata elettorale. Così sperano di limitare il voto di protesta. Se li lasciamo fare, a urne chiuse inizierà l’ennesima mattanza sociale. Allora servirà un governo semidittatoriale per imporre agli italiani non solo nuovi tagli a stipendi, pensioni e sanità, ma per mettere le mani sulla loro ricchezza privata (fra le più alte in Europa) a suon di patrimoniali e prelievi forzosi. A cui si aggiungerà l’esproprio dei beni di proprietà degli enti locali sotto la velina dell’“interesse nazionale”. Ecco il progetto dei poteri forti che hanno messo Renzi al potere: oggi sorrisi e mance elettorali, domani l’ennesima colossale privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite per pagare i furti e le speculazioni delle banche.
La Costituzione ci protegge da tutto ciò: per questo la vogliono smantellare! Questi non sono talk-shows o manovre di corridoio: una vittoria del sì inciderà sulla nostra carne e sulle nostre vite, sul nostro lavoro, i nostri risparmi, la nostra casa.
Difendi il tuo benessere! Il 4 dicembre vai al seggio e vota bene: vota NO!
mirko g. s.
Non male ma un pò troppo lungo…
Tenerone Dolcissimo
Sì forse qualche limatura per essere più sintetici sarebbe opportuna.
Suggerisco inoltre di evidenziare in grassetto o rosso il punto in cui avvertite che grazie a questa riforma tra poco resteremo senza casa senza risparmi e senza lavoro
Lorenzo
Tutto giusto. La sintesi non è il mio punto forte. Grassetti e sottolineature sono saltati col copia-incolla.
Herr Lampe
Linguaggio html…
Mirko G. S.
Io ho copia/incollato il testo e spedito a tutti i c9ntatti di posta elettronica con 0reghiera di diffusione. Purtroppo il referendum sarà deciso dai votanti dell’ultimo minuto.
Tenerone Dolcissimo
Allora servirà un governo semidittatoriale per imporre agli italiani non solo nuovi tagli a stipendi, pensioni e sanità, ma per mettere le mani sulla loro ricchezza privata (fra le più alte in Europa) a suon di patrimoniali e prelievi forzosi. A cui si aggiungerà l’esproprio dei beni di proprietà degli enti locali sotto la velina dell’“interesse nazionale”. Ecco il progetto dei poteri forti che hanno messo Renzi al potere: oggi sorrisi e mance elettorali, domani l’ennesima colossale privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite per pagare i furti e le speculazioni delle banche.
***
Finalmente qualcuno che lo dice.
Non sono più vox clamans in deserto.
Grazie Lorenzo
P.S. Se accetti un suggerimento, per migliorare il tuo scritto, ti ricordo che Deutsche Bank ha un buco che qualcuno dovrà tappare. Ti ricordo che DB è autrice di un progetto di imposta patrimoniale.
Marco Piumi
Bravissimi !!!!
Paolo
Questa riforma è partita dagli Stati Uniti…come suggerito dall’ormai famoso “paper” della
JpMorgan..con la benedizione della vassalla UE a sistema Euro …a sua volta creatura degli Stati Uniti .
articolo che tutti conoscono ..ma lo ricordo:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/19/ricetta-jp-morgan-per-uneuropa-integrata-liberarsi-delle-costituzioni-antifasciste/630787/
Il sistema UE/euro creatura geopolitica Made in CIA …sempre voluto dagli Stati Uniti
Qui Paul Graigs Roberts…ex vice ministro all’economia del Governo Reagan
http://www.libreidee.org/2016/08/craig-roberts-sembra-ue-ma-e-cia-il-suo-veleno-leuro/
oppure a ulteriore conferma
Ambrose Evans Pritchard, sul Telegraph
http://vocidallestero.it/2016/06/07/aep-lunione-europea-e-sempre-stata-un-progetto-della-cia/
Il PD attraverso Renzi…ha fatto quello che i nostri “padroni” gli ha ordinato. E’ un ragazzo obbediente.
Non c’è pericolo di colpo di stato per le parole di chicchessia Giuliano Cazzola…cioè di un nulla: se colpi di stato ci possono essere ..è perché lo hanno deciso i nostri “padroni” (cioè gli Stati Uniti ). Diversamente possiamo dormire sonni tranquilli.
