Referendum: una battaglia persa in partenza?
Politicamente parlando, Renzi è un delinquente (come dimostra questa riforma della Costituzione e le mascalzonate che l’hanno preparata), però è abile in certe cose. Ad esempio è un vero illusionista nel far credere che le sue riforme stiano migliorando il paese (e, anche se sono sempre meno, c’è sempre chi ci crede) ed è un mago nell’ipnotizzare l’avversario, convincendolo che ha già perso. Così, sta creando la sensazione di un referendum già vinto, per cui non vale la pena di impegnarsi. E molti ci stanno abboccando, come dimostra l’incredibile uscita di Bersani, dei radicali e del gruppo parlamentare 5 stelle sullo “spacchettamento” del referendum, puerile espediente che vorrebbe limitare o addirittura vanificare l’effetto plebiscito.
E’ una tale fesseria che può essere solo il frutto del panico di chi pensa che la partita sia persa in partenza. Per quanto io non abbia un concetto particolarmente alto di Bersani, non posso credere che sia così bestialmente schiappa da pensare a mente fredda una scemenza del genere.
Il ragionamento è questo: Renzi ha il controllo della Rai ed ha dalla sua la maggioranza dei giornali, presenta il referendum come l’abolizione di inutili lungaggini legislative, cavalca l’onda antipolitica parlando di un risparmio della spesa politica ed un colpo alla “casta” e conta sul fatto che Berlusconi, alla fine, per non contraddirsi sul voto dato a favore in parlamento, si schiererà per il si, lasciando soli i 5 stelle e la Lega. Dunque, la frittata è fatta.
E, invece, è spuntato un sondaggio che attribuisce il 52% al No ed il 48% al si, anche se con una fascia di oltre il 25% di Non so-Non risponde. Certo, un valore poco indicativo, data quella percentuale altissima di indecisi, ma dopo una settimana il nuovo sondaggio di Ixè per Agorà porta al 54% i no e dice che gli italiani che pensano di andare a votare sono il 72% (erano il 74% sette giorni prima). Poi sulla Stampa del 18 us, è comparso un altro sondaggio che dà il Si in ancora in vantaggio, ma con un trend fortemente sfavorevole per il quale in una sola settimana avrebbe perso il 7% e con uno stacco tutt’altro che insormontabile e per di più, anche qui, la tendenza ad una percentuale di votanti sensibilmente più alta del solito è confermata.
Certo i sondaggi valgono quel che valgono (soprattutto tanto prima del voto), però, prima delle votazioni sono il punto di riferimento più affidabile su cui ragionare, anche se prendendoli con largo beneficio di inventario e, in questo caso ci sono almeno tre punti su cui riflettere.
Primo: nelle politiche del 2013 i votanti furono il 67,89% degli aventi diritto, nelle europee dell’anno successivo calarono al 57,22%. Quindi i sondaggi segnalano una partecipazione superiore di circa 5 punti sulle politiche e di 15 sulle europee. Nelle successive elezioni regionali (parziali) la partecipazione è ulteriormente scesa. Bisogna riandare indietro di parecchi anni per ritrovare una partecipazione superiore al 70%. Dunque ci sarebbe un flusso in entrata dall’astensione che modifica sensibilmente il quadro
Secondo: il trend appare decisamente in discesa per il Si che, nelle stime di febbraio era dato oltre il 75%. Questo forte calo può spiegarsi (sempre che poi si verifichi e che le stime di febbraio fossero approssimativamente esatte) con il fatto che sino ad un mese fa la voce del no era quasi assente dal dibattito, mentre si svolgeva una martellante campagna del governo a favore della riforma. Quando è iniziato il confronto fra le opposte tesi, c’è stato un riequilibrio fra i due schieramenti. E’ però probabile che abbiano inciso altri fattori come l’attivazione di quella fascia che rientra dall’astensione, il compatto passaggio al No della destra che lascia isolato il Pd, le disavventure giudiziarie degli esponenti Pd. Sta di fatto che il trend favorevole al No sembra ulteriormente rafforzarsi, ed i sondaggi promettono sostanzialmente un testa a testa. Io sarei molto cauto a gridare ad una vittoria del No: un 54% fa presto a diventare un 49,5, soprattutto se si tratta di sondaggi a sei mesi dal voto e con un margine di indecisi così ampio. Quello che però si capisce è che anche i sostenitori del Si sono nelle stesse condizioni, per cui la sensazione di vittoria del Si “a mani basse” è assolutamente irrealistica.
Terzo: il calo delle previsioni favorevoli al Si è da considerare parallelamente al calo, sempre nei sondaggi, sia della personale popolarità di Renzi (che è al punto più basso dall’inizio della sua ascesa), sia del governo (anche questo al punto più basso), sia delle intenzioni di voto al Pd che, in tutti i sondaggi è dato stabilmente intorno al 30% e molto lontano da quel 41% delle europee che ha costruito il mito della imbattibilità di Renzi. Dunque, è plausibile che sul calo dei Si abbia influito negativamente la “promessa” di Renzi (“Se perdo al referendum me ne vado”) e il calo di consensi a lui si è riflessa tanto sul Pd quanto sul Si al referendum. In questo modo, Renzi fornisce agli elettori non un motivo per votare No, ma due motivi: battere una riforma sgangherata e mandare a casa il governo che l’ha portata avanti.
