
Renzi: la situazione precipita.
Dalle elezioni amministrative è iniziata una reazione a catena che sta travolgendo tutto, complice anche la “botta” della Brexit.
In primo luogo le amministrative hanno distrutto l’immagine del Renzi sempre e comunque vincente. Nel complesso il fiorentino se l’è cavata con la risicata vittoria milanese (regalatagli dai renziani di complemento di Basilio Rizzo ed amici) ma non ha potuto evitare una vistosa crepa nel suo blocco di maggioranza, con le critiche di Franceschini.
Come era prevedibile, il risultato delle amministrative è andato molto al di là del significato locale (altro che “votare per i sindaci”, come sostenevano imbecilli e renziani coperti) ed ha attivato un terremoto nazionale. Il doppio nodo è diventato quello dell’Italicum e del referendum. L’esito delle amministrative ha dimostrato che:
a. la tendenza del Pd è a calare
b. il risultato del referendum non è affatto scontato, anzi si profila la vittoria del No
c. con il doppio turno vince il M5s.
Mesi fa scrivemmo pure che se le amministrative fossero andate male per il Pd, la maggioranza bulgara di Renzi nel Pd avrebbe iniziato a sfaldarsi, anche per timore di una seconda sconfitta al Referendum. Le cose stanno andando secondo copione: ha iniziato a smarcarsi Franceschini, che è l’azionista più forte del correntone renziano, con un buon 15-20% al seguito; se dovessero aggiungersi piemontesi (imbestialiti per il risultato torinese) e campani guidati da De Luca, per lui non ci sarebbe più speranza. Un sintomo sono state le sparate contro la battuta di De Luca sulla Raggi “bambolina imbambolata”: conoscendo De Luca ha detto cose infinitamente più pesanti anche su colleghe di partito, questa volta ci è andato leggero, ma le reazioni, molto al di là dell’effettiva portata del caso, credo siano dovute, più che al “politicamente corretto” per cui certe cose non si dicono, alla voglia di mandare un messaggio intimidatorio a De Luca, dimostrandogli come potrebbe essere schiacciato mediaticamente.
Ora è Franceschini a calare l’asso e non si tratta solo del suo peso percentuale in casa Pd, ma anche del fatto che, notoriamente è in rapporti preferenziali con il Colle. Renzi dice “se vince il No tutti a casa, anche il Parlamento”, ma fa i conti senza l’oste del Quirinale che potrebbe non sciogliere le Camere e nominare Franceschini a capo di un governo di unità nazionale (o formula simile) con l’incarico di rifare la legge elettorale invalidata di fatto dal Referendum.
Anche per questo Franceschini ha iniziato ad alzare il fuoco di sbarramento sull’Italicum, sia per porre le premesse di una sua candidatura a Palazzo Chigi, sia perché sa quale sia il terrore dei suoi compagni di partito di vedere i 5 stelle vincitori del ballottaggio. E stanno piovendo sondaggi uno peggiore dell’altro per Renzi: addirittura M5s primo partito al primo turno, che al ballottaggio batte il Pd (anche in coalizione) con uno stacco dai 9 ai 13 punti.
Renzi non sa come uscirne, perché deve tenere il punto e non farsi detronizzare, ma sa anche lui che il referendum, che aveva sognato come l’incoronazione plebiscitaria prima delle politiche, sta diventando l’incubo della sua fine e sa anche che con l’Italicum perde. Ma cambiare la legge elettorale significherebbe ammettere la sconfitta prima del referendum (pessima cosa per lui!) e poi, con un referendum perso lui scomparirebbe dalla scena politica. Poi c’è anche la grana della Corte Costituzionale che potrebbe bocciargli l’Italicum, per cui torneremmo all’ipotesi del Consultellum (proporzionale con clausole di sbarramento) con il rischio di votare con quel sistema: i tempi sarebbero strettissimi per una nuova legge elettorale e sia la destra che il centro potrebbero trovare conveniente votare con un proporzionale più o meno rettificato. Per cui, a quel punto, che legge elettorale potresti fare?
Il fiorentino non è tipo che si perda d’animo ed è uomo di decisioni audaci ed improvvise (occorre riconoscerglielo), per cui sta mettendo a punto un piano di emergenza: sciogliere subiti le Camere ed andare a votare con l’Italicum già a settembre, con questi risultati:
a. bloccare le manovre per scalzarlo nel partito,
b. votare prima che le tendenze al successo dei 5 stelle si rafforzino
c. votare prima del referendum, che slitterebbe a dicembre, e che, in caso di vittoria alle politiche, potrebbe essere affrontato meglio
d. epurare le liste del Pd del maggior numero possibile di oppositori
e. prendere tutti gli altri (destra, M5s, Sinistra Italiana” ed oppositori interni) di sorpresa.