Adesso al potere ci sta andando un altro establishment (Trump e chi ci sta dietro cioè gli antiglobalisti )…tira aria cattiva per l’UE /Euro…
Vedremo cosa decideranno per noi sti nuovi padroni.(noi saremo sempre sudditi..)
Adesso siamo sotto duplice comando..sotto gli Stati Uniti e sotto la Germania
Se il nostro “nuovo padrone” ci liberasse almeno dal giogo UE/Euro/Germania …beh sarebbe già qualcosa… (forse questa è la volta buona….senza illuderci…un padrone ce lo avremo sempre: un popolo testa di cavolo come il nostro non sarà mai padrone di se stesso )
Bye
Riccardo M
Ma in base a cosa sostenete che Trump è il rappresentante dell’antiglobalismo mi piacerebbe saperlo. Perchè è a favore del protezionismo e dei dazi? Ma non capite che sono promesse impossibili da mantenere? Lui non guida l’evoluzione del capitalismo, la usa per rimanere al potere. E perchè mai dovrebbe liberarci dal giogo del capitalismo nordeuropeo? Perchè gli stiamo simpatici? Ma perchè dovremmo aspettare qualcuno che ci liberi quando possiamo farlo noi stessi? Andiamo, siamo seri. Anche citare Paul Craig Roberts, un cospirazionista ridicolo, è da patetici qualunquisti.
Tenerone Dolcissimo
Caro Riccardo, diceva il grande timoniere che anche un viaggio di mille miglia comincia con un passo
Trump forse non fara’ tutto il promesso ma qualcosa farà
Accontentiamoci e andiamo avanti cercando in futuro di ottenere il resto.
Non scordiamoci che se fosse passata la Clinton si aggravavano le sanzioni verso la Russia (che non ci ha fatto niente) (*) e forse finivamo in guerra contro la Russia (che non ci ha fatto niente) in un simpatico tripudio di esplosioni nucleari sul nostro territorio.
Direi quindi che il bilancio è positivo.
Un po’ quello che si puo’ dire della Raggi e del M5S a Roma. Ingenui e caciaroni quanto si vuole ma intanto hanno mandato a remengo le olimpiadi e sciolto Roma metropolitane, antica greppia PD e in alcune parti si è cominciato a pulire le strade. Se avesse vinto Giachetti a parte la merda sui marciapiedi avremmo Malago’ che imperversava nei nostri portafogli.
(*) Ovviamente si aggravavano solo per gli italiani ed altri poveri pirla. E’ noto che americani e tedeschi, alfieri delle sanzioni contro Putin, mentre le nostre imprese fallivano a causa delle predette sanzioni, commerciavano allegramente sottobanco con l’odiata Russia.
Riccardo M
Al governo dello stato più potente del mondo c’è un fascista (e dirlo non significa banalizzare il fascismo, ma riconoscere che ogni momento storico ha il suo tipo di fascismo) e dici che il bilancio è positivo? Pensi davvero che Trump, filo sionista, non sia un guerrafondaio peggiore della Clinton?
Ma che razza di lettori ha qusto blog?
Anita
Su Trump guerrafondaio non si sa..si vedrà : sulla Clinton criminale, guerrafondaia, neoliberista del peggior neoliberismo invece e certo. Per cui ben venga il Trump : potrebbe essere una sorpresa in positivo. Intanto si è capito che quel ridicolo muro non lo farà e che nella sanità modificherà l’ObamaCare solo parzialmente. Su Israele e palestina il genero Jared Kushner ebreo .che ha un ruolo importante nel team di Donal Trump..ha detto che si farà uno sforzo notevole per portare la pace tra Israeliani e Palestinesi —-sino a prova contraria tendo ad aver fiducia senza pregiudizi ideologici: poi dovranno essere i fatti a dimostrarlo —- . Intanto si è sgonfiata la tensione tra Russia e Stati Uniti che stava salendo a livelli pericolosi e quasi irreversibili : con Trump credo verranno meno le sanzioni e ci sarà una collaborazione in Siria per sconfiggere l’Isis — e se Stati Uniti e Russia collaborano come sembra l’Isis sarà eliminata in un breve arco di tempo. Poi il Trump ha detto che non firmerà il TTIP ed ha praticamente annullato il TPP e ad annullerà gli accordi Nafta di Liberio scambio commerciale con il Messico . Il Trump è chiaramente ostile alla UE ..ed è chiaro che si creano le premesse per una sua implosione , senza il sostegno degli Stati Uniti con il ritorno alle sovranità nazionali. Non male come effetti immediati . Con la Clinton sarebbe stato tutto il contrario: una disgrazia , soprattutto il reale,concreto pericolo di un conflitto con la Russia ..