Queste tendenze avranno poi un banco di prova nelle amministrative fra un mese: se il Pd dovesse uscirne battuto (come caldamente speriamo) questo confermerebbe il trend sfavorevole con ovvi riflessi sul referendum. Come nelle precedenti elezioni, scriveremo in un apposito pezzo quale sia la serie di “asticelle” al di sopra o al di sotto delle quali si può parlare di vittoria o sconfitta per ciascun giocatore.
C’è poi un altro elemento da considerare: come si sa i cattolici del family day hanno annunciato il loro No al referendum come ripicca per il voto sulle unioni civili. Anche qui non bisogna nutrire troppe aspettative, sia perché una parte significativa della gerarchia si è schierata per il Si (vedi l’articolo su Civiltà Cattolica, l’organo dei gesuiti), sia perché una parte di quegli elettori avrebbero comunque votato no, essendo elettori di Fi o di altre forze di destra. Però è plausibile che l’orientamento del Family day inciderà soprattutto fra gli elettori di Casini ed Alfano, per cui è realistico che questo sposti a favore del no un paio di punti percentuali, che, in una competizione sul filo di lana come questa non è davvero poco.
Magari, prossimamente faremo qualche stima più precisa, intanto direi che possiamo concludere che il mito della “invincible armada” dell’ammiraglio Renzi è solo una favola: la battaglia non è affatto persa. Occorre crederci e correre “pancia a terra” per vincere.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, matteo renzi, referendum costituzionale
Giovanni Talpone
“Possibile”. il partito di cui Civati è segretario, è unanimamente impegnato per il No, e Basilio Rizzo, il candidato sindaco della lista Milano in Comune, ha voluto inserire l’impegno di difendere la Costituzione nel simbolo, e lo ricorda ad ogni intervento.
Come disse qualcuno, anche le formiche…
Gaz
A proposito della scritta a caratteri cubitali VINCERE che campeggia sul noto personaggio della foto, ho trovato un filmato in bianco e nero di un attore in divisa che diceva la stessa cosa, ma poi finì male.
https://www.youtube.com/watch?v=s3SQFT_E_sg
GherardoMaffei
@ Gaz nitroglicerina. Fatti i debiti e opportuni distinguo a livello storico, tra l’unico Uomo di Stato del novecento italiano e il contemporaneo, degno più delle comiche finali,quel discorso fatto ad una folla acclamante, è rimasto è rimarrà il canto del cigno nazionale. Dopodiché delle generazioni di falliti,giovani decrepiti nati vecchi, hanno prodotto lo sfascio attuale. Inutile nutrire illusioni, il nostro destino lo abbiamo perso definitivamente. Il fenomeno epocale dell’Asse, una primavera di San Martino, prima dell’era di glaciazione attuale, ha avuto un esito infausto e letale.La fase di putrefazione terminale è in atto, siamo solo noi… cibo per i vermi.Amen.
Post Scriptum. Continuate poveri illusi a cantare “bella ciao”, siete come i passeggeri e i naufraghi del Titanic, mentre il transatlantico colava a picco, l’orchestrina suonava, suonava ….
foriato
Maffei locuta, causa fottuta…
Aldo S. Giannuli
devo dire che la cosa mi diverte e mi trova d’accordo….
Gaz
Siamo solo noi …
Siamo solo noi ..??
Maffei influenzato da Vasco Rossi ?! Non ci posso credere.
https://www.youtube.com/watch?v=fGNf51h40Z0
Gaz
VINCERE è anche il titolo di un film sulla prima moglie di Mussolini che fece rinchiudere in manicomio, Ida Dalser, madre di Albino Mussolini.
….
Roberto B.
Intanto continua nella rincorsa al M5S, appropriandosi dei temi che hanno maggior presa sull’elettorato moderato, stanco di essere terrorizzato ogni qualvolta sente suonare il citofono. A modo suo, naturalmente, con promesse che non potranno essere mantenute, tipo quella di voler abolire Equitalia.
E’ facile smascherarlo: una persona seria sa che la funzione di esattore per lo Stato qualcuno la deve pur fare. Semmai sono le regole e, sopratutto, le sanzioni e gli interessi da usura che devono essere rivisti. Ci sta che una forza di opposizione chieda di abolire Equitalia, in quanto espressione di chi governa malamente: ma lui non parla di cambiare le regole ad Equitalia, cosa facilissima per il governo dato che è sotto il completo controllo dell’Agenzia delle Entrate (e dell’Inps), spara lì che vuole abolirla, fa più effetto.
Tenerone Dolcissimo
Esiste una vasta fascia di elettori, cui appartengo anche io, i quali pensano che la nostra costituzione sia una vera chiavica e personalmente sono anche convinto che non si possa nemmeno chiamare costituzione.
Difatti,sono decenni che quelli come me si aspettano e premono per una revisione costituzionale che ci garantisca una vera carta liberale.
Tuttavia il renzi è riuscito a peggiorare la nostra costituzione e cio’ -va riconosciuto- non era facile: civoleva una certa dose di genialità.
Adesso quelli come me sono nel dubbio se votare
a) contro la riforma, poiche’ oggettivamente peggiora le cose, oppure
b) a favore della riforma perché votare per mantenere lo status quo attuale vorrebbe dire entrare nel branco dei beoti che ritengono che abbiamo la costituzione piu’ bella del mondo.