Si badi che a Renzi non sarebbe necessario vincere alla Camera (al Senato non vincerà nessuno): anche se vincesse il M5s, poi il governo non si farebbe, perché al Senato mancherebbe la maggioranza e questo sarebbe la dimostrazione della bontà della sua riforma costituzionale, per cui il referendum potrebbe essere vinto. A quel punto, nuove elezioni e tentativo di risalire la china.
Piano audace, ma con diversi punti delicati. In primo luogo il Presidente Mattarella potrebbe rinviare il governo alle Camere per verificare se c’è ancora una maggioranza (e lì potremmo assistere ad un numero di varietà, per cui i renziani votano la sfiducia e gli oppositori la fiducia. E’già successo nel 1987). Poi potrebbe prendere atto della crisi ma non sciogliere le camere, con l’ottimo motivo del referendum pendente, per cui sarebbe scorretto rinviarlo a dicembre per fare nuove elezioni ancora con le due camere, mentre c’è una riforma che ne abolisce una. E magari nominare Capo del Governo, indovina chi? Franceschini!! Basterebbe comunque fare un po’ di manfrina per perdere tempo e far venire avanti il referendum.
Peraltro il piano di Renzi determinerebbe un ingorgo istituzionale fra elezioni, referendum costituzionale e pronuncia della Corte tale da mandare in corto circuito il sistema (quando ero giovane, avremmo detto “in tilt” come al flipper, ma c’è ancora qualcuno che gioca a flipper?). Ma non finisce qui.
Un paio di mesi fa, avevamo scritto che l’uscita di Davigo e gli umori che si respiravano nell’Anm facevano presagire che, intorno a luglio, sarebbe arrivato un siluro giudiziario che avrebbe colpito il governo. Infatti è arrivato lo scandalo Alfano che, in un primo momento potrebbe favorire il piano di Renzi con il Area popolare che si smarca dalla maggioranza, però le cose non sono cosi semplici. In primo luogo questo scandalo è appena agli inizi, non sappiamo dove va a parare e già lampeggia il nome di Lotti (il “siluro in sala macchine” di cui avevamo parlato). Se dovesse andare avanti colpendo al cuore il potere renziano, andare a nuove elezioni sotto questo macigno sarebbe da suicidi.
In secondo luogo, il groviglio istituzionale rischierebbe di diventare inestricabile e Mattarella avrebbe ottimo gioco per far saltare in aria il giochino renziano. Infine, se rompe con Area Popolare, Renzi poi con chi si allea? Soprattutto, una rottura del genere compatterebbe i residui del centro con Berlusconi e magari potrebbe rivenire fuori una destra competitiva. A quel punto, il mix fra nuove elezioni e scandali potrebbero dare al M5s quella maggioranza che gli manca al Senato. O magari (hai visto mai?!) un imprevistissimo ballottaggio M5s-Destra con il Pd escluso. Qui ormai può succedere tutto.
E il tutto mentre nessuno si preoccupa della situazione bancaria che rischia un crack generalizzato. Guardate che qui viene giù tutto.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, crisi del governo renzi, franceschini attacca renzi, riforma costituzionale, riforma della legge elettorale, sondaggi pd m5s

Roberto B.
Chi semina vento raccoglie tempesta.
In un post di qualche tempo fa, dicevo di non credere nell’abbandono unilaterale dell’euro: ed infatti, anche il Movimento ha lasciato cadere l’idea del referendum, consapevole delle stesse mie eccezioni.
Avevo anche detto che non credevo nella Grexit: abbiamo visto come è finita, poveri greci!
Avevo anche concluso dicendo che l’unica speranza di dare uno scossone a questa Europa (che non desidero affatto che venga smantellata), era l’esito del referendum inglese, anche se pensavo (e penso tuttora) che fosse solo una tattica per ottenere condizioni ancora migliori di quelle che il Regno Unito ha goduto finora. Un giochetto però che non è andato come speravano.