Ringraziamo il cielo di essercene liberati . Un essere nocivo per gli Stati Uniti e per il mondo intero.Sarebbe stata una tragedia per il mondo l’elezione della Clinton in tutti i sensi.
Per esprimere giudizi vediamo cosa farà il Trump in futuro.
Tenerone Dolcissimo
Trovo deprecabile che si mettano le proprie -sia pur rispettabilissime- previsioni alla pari con i dati di fatto e cioè che la Clinton è una criminale di guerra
Allora ditelo
Il sistema di elezione del Presidente degli Stati Uniti non era stato concepito per l’elezione diretta da parte dei cittadini.
Ciò che si usa oggi è un riadattamento del sistema originariamente previsto.
I costituenti del “no taxation without representation” temevano la democrazia.
http://www.factcheck.org/2008/02/the-reason-for-the-electoral-college/
Lorenzo
Roma non è stata distrutta in un giorno. Trump è un elemento forte di destabilizzazione del sistema globale (basta guardare la sua posizione verso il trattato transatlantico e la Brexit) e di rafforzamento dei movimenti resistenziali (da Le Pen in poi). E’ un colpo durissimo per gli europeisti, basta guardare gli onori diplomatici fuori protocollo che la Merkel continua ad accordare a Obama che ormai non conta più nulla. A forza di aggiungere elementi di instabilità è crollata l’Unione Sovietica; così possono crollare gli Stati Uniti.
E con il crollo dell’ultimo garante dell’ordine uscito dalla seconda guerra mondiale l’orologio della storia occidentale tornerebbe indietro di 80 anni.
Paolo
Anche citare Paul Craig Roberts, un cospirazionista ridicolo, è da patetici qualunquisti. (Riccardo M )
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ma mi faccia la cortesia…che devo telefonarle prima per decidere chi devo citare ???…ma lei …ma lei…..mi scusi ehhhh
glie lo dico in perfetta amicizia. Abbia pazienza 😉
saluti
Paolo
Ottimo Paul Robert Graigs (ovviamente )
che tristezza “il pensierounicodisinistrapoliticallycorrect” che decide cosa dire e non dire cosa pensare e non pensare cio che è giusto e cio che è sbagliato (anzi “fobico” ) . E che conseguenze…
verrà abbattuto pure quello. Quello si che è veramente patetico, nocivo e soprattutto…………..”fascista” (appunto la dittatura del pensiero unico imposto in occidente da una sorta di pseudo liberal-progressismo…che non è ne liberale ne progressista…e a poco a che fare con la sinistra vera (morta e sepolta ) ed è molto ma molto “di destra” (nel senso becero del termine ).
Giorgio Pirre'
Penso che sarebbe utile sottolineare lo sforzo incredile di Renzi e di questo Governo di far approvare la modifica della Costituzione, mentre in Italia ci sono altri problemi urgenti da risolvere (lavoro, disuguaglianza, politica economica).
Un modo per dire che questo Governo sembra essere lontano dai cittadini che dice di voler rappresentare o che dei cittadini ha poco interesse (visto appunto che non era neanche nel programma politico del PD).
Insieme, ovviamente, alle riserve di merito.
Tenerone Dolcissimo
Niente di più falso. Il governo Renzi è vicinissimo ai cittadini, soprattutto al loro portafoglio ed alle loro terga.
andrea z.