Tale fatto penso possa influenzare molto la consultazione e determinare cambi di fronte anche all’ultimissimo momento.
Saluti
Gaz
@ Tenerone dolcissimo.
Malgrado il suo nick è durissimo e amarissimo verso chi col proprio sacrificio consentì quella Costituzione, grazie alla quale lei può scrivere persino che è una chivica e che qualche merito ulteriore potrebbe tranquillamente accamparlo. Se proprio cerca una costituzione elegante legga quella di Weimar.
Tenerone Dolcissimo
La ringrazio del consiglio. La leggero’
E io invito Lei a leggere le costituzioni delle repubbliche giacobine (tipo quelle della Repubblica Romana citata nella Tosca. Ricordiamo “Angelotti! Il console della spenta Repubblica Romana! Fuggii pur ora da castel sant’angelo…..ecc ecc”)
Quanto ai sacrificati o erano liberali e allora non sognavano certamente una costituzione come questa (ammesso che si possa considerarla una costituzione) oppure erano comunisti e allora non vedo che gratitudine dovrei avere verso di loro, che si saranno sicuramente sacrificati ma per il sol dell’avvenir e certamente non per la mia libertà.
Poi sicuramente è meglio una chiavica come questa che vivere in uno stato ancora piu’ dittatoriale e totalitario dell’Italia fondata su questa cosiddetta costituzione, come URSS o terzo reich.
Cordiali saluti
Gaz
La Costituzione Romana del 1849 era politicamente più innovativa dello Statuto del 1848, era sul tavolo dei Padri Costituenti, ma aveva tutti i limiti delle costituzioni borghesi ottocentesche.
Il fenomeno delle esercitazioni costituzionali non è nuovo. Pensi alla costituzione del Carnaro, alla costituzione sovietica del 1938, alle Carte della repubblica di Salò, alla stessa costituzione di Weimar .. ma un conto sono le idee partorite nel chiuso da gruppi di tecnici, altro sono le realtà politiche.
Attenzione agli inganni delle tecnocrazie.
P.s. Travare insieme a Roma nel 1849 liberali e comunisti mi suona strano.
Aldo S. Giannuli
per
Tenerone Dolcissimo
Il limite delle costituzioni borghesi ottocentesche (che poi sono le uniche a potersi fregiare del marchio di costituzione) era quello di non mettere il culo dei cittadini a disposizione della classe politica che ovviamente approfittano di tale disponibilità di culi per migliorare la società e portarci ad una nuova repubblica di saturno in cui i cicciolini e le ciccioline passeggeranno nudi cantando tenere melopee. Peccato che in fondo a questo cammino ci sia sempre la Cambogia di Pol Pot. Qualcuno se lo merita Mario Monti caro Gaz.
PS il riferimento era alla lotta partigiana non al 1849 e poi io parlo della repubblica romana degli anni 90 del 700
Daniele Gioannini
Le assicuro che:
1) Nel mondo del NO ci sono tantissime persone che non credono che questa costituzione sia perfetta e che non vada aggiustata (io mi iscrivo in questo mondo)
2) Una Costituzione potrebbe essere “la più bella del mondo” pur facendo piuttosto schifo (le altre potrebbero essere peggio).
Non ho gli strumenti per sapere se davvero quella italiana sia “la più bella del mondo” (effettivamente sembra difficile che sia così, se non altro per una questione statistica) ma so che se fosse davvero applicata in tutti i suoi punti troppo troppo schifo non farebbe
3) Le giuro che tutti sono dispostissimi a non considerarla “un beota che crede che la nostra costituzione sia la più bella del mondo” anche se dovesse votare NO perché tutti sanno che semplicemente Renzi l’ha peggiorata (e nemmeno di poco)
4) A parte il peggioramento della Costituzione consideri che se dovesse passare il SI anche le condizioni generali della politica italiana muterebbero radicalmente in peggio!!
La prego di non avallare un peggioramento piuttosto grave della Costituzione ed un peggioramento gravissimo di tutto il quadro politico italiano per una semplice “paura” di rimanere fermi a questa costituzione quando invece anche se il peggioramento sarà bocciato sarà sempre possibile, magari in modo meno invasivo, magari con passi graduali, MIGLIORARLA
Tenerone Dolcissimo
Aggiungo che votare contro la riforma e mantenere la cosiddetta costituzione cosi come è significherebbe non avere piu’ riforme e tenerci questa chiavica legislativa per i prossimi cento anni
Paolo Selmi
Buona sera, spero invece che, col tempo, ti convinca della bontà di quella che definisci opzione a). Votare contro, non per tenersi questa Costituzione per altri cent’anni, ma perché se, e ti prego di correggermi se sbaglio, la tua è un’esigenza di maggior pluralismo e libertà, con questa controriforma le cose andrebbero oggettivamente a peggiorare. Tutti gli articoli e i contributi precedenti pubblicati finora ne offrono dimostrazione concreta.
Un caro saluto
Paolo Selmi
Professore buongiorno!