La situazione è sfuggita di mano non soltanto a Renzi, è tutto l’establishment dell’EU che non è più in grado di gestirla, dall’asse franco-tedesco, alla divisione ormai conclamata tra Paesi del Nord Europa e quelli del Sud, all’accanimento terapeutico sulla Grecia che continuiamo a sovvenzionare facendole aumentare il debito senza nessuna possibilità di ripianarlo (già si sapeva, ma tutti continuano a far finta di niente), al bail-in, eccetera, eccetera.
Ormai siamo alla pazzia conclamata. Faccio solo un esempio: l’UE, spinta dai tedeschi e spalleggiata dagli utili idioti francesi, sbraita pretendendo dagli inglesi un’uscita “rapida” (senza quantificare i tempi); gli inglesi, dal canto loro, e giustamente direi, nemmeno rispondono. Mentre l’EU chiede un’uscita rapida, come se si trattasse degli Europei di calcio, la mettono giù dura giurando e spergiurando che non sarà consentito all’UK di negoziare nuovi trattati sostitutivi di quelli in vigore per i Paesi membri, se prima non viene ratificata l’uscita effettiva.
Buffoni!
Ora faccio un’altra facile previsione: l’Inghilterra non uscirà, nonostante gli impegni presi e la secolare democrazia britannica. Uscire dall’Europa significherebbe lo smembramento del Regno Unito e la fine del sistema monarchico inglese, con la sua classe privilegiata di Lord e baronetti, e questo la Casa Reale inglese non potrà consentirlo.
Al contempo, bisognerà trovare il modo di salvare il salvabile dell’EU, un cambiamento di rotta che sarà però possibile solo con l’uscita di scena (finalmente!) dei vari Juncker, Tusk e Schulz, Schauble, Merkel, Hollande e compagnia cantando.
La buccia di banana decisiva verrà proprio alla finanza e dalle banche, non solo quelle italiane (vogliamo parlare della Deutsche Bank?).
Ne vedremo delle belle, altro che Renzi! Un poveretto, davvero un vaso di coccio in mezzo a vasi di bronzo.
Enrico Baroni
Mi è piaciuto questo commento (non faccio i complimenti al Prof. che sono sottointesi ed autoamatici)
anche se non condivido la visione futura di una Gran Bretagna smembrata in tanti staterelli.
Teniamo anche conto che adesso gli Stati Uniti vedono nel Regno Unito di nuovo la loro classica controparte europea, e penso faranno di tutto per tenerla strategicamente unita, magari anche con pessimi sotterfugi.
Forse gli Inglesi hanno scoperchiato il vaso di pandora e neppure loro se ne rendevano conto durante il voto,
ma il pericolo più grande è sicuramente per l’Europa, che dopo questo voto ne esce fortemente ridimensionata, soprattutto agli occhi USA, ma anche alla Russia di Putin.
Io vedo più la Gran Bretagna come una specie di Svizzera meno neutrale e più militarizzata, ma sempre al centro del mondo, o quasi, come è sempre stata nei secoli passati.
Il risultato a mio parere è sempre lo stesso: tutti vincono, NOI perdiamo.
Roberto B.
Grazie per l’appezzamento.
La Gran Bretagna sarebbe smembrata per forza, se davvero uscisse dall’EU: la Scozia ha già detto che non vuole seguirli, il Galles ha votato pro Brexit , come pure Gibilterra (con un voto praticamente unanime); dulcis in fundo, l’Irlanda del Nord ha ventilato addirittura l’ipotesi di unirsi all’Eire, che sarebbe davvero un evento impensabile per chi ha vissuto i fatti degli anni 60 e 70.
Quanto all’asse Usa-Gran Bretagna, non ha mai cessato di esistere; semmai, in caso di uscita, si potrebbe assistere ad effetti inattesi, tipo la non accettazione del TTIP, sostituito da un trattato a misura e gusto inglese.
Sul risultato finale invece non concordo: noi perderemmo, ma molti altri ci seguirebbero, oltre naturalmente al Regno Unito.
Cordialmente.
Paolo Selmi
Professore buongiorno.
Sconcertante. Quando avevo ancora qualche capello in testa mi indignavo, e vedevo anche un’indignazione partecipata, di massa, per quello che chiamavano conflitto d’interessi. Ora questi signori, ma ci metto tutti a questo punto, inclusi quelli che prima alzavano le barricate, elaborano leggi elettorali “ad partitum” (bella evoluzione rispetto a quelle “ad personam”!) e modifiche costituzionali dello stesso tenore… non solo un governo, un parlamento, a essere delegittimati. e’ un’intera classe politica, che ha perso la nozione di “bene comune”, di “res publica”. Un’analisi così lucida, insieme ai Suoi lavori precedenti su M5S e le loro possibili tentazioni pro-italicum, nell’assenza generale di una sinistra degna di questo nome, delinea una situazione che non ha precedenti nel nostro Paese, una situazione che in una repubblica delle banane prelude di solto al colpo di stato riparatore da parte di militari, massoni, agenti infiltrati e quant’altro. C’è pericolo?
