Referendum: e Renzi ordinò ai suoi, “Facite ammuina”!

Un divertente falso storico sostiene che nel regolamento della marina napoletana, ci fosse la prescrizione “Facite ammuina” nel caso in cui si fosse inseguiti da vascello nemico più veloce ed armato, allo scopo di confondere il nemico. Renzi però, lo ha preso alla lettera e vista la mala parata del referendum, ha impartito l’ordine ai suoi di “fare ammunina”.

I sondaggi implacabili, danno il no in vantaggio, anche se non di molto ed anche se non ne manca qualcuno speranzoso che dà il Si addirittura al 57% (per questi casi, però, consiglio il Primitivo di Manduria: al terzo bicchiere si vede il Si all’83%) ma il sentire comune (anche fra i sostenitori del Si) è che vincerà il No; ed allora: scioglimento di Equitalia (che in effetti, cambierà nome), mance a tutti e, soprattutto, straordinarie performances dei suoi.

In primo luogo sulla legge elettorale: il No non stia a ripetere la solfa del “combinato disposto” perché Renzi ha giù etto che l’Italicum lo cambia e, quindi, possiamo fare come se già non ci fosse. Solo che per ora c’è e non c’è nessuna garanzia concreta che cambi: che l’Italicum debba cambiare è evidente perché, altrimenti, vincono i 5 stelle, ma ci si guarda bene dal dire come lo si vuol cambiare. Se resta un premio al 54%, anche se cambiano alcune altre norme, siamo al punto di partenza. Poi bisogna dire che occorre anche vedere cosa dirà la Corte Costituzionale e, comunque, non è detto che ci siano i numeri per cambiarlo. Ma, soprattutto, quando si fa un referendum costituzionale (o qualunque referendum) conta quello che c’è al momento, non le intenzioni di cambiare: di buone intenzioni è lastricata la via dell’inferno.

Su questa strada chi si è spinto più avanti è stato l’ineffabile Delrio che ha proposto un “Accordo vincolante” per rendere elettivo il nuovo Senato. Un capolavoro di disonestà intellettuale e diciamo il perché.

Come si fa un “accordo vincolante”? Si va dal notaio? Ci si giura fedeltà sull’altare della Patria? E che valore ha un accordo del genere? Se poi lo si dimentica che succede? Niente direi.

E che si tratti di una truffa bella e buona lo dice il fatto che non è possibile dare esecuzione a questo “accordo vincolante” entro la legislatura: mancano 17 mesi alle nuove elezioni (sempre che non ce ne siano di anticipate) e una modifica di questo genere non si può fare se non per legge di revisione  costituzionale, che tecnicamente, richiede non meno di 24 mesi (e stiamo parlando di un termine assai poco realistico).

Dunque occorre andare all’altra legislatura, se non che:
1.    di mezzo ci sono le elezioni e non sappiamo chi le vincerà e se questo qualcuno si riterrà vincolato a quell’accordo
2.    Nel frattempo, se dovesse passare il Si, sarebbe formato il nuovo Senato ad elezione indiretta e non è affatto detto che gli eletti si sentiranno vincolati a questo accordo che li condanna a farsi eleggere con regolari votazioni nella volta successiva
3.    Di mezzo ci saranno diecimila altri problemi, a cominciare dalla crisi economica, per cui non è affatto sicuro che la prima urgenza sarà quella e la cosa non scivoli alle calende greche
4.    Delrio non dice fra chi debba essere stretto questo accordo: fra tutti i partiti? Fra  quelli dell’ex Nazareno? Fra quelli della maggioranza? Fra le correnti del Pd? E se il movimento 5 stelle dice no che si fa?

Tutti problemi che Delrio fa finta di non vedere, perché gli interessa solo confondere le idee agli elettori. E’ un comportamento moralmente ignobile, molto peggiore che prender tangenti (che, comunque, nel Pd non si fanno mancare), si chiama “circonvenzione di elettore”. Spesso dico che il Pd è il partito più disonesto della storia della Repubblica, peggiore dei partiti di Mani Pulite, di fronte al quale anche quelle di Berlusconi sembrano marachelle infantili, mi si chiede di dimostrare questa mia affermazione: ecco l’esempio perfetto.

Aldo Giannuli

aldo giannuli, ministro delrio accordo vincolante su legge elettorale, partito democratico, referendum, riforma renzi boschi


Aldo Giannuli

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Comments (25)

  • ” chilli che stann’abbascio vann’ncoppa, chilli che stann’ncoppa vann’abbascio, chi sta a dritta va a manca, chi sta a manca va a dritta e tutt’ann’à passà p’o stasso pertuso..