Nel “Rapporto da un villaggio cinese” del buon Jan Myrdal, era riportato da un veterano dell’EPL questo episodio: durante la guerra erano riusciti a espugnare una fortezza nemica e a procurarsi le prime armi ricoprendo di carta stagnola i bastoni e apparendo così al nemico più forti di quanto erano in realtà. “In mezzo al niente fai nascere qualcosa” (无中生有, crea qualcosa dal nulla, settimo dei Trentasei stratagemmi), va bene a scopone scientifico, al primo appuntamento, in guerra e in politica… ma se si va avanti solo con questo non si fa molta strada. Quello che auguro a lorsignori, che cominciano a bluffare già a maggio.
Concordo: guardia alta, non smettere mai di crederci e lottare fino a lunedì pomeriggio a urne chiuse.
Un caro saluto.
Paolo
Daniele Gioannini
Professore gentilmente potrebbe spiegarci secondo Lei come sarebbe possibile per il SI vincere visto che tutte le forze politiche (escluso il PD e le frattaglie centriste) sono contrarie e visto che nemmeno gli elettori dello stesso PD (soprattutto) e delle frattaglie centriste (in piccolissima parte) saranno tutti favorevoli?
Dall’astensione pescheranno entrambi i fronti (SI e NO) in modo non troppo difforme mentre per quanto riguarda gli “habitue” del voto sono tutti contrari salvo un circa 8 milioni di PD(uisti) ed un paio di milioni al massimo massimo di tutte le frattaglie centriste..
Ammettendo anche un recupero di 2-3 milioni di SI dall’astensione e di 2-3 milioni di elettori “dissenzienti” dall’opinione del loro partito di riferimento il SI oltre i 15 milioni non ci può andare..
Affluenza al 65-70% significa che con 15 milioni di SI (ma addirittura anche con 16 o 17 milioni) si perde..
Cosa la spinge (esclusa un’eventuale prudenza/scaramanzia) a non dichiarare che è altamente pobabile una vittoria del NO?
Roberto B.
La vera guerra di Renzi e dei suoi sodali inizierà subito dopo l’elezione a sindaco della Raggi.
Il M5S è dato praticamente sicuro a Roma e il balletto sui candidati destri e sinistri lo certifica.
Poi cominceranno a sparare nel mucchio, tutti insieme senza distinzione di sigla e appartenenza, servendosi di tutte le armi a loro disposizione, dai funzionari burocrati del Comune, che metteranno sulla croce la giovane signora, ai giudici amici pronti a raccogliere qualsiasi esposto e recapitare avvisi di garanzia. La poveretta sarà incolpata ed indagata persino se un cane defeca sul marciapiede. E naturalmente continuerà il mercato delle vacche e la diaspora dei consiglieri neo eletti attratti dalle lusinghe delle sirene.
Arrivare al referendum con la giunta capitolina 5 Stelle sfibrata da lotte intestine e incolpata di tutti i mali accumulati a Roma negli ultimi 20-30 anni, sarà un buon trampolino per il “SI”.
Però …., però potrebbero anche accadere l’inaspettato. Questa almeno è la speranza: caduta questa, dietro l’angolo ci sono solo i greci e sarà bene cominciare a portarci avanti con il lavoro accumulando in cantina (per chi ce l’ha), generi alimentari e di prima necessità, olio, farina, zucchero, conserve, ecc. Perchè per noi sarebbe molto peggio che per i greci, che sono solo in 11.300.000, mentre noi siamo 60 Milioni.
Tenerone Dolcissimo
potrebbero anche accadere l’inaspettato.
***
Mi spiace fare quello che porta sfiga ma devo disilludere (d’altronde in ufficio mi sono procurato una solida fama da jettatore).
Una vittoria del NO al referendum non sarebbe sufficiente nel clima dove viviamo. Mi permetto di ricordarti come funziona l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche Europee.
1) i cittadini non votano
2) se votano devono votare come dice il Presidium della URSSE
3) se non votano come dice il Presidium della URSSE li si fa ri-votare
4) se si ostinano a ri-votare contro i voleri del Presidium della URSSE li si fa ri-ri-votare
5) se si ostinano a ri-ri-votare contro i voleri del Presidium della URSSE, si adotta un escamotage per fotterli (tipo Lisbona)
Non a caso io ho lanciato una iniziativa di sostegno alla BREXIT perché non basta che gli inglesi votino per l’uscita, oportet immo necesse est difendere un eventuale successo anche da parte degli altri europei.
Pertanto io ho proposto e propongo anche qui approfittando dell’ospitabilità del buon Giannuli che, se la BREXIT dovesse vincere, la sera delle elezioni ci si ritrovi tutti davanti all’ambasciata inglese a brindare e cantare RULE BRITANNIA.
Portare una bottiglia di qualcosa e anche bicchieri di carta.
Per chi non lo sapesse l’ambasciata di Sua Maestà è dietro porta Pia all’inizio di via XX settembre (ovviamente a Roma). I milanesi e torinesi ecc possono ritrovarsi davanti al locale consolato di Sua Maestà.
Ebbene, per un’eventuale vittoria del NO necesse est adottare iniziative simili altrimenti dovremo ripetere per l’ennesima volta “come disse Enea al figlio Iulo, anche stavolta lo abbiamo (bip).
Cordiali saluti
Herr Lampe
Ma ‘sta cavolata della Ue “bolscevica” da quale genio è nata?
Vi piace l’economia di mercato? Il liberismo, classico, neo, a pois, etc?
Ecco, questo è il risultato.
Non ha vinto la democrazia (di tutti); ha vinto la libertà (di pochi), per parafrasare Canfora.