Un caro saluto.
Paolo
andrea z.
Il PD ha dato segni di cedimento e gli USA stanno scaldando i panchinari del M5S in una prospettiva gattopardesca di cambiamento, per lasciare congelata la situazione nella penisola-colonia.
Un loro importante esponente, che piace alle elite atlantiche, ha già visitato le parrocchie finanziarie della City per farsi conoscere dai banchieri ed è stato visto entrare ed uscire spesso dal consolato americano a Roma.
L’attacco ad Alfano e famiglia puzza di servizi USA lontano un miglio, mira a colpire indirettamente Renzi e sembra voler indicare la volontà dei padroni di accelerare l’uscita di scena dell’ex bambino prodigio di Firenze.
Non credo, comunque, che per noi comuni cittadini siano previsti miglioramenti economici o lavorativi; le briciole che le oligarchie neoliberiste faranno cadere dalla loro tavola imbandita saranno sempre scarse.
I cambiamenti politici non muteranno la strategia generale di drenare ricchezze dalla base al vertice della società mondiale.
anonimo
‘il fiorentino se l’è cavata con la risicata vittoria milanese …’ quando Renzi ha rivendicato la vittoria a Milano? O si rimpiange il mancato ritorno di Salvini, Albertini, …
Aldo S. Giannuli
del ritorno doAlbertini e c non me ne frega niente, ora il neimco ds bsttere é Renzo ed il Pc in vosta del referendum
francesco cimino
Che caos…facciamo la domanda forse ingenua: com’è venuto in mente a Renzi e soci di lanciarsi per forza nella riforma costituzionale? Non bastava una nuova legge elettorale?
Aldo S. Giannuli
ci sto scrivendo su. Più avanti parliamo anche di questo, Certo che il Matteo da Rignano è stato anche sfortunato!
Brugial
Già da questa mattina di buon ora, su Investireoggi, un sito di informazione finanziaria che seguo assiduamente in quanto interessante quasi come il tuo, c’è un articolo di un tale Giuseppe Timpone che dice paro paro (ma in maniera meno colorita e sintetizzando) gli stessi ragionamenti che hai sviluppato.
Scrivete a quattro mani? Opera in francising? Oppure si tratta di un brillante quanto disinvolto copione?
Ah, saperlo!
Aldo S. Giannuli
non conosco questo sito, grazie per la segnalazione.
Più semplicemente credo che sia l’aria che tira
Paolo
Sarebbe interessante approfondire quanto sta emergendo attorno ad ENI.
Renzi è solo un burattino messo lì e come l’hanno messo lì possono toglierlo di mezzo in 5 minuti quando saranno maturi i tempi.
A noi cittadini italiani più che Renzi, deve necessariamente interessare e preoccupare chi sta operando e in quale direzione con la nostra azienda italiana più importante: ENI
Chi vuole metterci mano? Con quali conseguenze? ennesimo tentativo di privatizzarla del tutto in mano a stranieri? E l’ipotesi che è circolata su una divisione tra SAIPEM ed ENI ?
E perchè viene fuori più volte il “mossad” e i nostri servizi in tutta questa storia?
Questi sono gli avvenimenti e i protagonisti che possono cambiare la nostra Nazione, non il pettegolezzo su cosa avrebbe borbottato oggi o farfugliato l’altro ieri renzi.
ENI e SAIPEM sono vitali per il nostro interesse nazionali. Chi sta operando contro i nostri interessi deve essere smascherato il prima possibile e neutralizzato. La storia purtroppo si ripete, ma temo anche questa volta mai con un epilogo a favore del bene pubblico italiano.
Sarebbe quindi interessante un suo articolo o analisi a riguardo, sperando che convenga con me che ENI è VITALE per tutti noi e che quindi, tutti noi, nell’ambito del nostro lavoro dobbiamo proteggerci proteggendo ENI dai tanti interessi stranieri che da sempre operano giorno e notte per smantellarla o rubarcela del tutto. Qui è una questione di interesse nazionali..