La costituzione del 1948 presenta alcuni principi attorno ai quali è costruita tutta la struttura politico-istituzionale: la promozione e la difesa del lavoro, la centralità del
parlamento e del potere legislativo, la rappresentanza dei cittadini.
Si tratta di una costituzione tipicamente socialdemocratica, elaborata per evitare di ricadere in una dittatura e se uno la legge dall’inizio alla fine si vede chiaramente che si tratta di una “narrazione” unica, razionale, impossibile da modificare in qualche sua parte senza tradire i principi fondanti.
Cercare di introdurre in questo tipo di testo le idee neoliberiste attuali e i punti elaborati da Von Hayek: supremazia degli istituti finanziari, centralità dei governi, governabilità a spese della rappresentanza, stabilità della moneta e dell’inflazione per garantire le banche d’affari etc., rischia di creare un mostro giuridico che può rendere il Paese ingovernabile.
Se Renzi vuole una Costituzione neoliberista ispirata al pensiero e all’opera della Thatcher, allora è meglio accantonare completamente quella del ’48 e creare un testo nuovo, compatto e omogeneo in tutte le sue parti, sempre che nel suo gruppo ci sia qualcuno che abbia la testa di scrivere un testo di quella complessità.
Comunque, se occorre, ci sono sempre gli esperti di JP Morgan o di Goldman Sachs.
Tenerone Dolcissimo
Ma come mai allora MARTINO, guida spirituale dei liberali italiani, vota NO ed ha sempre votato contro le imposizioni della UE vera autrice di questa deforma?
Gaz
Le osservazioni di Andrea sono precise e puntuali.
Tenerone Dolcissimo
Chiarisco meglio.
Le innovazioni introdotte nella costituzione non hanno nulla di liberale.
Se poi andrea ritiene di avere le prove che il senato di nominati o altro abbiano origini liberali lo dica.
Io ricordo che i liberali hanno come motto NO TAXATION WITHOUT REPRESENTATION che tradotto significa se numme fai vota’ corca che te do li sordi, quindi figurati come possiamo guardare il senato di nominati
Paolo
Ma come mai allora MARTINO, guida spirituale dei liberali italiani, vota NO (Tenerone Dolcissimo )
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La nostra Costituzione è sostanzialmente a imprinting Keynesiano (reso defunto tecnicamente con l’inserimento del il criminale “pareggio di bilancio ” )…..Martino che ha un modus pensandi sull’imprinting economico di Hayek /Milton Friedman..vota NO…perché la modifica (e le ipotetiche conseguenze ) fa talmente schifo…da risultare inaccettabile pure per economisti liberisti e antikeynesiani.(se non erro addirittura Monti è per il NO ….Monti che qualche anno fa è stato (dis)onorato dalla UE con il premio Hayek )
Vincerà il No
Se vince il SI (ma neanche lontanamente) …espatrio ;-)))
Tenerone Dolcissimo
Martino aveva votato no anche contro il fiscal compact
Devi distinguere fra liberali veri e chi usa srtumenti liberali per altri fini
Non essere cosi sicuro della vittoria del NO Evitiamo di festeggiare prima del tempo anche perché ho l’impressione che il SI sia piu forte di quel che si pensi.
Allora ditelo
Gli strumenti “liberali veri” consentono anche “altri fini”.
Lorenzo
Questa non è più una civiltà in grado di o interessata a formulare riforme di grande respiro. La controrivoluzione neoliberista viene portata avanti nelle stesse forme con cui è stato realizzato lo smantellamento della scuola pubblica. Una riformetta ibrida (destinata a essere ripasticciata dal governo immediatamente successivo) qui, un colpo basso di là, tagli scoordinati che fanno fuori i meno ammanigliati nella mafia sindacale, divieto impartito ai media di dar voce alle persone serie.
benito
questo e’ uno dei migliori articoli del prof. Giannuli, perche’ non solo capisce quello che c’e’ da capire nella situazione politica odierna ma la spiega in maniera molto chiara. Il danno che l’arrivismo di quel poco di buono di Renzi sta’ facendo non e’ neanche paragonabile a quello fatto dal berlusconismo. La gente dovrebbe cominciare a guardarsi dagli arrivisti perche’ sono la peggiore feccia dell’umanita’.