Tenerone Dolcissimo
Come la chiami un organizzazione politica che legifera anche sulla curvatura delle banane e impone tasse predatorie????
Herr Lampe
Un’organizzazione che ha:
– non socializzato i mezzi di produzione;
– compresso i salari;
– favorito la libera circolazione di merci e capitali;
– sostenuto gli Usa nella guerra in Ucraina;
– etc etc.
Come la chiamo? Trattasi di leninismo puro, chi mai potrebbe dubitarne!?
Tenerone Dolcissimo
non socializzato i mezzi di produzione;
Come la chiami la continua espropriazione delle piccole imprese da parte di Equitalia?
compresso i salari
Anche stalin lo aveva fatto. Peraltro aveva confiscato anche le derrate alimentari degli ucraini
favorito la libera circolazione di merci e capitali;
iniziativa funzionale alla distruzione della piccola impresa a vantaggio dei grandi apparati che ricordano tanto le imprese di regime sovietico
sostenuto gli Usa nella guerra in Ucraina
SVEGKIA la guerra e’ finita. I liberali non guardano piu agli USA. Ascolta le conferenze di FOA su YT. FOA e’ un leberale vero
Aldo S. Giannuli
tenerone io penso che tu ed il giro dei Tp viviate in mondoo tutto vostro dove le parole hanno significati assai diversi da quelli della limgua italiana
Gaz
@Tenerone Dolcissimo.
Torino non ha il consolato della Riina ‘mbetta II dell’angliterra terra terra. Ha la Consolata, splendido gioiello del barocco, ed è meglio.
andrea z.
Per capire i motivi della controriforma Renzi /Boschi e dell’Italicum, che rappresentano due momenti distinti, ma intrinsecamente coordinati della strategia liberista e antidemocratica, che intende stravolgere l’impianto della Costituzione repubblicana, bisogna rifarsi al documento della JP Morgan datato 28 Maggio 2013 relativo alle “costituzioni antifasciste” dei Paesi mediterranei.
Questa relazione contiene il programma che i governi di certi Stati sono invitati ad attuare negli anni successivi e rappresenta il diktat di una finanza internazionale che ormai si sente invulnerabile e pronta a soggiogare nazioni e popoli senza più neppure cercare di nascondere le proprie intenzioni:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/19/ricetta-jp-morgan-per-uneuropa-integrata-liberarsi-delle-costituzioni-antifasciste/630787/
Riccardo M
Continuo a pensare che sia un errore enorme applicare la logica delle elezioni politiche a certi referendum, pensare che le persone votino seguendo quanto dice il partito di riferimento o quello su cui hanno messo una croce alle politiche o amministrative. Se fosse così il divorzio e tanti altri questiti, fra i quali quello sull’acqua pubblica, non sarebbero passati.
L’Italia è fatta da una stragrande maggioranza di analfabeti funzionali che saranno condizionati dalla comunicazione di regime (ed uso a ragion veduta il termine comunicazione e non informazione), che ripeterà all’esaurimento gli slogan “governabilità”, “semplificazione”, “riforma di una Costituzione vecchia in certe parti”.
Questo non deve scoraggiare la campagna per il NO, ma è solo una iniezione di realismo.
Daniele Gioannini
@Riccardo M.
Comincio a pensare che tu conosca dall’interno il mondo degli analfabeti funzionali italiani.
IO NON DICO AFFATTO CHE GLI ITALIANI VOTERANNO SECONDO LE INDICAZIONI DEL PROPRIO PARTITO DI RIFERIMENTO (Quei pochi che lo hanno..)
IO UTILIZZO LE PERCENTUALI DI VOTO (e di non-voto) PER ANALIZZARE PSICO-POLITICAMENTE L’ELETTORATO ITALIANO
Uno che vota Salvini è comunque un certo tipo di persona RIGUARDO AL SUO APPROCCIO VERSO LE QUESTIONI POLITICHE.(umanamente possono essere i più diversi due elettori di Salvini ma politicamente non sono agli antipodi)
Su 7 milioni circa di elettori del blocco psico-politico Salvini+Meloni, il blocco di “Renzi a casa a tutti i costi!”, “Renzi a morte!”, “Boschi puttana delle banche!”, “Alfano e Verdini traditori come Fini!” IO CONSIDERO CHE MASSIMO 500.000 DI QUESTI SI SENTIRANNO COSÌ ATTRATTI DALLE RIFORME DI RENZI-ALFANO-BOSCHI-VERDINI da andare proprio a votarci a favore.
Poi considero che circa 2.500.000 di loro PER VARI MOTIVI decideranno di astenersi TOTALMENTE INCURANTI DELL’INDICAZIONE DEI LORO PARTITI PER IL NO e che infine un 4 milioni circa SPONTANEAMENTE E NON PER L’INDICAZIONE DEL PROPRIO PARTITO andrà a votare NO.
Poi ripeto questo tipo di ragionamento per tutti i gruppi psico-socio-politici italiani (compresi gli astenuti incalliti e gli indecisi cronici) e ricavo che il NO (nella peggiore delle ipotesi un minimo realistiche) NON VA SOTTO I 16,5 MILIONI DI VOTI mentre il SI (sempre nella peggiore delle ipotesi un minimo realistiche) NON VA SOPRA I 15 MILIONI.
