
Recessione? I numeri della manovra studiati con attenzione
Nel precedente capitolo “Aspettative” abbiamo interpretato il cuore della manovra 2019-2021, così come l’ha congegnata il Governo, all’interno dei vincoli posti dall’Unione Europea.
La visuale si manteneva ristretta. Combinavamo la storia dal 2017 con il quasi consuntivo del 2018. Un quinquiennio insomma, prevalentemente futuro, limitato alle sole variabili centrali del problema: entrate, spese, debito e PIL. Sul piano storico la disponibilità di dati è però molto più ampia. Infatti la fonte Eurostat ci permette di risalire al 1995. Perché non approfittarne?
Leggi e sfoglia l’analisi di Lamberto Aliberti cliccando qui.

Gaz
Rallegramenti per le prime mille pagine.
O.T. Macron di Francia ha richiamato, a scoppio ritardato, l’ambasciatore in Patria per consultazioni, a causa di “attacchi inaccettabili”, forse come “colonialista”, pervenutigli da politici italiani ora in trasferta per organizzare le elezioni europee.
Macron e Merkel l’hanno fatta grossa con i cantieri Stx-Fincantieri con la tagliola dell’antitrust. Ora, con la fusione Siemens e Alstom, in cui c’è molta Italia, la tagliola rischia di imprigionare gli stessi francesi e tedeschi. Da qui la cortina fumogena del richiamo dell’ambasciatore … come arma di distrazione per continuare a fare gli affaracci loro, alla faccia delle regole e degli altri paesi.
E’ un’ Unione Europea di figli e figliastri.
Macron si è inalberato perché Di Maio ha incontrato una mezza testa calda. E che dire dei terroristi riparati all’ombra del traliccio Eiffel?
Gaz
In altre parole Macron di Guascogna per conto della Merkel fa il fesso per non andare alla guerra.