Saluti
Lorenzo
Buon articolo, su cui aleggia una parola che Giannuli non scrive ma che è nei pensieri di tutti: TROIKA. Parola che fa paura ai politici di regime nostrani ma credo, di questi tempi e col clima di sfascio che tira, anche a quelli europei. I padroni del vapore, per 20 anni abituatisi alla postdemocrazia dei faccioni collusi, si stanno accorgendo che il gregge comincia a reagire e hanno paura a tirare la corda.
Il tutto in un quadro di desolante assenza di qualunque concettualizzazione sui motivi profondi della crisi e i metodi idonei ad affrontarla. I dominanti rifiutano di prendere atto che la globalizzazione neoliberista non funziona e vanno avanti come se niente fosse. In Italia non c’è un partito di opposizione che presenti un piano (anche di emergenza) di uscita dall’euro: se domani arriva la Troika, sarà accettata da tutti per gli stessi motivi per cui l’ha accettata Tsipras, cioè per assenza di qualunque idea su come gestire una soluzione alternativa, e terrore a prendere in mano il proprio destino. L’eterno presente del capitalismo consumista ha inciso profondamente sulla mentalità collettiva.
PS: l’analisi di Giannuli è acuta, ma fa conto che il gregge si ricordi i proclami dei suoi padroni. Un possibile piano d’emergenza di Renzi potrebbe essere semplicemente di annacquare, di qui a ottobre, il collegamento fra il sì e la sua sopravvivenza politica ed evitare tranquillamente di dimettersi in caso di sconfitta referendaria.
Gaz
Signor Presidente del Consiglio, insieme ai suoi ministri, faccia un giro per le città e paesi, per le loro desertiche periferie, per i luoghi di sofferenza.
Ha voluto la bicicletta ? Pedali, pedalate ! E’ questo che ci si aspetta da lei … ed è anche per questo che sarà valutato e giudicato.
Non ci può venire a raccontare di voler cambiare la bicicletta su cui si è seduto a favore di una -secondo lei- ipertecnologica, affinchè sia più veloce e maneggevole in base ai i suoi desiderata.
Sta invece ammettendo di non avere la forza politica e partitica di pedalare.
Piuttosto che della Terza Repubblica, si occupi del terzo e del quarto stato …
Roberto B.
Bentornato, Gaz!
A quanto sembra, i suoi recenti problemi di salute sono stati almeno in parte superati, lasciandole forse solo uno spirito meno pungente, quasi da paternale.
Auguri di ristabilirsi completamente, in tutti i sensi 🙂
Herr Lampe
Quoto!
Gaz
🙂 Grazie, grazie
FABIO T
fuori argomento – OT ;
siccome il prof è un simpatizzante del movimento, vorrei sapere cosa ne pensa , sempre che ci si possa fare un’opinione al riguardo, delle reazioni , secondo me scomposte, di un buon 90% dei lettori del FQ, abbastanza vicino per lettori e posizioni ai 5 stelle , riguardo l’omicidio del fascista di casa clown Amedeo etc.
a leggere quasi tutti i commenti , molti dei quali sono gli stessi nick che diffondono posizioni 5 stelle , si rimane basisti nel notare nessuna differenza tra le loro posizioni e quelle tristemente ahime note dei leghisti e fascisti del nuovo millennio. è vero che stare dietro una tastiera tira fuori il peggio dalle persone ma a furia di strizzargli l’occhio non si corre il rischio di passare dalla padella alla brace imbarcando tt questa gente?
inoltre il silenzio di tomba senza presa di posizione dei parlamentari 5s e del blog di grillo sulla questione fà molto più rumore di una cannonata a mio modo di vedere
cordialmente
Aldo S. Giannuli
guardi che se ci sono 100 commenti in rete non significa che ci sono dietro 100 persone (perchè è frequente il caso di più prfili di una stessa persona) nè che questi siano rappresentativi di 1.000 perdsone perche magari i 100 sono soltanto più attivi in rete.
Sui parlamentari mi sembra di aver sentito il commento di un deputato ma francamente non rivcordo. Sul sito eventualmente chiedo
FABIO t
si lo sò che il troll e il prezzolato sono dietro l’angolo,
onestamente sono rimasto cmq colpito dal numero, l’omogeneità e la violenza di quasi tutti i commenti e credo siano per la maggior parte sfoghi sinceri.
molti li conoscevo già , per questo mi sono azzardato a dargli una collocazione politica. non è raro infatti che la retorica 5s incroci quella leghista e casapoundista, per lo meno in rete e sopratutto su argomenti caldi come l’ immigrazione
Tenerone Dolcissimo
Analizzi per bene i commenti della Boldrini e del resto della “classe progressista” e dei media di regime e poi li confronti con i fatti e capirà perché c’è tanta gente incazzata.