QUINDI, salvo cataclismi inaspettati, IL NO VINCE (io dico 18-20 milioni il NO contro 13-15 milioni il SI) E NON CAPISCO PERCHÉ PERSONE ESPERTE ED INTELLIGENTI COME GIANNULI SI SCHERNISCANO COSÌ TANTO A DIRE CHIARAMENTE CHE IL NO, almeno sulla carta ed almeno per ora, PARTE STRA-FAVORITO!!!
Tra l’altro in questi 5 mesi aumenterà un po’ l’informazione delle persone sul vero contenuto della riforma e ciò ovviamente farà un pochino crescere il NO (i sondaggi attuali danno il NO al 54%, ad Ottobre arriverà tra il 56% ed il 60%).
Perché dobbiamo ipocritamente nascondere la posizione di vantaggio del NO?? Tutti scaramantici??
Aldo S. Giannuli
ti rispondo in un pezzo previsto nella prossima settimana
Herr Lampe
Mi permetto professore di ricordarle di non lesinare le maiuscole.
Daniele Gioannini
VADO UN ATTIMO A SPANNE mi dica professore dove sbaglio
VOTI PER IL SI:
da elettori Forza Italia→massimo 2 milioni
da el. Ala, Ncd, Udc, Sc, Cd, Idv, Psi etc etc→massimo 2 milioni
da el. PD→ massimo 9 milioni
da astensionismo alle elezioni ma interessato a “difendere le riforme dell’Italia del SI”→massimo 1 milione
da clientelismo, mafie, voti comprati→massimo 1 milione
TOTALE VOTI PER IL SI NELL’IPOTESI CHE FACCIA IL MASSIMO RISULTATO IN TUTTE LE SUE COMPONENTI
→ massimo 15 milioni
VOTI PER IL NO:
da elettori estrema destra/Lega/Fratelli d’Italia→minimo 4 milioni
da elettori Forza Italia→minimo 1 milione
da elettori PD→minimo 1 milione
da elettori Sinistra Italiana/Civati/Rifondazione/cani sciolti di estrema sinistra→minimo 2 milioni
da elettori M5S→minimo 7 milioni
da astensionismo alle elezioni ma contro Renzi e il suo golpe→minimo 1 milione
TOTALE VOTI PER IL NO NELL’IPOTESI CHE FACCIA IL MINIMO POSSIBILE IN CIASCUNA DELLE SUE COMPONENTI
→minimo 16 milioni
Io dico che è un #ciaone per Renzi scontato..
Sarà una roba tipo 18 milioni per il NO e 14 per il SI..
Aldo S. Giannuli
calcolo sostanzialmente corretto ma con delel criticità: soprattuttol’astensione, anche io prevedo un afflusso al no prevalente e forse anche in misurra maggiore, ma non è detto. Poi secondo me sovrastima del milione di no dal Pd esovrastima i no dalla destra che potrebbe sentire il richiamo dell’antipolitica renziana, ed anche Fi potrebbe rivelarsi una sorpresa perchè è molto diffusa in quell’area la (giusta) sensazione che l’erede del cavaliere sia Renzi e c’è una forte trasmigrazione. Poi c’è da capire quanti potenziali No stimati dalla destra e dal M5s finiranno nell’astensione. Bisognerà vedere quanto il M5s si impegnerà in questa campagna. Come vede 1 milione di margine non è granchè.
Gaetano
Cito l’intervento di questo ragazzo contro la riforma: http://video.lasiciliaweb.it/media/lo-studente-catanese-ne-dice-4-alla-boschi
Persone come lui sono la speranza per il nostro futuro.
Aldo S. Giannuli
lo vedete che bisogna puntare su quelli sotto i trenta?
Daniele Gioannini
Professore forse non mi sono spiegato bene..
Un milione è il minimo del minimo del minimo dello scarto possibile secondo i miei calcoli..
I conti che ho fatto (nell’ambito del realismo) sono gonfiati al massimo per il SI e tenuti al minimo per il NO.
SULLE SOVRASTIME:
ASTENSIONE= ho scritto che dall’astensione arriveranno 2 milioni per il SI (citrulli accalappiati dalla tv più voti comprati da clientele varie e mafie) ed 1 solo milione per il NO. Quindi ho valutato il doppio di voti per il SI rispetto al NO dall’astensione e Lei mi dice che sono troppo ottimista?
PD= Su 11 milioni di PD(uisti) Lei sostiene davvero che non ci sia un milione (meno del 10%) di convintissimi Bersaniani, Cuperliani, D’Alemiani, antirenziani vari “armati”, ex partigiani e semplici informati ed onesti intellettualmente che vadano a votare NO??
Non c’è un elettore su 10 del PD che è incazzato come un picchio contro “l’usurpatore Renzi” che non vede l’ora di fanculizzarlo in un’urna non elettiva e quindi senza rischio di favorire gli odiati “krillini populisti”?
Mi sembra che sia Lei decisamente troppo troppo pessimista..
Se questi soggetti non sono più nel PD allora il PD ha massimo 9 milioni di elettori e SEL/SI ne ha 3-4 di milioni di elettori invece che 1/1,5..
Ai fini del referendum non cambia nulla.. sono comunque persone che votano NO sicuro..
FORZA ITALIA= Silvio si attesta sul NO, fonda dei para-comitati per il NO, sussura alla stampa di possibile “golpe para-comunista” e sarebbe una sovrastima dire che il 25% (solo 1 su 4!) degli elettori di Silvio voterà effettivamente NO??