  • “stesso” pertuso, refuso
    i sondaggi danno in vantaggio il no, vero. Alcuni però, indicano che il sì cresce più del no, conquistando maggiormente gli indecisi. Inoltre, quando lo scarto è piccolo, isondaggi possono non valere gran che…esistono appropriati scongiuri napoletani per questi casi?

  • Buongiorno, professore!
    Concordo al 99%! E, in questo senso, non sono ignobili da oggi. Il passaggio dal metodo retributivo a quello contributivo, dopo circa trent’anni, ha portato a pensioni da fame, io probabilmente andrò col 50%, tanto che mi chiedo che differenza ci sarà tra chi si sarà sbattuto per 35-40 anni e chi invece andrà comunque con la minima… e loro, quelli che durante il referendum di allora chiedevano ai lavoratori di scavarsi la fossa? zitti… Tutte le leggi che hanno peggiorato le condizioni di vita dei lavoratori, da Treu in avanti, erano propagandate come migliorative, poi arrivavano i dati che attestavano, inequivocabilmente il contrario, e loro? Zitti…
    Non da ultimo, i dati di ieri dell’INPS sui risultati dell’ultima controriforma del mercato del lavoro: licenziamenti in aumento e 96 MILIONI di voucher… da gennaio a un mese fa! Ma ci rendiamo conto? E loro? ancora zitti… tanto ormai hanno ottenuto quello che volevano.
    E’ vietato parlare di interferenze straniere in TV, ma Renzi da Obama fa eccezione, la Boschi in Argentina e la successiva manipolazione degli italiani all’estero fa eccezione, tutti fanno eccezione. E questa volta, noi? zitti… dobbiamo stare zitti.
    BASTA!
    L’1% su cui dissento è sullo spreco di primitivo di manduria, che non si meritano affatto: un bel giro in linea di produzione nelle fabbriche chimiche che non sono ancora riusciti a far chiudere, una bella sniffata in qualche vasca di stoccaggio o di riscaldamento, e li faremo sentire non solo all’83%, ma direttamente con l’elmetto in testa a piantare la bandiera a stelle e strisce a Iwojima coi marines! Eccoli già guadagnare la cima della collina e mettersi in posa eroica…
    Un caro saluto.
    Paolo

  • Caro Professore, perdoni una domanda…

    cosa ne pensa della risoluzione dell’ Unesco sui luoghi sacri a Gerusalemme?

    Mi sembra una decisione storicamente priva di senso, troppo priva di senso, per non avere un intento politico.

    Per intenderci; ritengo Israele uno stato criminale che pratica un’apartheid di fatto contro i palestinesi, ma negare la storicita’dei suoi luoghi sacri e’ una bestialita’.

    Non cosi’ si ottiene giustizia per i popoli oppressi.

    La ringrazio molto per il suo tempo e per le sue delucidazioni in merito.

    Con stima,

    Edoardo

    • io sono un sostenitore della causa palestinese ma anche dei siritti del popolo israeliano. Temo chein questo modo si sia fatto un pessimo servizio ad entrambi.Va detto che in Europa sta montando un atteggiamento anti israeliano che non condivido ma del quale Israele con la serie di errori fatti è corresponsabile. Un diverso atteggiamento verso i palestinesi è la cura migliore contro questi fermenti antiebraici mentre sciocchezze come le legi antinegazionismo non fanno che rafforzarli

  • Professore, una provocazione ma la devo fare…… da ieri che ho letto che il Prof. MONTI è schierato per il NO, le mie certezze stanno vacillando. Mi aiuti lei.
    Marco
    ps Complimenti per il blog/sito

  • Il falso storico sulla wikipedia è più divertente: il “facite ammuina” era una sveglia per ufficiali in caso di ispezioni da parte dei superiori.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Facite_ammuina

    Circa la tesi di improcedibilità della modalità elettiva in assenza di modifiche costituzionali risaltano alcune “interpretazioni” che vedono l’elezione di secondo livello attuata grazie al “mandato imperativo” degli elettori dunque trattando i consiglieri alla stregua di “delegati”.

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-01-21/e-gia-battaglia-legge-elettorale-senato-063900.shtml

    In ogni caso l’art 39 della legge di revisione costituzionale dispone altro.

    Considerando il ritmo rallentato di crescita degli elettori informati invalidare parte della divulgazione basata sul combinato disposto creerà plausibilmente nuova indecisione.

    Ma del “combinato disposto” non va gettato via niente: rimane l’occasione di ricordare cosa consenta la riforma evidenziando chiaramente che senza inchiodare gli accessori alla mobilia eventuali “concessioni” potrebbero essere rubate da futuri governi.

    Anche con leggi peggiori dell’Italicum (che grazie alla modulazione delle soglie consente anche una “fase due”).