Cordiali saluti
FABIO T.
si puo dire di tutto su chi ci governa ma almeno rispetto al circo banum di PDL-Lega , questi non soffiano sul fuoco delle tensioni “razziali-migratorie” e bisogna dargliene atto.
la boldrini è un pessimo presidente della camera ma non gli si può negare la coerenza di chi ha sempre cercato di includere piuttosto che escludere.
tra un calderoli o un gasparri e una boldrini a me basta poco per scegliere, altri non lo sò.
c’è poco da fare i precisini sui dettagli.
l’omicida è un simpatizzante di casa pound, fatevi un giro su infoaut.org e troverete foto di gruppo con il fronte della gioventu, maglietta del gruppo nazirock di Iannone oltre ai già noti provvedimenti come Daspo e l’essere segnalato come persona violenta e dedita alla provocazione.
apostrofa con insulti razzisti una donna con il suo uomo
ne nasce una collutazione
al termine di questa abbiamo un’uomo con un livido sul braccio
un’altro morto
se non ci fosse stata l’aggressione prima verbale e poi fisica di matrice razzista il nigeriano sarebbe ancora vivo
di cos’altro dobbiamo parlare?
Tenerone Dolcissimo
Ma quale soffio! Qui la gente è incazzata di suo e non ha bisogno di un Salvini per essere incazzata. Anzi forse Salvini, trasferendo la questione sul piano dialettico tende a calmare gli animi facendoli sfogare.
Lei dice “se non ci fosse stata l’aggressione prima verbale e poi fisica di matrice razzista il nigeriano sarebbe ancora vivo”
Ueilà ma mi sembra che l’aggressione sia il minimo che ci si possa aspettare. Qui paghiamo una montagna di tasse e Equitalia ci pignora lo stipendio per mantenere gli extracomunitari che poi ammazzano i nostri ragazzi (come al Gianicolo) o violentano le nostre donne e poi le ammazzano e i magistrati dicono che l’omicidio è giustificato perché la donna si era difesa dalla violenza. Gli extracomunitari hanno il monopolio degli asili nido e delle case popolari pagate da noi. E dopo tutto questo lei si meraviglia del cazzotto tirato dal fermano??? Ma vuole scherzare! Un popolo serio a questo punto avrebbe fatto già un lago di sangue.
Poi posso capire che sarebbe serio prendersela non con gli extracomunitari ma con chi li usa come mercenari per magnare alle spalle dei popolo italiano. I cazzotti si dovrebbero tirare agli iscritti del PD o dell’Associazione Sant Egidio, la gran fornitrice di ministri ai governi tecnici.
Aldo S. Giannuli
si offende se le dico che trovo questo post decisamente indecente?
Tenerone Dolcissimo
No non mi offendo. Ma in tutta la storia prima o poi gli sfruttati hanno finito con scegliere la strada dell’indecenza. Di sicuro indecenti furono quei rivoluzionari che fecero a spezzatino alcuni esattori fiscali ed altri partigiani di Luigi Capeto, che li avevano taglieggiati per decenni. E altrettanto sicuramente costoro non erano indecenti finché pagavano i lussi dei loro sfruttatori. La rivoluzione non è un pranzo di gala ed è spesso accompagnata da qualche rutto indecente, ma purtroppo è necessaria in certi casi.
Aldo S. Giannuli
lei mi ricorda un fumetto della mia infanzia, Nembo Kid e la serie su Kripton , il mondo alla rovescia. Luigi XVI ed im nobioi erano i comunisti, mentre i rivolusionari erano liberali e così via
Tenerone Dolcissimo
Mah, mi sembra di ricordare che i liberali sono quelli che si oppongono alle troppe tasse e alcune frange estremiste propongono di abolirle del tutto.
Mi sembra anche di ricordare che i rivoluzionari francesi staccarono le teste a quelli che le tasse le mettevano per non parlare poi di Cromwell che fece fare la stessa fine a re Carlo, tassatore ad oltranza.
Caro Giannuli -mi sembra di ricordare che ci davamo del tu- perché ti ostini a non voler prendere atto che il sistema feudale aveva quasi abolito la proprietà privata dei mezzi di produzione e che nel medio evo il clero condannava chi non pagava le tasse con parole estremamente simili a quelle della compagna Orlandi?