Da Forza Italia ho già calcolato ben 2 milioni per il SI e per quanto possano essere “renziani dentro” quelli che votano Forza Italia sono comunque persone che scelgono di votare un partito che fa opposizione a Renzi e non il partito di Renzi e nemmeno Alfano che da destra spalleggia Renzi (cosa che per un “destro” giustamente convinto che Renzi sia il nuovo Berlusconi dovrebbe essere meglio del miele per gli orsi).
Insomma.. un motivo per cui questi 4 milioni di deficenti votano Forza Italia e non PD o NCD ci dovrà pur essere almeno in un quarto di loro no?
Continua a sembrarmi Lei in forte eccesso di pessimismo..
DESTRA VERA= Su 7 milioni minimo di LEPENISTI ITALIANI che sono anti renzi, anti europa, anti governo, anti alfano, anti PD… calcolare solo 4 milioni di NO sarebbe ottimistico? Con Salvini e Meloni nettamente schierati per il NO dovrebbero votare no solo il 50% dei loro elettori o meno ancora?
Tutti astenuti mentre Renzi e Boschi dicono che se ne andranno dalla politica e lasceranno cadere il governo? Mah.. qui siamo all’apoteosi del più nero pessimismo..
M5S= Gli elettori M5S hanno forse il massimo livello di “animosita” nel rapporto con la politica ed hanno le fregole a far cadere il governo il prima possibile.
Tutti i paladini pentastellati (Di Battista, Di Maio, Grillo etc etc) saranno in tutta Italia a propagandare il NO e dovremmo aspettarci un’astensione dei loro elettori del 30% o più??
Ma non è che qui ci stiamo semplicemente defecando nei pantaloni mentre la nostra mente ci stordisce costruendo scenari di insuperabile pessimismo??
SECONDO ME RENZI/NAPOLITANO ED I LORO BURATTINAI SANNO GIÀ CHE PERDERANNO ed hanno già un piano (chissà quale.. questi sono “menti raffinatissime” come direbbe Falcone di cui ricorre la morte) ben chiaro per gestire a loro vantaggio anche la fase post sconfitta..
Se fossi Lei sarei quasi tentato di applicare l’esperienza di una vita di politica e studio (la sua vita politica ed il suo studio) a capire quali saranno le mosse post-sconfitta più che a ragionare su quali saranno le dimensioni di questa sconfitta non annunciata ma certamente ANNUNCIABILE
Aldo S. Giannuli
guardi che ad esempio quelli che dal Pd votano no lei li conta due volte, con 1 milione fra quelli ancora Pd e poi i 2 milioni in cui li somma a Sel (che peraltro ga avuto scissioni verso il Pd)
sull’afflusso dei voti dal M5s sarei molto più cauto di Lei
vorrei essere ottimista come lei ma temo che le cose siano più difficili , anche se poi so che la debolezza strutturale di Renzi sta nel fatto che ha una base teorica di partenza minoritaria
Daniele Gioannini
Professore mi spiace dirlo sembrando ancora più rompiscatole di quanto non sono ma di nuovo non ci siamo capiti..
Io non ho contato due volte il milione di NO dal PDue
Io ho solo scritto (magari spiegandomi male) che minimo un milione di PD(uisti) voterà NO e poi ho aggiunto che se anche tali persone fossero in uscita dal PDue(e sarebbe anche ora) comunque esisterebbero e comunque voteranno NO e l’unica cosa da cambiare sarebbe il numero degli elettori del PD ed il numero degli elettori di SEL che accoglierebbe tali elettori.
A LIVELLO NUMERICO LE ASSICURO CHE I CONTI SONO CORRETTI poi magari le mie valutazioni psico-politiche possono essere sbagliate ma i numeri sono giusti.
LA FACCIAMO ANCORA PIÙ SEMPLICE?
L’affluenza è ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE che sia inferiore ai 32 milioni di votanti ed il fronte renziano del SI è ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE che superi i 16 milioni di votanti.
Così è più chiaro che vincerà il NO?
Tenerone Dolcissimo
Caro Giannuli, rispondo qui alla tua obiezione di cui sopra iniziando col dire che almeno non sono il solo ad usare in tale accezione i termini de quibus. Se fai un giretto nel blog di Antonio MARTINO, il più, importante esponente dei liberali e discepolo e amico di Milton FRIEDMAN e ammiratore della THATCHER, ti accorgerai che li’ piovono i vaf(bip) verso l’Europa socialista.
Io penso che sia il caso di iniziare a capire bene chi siano i liberali e chi siano invece quelli che si attaccano al carro dei liberali e da questo carro prendono e saccheggiano solamente quello che gli serve.
Cominciamo con una domanda facile facile (fatta a un professore come te e’ una carognata, lo so, ma io sono un tenerone eheheh e quindi omnia munda mundis).
Allora, per il primo governo Mussolini (*), in principio, venne proposto per un dicastero economico un insigne esponente politico che pero’ venne trombato.
Per il raddoppio finale vogliamo sapere:
1) chi era tale insigne esponente politico che venne trombato?
2) quale era il suo profilo politico id est come la pensava?
3) chi fu a trombarlo?
4) perché venne trombato?
Chi indovina vince un mio bacio appassionato.