Tenerone Dolcissimo
Il paragone con Berlusca è offensivo. Berlusca ha ridotto sia pure di poco e sia pure meno del promesso le tasse
Questo sta facendo la riforma per consentire a potentati stranieri di fotterti i risparmi e la casa.
Poi se SB non ti piace sei padrone, ma deve essere per motivi opposti a Renzi
Paolo Selmi
Professore, buongiorno. Concordo e, a questo, si aggiunga anche un dato, per nulla irrilevante, nell’aggiungere “disordine sotto il cielo”. Mi riferisco al manifesto di stamattina: schierato per il NO, si, ma come?
Leggo l’articolo su Grillo, dove si condanna l’eccesso verbale ma si omette il fatto che, il monopolio dell’insulto, ce l’ha avuto fino a oggi Renzi: un monopolio esercitato, con la tipica arroganza dell’assenza di contraddittorio, su tutte le emittenti (di cosa dice l’agcom, finora, nessuno se ne importa…). Ora, se uno pone la comunicazione politica su questo livello, non può poi meravigliarsi se chi è più bravo di lui lo fa, altrettanto e meglio. E Grillo, in questo, è insuperabile.
A farmi storcere sempre più il naso c’è inoltre, poco più avanti, un articolo interamente dedicato a Macaluso che vota SI (“esticazzi”… verrebbe da dire) perché così, grazie a Cuperlo, può cambiare l’italicum (sic!). Ora, il buon Macaluso per la sua veneranda età può dire ciò che vuole e gli va comunque portato rispetto… ma chi ci scrive un pezzo sopra, di fatto, legittima – di fatto – l’idea che anche la “sinistra” possa essere per il SI. E quest’ultimo, intellettualmente disonesto, pezzo, mi ha fatto venire in mente un altro pezzo di Grimaldi, uscito qualche mese fa:
“Dicesi savianismo la conquista di un piedistallo di credibilità e fiducia nel settore sociale genericamente opposto al potere esistente attraverso la critica condivisibile alle sue più evidenti manifestazioni negative, per poi indirizzare quella fiducia e quella credibilità a sostegno delle grandi operazioni strategiche, eminentemente internazionali, quelle che poi contano davvero e decidono il destino di tutti.”
(fulviogrimaldi.blogspot.com/2016/06/velinari-e-bischeri.html)
Ora, il fatto che, sempre nel pezzo su Grillo, il “giornale comunista” proceda nel ritrarre i militanti e i parlamentari pentastellati come dei gorilla ammaestrati al soldo di casaleggio e di grilllo, mi porta, oltre che a riconoscere in esso l’ennesima applicazione di questo schema (e senza essere troppo dietrologi!), a cercare di capire il cui prodest. Si pensa già al dopo 4 e a delegittimare qualsiasi altra ipotesi alternativa a un renzi bis o a un governicchio facsimile, governicchio su cui poi condurre la solita finta opposizione?
Un caro saluto e teniamo duro.
Paolo
Gaz
@Paolo. Talune letture possono essere condotte per il gusto estetico di surfare sopra le paratassi, tra un sintagma e l’altro, alla ricerca del decadente splendore perduto delle vette irragiunte dello scrivere poetando della lingua italiana.
Altro discorso sono i contenuti.
La storia illustra del perchè un dì esso nacque e con qual disegno politico di lunga durata, ovvero per condizionare da sinistra la Bottega che fu. Ma qui c’è chi ne sa più di me.
Nulla di nuovo sotto il sole.
Paolo Selmi
Sai cosa, Gaz… che quando vedi proprio la malafede, lì diventa difficile farci il callo… almeno per me! Meno male che dopo la lettura mattutina mi aspettano 8 km di bici così mi sfogo bene… timbro il cartellino che torno un angioletto, buono buono e con un sorriso a trentasei denti! 🙂 Santa bicicletta! Ciao!
Paolo
Gaz
Un giornale borghese (sic!) più o meno come altri.