Quello della sinistra è un vecchio vizio di non voler vedere la realtà. Le cose stanno come disse Marx e Lenin e Lukacs e se la realtà è diversa che si arrangi. Il conformismo è un brutto vizio.
Aldo S. Giannuli
torniamo al tu. La proprietà feudale era certamente intesa in modo diverso da quella che sarà propria del capitalismo, ma non per questo si può parlare di “abolizione della proprietà privata e tantomeno di comunismo. In secondo luogo non sottovaluto il peso della questione fiscale ma non è l’unico pnto di conflitto frale masse ed il poitere. Magari cerchiamo di essere meno monomaniaci, perchè di questo passo quindino Sella era comunista e Garibaldi liberale.
Marx, Lenin e Lukacs (chissà perchè turato in ballo) essendo materialisti erano realisti ed una idea come quella che gli attribuisci non glki sarebbe mai passata per la testa.
E va bene il revisionismo storico, ma qui siamo al teatro dell’assurdo.
Tenerone Dolcissimo
Mi viene ora in mente che molti a sinistra ammirano Robin Hood (personaggio effettivamente esistito anche se distorto dalla leggenda) perché RUBAVA AI RICCHI PER DARE AI POVERI.
Ad essere realisti RH non faceva questo ma si faceva restituire dai funzionari reali a colpi di freccia le tasse indebitamente estorte. Pensa che fine farebbero tanti esponenti della sinistra se sorgesse un nuovo RH. E mo’ chi glielo dice a Rifondazione?
FABIO T
non vorrei fare il presuntuoso ma me l’aspettavo che anche qua qualcuno reagisse cosi, in questo modo Giannulli può farsi un’idea di quello che intendevo nel post di prima
e pensi che questo è anche abbastanza moderato rispetto ad altri che le segnalavo sul fq
Tenerone Dolcissimo
Non si capisce cosa non Le stia bene. Una cosa la capisco: Lei ritiene di stare dalla parte dei buoni. Mi ricorda quei soldati cubani spediti in Africa a supportare rivoluzioni locali e che tornavano a Cuba in stato di choc poiché, prima di partire, li avevano informati che colà el pueblo aspettava i libertadores a braccia aperte. Poi arrivati in Africa si accorgevano che el pueblo li prendeva a fucilate.
Un cosiglio: se lei ha scelto la Boldrini non lo dica troppo in giro, specialmente se si trova a passare in un quartiere abitato da brutti sporchi e cattivi e magari anche un po fasci
Tenerone Dolcissimo
Insomma, La esorto ad essere coerente. Se ci si schiera dalla parte della Boldrini poi bisogna frequentare Capalbio. Io temo per Lei che come molti a sinistra ritenga di essere dalla parte del pueblo e cerchi il contatto con i ceti inferiori.
Faccia la sua vita da raffinato aristocratico al club del golf e eviti i contatti col popolo. In fondo se lo ha capito anche Fassino come stanno le cose ….
Aldo S. Giannuli
scusa ma mi sa che stai un po’ delirando, io con i salotti del Pd non c’entro nulla
fabio t
gli schieramenti li lascio agli ultras Mancini style, cui lei ne conoscerà di raffinatissimi immagino, visto il suo sottobosco culturale.
per il resto ripeto sul tema profughi, rifugiati, immigrati la boldrini si è sempre dimostrata coerente anche con i suoi precedenti ruoli e se dovessi decidere chi si debba occupare di accoglienza tra lei e un borghezio qualsiasi non esiterei un attimo ovviamente
Tenerone Dolcissimo
Parlavo a Fabio T
Mi sembrava evidente.
Aldo S. Giannuli
scusa lo avevo preso per rivolto a me, chiedo venia
Tenerone Dolcissimo
Sono io a dovermi scusare. Sarebbe doveroso mettere sempre all’inizio il destinatario.
Aldo S. Giannuli
figurati! solo che se uno mi dive che sono amico della Bolgrini gli mando i padrini per il duello!
Tenerone Dolcissimo
Caro Giannuli, tu non sai che sollievo, che balsamo per l’animo esacerbato sono le tue parole per me, vecchio anticomunista che ricordo con nostalgia i tempi in cui il comunismo era rappresentato non dallo sculettante Nicky Vendola ma dal compagno Spartaco Panzironi della sezione der Quadraro, dall’eloquio diretto e dalle mani pelose e grosse come pale e che facevano pendant al braccio reso muscoloso da 30 anni di fabbrica e ancor più peloso dalle mani. Spartaco sposato con la sora Ersilia e che aveva cinque figli prodotti non con l’utero in affitto per allietare l’amichetto, ma usando il metodo all’amatriciana in collaborazione con la suddetta Ersilia.