Cordiali saluti.
(*) Ritengo errata la teoria che ritiene che vi sia stato un solo governo Mussolini dal 22 al 43. Anche se non vi furono vere dimissioni e reincarichi, i ministri cambiarono molto e così l’orientamento politico del governo.
Tenerone Dolcissimo
Caro Giannuli, gira una voce su internet secondo la quale Renzi avrebbe legato la sua sorte al referendum ritenendo che sarebbe una onorevole via di uscita per non bruciarsi quando, nei prossimi mesi, parecchi nodi economici verranno al pettine e la U(rss)E si presenterà a battere cassa con richieste di altre tasse (a fronte dei quali aumenti il gettito diminuirà come insegna il buon Laffer e come conferma il calo del gettito che ha seguito l’aumento delle aliquote IVA decretato da Rigor Montis su imposizione sempre della U(rss)E.
Insomma, lasciare in mano il cerino acceso a qualcun altro per riprendere il potere in un futuro piu roseo. Cosa ne pensi?
Cordiali saluti
Aldo S. Giannuli
che se becca una tranvata ha bisogno di farsi dimenticare per un po prima di poter tornare a galla…
andrea z.
Uno degli articoli in cui viene avanzata questa ipotesi è questo:
http://www.controinformazione.info/verso-un-governo-tecnico-di-guerra/
La stretta autoritaria rappresentata dalle “riforme” del governo Renzi è richiesta dalla finanza globale per poter continuare senza troppi ostacoli le politiche di austerità imposte al Paese.
Se il governo politico non dovesse riuscire nell’impresa causa sconfitta referendaria, non sarebbe difficile per i centri finanziari creare emergenze economiche tipo quella del 2011, che ha affossato Berlusconi, e imporre le modifiche costituzionali con un governo tecnico, invocato dai media asserviti come salvatore della Patria in pericolo.
Aldo S. Giannuli
ma a questo punto sarebbe un colpo di stato neppure mascherato ma aperto
Tenerone Dolcissimo
Mi sembra che il buon andrea non abbia prospettato scenari nuovi, ma solamente la riedizione della furbata del 2011 (solo che stavolta non penso che ci sarebbe la gazzarra dei beoti a festeggiare l’arrivo del Monti di turno sotto palazzo Chigi).
Ne’ mi sembra che gli autori del golpe del 2011 dormano sonni agitati visto che nessuno chiede loro conto.
Solo alcuni giuristi hanno cominciato a osservare che le “cessioni di sovranità” violano la costituzione e altro ancora e che se qualche procuratore della repubblica volenteroso avesse voglia di lavorare ci sarebbe da darsi da fare,, ma per ora nisba.
andrea z.
Se le riforme fossero riproposte da un governo tecnico e approvate dal Parlamento, sotto la spinta di una forte emergenza economica, sarebbe tutto legale.
Andrò sicuramente a votare contro queste riforme Renzi/Boschi, ma non mi faccio illusioni: l’Italia non è in grado di opporsi alle decisioni della grande finanza e, con Renzi oppure con un governo tecnico o con i 5 Stelle, quello che è stato stabilito verrà eseguito.
Il potere verrà accentrato e le misure di austerità necessarie per continuare il saccheggio delle ricchezze nazionali continueranno.
Daniele Gioannini
Con i 5 stelle non verrà eseguito neanche per scherzo!
Tenerone Dolcissimo
Il potere verrà accentrato e le misure di austerità necessarie per continuare il saccheggio delle ricchezze nazionali continueranno.
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ehila andrea z. qui si bara. Non si ruba il lavoro al prossimo. Qui il Tea Party lo rappresento io.
P.S. Se ti becca la Camusso a dire certe cose ……..
Ugo Agnoletto
questo referendum ha il merito di farci capire quanto gli italiani si fidano di Renzi
Tenerone Dolcissimo
Gli italiani se lo meritano Renzi, come si sono meritati Letta e Monti. Specialmente i cazzoni che sono scesi in strada a festeggiare la caduta di Berlusconi, dimenticando che i governi cadono se lo dicono gli elettori e stop, anche se li guida un puttaniere semipedofilo.
E si tengano cari la qualifica di cazzoni, perché se dovesse risultare che erano perfettamente consci delle proprie azioni, sarebbero amarissimi uccelli per loro.
Qualcuno -e non a torto- comincia a parlare di una norimberga italiana.
Ugo Agnoletto
il suo commento cosa c’entra col quesito che ho posto? Non aggiunge, né toglie nulla. Dice solo delle cose scontatissime.
Roberto B.
Oppure quanto gli italiani siano in genere pantofolai, restii a lasciare la via vecchia per avventurarsi su erte inesplorate.
Secondo me, se Mussolini non ci avesse trascinato in guerra, avremmo ancora i sabati occupati per le adunate fasciste. Guidate però da una caricatura del Benito nazionale.
Tenerone Dolcissimo
Almeno lì avremmo la scusa che Mussolini ha costruito enormi opere pubbliche. Io ho studiato sempre in scuole costruite dal fascismo e sempre fatto sport in strutture fate dal fascismo fra cui una piscina sospesa nel vuoto (adesso crollano pure i controsoffitti)
Che ci ha lasciato MONTI? Un piesso de filetto che non si trova piu nelle macellerie de los toros … per dirla coi mitici SQUALLOR