Copriti testa e fronte quando fa freddo con un bel fascione di lana 🙂
A me è toccata la cyclette
Paolo Selmi
E’ il periodo peggiore, Gaz, detto anche “a strati” o “a cipolla”… troppo pesante, dopo cinque minuti coli dal caldo, al contrario, dopo cinque minuti l’andatura si “incricca” fino al quasi immobilismo, nella vana speranza di disperdere meno calore corporeo… e allora passa tutta la poesia! Comunque, devo cominciare a tirar fuori lo sciarpone di lana… quando finirà questa pioggia la temperatura penso che si abbasserà, e non di poco! 🙂 Ciao!
Tenerone Dolcissimo
Devo provare. Io quando vado al lavoro sono incazzato come un topo marsupiale.
Una volta stavo per staccare la testa all’autista di un autoblu che transitava sulla corsia preferenziale
Paolo Selmi
Funziona, Tenerone Dolcissimo! Eccome! Essendo un percorso ripetitivo, dopo due pedalate le gambe vanno da sole (e scaricano!) il cervello passa in modalità “pilota automatico” e si dimentica dei casini familiari (o lavorativi, al ritorno) e si piglia venti minuti, mezz’ora di licenza ordinaria! Guarda le bionde che corrono o gli alberi dai mille colori dell’autunno, si gode una bella alba, pensa poi prosaicamente a come fotografare tutto questo, oppure “à la Proust”, parte da una foglia e va alla ricerca del tempo perduto o decolla verso i massimi sistemi. Finché ho la salute (e il lavoro entro confini ragionevoli!), penso che 1 macchina in 3 vada più che bene! Ciao e buona giornata!
Paolo
Paolo
Sulla bicicletta…ecco…confermo pure io: fa bene e scarica…. pure io più o meno faccio sempre gli stessi percorsi..il sabato e la domenica anche lunghi. Bello anche camminare …
a chi è in forma fisicamente consiglio anche le Ketlebell (ma bisogna fare il corso in qualche palestra …per usarle in modo corretto (e non farsi seriamente male ). Bicicletta, lunghe camminate + kettlebell —->>> si campa più a lungo e molto ma molto in forma (ho perso 25..kili e non li ho più riacquistati …ma bisogna essere costanti alla fine diventa una “sana” abitudine…e non se ne può fare a meno..) . Provare per credere (le kettleber …si possono fare ovunque ..a casa , in giardino, in campagna ..e son previsti esercizi completi..come e meglio degli attrezzi da palestra..con la differenza che bastano una o due kettlebel (trasportabili ovunque ..io ne carico una da 8kg in un piccolo cassonetto montato nella bicicletta )…del peso che si desidera dai 6 ai 32 kg. (gli esercizi con le kettlebell di 6 o 8 kg gli possono far tutti )
https://www.youtube.com/watch?v=T6qK2PDgKJc
biciclette + camminare+ kettlebell —->> lo possono far tutti a qualsiasi età e senza palestre…e ti cambia la vita !!!!
chiedo venia per il piccolo spot ginnico salutista..off topis
Riccardo M
Giannuli, lei auspica una vittoria larga del No e un ritorno al proporzionale. Il problema è che il capitalismo neoliberista e globale del XXI secolo è incompatibile con una organizzazione democratica ed inclusiva dello Stato, specialmente se lo Stato in questione è da sempre sotto tutela ed è condizionato dalla debolezza intrinseca del suo debito e dalla sua classe dirigente e politica impresentabile e arruffona. Gli esempi della Grecia e della Spagna sono li a ricordarcelo.
Vincerà il Si, anche se di poco, e si installerà un sistema maggioritario orribile. Questo favorirà il M5S che ora vota No per opportunismo,ma è ben consapevole che con quel sistema può prendersi tutto e andare al potere, se gioca bene le sue carte.
tonino.b
lei scrive: “…M5S che ora vota No per opportunismo…”!
o, é proprio vero: “non c’é più sordo di chi non vuol sentire e più cieco di chi non vuol vedere…”!
possibile che non abbia letto, da qualche parte, sulla rete che il MoVimento ha presentato una legge “il democratellum” e che il pd-l e gli altri partiti oligarchici, non ne hanno voluto sapere, nemmeno di discuterne?
ma tant’é, ci vuole tanta pazienza con quelli che amano avere sugli occhi fette di prosciutto…!!!
un saluto a cinque stelle… per l’occasione. io sono… un bakuniano!