Ricordo con affetto quando la CGIL portava in piazza le tute blu: onesti lavoratori che andavano al corteo uscendo direttamente dalla fornace con la faccia annerita e gli occhi pesti di chi è in debito di sonno.
Adesso la Camusso manifesta con i lavoratori (si fa per dire) delle province facendosi fotografare con quelli che indossano la maglietta della provincia di Vibo Valentia, istituita 30 anni dopo il giorno in cui le province avrebbero dovuto essere abolite.
Si è mai domandata la Camusso come si fa ad essere assunti alla provincia di Vibo Valentia??? Siamo in Calabria ricordo … dice niente a nessuno?
E dopo il corteo dei cosiddetti lavoratori delle province, ci saranno altri parassiti che protesteranno? Che so una bella manifestazione dei pidocchi … magari contro la prevenzione antipediculosi che si fa nelle scuole … o anche un bello sciopero della peronospera della vite!
Cordiali saluti
Tenerone Dolcissimo
@ fabio t
Su questo sono d’accordo con Lei. La Boldrini ha sempre mostrato una coerenza di ferro, come tutti i servi d’altronde. Sappiamo bene che la Boldrini si è arruolata in gioventù -come molti virgulti della borghesia parassitaria- in organizzazioni internazionali che hanno lo scopo di distruggere l’Italia (e non solo l’Italia) allo scopo di depredare il popolo italiano dei propri risparmi utilizzando i migranti come leva e come nuovi lanzichenecchi.
D’altronde non ci vuole molto ad essere fedeli a chi ti passa il pane specialmente se ci mette sopra una bella spalmata di caviale.
FABIO T
i deliri dei fasci e dei cripto fasci mi lasciano sempre molto divertito
invece che schiumare sempre dalla rabbia contro quello che non vi piace dovreste darvi al fantasy o ai romanzi tipo Grisham, fantasia da vendere e pure bella contorta
Tenerone Dolcissimo
@ Fabio T
Immagino che non mi crederà che sono l’ennesimo complottista.
Ma ci sono molti siti web che confermano quel che dico. Ecco una pagina presa a caso. Se vuole posso mandargliene molte altre
http://www.rischiocalcolato.it/2016/07/rho-patrasso-razzismo-al-contrario-delleuropa-finira-lavoro-cominciato-dal-brexit.html
FABIO T
quando si parla di fonti autorevoli….
Tenerone Dolcissimo
E’ un sito dove scrive gente che è emigrata perché qui non si lavora piu.
Lei pensa di esorcizzare i fatti affibbiando nomignoli infamanti costruiti a tavolino. Luigi XVI fece lo stesso. Come fini si sa. Attenzione a non essere risvegliato nel mezzo della notte da un valletto: Maestà c è la folla qui sotto. COsa è una rivolta? No Maesta una rivoluzione.
Ah dimenticavo: la moglie di quello morto a Fermo si sta rimangiando tutte le menzogne su cui si è basata la propaganda di regime in questi giorni. Pare che non sapesse quello che diceva perché non conosce l Italiano.
Aldo S. Giannuli
mi pare che però resta fermo che la donna sia stata insultata dal fascista giustamente messo in galera e che poi è passato alle vie di fatto contro il marito giustamente indignato.
Tenerone Dolcissimo
Che tutto sia iniziato da un insulto del fermano (che fra l’altro sembra avere simpatie di sinistra alla faccia della maglietta di destra) è vero.
Ma è altrettanto vero che sia la moglie sia a seguito l’ucciso abbiano iniziato a menare le mani.
Quindi quella del Fermano è stata una legittima difesa (anche se la difesa da aggressioni in Italia è illegale specialmente se l’aggressore è extracomunitario). Addirittura i denti del morto sono sani, il che fa capire che il pugno del Fermano poi non era cosi’ forte.
Aldo S. Giannuli
simpatie di sinistra? Ma quando mai? E’ un fascistone dichiarato
Tenerone Dolcissimo
Il fratello ha detto che era di sinistra
Personalmente mi sembra uno di quegli spostati che sei mesi sono fascisti e sei mesi comunisti
Aldo S. Giannuli
no questo era fascista 13 mesi all’anno