  • Professore vorrei porle una domanda sulla riforma costituzionale.
    A suo giudizio, aver cancellato nell’art. 67 la frase “Ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione” non solo con riferimento ai senatori, che rappresentano i territori e quindi era logico, ma anche ai deputati che sono gli unici membri del parlamento che saranno eletti, non costituisce un pericolo per le leggi elettorali che non avranno più l’obbligo di rispettare il principio costituzionale della rappresentanza dell’organo elettivo?
    Nella sentenza della Consulta che dichiarò il porcellum incostituzionale, infatti, uno degli articoli della costituzione a cui si è fatto riferimento è proprio il 67.
    Quindi questa modifica non può essere un modo per rendere “costituzionale” il premio di maggioranza dell’italicum e così superare i ricorsi presentati alla consulta?

    • Il Presidente Terracini. […] Apre la discussione sul seguente articolo proposto dall’onorevole Mortati: «I deputati rappresentano la Nazione nel suo insieme».

      Mortati, Relatore, osserva che qui si dovrebbe affrontare la questione del divieto del mandato imperativo. Sottrarre il deputato alla rappresentanza di interessi particolari significa che esso non rappresenta il suo partito o la sua categoria, ma la Nazione nel suo insieme.

      Si domanda se la disposizione da lui proposta si possa omettere o meno, perché potrebbe anche assumere una particolare importanza, se, ad esempio, si facesse del Senato la rappresentanza della regione o di categorie, e perché non si può dimenticare che oggi i deputati sono espressione dei partiti con i quali hanno un diretto legame. Sta di fatto che il problema esiste ed ha anche avuto un riflesso negli ordinamenti in cui è stabilita la decadenza del deputato quando è sconfessato dal suo partito.

      Il Presidente Terracini ritiene che la disposizione in esame si potrebbe omettere. Essa poteva avere la sua ragion d’essere nei tempi passati e col collegio uninominale, quando il deputato si sentiva anche rappresentante di interessi di classe o vincolato al partito che ne aveva proposta e sostenuta la candidatura e quando la rappresentanza era circoscritta al collegio.

      Conviene comunque con l’onorevole Mortati che la questione non è di facile risoluzione e che qualsiasi disposizione, inserita nella Costituzione, non varrebbe a rallentare i legami tra l’eletto ed il partito che esso rappresenta o tra l’eletto e il comitato sorto per sostenere la sua candidatura.
      http://www.nascitacostituzione.it/03p2/01t1/s1/067/index.htm?art067-003.htm&2

      Io mi chiedevo se potesse porsi una violazione controllata dell’assenza di vincolo di mandato tramite la «conformità alle scelte espresse dagli elettori» ex nuovo art 57 stando alle ipotesi di senato “elettivo”.
      https://it.wikiversity.org/wiki/La_Riforma_Costituzionale_del_Governo_Renzi#Art._2._.28Composizione_ed_elezione_del_Senato_della_Repubblica.29

      PS: Qual è la parte da cui deriva la non revocabilità della carica: il divieto di mandato imperativo o la ricontestualizzazione obbligatoria della rappresentanza politica ricondotta astrattamente a livello Nazionale?

      • L’art 2 della legge di revisione costituzionale modifica l’art 55 ri-contestualizzando esplicitamente la rappresentanza politica della Camera (in senso Nazionale) e del Senato (in senso territoriale).

        https://it.wikiversity.org/wiki/La_Riforma_Costituzionale_del_Governo_Renzi#Art._1._.28Funzioni_delle_Camere.29

        «Ciascun membro della Camera dei deputati rappresenta la Nazione
        «Il Senato della Repubblica rappresenta le
        istituzioni territoriali[…]Con legge approvata da entrambe le Camere sono regolate le modalità di attribuzione dei seggi e di elezione dei membri del Senato della Repubblica tra i consiglieri e i sindaci, nonché quelle per la loro sostituzione, in caso di cessazione dalla carica elettiva regionale o locale»

        Per le Regioni (istituzioni territoriali) il divieto di mandato imperativo è stabilito da legge ordinaria e non sembra abbia tutela costituzionale.

  • Tenerone Dolcissimo

    Come si fa un “accordo vincolante”? Si va dal notaio?
    —-
    E perché no? In fondo questa è la nuova frontiera della politica. Ricordiamo che Marino è stato cacciato dalla carica di sindaco da un gruppetto misto di consiglieri di maggioranza e di opposizione che si sono accordati per le dimissioni non in consiglio comunale ma nella piu’ placida latebra di uno studio notarile.
    E lì , se noi romani non eravamo pecoroni, dovevano volare sganassoni ma di quelli gajardi, dati a coppia fino a dare per somma un numero dispari.