Allora ditelo
Lasci perdere il parto della minirete M5S che con il 42% dei voti carpisce il 52% dei seggi.
Giovanni Talpone
Credo anch’io nel motto di questo blog. Penso nei sostenitori del Sì ci sia un pensiero non esprimibile (come l’ora X della rivoluzione ai tempi di Togliatti e persino di Berlinguer, per esempio):
1) Il dissesto economico dello Stato è causato da tre fattori: A) il debito pregresso B) l’evasione fiscale, l’incompetenza e la corruzione C) gli sprechi regionali. Sui primi due non si può fare nulla (A implica l’uscita dall’euro, B la sconfitta a ogni elezione). Rimane C.
2) Non si può semplicemente smantellare le autonomie regionali: troppo forti sono i blocchi di potere che ne beneficiano. Bisogna procedere col “divide et impera”, sperando che l’avversario sia fesso. Per fortuna, in politica, questo è un dato frequentemente riscontrato.
3) Quindi, innanzitutto dividere le Regioni ordinarie da quelle a statuto speciale. A queste ultime ci si penserà dopo (non a caso, la legislazione regionale sarà di attribuzione monocamerale)
4) Poi sottrarre competenze effettive alle Regioni dando un compenso simbolico (la nomina del nuovo Senato). L’art. 70 è lì per garantire che il nuovo Senato non conti nulla. L’estensione dell’immunità parlamentare serve ulteriormente a vincolare i poteri locali al governo centrale (un po’ come trasferire i nobili dalle loro terre alla corte di Versailles).
5) Introdotta la nuova Costituzione, si potranno spennare le Regioni (solo quelle ordinarie, all’inizio) a piacere.
6) Il fatto che tutti l’abbiano capita effettivamente così spiega anche l’entusiasmo della finanza internazionale e dei Governi ad essa omogenei.
ilbuonsoldatoscveik
Nello sporco clima di scontro ben descritto dal professore penso che non basti limitarsi alle invettive. C’è gente davvero lurida che, con la consueta arroganza e profonda ignoranza, gioca con la vita e i beni dei normali cittadini e lavoratori. Quindi vorrei integrare la lista che ho postato come commento a “La campagna del Sì e la vocazione totalitaria del PD”.
Prima di tutto vorrei ricordare che, con i soldi dei cittadini, il PD ha ingaggiato il guru della promozione di Barack Obama, tale Jim Messina, per coordinare la campagna in favore del Sì. Il signor Messina prende 400.000 euro per fare questo lavoro. Visti i risultati del lavoro per Obama ci si chiede cosa sappia inventare di meglio dei servizi di bocca di Madonna… Tra l’altro è opportuno segnalare che il totale del costo della campagna, sempre pagata con fondi pubblici, è di 2,8 milioni di euro.
Ecco ora altri nomi di “lecchini della cricca” che si sono pubblicamente espressi e fatto propaganda per il Sì, con i loro ruoli: l’attrice Sandrelli Stefania, testimonial della campagna “Basta un Sì”, la regista Cavani Liliana, lo scrittore e regista Moccia Federico, i filosofi Galimberti Umberto e Bolaffi Angelo, lo psicanalista Crepet Paolo, gli storici Galasso Giuseppe e Villari Lucio, il genetista Boncinelli Edoardo, lo storico dell’arte Carandini Andrea, l’esperto di media e comunicazione Morcellini Mario e il giornalista e scrittore Chiaberge Riccardo direttore scientifico dell’Enciclopedia Treccani.
Poi c’è, naturalmente, il buffone più ipocrita: Benigni Roberto. Con lui le donne che erano alla cena di addio di Obama: la campionessa paralimpica Vio Bebe, la direttrice del Cern Gianotti Fabiola, la sindachessa di Lampedusa Nicolini Giusi, la curatrice del dipartimento di Architettura e Design del Moma Antonelli Paola. Tutti quanti in grande affanno per il Sì e per il timore di perdere i loro stipendi e finanziamenti statali.
Penso che si dovrebbe dare ampia diffusione a queste prese di posizione, in modo che chi dice qualcosa si prenda il peso dei propri atti e non lasciare credere che, come sempre, gli arroganti del “bel mondo” possano pensare di dire e fare qualsiasi cosa senza che nessuno mai li inchiodi alle proprie responsabilità. Gli americani dicono: EXPOSED.
Tenerone Dolcissimo
ci si chiede cosa sappia inventare di meglio dei servizi di bocca di Madonna
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non suggerire al nemico. Renzi ha la Boschi che non è una salma come Madonna il cui solo vantaggio rispetto alla Boschi e’ di avere la dentiera e, quindi, quando se la toglie fa sentire il beneficato dai suoi servizi più sicuro.
andrea z.
Un articolo molto interessante sul referendum pubblicato da Micromega.
http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-costituzione-al-servizio-della-finanza/
Gaz
Per ragioni a me non imputabili mi sto sciroppando una trasmissione di Rai uno sul referendum con Bimbo B. , Lorenzin e un altro.
Quando parte il primo aereo per la Nuova Zelanda?
Tenerone Dolcissimo
Immagino che tu soffra e siccome godo a far soffrire beccati questo post di propaganda per il SI arrivatomi da un conoscente su whatsup
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Mi raccomando ragazzi votare SI per evolvere il paese e rottamare definitivamente gli ottuagenari di destra e sinistra , impedire L avanzata della lega e rimandare a fare il buffoncello in piazza Beppe Grillo e i suoi boys ( ignotantelli).
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Eheheheh lo so, sono una carogna
andrea z.
Per avere un’idea dei poteri sovranazionali che dirigono la politica italiana ed europea:
http://www.controinformazione.info/la-matrice-che-ci-imprigiona/
andrea z.
L’articolo è rimasto sul web per alcune ore, poi è stato tolto.
Mi scuso col Prof. Giannuli per averlo postato.
andrea z.
Ho recuperato l’articolo dal sito ufficiale del blogger.
Provo a riproporlo, perchè mi sembra che fotografi bene la concentrazione attuale del potere finanziario mondiale:
https://albertomicalizzi1.wordpress.com/2016/11/21/la-matrice-che-ci-imprigiona/
Gaz
Signor Presidente, impari a star seduto, non è mica al bar dello sport.
Tenerone Dolcissimo
Un bell’articolo che spiega in modo sintetico chi e perché ha fatto questa Deforma e cosa succede se vince il SI
http://www.rischiocalcolato.it/2016/11/come-la-riforma-costituzionale-vuole-fregare-la-destra-populista-anti-ue.html
LEGGETELO E PARLATENE AGLI INDECISI
FORZA E CORAGGIO CHE LA BATTAGLIA NON E’ ANCORA VINTA E OCCORRE VINCERLA CON LARGA MAGGIORANZA
NON SERVE A MOLTO IL 51%
Allora ditelo
Leggetevelo e vedete se riuscite ad individuarne gli errori senza chiedere lumi agli indecisi.
https://www.google.it/search?q=bufala+117
Tenerone Dolcissimo
Come disse il ministro degli esteri USA all’ambasciatore nipponico che gli aveva consegnato la dichiarazione di guerra: “mai lette tante menzogne in un documento solo”
Allora ditelo
Qualcuno deve avere cercato informazioni sul referendum con quindici anni di ritardo, infatti quello che ha costituzionalizzato vincoli dell’ordinamento dell’unione europea nel 117 era del 2001.
Ed è andata pure bene che sembra ci siano elettori rimasti addirittura allo statuto albertino.
Tenerone Dolcissimo
Dopo la riforma del 2001 hanno cominciato ad esistere vincoli UE Resistevano i principi fondamentali della nostra Carta.
Con il nuovo testo dell’art 117 nel combinato disposto con il nuovo 55 i trattati UE divengono costituzione
Tenerone Dolcissimo
Caro Allora ditelo, devi prendere atto che il processo di inserimento del potere europeo nel nostro ordinamento nazionale sta avvenendo progressivamente. Una tappa è stata la riforma 2001. Un altra piu’ importante è questa.
Ce lo stanno inserendo gradatamente