  • Volevo porle questa domanda : la CGIL e ancor di più la FIOM si sono espresse x il no. Ora io lavoro in una fabbrica metalmeccanica di poco più di 200 persone e la RSU mi ha confermato che non vi sarà nessuna opera di perlomeno informazione, come dire mi schiero a parole ma non combatto. Cosa ne pensa ?

      • Beh, per un volantino in bacheca non ci vuole più di tanto , si marca un’identità. Comunque a parte il caso locale a me sembra che tutto l’atteggiamento sia a dir poco rinunciatario , esempio la pseudo riforma delle pensioni sembra quasi un regalo x fare ben figurare Renzi

        • Tenerone Dolcissimo

          Tiziano te lo spiego io l’arcano. La CGIL si è apertamente schierata per l’imposta patrimoniale ideata da Deutsche Bank, per salvarsi le chiappe, e dalla stessa DB imposta alla germania che la imporrà alla UE che la imporrà all’Italia. Il patto CGIL-UE prevede che il blocco UE-Germania-DB incassi la maggior parte degli introiti dell’imposta patrimoniale e alla CGIL vada una certa percentuale per il lavoro svolto.
          Guarda che non è fantapolitica. Basta che riporti alla mente quel che è successo in Italia negli ultimi 50 anni, come viene raccontato e ricostruito da gente come Nino Galloni e Marco Mori e Paolo Barnard. Quindi non sono elucubrazioni di un povero pirla come me. Oramai il meccanismo è collaudato e descritto nei libri di storia.
          Se guardi il mio intervento qui sotto (19 ottobre 2016 a 22:14) capirai bene come stanno le cose, attraverso il video che cito
          Incidentalmente ti ricordo che un’imposta patrimoniale deprimerebbe ulteriormente i consumi provocando ulteriori licenziamenti e creando ulteriore disoccupazione. Essendo un lavoratore dipendente come te, mi permetto di segnalarti che abbiamo entrambi il c(bip) al vento e rischiamo -se passa la patrimoniale- di ritrovarci davanti ad un cassonetto a disputarci una lisca di pesce.
          Ovviamente, la CGIL ha capito che la gente comincia a svegliarsi ed a capire cosa è successo e cosa sta per succedere e un giorno di questi potrebbe scendere in piazza con la mannaia. Per questo la CGIL è stata costretta a schierarsi per il NO, tradendo apparentemente lo schieramento per il SI guidato dalla UE (spero tu non creda che ci sia Renzi a capo della Deforma. Renzi è un cameriere che cucina quel che gli dice il padrone). Altrettanto ovviamente la CGIL non puo’ tuttavia fare campagna vera per il NO, altrimenti il padrone si arrabbia e la CGIL rischia di ritrovarsi senza mancetta.

          • Diciamo che alcuni dubbi in merito mi si erano già creati e appunto ( magari non spiegando bene le mie perplessità ) cercavo di capire cosa ne pensasse il padrone di casa ……. ( x un lavoratore dipendente non è una cosa da poco )

  • Tenerone Dolcissimo

    IMPORTANTE
    Comunicazione di servizio
    Le ragioni del NO sono state espresse autorevolmente da ZAGREBELSKY e RODOTA’ ed altri autorevoli professori, le cui sacrosante e colte opinioni sono importanti.
    Ma sono altresì convinto che tali opinioni non focalizzino il perché si sta commettendo questo crimine. Cui prodest? Chi ci guadagna?
    Vi propongo il video di un giurista che ha centrato il cuore del problema. Ecco il link a YouTube
    Giuseppe Palma: Con il SI’ alla riforma saremo schiavi dell’Unione Europea
    https://www.youtube.com/watch?v=WwTK2MKr0YE
    Cari frequentatori del blog, se vince il SI la UE entra in costituzione e crollerà anche quella debole difesa garantita dalla corte costituzionale che ha sempre affermato che la costituzione è superiore ai trattati UE. Con la deforma RENZI la UE farà carne di porco dei nostri diritti e soprattutto dei nostri risparmi, che abbiamo accumulato per passarli ai nostri figli. E meno risparmi significherà niente ripresa ed altra disoccupazione. Ricordate che la germania, che già ci ha pippato 40 miliardi con Monti per dare ossigendo alle loro banche, adesSo necessita di altre decine di miliardi per salvare Deutsche Bank e con il nuovo Senato, formato da nominati ed asserviti, verranno subito sottratti alla nostra nazione altre enormi somme. Penso che questo argomento interesserà molto gli indecisi.
    Quindi GUARDATE E PRENDETE NOTA E DIFFONDETE

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